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Autore: _Tania_    24/07/2006    5 recensioni
Harry e Draco in una stanza. Harry vuole allontanarsi da Draco, Draco non cerca altro che stare vicino ad Harry. Ma Harry, capisce che l'unico modo per uscire da quella prigione è ascoltare Draco... e anche se non vuole, sa che prima o poi dovrà perdonarlo. PER IL CAPITOLO SETTE, HO RIPOSTATO. SE CONTINUATE A NON VEDERLO FATEMI SAPERE
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MIME-Version: 1.0 Content-Location: file:///C:/EA8BDC4E/Unastanzatroppostretta..htm Content-Transfer-Encoding: quoted-printable Content-Type: text/html; charset="us-ascii" L’unica via di fuga, è perdonare

L’unica via di fuga, è perdonare.

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Capitolo 1: Una stanza troppo stretta

Quando Harry aprì gli occhi aveva la vista un po’ annebbiata.

Si trovava in una stanza grande, apparentemente arredata solo da un divano color blu.

L'ultima cosa che ricordava erano le pagine di un libro che stava leggendo. Poi...qualcosa o qualcuno, l'aveva colpito alla nuca ed era svenuto… strano che non aveva sentito i passi che gli arrivavano alle spalle…

Ora era sdraiato a terra. Sopra il divano sedeva una persona… era seduta compostamente e aveva un cappuccio che le copriva il volto… immaginò che stesse guardando verso di lui, data la direzione del capo. Come diavolo era finito lì? Sicuramente era a causa di quella persona, che nonostante il cappuccio Harry aveva riconosciuto e sapeva esattamente chi fosse.

Ma in quel momento non voleva parlare con lui, adesso l’unica sua preoccupazione era cercare di uscire da lì e di farlo il più presto possibile.

- Ciao Harry- la voce era calma e profonda.

Harry si alzò e senza degnare la persona di alcuna attenzione cominci&ogra= ve; a guardarsi intorno.

- Non fare finta di niente, non fare finta di non conoscermi… devi solo concentrarti un po’… ricordarti il suono della mia voce… spero che non l'hai già dimenticato: sarebbe molto triste per me sapere che non c'è neanche un posticino nel tuo cuore. -

- Come sono arrivato qua?-

- Ti ci ho portato io... mi sono preso una seconda possibilità che non mi hai mai dato. Bisogna dare sempre una seconda possibilità, Harry. La gente sbaglia... è impossibile non commettere qualche errore. –=

- Smettila, il tuo non è stato un errore. Un'altra possibilità non la meriti affatto. Ora voglio uscire da qui, voglio andarmene, lontano da te. –

"Dai Harry, tieni duro. Stringi i denti"

- NON puoi stare lontano da me, Harry. Io non voglio che tu stia lontano da me, è per questo che sei qui dentro.-

- Non puoi costringermi a fare cose che non voglio. Come devo fartelo capire che è finita, ora basta. Mi hai fatto male, molto male, adesso sto cercando di guarire, ma non posso farlo se tu continui a tormentarmi. Se continui a...fare queste cose.-

- E così adesso sono una malattia Harry? Una stramaledetta malattia. Non mi chiami più per nome, quando ci incontriamo per i corridoi non mi guardi in faccia. Sono diventato solo uno stupido insetto per te? Una mosca da scacciare? Un brutto ricordo da dimenticare?-

Harry voleva raggiungere la porta. Non voleva stare in quella stanza con lui un minuto di più, ma la porta era chiusa.

- Fammi uscire.- Continuava a guardare la porta, sperando forse che si sarebbe aperta.

- Dobbiamo parlare.-

- No-

- E invece si. Tu non vuoi ascoltarmi. Ogni volta che mi avvicino te ne vai. Adesso non puoi andartene Harry. Adesso devi lasciarmi parlare.-

- Non voglio parlare con te, voglio uscire- /o:p>

“Ti prego, fammi uscire”

- No-

-Fammi uscire- appoggiò la fronte alla porta. Il suo tono di voce era vicino alla supplica.

- No-

- Ti prego...ti prego fammi uscire. Ti chiedo solo questo… solo questo-

Una lacrima calda scivolò lungo la sua guancia destra, seguita subito da un'altra. Non era stato abbastanza forte...non doveva piangere, ma era inevitabile. Quando stava vicino a lui, l'unica cosa che gli rimaneva da fare era piangere.

-Non posso farti uscire Harry, io... non posso.-

La voce sembrava quasi dispiaciuta... sembrava quasi che soffrisse come lui.

Harry si girò di scatto e incominciò ad urlare, contro di lui.=

- IO NON VOGLIO PARLARE CON TE, DRACO. NON DEVO DIRTI NIENTE. NIENTE! PERCHE’ NON C’E NIENTE CHE TU POSSA FARE PER CONVINCERMI DELLA TUA INNOCENZA. STO MALE, STO PIANGENDO DRACO, LO VEDI? LO VEDI? ED E TUTTA COLPA TUA, TUTTA COLPA TUA.-

Riprese fiato, si appoggiò alla porta e lentamente scivolò lungo di <= span class=3DGramE>essa, tenendosi la testa e cercando di fermare le lacrime che gli scendevano dal viso.

- Voglio solo dimenticarti Draco, solo dimenticarmi di te.-

Quello di Harry era stato solo un sussurro, ma Draco sentì quelle parole come se gli fossero state urlate con tutto il fiato che Harry avrebbe potuto avere in gola.

  
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