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Autore: Benix27    03/12/2011    13 recensioni
Lo specchio dei desideri rivelerà i segreti dell'anima, i segreti più profondi del cuore permettendo ad un amore segreto e sepolto di venire alla luce. Un amore che unisce due studenti di Hogwarts di due case diverse.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Severus Piton, Sirius Black | Coppie: Lily/Severus
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Altro contesto, Malandrini/I guerra magica
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Ciao a tutti! Questa è stata la mia primissima fanfiction dedicata al mondo di Harry Potter. Non badate troppo al modo in cui è scritta e a quello che racconto. Sono passati molti anni da allora e so che ci sono delle cose non corrette. Ma ho voluto lo stesso lasciarla originale, così come mi è uscita all'epoca. Ho solo sistemato il font, la dimensione del carattere e l'html perché era praticamente illeggibile!
Con questa one shot vinsi un piccolo contest su facebook, anche se a rileggerla ora... mi chiedo come abbia fatto! XD Troppo severa o no, vi auguro una buona lettura :-)

Benix <3

 

 

Severus era lì ad aspettare, immobile come un'armatura, che Lily uscisse dal buco del ritratto. Era così tutti i mercoledì quando dovevano andare a lezione di pozioni dal professor Lumacorno. Mentre attendeva l'arrivo della ragazza, la contemplava con il pensiero e immaginava che lei andava verso di lui con un gran sorriso stampato sulle labbra chiamandolo per nome e felice di vederlo. Lui che ricambiava il suo saluto con un sorriso di cui anche lui stesso, guardandosi ad uno specchio, si sarebbe stupito di vederlo dipinto sulla sua faccia. La realtà era che tutte le volte che la vedeva davanti a sé lo stomaco faceva le capriole, che tutte le volte che lei gli parlava rimaneva incantato a guardare i suoi occhi verdi così diversi dai suoi e il suo sorriso così radioso e i suoi capelli che emanavano quel mitico profumo di Lily, un odore molto simile a quello del giglio.

Quanto avrebbe voluto essere migliore di quello che era, battere persino la spavalderia di Potter e l'arroganza di Black.

La verità era che nutriva un pazzo e folle amore per Lily. La cosa più triste però era che non sarebbe mai riuscito a dirglielo. Quei Potter e Black erano sempre nei paraggi anche fuori dalle lezioni e questo contribuiva a far emergere il peggio di lui di fronte a lei, cosa che detestava. Non c'era verso di stare un po' in pace e farsi una semplice chiacchierata come ai tempi prima di Hogwarts. Per un attimo si pentì di aver provato tutto quell'entusiasmo di andare in quella scuola perché era stato il punto in cui lui e Lily si erano divisi finendo in case diverse e persino opposte. Dopo poco si convinse che era solo un ragazzo sfortunato e che la scuola non c'entrava niente. Non era colpa di Hogwarts se era diventata teatro delle sue disavventure.

Lily finalmente uscì dal buco del ritratto con i capelli rossi svolazzanti e l'espressione corrucciata. Guardava per terra e avanzava a passo deciso. Sembrava non aver visto Severus.

"Ehi, Lily!" la ragazza si bloccò e alzò lo sguardo.

"Oh Sev, sei qui! Mi ero dimenticata che mi stavi aspettando" Severus parve rabbuiarsi ma non smise di guardarla. "Mi hanno fatto arrabbiare ancora una volta!" Severus avvampò.

"Come? Ancora loro?"

"Sì, purtroppo..."

"Ehi, ma guarda un po' chi si vede! Ciao Mocciosus!" latrò Black.

"Ancora non ti sei lavato i capelli? Evans, ma come diamine fai a stargli vicino!" sghignazzò Potter.

"Andiamo via, Sev!" Lily trascinò via l'amico prendendolo per un braccio e scesero per le scale seguiti dalla scia di insulti dei due Grifondoro verso Severus. "Non ci badare! Sono solo degli idioti!"

"Mi fa piacere sentirtelo dire. Sembra che tu piaccia a Potter." Lily arrossì bruscamente poi scosse la testa.

