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Autore: Toboe    02/12/2011    0 recensioni
Lily sta per iniziare il suo primo anno ad Hogwarts.
E' quindi a Diagon Alley con la sua famiglia per terminare gli acquisti.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Lily Luna Potter uscì dal Ghirigoro insieme alla sua famiglia carica di libri di testo.
Per la giovane Potter sarebbe stato il primo anno.
Albus e James bisticciavano come al solito, ma, incredibilmente, si trovarono subito d’accordo quando il maggiore suggerì di andare al Tiri Vispi Weasley di Diagon  Alley.
«Ma mamma! Avevi promesso che mi avresti portato a comprare un animale da portare a scuola!»
Esclamò Lily contrariata.
«Facciamo così» Disse Ginny, decisa ad evitare una lite tra i ragazzi. «Ti lascio qualche galeone e tu puoi andare da sola a comprare l’animale che preferisci, ma stai attenta e per piacere tesoro, evita di comprare un rospo, non fanno una gran compagnia e rischi di perderlo nella scuola.»
Lily fece un gran sorriso e si diresse verso il negozio di animali e creature magiche.
Dopo pochi minuti si trovò davanti alla vetrina del Serraglio Stregato.
Dall’esterno si poteva vedere una grossa voliera che ospitava varie specie di gufi e civette.
Lily spinse la porta ed entrò, accompagnata dal tintinnare di un campanello.
Una giovane strega dai capelli scuri l’accolse con un gran sorriso.
«Ciao! Posso aiutarti?» Chiese, gentile.
«Sì grazie!» Rispose Lily. «Inizierò il mio primo anno ad Hogwarts e sono in cerca di un animale che possa farmi compagnia.
La commessa incrociò le braccia e assunse un’espressione concentrata e molto professionale.
«Avrei una bella civetta delle nevi che potrebbe fare al caso tuo.»
Lily scosse la testa.
«Mio padre aveva una civetta delle nevi e mi piacciono molto come animali, ma preferirei qualcosa di diverso.»
In quel momento una strega piuttosto anziana entrò nel negozio accompagnata dal solito campanello.
«Intanto che io servo la signora tu puoi dare un’occhiata in giro.» Disse la commessa.
Poi le porse una manciata di biscottini per animali.
«Offri qualcuno di questi agli animali. Ti aiuterà ad osservarli da più vicino.»
Lily prese i biscotti e si avvicinò alla grossa voliera con i rapaci notturni che aveva visto dalla vetrina.
Un bel gufo reale sonnecchiava su un trespolo di legno.
La giovane Potter avvicinò un biscotto alle sbarre della gabbia.
Il rapace aprì un occhio ambrato e la squadrò con fare circospetto.
Poi, lentamente, si avvicinò e prese il biscotto, ma subito dopo tornò alla sua postazione e continuò a dormire.
Liliy prese un altro biscotto, cercando di tentarlo, ma quello proprio non ne voleva sapere.
Stava per rimettere in tasca il dolcetto quando un allocco, così piccolo che probabilmente le sarebbe entrato in una mano, vi si fiondò sopra e lo divorò con gusto.
Il volatile era adorabile.
Il piumino grigio chiaro sembrava morbidissimo solo a guardarlo e gli occhi piccoli e scuri erano allegri e brillanti.
Lily era sul punto di scegliere l’accocco quando un sonoro CRAH! CRAH! Attirò la sua attenzione.
Il rumore proveniva da un angolo vicino alla porta che dava su un magazzino.
La giovane strega lasciò un altro biscotto all’allocco raggiunse il punto da cui proveniva qual gracchiare.
Ed in quel momento lo vide.
In una grossa gabbia tondeggiante c’era un corvo imperiale.
Era magnifico.
Le penne e le piume erano di un nero intensissimo.
Sembrava che la luce avesse semplicemente deciso di non fermarsi sull’animale.
Il becco era robusto e grosso, ma non per questo sgraziato ed era nero anch’esso, così come le zampe.
L’animale osservava Lily con curiosità, la testa piegata di lato per ampliare il campo visivo.
La ragazzina gli offrì un biscottino.
Il corvo si avvicinò alle sbarre, lo prese delicatamente e poi, con il dolcetto nel becco, abbassò il capo, come per ingraziare.
E fu allora che Lily notò l’occhio sinistro dell’uccello.
Invece di essere un pozzo nero come il destro era di un rosso scuro intenso, color sangue.
Lily ne rimase incantata.
Quegli occhi la trafiggevano con uno sguardo intelligente e saggio.
Rimase lì ad osservarlo per diversi minuti, fino a quando la giovane commessa non la raggiunse.
«Anche io trovo che sia splendido, ma nessuno lo vuole, per via dell’occhio.» Commentò triste la strega.
Lily scosse la tesa.
«Come può la gente non apprezzarlo solo per l’occhio? Io lo trovo splendido, soprattutto per quello! Lo prenderò io!»
La commessa aprì la porta della gabbia e fece salire il corvo sul braccio.
L’animale si stiracchiò le ali e Lily poté notare quanto fosse grande la sua apertura alare.
D’istinto la ragazzina distese un braccio e, con grande sorpresa della giovane commessa, il corvo vi si posò sopra con naturalezza.
«Be’, direi che non ci sarà bisogno di abituarlo alla tua presenza gradualmente. Gli piaci!» Commentò divertita la strega.
Lily le sorrise e accarezzò il corvo, che gorgogliò soddisfatto.
Pochi minuti dopo la giovane Potter uscì dal negozio con il corvo sulla spalla, l’occhio vermiglio che la guardava, intelligente.
Ritrovò la sua famiglia davanti alla gelateria di Florian Fortebraccio.
«E lui chi è?» Chiese Ginny osservando il corvo, mentre James e Albus si avvicinavano per vedere più da vicino l’animale della sorella.
Lily sorrise.
«E’ un nuovo amico!»
Poi abbassò la voce in modo che gli altri non la sentissero.
«Perché noi saremo grandi amici, vero Corax?»
«Crah!» Rispose, convinto.
  
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