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Autore: storm_fearlessxx    03/12/2011    0 recensioni
-A Laura-, mi asciugai col polso alcune lacrime e rimasi ferma lì, immobilizzata da quelle parole.
Mi sembrava come se danzassero nell’ aria e lui le stesse pronunciando.
Forse non l’ avrei più rivisto, forse per gli altri quel foglio era una bugia, non era importante, ma
In quelle righe avevo trovato tutto quello di cui avevo bisogno.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le urla delle ragazze erano assordanti.
Non facevano che dire i loro nomi: ‘Zayn, Liam, Harry, Niall, Louis’, dicevano continuamente mentre si allungavano vero di loro con le braccia tra le sbarre ed i visi bagnati di lacrime.
Credevo che avrei fatto lo stesso anch’ io quando quel giorno sarebbe arrivato, ed invece no,
ero rimasta incantata a fissarli(o).
Sorrideva, con quel sorriso che derivava sicuramente da una stella rotta e caduta dal cielo che per non perdere la sua magica polvere l’ aveva donata a lui.
Afferrava continuamente dei cellulari e scattava alcune foto, disponibile, gentile e disinvolto eppure non mi sembrava abbastanza.

Mi spezzava il cuore sapere che ero a due centimetri dal toccarlo, ma la folla era troppa.
Mi struggeva sapere che avrebbe dedicato un misero attimo per me, un attimo che lui avrebbe cancellato subito dopo, ma che io avrei tenuto per sempre, ogni singolo giorno della mia vita, si sarebbe acceso e mi avrebbe incendiato una parte di me fino a che sarei andata direttamente a fuoco per la troppa malinconia.
Feci qualche passo col cuore in tempesta e le gambe tremanti.
Tenevo stretto tra le mani un foglio bianco ed una penna nera che avrei conservato cosi attentamente tornata a casa sapendo che lui era stato l’ unico oltre me a toccarla, a toccare quella penna con cui avevo intinto i fogli che parlavano di lui.
-Zayn-, cercai di urlare, ma la voce mi si ridusse ad un soffio mentre una lacrima solcava il mio viso.
-Zayn-, dissi quando venni invasa dalle lacrime stupita.

Mi era difficile piangere, quasi impossibile, e sapere che ogni mia piccola lacrima, ogni goccia che versavo dai miei occhi era per lui mi atrofizzava gli arti.

Il freddo pungente di metà dicembre mi bucò le mani e lasciai cadere il foglio e la penna proprio sotto di me facendoli precipitare dall’ altra parte, dove si trovava Zayn.
Stavo per andare via, convinta che non ci sarebbe stata nessuna via d’ uscita quando una ragazza mi sfiorò la spalla. –Sono tue quelle cose?-, mi chiese indicando Zayn con in mano il mio foglio e la mia penna. Annuii sporgendomi dalle sbarre come una prigioniera.
-Come ti chiami?-, mi chiese Zayn allargando gli angoli delle labbra in un sorriso capace di farmi riscaldare il cuore fino a farlo sciogliere.
-Laura-, pronunciai il mio nome scandendo lentamente le lettere ancora incredula che lui fosse di fronte a me.
-Piccola su, non piangere-, mi disse passando una mano tra le sbarre e portando il suo indice proprio sulla mia lacrima.
-Ci sto provando-, risposi tirando su col naso.
-Questo è per te-, mi porse il foglio e continuò a sorridere come se mi volesse avvertire di qualcosa.
Tenevo il suo foglio tra le mani senza aprirlo mentre ritornavo a casa avvolta dal manto scuro della notte, quella notte in cui non c’ erano stelle forse perché si vergognavano di uscire mentre cinque stelle molto più brillanti stavano coronando la terra, quelle stelle in cielo avrebbero sicuramente sfigurato.
-Sa che esisto-, sibilai con una smorfia distendendo la prima piega sul foglio.
Nessuno avrebbe capito quanto si è fortunati a poter stare vicino alla persona che ami.
Quanto avrei voluto, anche solo per un giorno, che Zayn fosse vicino a me, non importava quali sentimenti provasse per me, avrei amato il suo modo di starmi vicino.
Adoravo perfino il suo modo terribilmente doloroso di starmi lontano mandandomi in una triste e sofferente agonia.
 
 
 
 
Camminavo ancora mentre la neve iniziava a scendere sui miei vestiti facendomi rabbrividire.
Poi, fissando il foglietto, decisa ad aprirlo, mi sedetti con le spalle poggiate ad un muretto ed alzai gli occhi al cielo che mi entro nelle pupille.
Lo aprii con foga:
-Ho sentito le tue farfalle mischiarsi con le farfalle che avevo nello stomaco nonostante ti stessi solo asciugando una lacrima. Con Amore, Zayn-
Voltai il foglio trai singhiozzi.
-A Laura-, mi asciugai col polso alcune lacrime e rimasi ferma lì, immobilizzata da quelle parole.
Mi sembrava come se danzassero nell’ aria e lui le stesse pronunciando.
Forse non l’ avrei più rivisto, forse per gli altri quel foglio era una bugia, non era importante, ma
In quelle righe avevo trovato tutto quello di cui avevo bisogno.

Gli angeli non hanno sempre le ali, ma è facile riconoscerli, hanno quel brillio negli occhi che ti lascia cadere, ma rialzare allo stesso tempo.

_____ Tatan :) una piccola one-shot che mi è venuta in mente mentre vedevo un video dei 1D ^_^ Spero vi piaccia.
  
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