"E' spregevole!" Severus guardò gli occhi di Lily mentre scendevano verso i sotteranei e capì che era sincera. Un piccolo sorriso gli si accennò sulle labbra sottili.

"Buon pomeriggio ragazzi miei! Oh, Evans e Piton sempre in prima fila e sempre insieme! Siete una coppia da cui prendere esempio, sia perché appartenete a due case opposte, sia perché eccellete nella mia materia!" Lily e Severus si guardarono. Lui la guardò intensamente come sempre del resto. Lei fece una breve risatina compiaciuta che contagiò anche lui. Potter e Black seduti nell'ultima fila di banchi fecero delle smorfie di disgusto. Minus rise e Lupin alzò gli occhi al cielo. Quando Lumacorno diede il compito in classe, Severus per tutta la lezione non fece altro che guardare Lily oltre il suo calderone come del resto faceva sempre. Avrebbe giurato che lei se ne fosse accorta. Infatti dopo la lezione rimasero in silenzio tutti e due. Nemmeno Potter e Black seguiti da Lupin e Minus dissero nulla. Sembrava fossero vittima di un incantesimo tacitante anche se la teoria più probabile era che non avevano niente da ridire sulla bravura della coppia grifo-serpe in pozioni. Lily ruppe il ghiaccio quando arrivarono al salone d'ingresso. Bloccò il passò dell'amico serpeverde aspettando che tutti gli studenti salissero su per le scale del castello.

"Sev, ti va di fare una passeggiata prima di andare a difesa contro le arti oscure? Io ho un'ora di buca. Severus esitò un momento. "Una cosa velocissima poi ti lascio andare. Lo so quanto ti piace quella materia."

"Non è per questo... anzi... sono stupito che tu mi chieda qualche minuto durante le lezioni"

"E' una cosa importante!" lo pregò Lily. Severus acconsentì. Avrebbe rinunciato anche alla sua materia preferita pur di stare con lei. Arrivarono al ponte coperto quando lei si fermò e fissò gli occhi neri di Severus.

"Ho pensato molto Sev."

"A cosa?"

"A noi due" Severus non seppe che pensare e parve spaesato. Lily si affrettò ad aggiungere "vorrei sapere perché tra Serpeverde e Grifondoro ci deve essere questo diverbio che crea conflitto tra le case." Severus sospirò.

"E' così da sempre..."

"...ma  a me non importa! Tu sei mio amico, Sev! Non mi importa di quello che dice l'altra gente! Dei pregiudizi! Io e te siamo l'eccezione alla regola e sono contenta di questo!" a Lily brillarono gli occhi. "Ha ragione Lumacorno quando dice che dovrebbero prendere esempio da noi!" Severus parve sconvolto dalle sue parole.

"Nemmeno a me importa Lily! Io ti.... ho sempre voluto... ehm..." non riuscì a terminare la frase perché Lily lo abbracciò. Severus sgranò gli occhi scioccato. D'impulso lasciò cadere i libri di pozioni e difesa contro le arti oscure per ricambiare l'abbraccio. Non aveva mai creduto possibile una cosa del genere, eppure era vero. Nemmeno sua madre l'aveva mai abbracciato in quel modo.

Mai.

Severus scoppiò in lacrime sulla spalla di Lily. Lei capì, non c'era bisogno che lui glielo spiegasse. Lo strinse forte a sé. Severus cadde in un vortice di ricordi che andavano dai litigi e le urla di sua madre e suo padre, dalle accuse di Petunia fino agli insulti dei due Grifondoro che detestava.

"Perché sono tutti così cattivi con me?!" esplose Severus. Stavolta fu Lily a sgranare gli occhi. Non aveva mai visto Severus lasciarsi andare in quel modo. Si staccò dall'abbraccio e lo osservò. Le lacrime gli scorrevano lungo il viso pallido bagnando i suoi capelli e rendendoli più unti. Aveva i pugni stretti lungo i fianchi e guardava in basso. "Perché?" ripeté Severus.

"Non ha importanza. Ci sono io con te" rispose Lily.

"Ma non capisci! Io non posso permettere che tu mi difenda tutte le volte! Sei una donna e anche la..."

