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Autore: Ranko_    02/12/2011    7 recensioni
Lui mi porse uno dei due pupazzi e mi rivolse uno sguardo dolce ed intenso, uguale a quello di sua madre. "Gioca con me, Papà!"
Guardai i suoi piccoli occhi grigi illuminarsi di speranza, mentre mi stringeva le braccina al collo. Degltuii rumorosamente e per un secondo, rividi in lui il bambino che ero stato.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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GIOCHI CON ME PAPA
GIOCA CON ME, PAPA'!

Ero seduto sulla poltrona, davanti al camino, con le gambe accavallate e stavo leggendo la gazzetta del profeta. Scorpius era steso per terra sul tappeto, a pochi passi dal camino, a giocare con i suoi pupazzi. Imitava le loro voci e i loro movimenti, ridendo da solo di tanto intanto. Faceva strani versi con la bocca e gonfiava le guance, brontolando e sbuffando. Un sorriso involontario si dipinse sulle mie labbra. Era bellissimo, mio figlio. Alzai gli occhi dal giornale per guardarlo; aveva i capelli biondi spettinati e gli occhietti grigi brillavano per la luce del camino. Il pigiamino verde smeraldo con una grossa "M" stampata sopra gli andava un pochino largo. Ma Astoria diceva che sarebbe cresciuto presto e che da un momento all'altro gli sarebbe andato stretto. Sorrisi ancora: Scorpius era proprio identico a me. Gli stessi occhi penetranti, gli stessi capelli, lo stesso carattere. Testardo al mio stesso modo. Forse dalla madre aveva preso l'allegria e la voglia di vivere. Sospirai e tornai a leggere il mio giornale.
Il bambino si alzò in piedi poco dopo e corse verso di me, agitanto le mani per farsi prendere in braccio. "Shi, papà papà!!"
Io sorrisi e posai il giornale di lato, e lo presi in braccio, mettendolo a cavalcioni sulle mie gambe. Lui ridacchiò un poco e poi mi mostrò i suoi due pupazzi preferiti. Mi raccontò che uno era un cane piccolino, che la mamma aveva abbandonato. E poi mi disse che l'altro si chiamava " 'Caco " come il suo papà. Risi di gusto e gli posai un bacio sulla fronte. 
Lui mi porse uno dei due pupazzi e mi rivolse uno sguardo dolce ed intenso, uguale a quello di sua madre. "Gioca con me, Papà!"
Guardai i suoi piccoli occhi grigi illuminarsi di speranza, mentre mi stringeva le braccina al collo. Degltuii rumorosamente e per un secondo, rividi in lui il bambino che ero stato.

Inizio Flashback  

Guardai con gli occhietti spalancati quella figura alta e austera seduta dietro alla scrivania. Strinsi l'orsacchiotto Bingo al petto, un po' spaventato. Mi avvicinai a lui, con le gambe che mi tremavano e stringendo sempre più forte l'orsetto di pezza Bingo che mia Madre mi aveva regalato. Feci un altro passo avanti, singhiozzando appena. Ero solo, non sapevo cosa fare, mi annoiavo in quella casa così grande! E alcuni posti erano troppo bui, io mi spaventavo tanto se stavo da solo!  Eppure nemmeno in giardino riuscivo a stare bene, c'erano gli alberi grossi che non facevano passare la luce del sole.
Tirai leggermente il vestito di mio Padre, cercando di attirare la sua attenzione. Lui non si voltò. Lo tirai con più energia.
"Cosa c'è, Draco?" chiese lui, scocciato, con la testa bassa, mentre continuava a scrivere sulla pergamena con una piuma nero brillante, rifinita di argento.
Mi mordicchiai le labbra e gli porsi l'orsacchiotto, la cosa che più amavo, con gli occhietti pieni di speranza. "Gioca con me, Padre!" Conoscevo la risposta.
Lui sbuffò e si sitemò i lunghi capelli di platino.  "Adesso non posso. Sto lavorando, Draco. Vai a giocare di là." Con un gesto della mano, lui mi congedò e mi chiuse la porta alle spalle. Rimasi a fissare la porta chiusa, con il labbro inferiore che mi tremava violentemente. Volevo un papà come tutti gli altri bambini, perché non potevo averne uno anche io? Scoppiai a piangere e mi sedetti per terra, facendo camminare l'orsetto Bingo verso di me. Continuavo a piangere, a giocare e a ripetermi che mio Padre sarebbe venuto a giocare con me, a farmi ridere magari! Sarebbe venuto... Sarebbeee.... Sarebb... Sare... Mi addormentai sul pavimento mentre lo aspettavo.

Fine Flashback

Scossi la testa e tornai alla realtà. Fissai Scorpius con uno sguardo confuso. "Allola Papà! Giochi con me?" lui mi sorrise e si agitò sulle mie gambe.
Sentii gli occhi riempirmisi di lacrime. Non sarei stato un pessimo padre, come lo era stato il mio. Io amavo mio figlio. Amavo sentire le sue risate, amavo guardarlo, amavo le sue guance paffute e amavo le sue fossette quando sorrideva. Lo avrei reso felice, avrei dato tutto me stesso per farlo stare bene. E soprattutto, non gli avrei mai imposto scelte sbagliate, non lo avrei mai obbligato a fare nulla.
Sorrisi, dolcemente e emozionato, poggiando il bambino per terra e inginocchiandomi di fronte a lui. "Va bene Scor, giochiamo insieme."


Ok, momento dolcezza :')
Ma quanto  è bello papà-Draco! *__*
Poverino, quando era piccino Draco non veniva trattato bene dal papi! D':
Vabbe, a noi importa che lui sia un bravo papà!
Grazie per aver letto! :D
Bacioni!
Julian_96
  
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