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Autore: Violet Tyrell    03/12/2011    5 recensioni
Pro e contro dell'essere morta. Visione della vita, e della non-vita, di Mirtilla Malcontenta il giorno dopo la morte.
Questa Flashfic ha partecipato al DON’T FORGET ME - FLASH CONTEST di Ginnerentola e Sunny_Blue. 7° classificata
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Sul termosifone o sul ramo di nocciolo?
Nickname (sul forum e su EFP, in grassetto quello che volete sul banner): Violet Acquarius
Titolo: Sul termosifone o sul ramo di nocciolo?
Genere: Introspettivo, malinconico
Avvertimenti:
Rating: Verde
Personaggio/i: Mirtilla Malcontenta
Parole: ieri
Introduzione: Una visione dei pensieri di Mirtilla sulla vita di ieri, quando era ancora viva, e quella che avrà per l'eternità.
Nda: spero possa piacere, Mirtilla non é stata facile da trattare e ho voluto parlare di lei facendo qualche piccolo paragone tra la vita, che dimostra sempre di desiderare molto, e quella morte che glie ne consente una diversa ma comunque attraente. E' la mia prima flashfic in assoluto, spero di aver fatto una cosa se non altro decente :=) grazie per l'opportunità di partecipare^^ Sono
554 parole totali circa, perdo sempre il conto alla fine spero non sia un problema >__<
Questa Flashfic ha partecipato al DON’T FORGET ME - FLASH CONTEST di Ginnerentola e Sunny_Blue. 
7° classificata
Nota ai lettori: non ho idea se questa cosa possa piacere, io ci ho provato, ma spero di ricevere qualche commento per farmene un'idea precisa :=)



Sul termosifone o sul ramo di nocciolo?


Ieri tutto questo non lo avrebbe mai potuto fare, pensò deliziata.
Scivolava attraverso i muri come se questi non esistessero, si intrufolava all'interno degli armadi senza farsi notare, si librava nell'aria senza bisogno di un manico di scopa o di un tappeto volante* e faceva le pernacchie spaventando la gente.
Ieri tutto questo le avrebbe fatto paura.
Perché mai, si chiese sorpresa, proprio lei aveva avuto paura dei maligni scherzi di Pix? Adesso le pareva tutto diverso, divertente in fondo.
Povera Olive, sicuramente adesso doveva essere pentita di averla presa in giro per tutti quegli anni: in un solo giorno l'aveva già ripagata della stessa moneta inseguendola senza sosta, persino al bagno che ora era il suo nuovo regno.
Nella vita di ieri quando mai aveva avuto un luogo tutto suo?
Anche il dormitorio era stato un prestito temporaneo, dopo la fine di quel ciclo di studi interrotto bruscamente da due enormi occhi gialli avrebbe dovuto cederlo ad un'altra ragazza, magari ad una che avrebbe riso a sua volta degli occhiali che portava o dei codini ** con cui acconciava i capelli. Adesso, invece, il bagno del secondo piano era il reame su cui era assoluta sovrana: si lasciava trascinare dall'acqua del water e non c'era angolo fognario che non conoscesse. Poteva persino farci una piantina se avesse potuto tenere una piuma in mano, come faceva ieri. 

Attraverso il vetro della finestra le poteva vedere; le sue amiche stavano appollaiate sul ramo più basso di un nocciolo, il suo albero preferito. Ridevano, si scambiavano confidenze e l'argomento della sua morte forse non le toccava minimamente.
Ieri, come adesso, lei non esisteva.
Fluttuò rabbiosa attraverso il muro di pietra della scuola per dirigersi proprio verso quell'albero, l'unico rifugio dove nascondere le lacrime perlacee quando veniva presa in giro, e dove avrebbe consumato la propria vendetta.
Si avvicinò silenziosamente: sussurravano ma poteva percepire le loro parole mentre rimaneva nascosta dietro al grosso tronco. Parlavano di Hogwarts che, in seguito alla sua morte, rischiava di venire chiusa.
«Da viva o da morta fa comunque danni, se non altro adesso non saremo più costretti a sopportarla ». E risero di quella battuta, mentre Mirtilla sentiva le lacrime salirle per l'ennesima volta agli occhi; aveva spesso sognato, ieri, delle tante persone che sarebbero intervenute al suo funerale, del pianto che avrebbero lasciato sulla bara che veniva calata sotto terra.
Invece ridevano, non sentivano la sua mancanza?