"Cos'è? Orgoglio?" chiese lei.

"N-no Lily! Non è questo è che vorrei poterti.... accidenti!" si morse le mani.

"Hahahahahaha! Mocciosus vuole fare una dichiarazione d'amore! Haahahahaha" Lily e Severus si voltarono verso il luogo da cui provenivano le risate. Dal nulla comparvero Potter e Black che ridevano a crepapelle, rossi in volto. "Tutto molto commovente, Mocciosus!" ridacchiò ancora Potter. Lily non ci vide più.

"Ora basta Potter! Lasciaci in pace una buona volta! Prendi il tuo amico e sparisci proprio come sei comparso, ora! O te ne canterò di santa ragione" le parole di Lily rimbombarono per tutto il ponte. Erano riuscite a zittire i due intrusi e a stonare Severus. Potter e Black rimasero come pietrificati. Black fu il primo a sbloccarsi.

"Però che caratterino, eh!" sostenne. Potter avanzò verso Lily lasciando cadere il mantello dell'invisibilità e le prese le mani.

"Non la toccare!" gridò Severus avventandosi su Potter. Black sfoderò la bacchetta e gridò.

"Levicorpus!" Severus fu appeso per aria a testa in giù. Si divincolava contro una fune invisibile. "Ora puoi fare con comodo, James."

"Grazie amico!"

"Che cosa gli avete fatto!"

"Solo sollevato, niente di oscuro. Tranquilla" disse Potter.

"Sei davvero disgustoso! Lasciami!" Lily si divincolò.

"Solo se esci con me!" Black stava facendo andare su e giù Severus.

"Guarda, James!" Potter si voltò e rise vedendo quel pipistrello gigante, agitarsi.

"Lasciatelo andare! Mettetelo giù!"

"Solo se esci con me" ripeté.

"Mai, brutto ricattatore!" Lily tentò di colpirlo ma aveva le mani bloccate. Potter e Black risero.

"Dimmi di sì e lascerò andare te e Mocciosus."

"Smettila di chiamarlo in quel modo!"

"Okok, te e...  Severus" pronunciò il nome del Serpeverde con difficoltà e disgusto.

"Mettilo prima giù, poi ti risponderò!"

"Ai suoi ordini, Madame!" Black eseguì l'ordine. Piton cadde a terra pesantemente.

"Intendevo delicatamente!" rivolta verso Black che si ritrasse fingendo di aver paura di lei. Il ragazzo Serpeverde si rialzò e puntò contro Potter.

"Lasciala andareee!" Black lo bloccò da dietro imprigionandogli le mani.

"La tua risposta, Evans?" Lily guardò Severus che la guardava con occhi imploranti.

"Se io accetto di uscire con te, poi ci lascerete stare?"

"Parola mia" rassicurò Potter, sorridendo.

"No, Lily, non credergli!" urlò Severus. "Non uscire con lui!" Lily si liberò bruscamente dalla presa di Potter e si gettò verso l'amico. Intimò con uno sguardo fulminante Black che lasciò andare Severus. Lily accostò le labbra al suo orecchio.

"Lo faccio per me e te, Sev. Lo sai che a me disgusta Potter, lo sto facendo per noi. Fidati." Severus si calmò ma continuava ad ansimare. Lily si rivolse a Potter. "Allora? Quando è che dovrei incontrarti?" chiese altezzosa.

"Stasera alle nove e mezza ci troviamo nel salone d'ingresso."

"Ma non possiamo uscire a quell'ora!" protestò Lily. Black rise. Potter prese in mano il mantello dell'invisibilità e glielo mostrò. Lily fece un lieve sorriso suo malgrado.

"Lily ti prego, non andare!" la pregò per l'ennesima volta, Severus. Lily si voltò con aria colpevole verso di lui. Le dispiaceva da morire ma se questo serviva a farli stare meglio era disposta a sacrificarsi.

"Piantala di interrompere tu!" Black gli lanciò un incantesimo tacitante. Severus per quanto si sgolasse non gli usciva più un filo di voce.

