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Autore: Ren_Maybe    03/12/2011    1 recensioni
Al ritorno dall'ennesima caccia miserabile ,come è all'ordine del giorno oramai,dopo l'incendio che colpì la foresta anni fa, scorse una figura tra i rami neri della boscaglia. Una ragazza...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La pioggia sfiorava quel fragile corpo dalla pelle chiara e delicata così lievemente che il ritmico ticchettio era quasi inudibile.
Camminavo lentamente e in modo sfaticato attraverso la foresta da anni incolta e nera,verso il villaggio, quando scorsi quella figura femminile dai lineamenti delicati distesa sulla soffice sabbia bianca. Mi fermai. Per un attimo smisi di respirare,ammirando quella creatura dalla cascata di lunghi capelli color argento,quasi fossero fatti di luce lunare.
Posai a terra la lunga lancia dagli innumerevoli ninnoli e amuleti protettori,attento a non far alcun rumore,accostandomi tra i cespugli dai rami rinsecchiti e bruciacchiati.
La sua figura si rifletteva nei miei occhi color miele oramai sgranati e incantati da quella creatura dai lineamenti morbidi e perfetti. Il mio respiro si mozzava a metà e restavo a fissare lei. Un pensiero dal motivo incerto mi balenò nella mente confusa: era viva?
Non lo potevo sapere. Aguzzai maggiormente lo sguardo,mettendo a fuoco sotto il leggero ticchettare della pioggia,che ora si era fatto più intenso. Respirava. Emisi un lungo respiro di sollievo. Ma non capivo. Perché quelle domande. E perché la scrutavo a lungo con tanto interesse. Non riuscivo a levare lo sguardo da lei per un solo istante. Era bellissima,ma non era questo il motivo. Molte donne del villaggio erano belle,ma non mi facevano questo strano,ma piacevole effetto. Forse era perché era diversa:la sua pelle era pallida come la sabbia su cui era distesa,a confronto della mia pelle scura. I suoi capelli erano lunghi e argentati,mentre i miei mediamente corti e neri come l’ebano. Lei era fragile e delicata,mentre io ero robusto e forte. Ma questo non spiegava niente. Ero attratto da lei per un altro motivo.
Un mugolio stanco e incerto mi distolse un attimo dai miei intricati pensieri. Si era svegliata. I suoi occhi color del mare si guardavano attorno confusi,mettendo a fuoco cosa aveva intorno. In poco tempo,il suo sguardo era su di me,attento e curioso. Anch’io la guardavo con la stessa intensità.
Ci scrutavamo dolcemente. I nostri destini s’incrociarono per la prima volta sotto quel cielo nuvoloso e lacrimante e dinnanzi a quel mare che in quel momento meraviglioso mi sembrava di un colore smorto e grigio,paragonato a quello sguardo acceso e blu zaffiro che accarezzavo con il mio,color ambra come il sole che stava svogliatamente spuntando da quella leggera e triste coltre di nuvole. Non m’importava,perché da quell’istante il mio sole sarebbe stato sempre lei .
  
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