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Autore: keeponfeelingbetter_    02/12/2011    2 recensioni
pov Harry-
-io .... io Louis, non ce la faccio. Ho bisogno di vedera, di sentirla. Ti prego dimmi come devo fare- dissi prendendomi a testa fra le mani esasperato.
-Devi lasciarle tempo- disse Lou con la voce ridotta ad un sussurro.
-ne ha avuto abbastanza- sbottai incazzato.
Una lampadina si accese nella mia testa. Forse ...
-la finestra- esclamai balzando in piedi.
-la finestra? ma cosa centra? Harry, dimmi che non hai fumato erba!- disse il mio migliore amico serio.
-ma che erba IDIOTA! Dicevo, la fnestra che c'è in camera di Mel, forse se è aperta, posso arrampicarmi sull'albero e entrare nella sua stanza.- dissi con un piccolo sorriso sulle labbra
-non mi sembra un'idea geniale- esclamò Louis
-non mi interessa, se va, è bene, altrimenti non lo so- dissi già avviandomi alla porta-finestra per uscire in giardino.
Andai sul retro della casa e mi avvicinai all'albero un po' impaurito. 'Oh andiamo Harry, non fare il senza palle' pensai
-bene vecchio mio, tienimi forte- esclamai dandomi subito dopo dello stupido. Ora parlavo anche con gli alberi.
Mi arrampicai cercando di non guardare in basso. Arrivai alla finestra e con un balzo entrai nella stanza. Lo scenario fu raccapricciante
 