"Incarceramus!" delle funi legarono Severus ad un pilastro del ponte coperto. I suoi occhi cominciarono di nuovo a lacrimare ma stavolta di disperazione.

"Perché siete così cattivi con lui? Lasciatelo subito!" esclamò Lily fuori di sé.

"Tu perché continui a frequentare uno che ti ha chiamato schifosa Mezzosangue?" ribatté Black sulla difensiva. Lily e Severus sgranarono gli occhi. Lei rimase zitta mentre lui cercava di urlarle qualcosa.

"Lui non voleva dirlo davvero... era sinceramente pentito!"

"Tutte fandonie, Evans! Sei tanto intelligente ma non credevo così ottusa! E' un Serpeverde, ricordatene!" esclamò Black. Di nuovo Lily si sentì trafiggere. Una rabbia disumana ribolliva dentro di lei.

"Non tutti i Serpeverde sono come credi tu!" Severus sentì una fitta d'affetto per Lily. "E' tempo che tutte le case di Hogwarts pongano fine a inutili conflitti! E poi parli proprio tu che hai tutta la famiglia Serpeverde!" sfoderò la bacchetta contro Black che alzò la sua in aria.

"Appunto per questo ti sto mettendo in guardia! So che i sono tutti uguali! Io ho fatto la differenza!"

"Temo che forse saresti dovuto essere tu un Serpeverde da come parli! Non hai pensato che forse anche io e Severus saremmo la differenza?!" gridò Lily con quanto fiato aveva in gola. Black rimase bloccato. Potter prese la situazione in mano.

"Basta così, Sirius!" disse severo verso l'amico. "Andiamo via. Credo che stia per arrivare qualcuno" Potter e Black sparirono nel mantello. Lily ancora sconvolta puntò la bacchetta contro Severus.

"Finite!"

"Lily! Lily! Perché esci con lui?!" Lily prese tra le mani il volto di Severus.

"Cos'è che volervi dirmi  prima, Sev?" chiese lei decisa, il volto molto vicino a quello del ragazzo. Severus si bloccò alla vista di quegli occhi verdi. "So che era qualcosa di molto più importante del mio incontro con Potter!"

"Io non riesco a dirtelo, Lily. Non ce la faccio...."

"Devi dirmelo, Sev!" Severus cominciò asciugandosi le lacrime. Se doveva dire quello che provava per Lily doveva farlo per bene. Si costrinse a guardarla fissa negli occhi e parlò.

"Lily è da quando ci siamo conosciuti che voglio dirti questa cosa..." Lily ascoltò con grande attenzione. "Siamo stati amici in tutto questo tempo, hai perdonato i miei errori più imperdonabili consentendomi di essere qui davanti a te adesso per poterti dire che...." Severus si bloccò. Aveva un nodo alla gola.

"Che?" lo incitò Lily. Severus prese una mano di Lily e la strinse forte come per darsi coraggio. La ragazza la strinse a sua volta.

"Che sei una persona molto importante per me" disse Severus quasi in un sussurro. Lily lo sentì e le brillarono gli occhi.

"Anche tu Sev, e per noi sono disposta a fare di tutto... pur di rimanere per sempre amici."

"Amici?" chiese Severus accigliato.

"Sì, amici. Non è questo quello che vuoi anche tu?"

"Beh... io pensavo...."

"Evans! Piton! Che cosa ci fate qui fuori?" vociò. "Tu, giovanotto, non dovresti essere a lezione?" Severus e Lily rimasero com'erano. Bloccati. La McGranitt avanzava a passo veloce. Il suo sguardo si posò sulle mani dei ragazzi. "Oh, mi rendo conto di aver rovinato un momento molto importante ma penso possiate recuperarlo in un momento più opportuno. Ora tornate nel castello, subito. 5 punti in meno per Serpeverde e Grifondoro e in più una punizione per lei, Piton!" Lily si schierò davanti a lui.

"No professoressa, è colpa mia! Io l'ho indotto ad uscire dal castello. Lui non voleva. E poi prima c'erano anche Potter e Black qui con noi. Sono spariti con un mantello dell'invisibilità!" la McGranitt la scrutò torva. "Altri 5 punti in meno per aver indotto un altro studente a violare una regola della scuola e per le sue bugie! Anche per lei una punizione, signorina Evans!" Severus venne avanti sciogliendo la stretta della sua mano con quella di lei a malincuore ma doveva difendere la ragazza che amava. Era arrivato il momento.

