Note:
dunque,
premettiamo che non ho mai scritto su questo fandom e, quindi, mi
auguro di non aver fatto castronerie.
Ho cercato di narrare in due flashfic – la prima di 156 parole, la seconda di 180 –, il rapporto che lega i due fantagenitori da una vita,
mettendoci anche del mio. <3
Una precisazione: nella seconda flash, il fatto che Wanda “apra la scatola cranica di Cosmo” non è una mia invenzione.
Il riferimento è ad un episodio della serie, nel quale Wanda apre la mente di Cosmo e insieme a Timmy nota che non ha il cervello. XD
Buona lettura.
Lui e lei
#. Lui
Wanda arcuò un sopracciglio in maniera severa, senza apparente motivo.
«Bella giornata oggi, eh?», sorrise Cosmo.
Poi, grazie all'aiuto della magia, fece comparire di fronte a sé una grande coppa di gelato.
«Non puoi comportarti così con Timmy!», urlò Wanda, facendo sparire, nello stesso modo in cui era comparsa, quella esagerata porzione di gelato.
Cosmo le rispose di proposito in maniera poco appropriata, adorava osservare l'espressione minacciosa che Wanda
gli rivolgeva: nonostante tutto, gli ricordava il motivo per il quale l'aveva scelta.
«Perché sei così irrazionale?!», borbottò Wanda, pensando tra sé e sé.
«Perché sei tu».
Cosmo pronunciò quella frase con leggerezza, in volto la medesima espressione imperturbabile: per quel che lo riguardava,
l'irrazionalità era una componente assolutamente essenziale – e, bisognava aggiungere, Wanda si era innamorata proprio di quel dettaglio.
Poiché Cosmo, nonostante non avesse un quoziente intellettivo tra i più qualificati, possedeva un cuore, attivo e funzionante, che batteva
così forte da compensare qualsiasi altra mancanza.
#. Lei
Cosmo non era mai stato quel che si suol dire un tipo acuto, anzi, la sua ingenuità era del tutto spontanea.
Talvolta le sembrava di avere a che fare con un bambino, sì, il modo in cui si comportava dimostrava quella tesi di fondo ampiamente.
«Smettila di comportarti in maniera stupida!», gli urlò Wanda, puntandogli minacciosamente contro la bacchetta magica.
E, nonostante i rimproveri, Cosmo le rispose di rimando: «Perché, cosa ho fatto di stupido?».
Wanda, allora, abbassò le spalle: si stava preparando ad ammettere per l'ennesima volta la sconfitta, perfetto.
Eppure, osservando il compagno di una vita, Wanda ammise con se stessa che, intelligente o meno, Cosmo era l'unica oasi di felicità in cui poteva trovare rifugio.
Nonostante tutto, non aveva mai conosciuto una persona tanto profonda quanto Cosmo: aprendo la sua scatola cranica, Wanda poteva sentire l'eco
della sua voce provenire direttamente dal capo del compagno e gridare, gridare, gridare sempre più forte.
Il suo timbro squillante, eppure così severo, era l'unica cosa che Cosmo conservava nella propria mente – quel dato di fatto doveva pur significare qualcosa.
~
II Classificata al contest indetto da FataFaby89: "L'unico e il solo Multifandom Contest", sul forum di EFP.
Mi perdonerete l'eccessivo romanticismo ma, ecco, sono andata ben oltre la classica comicità dei “Due fantagenitori”.
Kì.