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Autore: Fatelfay    02/12/2011    2 recensioni
Derek si è affezionato ai propri colleghi e non vuole vederli soffrire. Il suo altruismo cosa lo spingerà a fare?
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Derek Morgan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'incontro - L'agitazione è una cattiva ragazza


Non l’avevano previsto. Veramente nessuno ci aveva mai pensato. L’S.I. era proprio lì davanti a lui, la pistola in mano ed era nervoso. Hotchner era entrato nella casa abbandonata tranquillamente, solo per dare un’occhiata ed ora si trovava senza il giubbotto antiproiettile e la pistola in mano.
- Mettila giù.- Disse tranquillo, cercando di ottenere tempo per farsi raggiungere dai colleghi. Pregò mentalmente che a qualcuno fosse passato per la mente di seguirlo o di venirlo a cercare solo per una “brutta sensazione”.
- Sì. Così tu mi ammazzi. Mettila giù tu.-
- Sai che non posso. È contro il regolamento.- Rispose Hotch. Il serial killer era agitato, lo vedeva chiaramente senza bisogno di tracciare alcun profilo. E l’agitazione era una cattiva ragazza: portava molto spesso a fare gesti disperati e insensati. Come sparare.
- Non ti sparerò mai, almeno che tu non me ne dia motivo.-
- Io tanto sono comunque morto. Se non mi spari tu, lo farà qualche tuo collega. Ma loro forse non sanno che sei qui. Comunque, non fa differenza. Non metterò mai giù la pistola per primo. Mai.- Era una situazione di stallo molto pericolosa. Hotch aveva i nervi a fior di pelle. Doveva tornare a casa vivo e vegeto dalla sua famiglia. Senza togliere l’attenzione dall’avversario, pregò chiunque esistesse lassù di mandargliela buona quel giorno. Anche se forse quello era il suo ultimo giorno. Un rumore in sottofondo di auto.
- Senti. Dai. Se ti arrendi ti faccio accorciare la pena. Posso farlo. Posso far sì che non ti diano la pena di morte, se vuoi.- Doveva guadagnare ancora qualche minuto e coprire quei rumori. Ce la poteva fare.
- Non ci casco, profiler.- Sputò l’altro uomo come se l’appellativo fosse veleno.
- Siamo in una posizione di stallo, te ne sei reso conto? Se tu spari, io sparo. Altrimenti rimaniamo qui all’infinito. Non inizi a sentire un po’ di stanchezza? È notte fonda e io non ho chiuso occhio. Con tutto quello che è successo in questi giorni neanche tu devi esserti riposato molto. No?-
- Stai zitto.-
- Dai, fidati di me. Non voglio fregarti. Voglio solo che tutto si risolva nel migliore dei modi.-
- Stai zitto!- Hotch sentì la porta di casa cigolare nell’aprirsi. Sperò che l’S.I. non se ne accorgesse.
- Come preferisci. Ma se non ti aiuti, io non potrò fare niente per te.- I passi di qualcuno si avvicinarono nonostante cercassero di non farsi sentire.
- Ti ho detto di fare silenzio! Ma cos’è questo rumore? Sono arrivati i tuoi colleghi. Li avevi avvisati. Allora lo sapevi che ero qui. Ma perché non hai messo il giubbotto? Perché…-
- Non li ho avvisati. Posso spiegarti tutto.-
- Ti ho detto di fare silenzio!-
Slam! Bang!
Bang!
 

  
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