"Professoressa, Lily sta dicendo la verità! C'erano veramente quei due fino a poco fa!"

"E' vero professoressa, deve crederci! Hanno anche usato degli incantesimi contro Severus!" La McGranitt guardò a lungo Piton poi Lily. I ragazzi guardarono speranzosi l'insegnante che si sistemò gli occhiali sulla punta del naso.

"Molto bene. Raccogliete i vostri libri" sollevando con la bacchetta i libri caduti dalle mani di Severus. il ragazzo li prese al volo e li adagiò nella cartella a tracolla. "Vi accompagno tutti e due dal professor Silente. Riferirete a lui quanto avete visto." Piton abbassò lo sguardo sconfitto e si voltò a guardare LIly che era terrorizzata. "Seguitemi" ordinò severa, la McGranitt. I due ragazzi si avviarono dietro la professoressa di Trasfigurazione a testa bassa. Severus pensava a quanto sarebbe stata molto più semplice e piacevole la vita a Hogwarts senza quei seccatori di Potter e Black. Mentre camminavano lui sentì le dita di Lily sfiorare le sue, prendergli la mano e stringerla. Severus fu stupito del gesto e guardò Lily. Lei gli sorrise ma era chiaro che aveva paura di cosa avrebbe detto Silente di due studenti modello come loro. Severus strinse la mano di lei trasmettendogli tutta la sicurezza che poteva darle e lei si sentì più tranquilla.  

Una volta davanti al gargoyle la McGranitt disse "Piperille Sputafuoco!" il gargoyle si mosse di lato e i due ragazzi salirono sulla scalinata che portava nell'ufficio del preside seguiti dalla McGranitt. Albus Silente era seduto dietro la sua scrivania con Fanny, la fenice, appollaiata sopra questa.

"Professor Silente, mi rincresce doverla disturbare ma credo che questi due ragazzi abbiano bisogno di una buona ripassata delle regole della scuola." Severus e Lily abbassarono lo sguardo carichi di vergogna. Silente sorrise e accennò alla McGranitt di andarsene. Si alzò e si diresse verso i ragazzi timorosi.

"Dunque voi siete il signor Piton e la signorina Evans" i ragazzi annuirono. Silente sorrise notando la stretta di mano salda dei due studenti. "Mi ricordo questo cognome. Mi rammenta una lettera inviatami da una certa Petunia Evans. Deve essere tua sorella Babbana, vero?" indicando Lily. La ragazza alzò lo sguardo, stupita.

"Se lo ricorda?"

"Certo che me lo ricordo. Non si riceve tutti i i giorni una lettera da una persona che non possiede poteri magici."

"Le chiedo scusa da parte sua, professore...." mormorò Lily timida. Silente rise.

"Non devi preoccuparti. E' stata una delle poche cose interessanti che ho fatto nella mia vita." Lily assunse una faccia interrogativa ma parve lo stesso rincuorata e sorrise. Silente guardò Piton e diventò serio.

"Tu ragazzo mio, c'è qualcosa che ti turba?" Piton alzò lentamente lo sguardo. e tremò alla vista dell'azzurro sguardo penetrante del preside.

"Tante cose, signore." Silente lo osservò attentamente prima lui e poi Lily. Sorrise. Si voltò di spalle.

"Miei cari ragazzi, come ben sapete, avete violato una delle regole più severe della scuola. Non si puù uscire dal castello durante le lezioni, pertanto, reputo giusto che un piccolo castigo vi sia dato." Severus e Lily si guardarono di sfuggita impauriti. Il ragazzo strinse la mano della ragazza che si rasserenò leggermente. "E che possa questo farvi comprendere che una nuova violazione potrebbe farvi espellere." Silente voltò di nuovo verso i ragazzi. "Su, non fate quelle facce. Quando sono io a dare i castighi non sono poi così terribili" fece loro l'occhiolino ma non seppero come prendere le parole di Silente. Se come una minaccia o meno. Severus deglutì. Aveva sempre avuto una grande ammirazione per un mago del suo rango ma ora si chiedeva cos'è che pensava quel grande mago di lui che aveva appena violato una regola per stare con la ragazza che amava.