Prima ff. Questo pezzo è preso dal capitolo 18.
Spero che la mia storia vi piaccia. :*  
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Scusami, non volevo. Scusami davvero! Non guardo mai dove metto i piedi e ti sono venuto addosso. Hey ma stai bene?” disse questo qualcuno non ancora identificato
“Invece di parlare, perché non mi aiuti ad alzarmi? Sai mi fa mele il sedere!”
“Scusami, scusami”
“Smettila di scusarti, non è successo niente!”
Mi trovai una mano enorme davanti alla faccia, così l’afferrai e dopo aver assunto di nuovo una posizione eretta, mi decisi finalmente di guardare la persona che mi aveva scaraventata per terra. Appena alzai i miei occhi, li feci scontrare con un altro paio di un verde smeraldo. Non ne avevo mai visti di così belli. Emanavano curiosità e interesse allo stesso tempo. Abbassai di poco lo sguardo e mi accorsi che mi rivolgeva un sorriso a 32 denti. Poi quei capelli. Aspettante! Non potevano essere veri, sicuramente era una parrucca. Erano perfettamente abboccolati  (?). Dopo che finii la mia radiografia dissi:
“Beh è stato un piacere sorriso smagliante. Ci si vede” e lo salutai con la mano.
Non feci neanche due passi che mi afferrò dal braccio .
“Che fai te ne vai? Non posso lasciarti andare dopo quello che ho fatto!”
“Oh, non preoccuparti. Sopravvivrò” risposi ma lui continuò
“Io sono Harry Styles! Vorrei con piacere sapere il tuo nome e per scusarmi voglio portarti a bere qualcosa da Starbucks!”
“Mi chiamo Melania, per gli amici Mel, ma tu puoi chiamarmi Melania.”
-Cavolo Mel ti si presenta un figone del genere e tu che fai? Te la tiri? - -Taci tu!-
Essi dovete sapere che ho una vocina interiore molto stronza. Ha anche un nome Ermengarda la vocina bastarda.
“Okay Melania” calcando il Melania “Andiamo da starbucks?”
-non demorde il ragazzo- pensai
“Ehm …  no! Sai ho da fare scusami”
“Eddai non ti mangio mica. Solo cinque minuti” Mi guardò con quei suoi occhi così … così … Così accettai!
“Okay cinque minuti”
Dopo un po’ di tragitto dove nessuno dei due parlò mi chiese
“Allora, non sei di queste parti vero?”
“No, sono italiana. Sono qui da mmm nemmeno un giorno”
“Beh allora avevo ragione”
“Su cosa?”
“Il tuo accento fa schifo!” disse mettendosi a ridere
Lo guardai in cagnesco
“Oh, scusami se non parlo come tutte le ragazze che abbordi” dissi
Scoppiò nuovamente a ridere, il che mi irritò non poco. Volevo andare a casa! Per fortuna arrivammo da starbucks e mentre io cercavo un tavolo lui andò ad ordinare due frappè . Mi guardavo intorno spaesata e meravigliata, mi piaceva da matti quel posto.
“A che pensi?” disse Harry facendomi sobbalzare
“Dio Styles mi hai fatto prendere un colpo”
“oh scusami cherì”
Lasciai perdere il modo con  cui mi aveva chiamata e cominciai a sorseggiare il mio frappè. Harry dal canto suo mi fissava.
-okay ora gli spacco la faccia- pensai
“Ma cosa hai da fissare?”
“Oh .. ehm io? Niente! Pensavo solo che i tuoi occhi sono davvero belli”
Semaforo rosso sulle guance? ACCESO!
“grazie” dissi rossa di vergogna
“non c’è di che. E’ la verità”
“dimmi”  un altro sorso di frappè “che fai nella vita?” dissi cercando di cambiare discorso
“mmm vediamo … vado a scuola, mi piace cantare, ho 17 anni, sono bello, tutte mi vengono dietro ….”
“ma cosa centra questo? Io ti avevo chiesto altro” dissi interrompendolo
“sempre a mettere i puntini sulle “i” stai?”
-ora gli verso il frappè nei capelli- pensai
-nooooooo sono così belli!- -zitta Erm! –
Mi squillò il cellulare che salvò la vita ai capelli di Harry
“pronto?” dissi senza guardare chi fosse
“pronto? PRONTO? Melania ma dove diavolo sei?” se mio fratello mi chiamava Melania allora era davvero incavolato.
“calmati Louis sono da starbucks, ora torno”
“ti conviene signorinella” disse riattaccando.
Era peggio di mia madre -.-“
“ehm .. scusami devo andare a casa”
“il fidanzatino non riesce a stare senza di te?” chiese strafottente
“non era il mio ragazzo. Solo mio fratello. Anche se fosse stato il mio ragazzo a te che ti frega?” risposi a tono
“niente! Dov’è che abiti?”
“e secondo te io adesso ti dico dove abito?”
“certo! Così ti accompagno”
“grazie ma non ho bisogno della balia”
“oh e sentiamo come farai a ritrovare la strada?”
“io … io … io … Okay hai vinto!” abbassai la testa sconfitta
Sul suo volto si aprì un sorriso e con un “andiamo casa tua è vicina alla mia” ci incamminammo
“bene io sono arrivata”
Vidi Harry scoppiare a ridere e non capendo dissi:
“e ora che alto c’è?” chiesi sbuffando
“no è che. Mi sa che mi dovrai sopportare ancora per molto”
“non penserai mica di venire qui domani. NON TI APRO!”
“ma che dici? SONO IL TUO VICINO DÌ CASA”
Lo guardai torva poi dissi:
“dai Harry non scherzare”
“non sto scherzando” disse serio
Okay, ora era veramente troppo! Ero al primo giorno, e già mi ritrovavo questo qui che voleva mandarmi al manicomio.
“visto che dovrò sopportarti a lungo. CIAO” dissi avviandomi alle scale di casa
“ciao piccola Mela” rispose
Non feci in tempo a rispondergli, perché era già sparito. Entrai in casa, e la scena che mi si presentò d’avanti, fu a dir poco comica. C’era Louis che teneva in una mano un coltello, e nell’altra una carota. Dovete sapere che amava pazzamente le carote. Mi guardava con una vena sulla fronte che gli pulsava violentemente. Non dissi nemmeno “a” che corse ad abbracciarmi,per cominciare subito dopo a farmi la ramanzina. Cose del tipo che se lo avessi rifatto, mi avrebbe trovata e poi uccisa. Ma quanto può essere dolce mio fratello? Dopo che ebbe finito mi scusai, e dopo aver rubato qualcosa dalla tavola della cucina, salutai tutti dando la buonanotte e mi avviai in camera mia. Mi buttai letteralmente sul letto per sprofondare subito dopo tra le braccia di Morfeo.
 
 
 
 
Myspace
Ecco il continuo. Commentate C: XX  
  
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