A cosa serviva la vita di ieri?
Ora si poteva vendicare: ululò forte, non un pianto lamentoso come quelli che tutti conoscevano ma un suono che rappresentava la rabbia che covava da anni. Basta farsi prendere in giro, ora l'eternità le spalancava la porta più importante e non aveva intenzione di farsi sfuggire quell'occasione.
Le ragazze caddero da quel ramo e scapparono verso la scuola, terrorizzate dalla visione perlacea della figura di Mirtilla; lei stava in piedi sul ramo più alto del nocciolo e contemplava il cielo grigio oltre il tetto di Hogwarts, non più così contenta della propria sorte.
Ieri, come ora, non aveva nessuno attorno che le volesse quel bene che aveva tanto agognato e morbosamente ricercato.
Ieri aveva però una vita, poteva respirare e vivere.
Ieri, come l'eternità spalancata di fronte a sè, aveva solamente quel ramo di nocciolo su cui appollaiarsi assieme al termosifone, non aveva che l'imbarazzo della scelta da adesso.



 



* non so dire quando i tappeti volanti siano stati dichiarati fuori legge ma Barty Crouch dice che suo nonno ne aveva uno. E' quindi possibile che nel 1943, dovrebbe essere questo l'anno della morte di Mirtilla, fossero ancora in funzione o sul punto di essere banditi^^

** non ricordo la descrizione nel libro ma nel film Mirtilla ha due deliziosi codini, che ho voluto tenere come esempio. Non riesco a vederla diversamente, d'altronde.

spiegazione sul titolo: non ho la minima idea se a Hogwarts esista un albero di nocciolo, é una mia invenzione.
 



 



 

7° classificata:
Sul termosifone o sul ramo di nocciolo 
di Violet Acquarius 

Grammatica e Sintassi 9,25/10

Per quello che riguarda la grammatica, la storia è molto buona. Ci sono solo alcune cosette che vorremmo farti notare:

  • Sè invece di sé, nella frase finale -0,15.

  • Ad una [La d eufonica, di norma, si usa solo quando si incontrano due vocali uguali (ed ecco, ecc.). In questo caso non ce ne sarebbe bisogno, e oltre tutto la d appesantisce la lettura e la frase. -0,15

  • Poteva persino farci una piantina se avesse potuto tenere una piuma in mano, come faceva ieri. [In questa frase, la concordanza dei tempi verbali è sbagliata. Avresti dovuto dire “avrebbe potuto perfino” non “poteva”. -0,25]

Anche sulla sintassi, veramente poco da dire. La punteggiatura è ben gestita e inserita quasi sempre in modo corretto. L'unico errore consiste in una virgola mancante prima di "ma" nella frase "non un pianto lamentoso come quelli che tutti conoscevano ma un suono che rappresentava la rabbia che covava da anni.” [-0,20]

Alcune frasi non ci hanno proprio fatte impazzire, ma ne riparleremo sotto per quello che riguarda lo stile. Per il resto, davvero brava.

Stile e Lessico 7/10

Dobbiamo dire che per quello che riguarda lo stile abbiamo avuto qualche difficoltà a dare un giudizio... Ti spieghiamo: in certi punti la tua scrittura è fluida, piacevole, precisa, si legge davvero bene. In altri, invece, abbiamo avuto dei problemi a capire cosa tu volessi dire. Altalenante, ecco la parola migliore che ci è venuta in mente per descrivere il tuo stile. Ci sono alcuni passaggi davvero poco chiari:

  • Anche il dormitorio era stato un prestito temporaneo, dopo la fine di quel ciclo di studi interrotto bruscamente da due enormi occhi gialli avrebbe dovuto cederlo ad un'altra ragazza. [In questo caso l'uso che fai della punteggiatura non è troppo adatto al ritmo della frase. Dopo “temporaneo” una pausa più forte – come per esempio un punto – sarebbe stata meglio. E dopo “gialli” una pausa è necessaria per dare senso alla frase. -0,30]

  • Poteva persino farci una piantina se avesse potuto tenere una piuma in mano, come faceva ieri. [Qui la frase è proprio sbagliata. Abbiamo capito che quel “ci” si riferisce alle fogne, ma non puoi scrivere così – togliendo il fatto che il tempo verbale non è proprio correttissimo, ma te ne abbiamo già parlato sopra. Sarebbe stato corretto dire “Avrebbe potuto persino farne – delle fogne, nb- una piantina, se solo […] -0,30]

  • Attraverso il vetro della finestra le poteva vedere; le sue amiche stavano appollaiate sul ramo più basso di un nocciolo, il suo albero preferito. [In questo caso usare i due punto al posto del punto e virgola sarebbe stato più corretto. -0,15]

  • Ieri, come l'eternità spalancata di fronte a sé, aveva solamente quel ramo di nocciolo su cui appollaiarsi assieme al termosifone, non aveva che l'imbarazzo della scelta da adesso. [Ecco, dobbiamo ammettere che questa proprio non l'abbiamo capita. L'interpretazione più plausibile che siamo state capaci di tirare fuori è questa – ma facci sapere se abbiamo preso fischi per fiaschi! “Oggi, con l'eternità spalancata di fronte a sé, […] termosifone. Da adesso in avanti non aveva che l'imbarazzo della scelta.” Anche così, non è che la cosa sia proprio sensatissima. Avresti dovuto esplicitare questo “imbarazzo della scelta” finale. Imbarazzo su cosa? Sul posto dove appollaiarsi, abbiamo immaginato. Ma dal testo non si capisce. -0,50]

Anche per quello che riguarda il lessico ci sono alcune espressioni dubbie:

  • Ripagata della stessa moneta. [In questo caso sarebbe stato meglio dire “ripagare con la stessa moneta”. -0,20]

  • Fluttuò rabbiosa attraverso il muro di pietra della scuola per dirigersi proprio verso quell'albero, l'unico rifugio dove nascondere le lacrime perlacee quando veniva presa in giro, e dove avrebbe consumato la propria vendetta. [In questo caso pensiamo di aver capito quello che volevi dire, ma la frase da “l'unico rifugio” a “in giro” non è scritta in modo corretto. Mirtilla vuol dire che si nascondeva lì quando era in vita, giusto? Allora avresti dovuto dire “l'unico rifugio dove poteva celare le sue lacrime perlacee quando, prima, veniva […] -0,20]

  • Del pianto che avrebbero lasciato sulla bara. [L'espressione “lasciare un pianto sulla bara” proprio non ci suona. Forse sarebbe stato meglio dire, semplicemente, “del pianto che avrebbero fatto mentre […] -0,20]

  • Ieri aveva però una vita, poteva respirare e vivere. [Ripetizione vita/vivere che in questo caso rende la frase meno incisiva di quello che dovrebbe. -0,15]

Originalità 10/10

Su questo punto pensiamo che tu sia stata davvero, davvero brava. Hai descritto un momento davvero particolare di Mirtilla: non la morte o tanti anni dopo, ma il giorno successivo o poco più. L'idea di scrivere i pensieri di Mirtilla in quel preciso momento, il suo confronto tra il passato e quello che sarà il suo presente per l'eternità, ci ha davvero stupite. La scena delle amiche che ne sparlano anche dopo la morte ha aggiunto un po' di colore alla storia. È tutto molto reale, molto credibile. Ed è originale, molto.

Caratterizzazione personaggi 10/10

Il personaggio di Mirtilla è molto ben caratterizzato. È credibile, reale, ci ha trasmesso tante emozioni. Sei riuscita a mantenerti nell'IC, a non stravolgere il personaggio. Mirtilla è malinconica, emarginata, piagnucolosa. È anche rabbiosa e si diverte già dopo poche ore da fantasma a spaventare gli altri. Sei stata molto brava!!

Uso personaggio 5/5

Anche su questo punto niente da dire. Mirtilla è il personaggio centrale, e ce ne hai dato un'immagine realistica e sfaccettata. Forse non arriviamo ad amarla – ammettiamolo, Mirtilla Malcontenta è un po' "troppo" per poter passare dalla sua parte :) -, ma ne abbiamo una visione chiara e a suo modo profonda.

Uso prompt 2/2

Qui pensiamo che tu abbia fatto un ottimo lavoro. La parola che ti sei scelta si integra perfettamente nella storia che hai raccontato, ed è chiaro fin da subito il tuo intento di mettere a confronto passato e futuro. È quasi triste, di sicuro sofferto. La vita di ieri, vuota, e l'eternità davanti a sè che si prospetta essere non tanto migliore. Davvero bello!

Gusto personale 2,75/5

Sunny_Blue 3,5/5

La storia mi è piaciuta per come hai saputo descrivere Mirtilla a la situazione in cui hai deciso di ambientarla. Sei stata molto originale e questo è un pregio. Quello che non mi ha convinto è stato lo stile e certe frasi poco chiare. Ma nel complesso, davvero carina.

Ginnerentola 2/5

Devo essere sincera, la tua storia non mi è piaciuta molto, ma questo non vuol dire che sia una cattiva storia o che non abbia pregi, è solo che non mi ha colpita. Mi ha fatto sorridere la parte iniziale in cui Mirtilla racconta quello che può fare da fantasma, ma a parte questo passaggio, il resto l'ho trovato un po' banale.

Penalità -0,50

TOTALE: 45,50/52

   
 
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