"Noi ci scusiamo tanto per essere stati fuori nell'orario delle lezioni, professore." Silente annuì con sincero interesse.

"Molto bene signor Piton. E' già un grande passo che entrambi comprendiate l'errore che avete fatto nella vostra incoscienza." Silente sorrise di nuovo.

"Ci dispiace tanto. Però signor preside volevo segnalarle la presenza di altri due studenti: Potter e Black di Grifondoro. Deve credermi" disse Lily. Con sua sorpresa Silente annuì.

"Vi credo signorina Evans. Infatti anche loro avranno un castigo." Lily e Severus rimasero a bocca aperta.

"Mi s-scusi... ma come fa a saperlo?" chiese Severus.

"Oh, ero di passaggio e li ho visti addentrarsi nel ponte coperto" sorrise Silente modesto.

"Ma come ha fatto a vederli? Avevano un mantello dell'invisibilità addosso." Silente si avvicinò a Lily e le accarezzò la chioma rossa. La ragazza rimase immobile. "Presto lo scoprirai sui libri" concluse Silente ritornando a sedersi dietro la sua scrivania e lasciando i ragazzi sempre più perplessi. 

Severus rientrò in sala comune e fu accolto da Lucius Malfoy che gli chiese dove fosse stato quel pomeriggio.

"Ho ricevuto un castigo da Silente perché ho saltato Difesa contro le Arti Oscure."

Infatti oggi non ti ho visto. "Ma perché mai?" Severus guardò gli occhi grigi di Lucius e rispose.

"Potter!" Lucius scoppiò in una risata che contagiò anche gli altri serpeverde in ascolto compresa Bellatrix Lestrange.

"E dimmi un po', c'era anche il mio adorato cugino grifondoro con lui!?" Severus annuì. Altre risate dai serpeverde. "Ho saputo che hanno ricevuto un castigo anche loro! Haha! La cosa che mi stupisce è come possa averlo preso anche tu, Piton! E' di nuovo quella sporca mezzosangue della Evans?" Severus si erse in tutta la sua altezza.

"Non ti azzardare a chiamarla così! Expelliarmus!" gridò Severus. Bellatrix sfoderò la bacchetta e si protesse dall'incantesimo del ragazzo.

"Mettete giù quelle bacchette! Non dimenticate che sono un prefetto! " sbraitò Lucius. Severus posò la bacchetta e si sedette su una poltrona buttandocisi sopra pesantemente sotto lo sguardo d'odio che gli rivolgeva Bellatrix.

"Non capisco come mai te la prendi tanto per una ragazza che non è degna di te, Severus!" cantilenò sprezzante Bellatrix.

"Forse è il contrario".

Lily raggiunse la torre di grifondoro e trovò Potter e Black che parlottavano tra loro davanti al fuoco del camino.

"Ma come avrà fatto Silente a saperlo?" sentì chiedere Black a Potter.

"Forse è stato Mocciosus, quel gran ficcanaso!" Potter sorrise alla vista di Lily.

"Evans, tra poco sono le nove e mezza" disse malizioso. Lily ignorò la frase.

"Per vostra informazione non è stato Severus a dirlo e nemmeno io! Silente lo sapeva già!" Black e Potter si guardarono esterrefatti. Lily salì nel dormitorio delle ragazze.

Il giorno dopo Severus era seduto al tavolo dei serpreverde e Lily ancora non era scesa a colazione.

"Strano" pensò Severus ma poi si ricordò della serata che doveva passare con Potter... gli amici Black, Minus e Lupin stavano mangiando uova e bacon e parlottavano tranquillamente tra di loro. Di tanto in tanto lanciavano un'occhiata verso l'ingresso della sala. Potter ancora non era sceso a colazione e nemmeno Lily. Severus parve leggermente preoccupato perché lei di solito era sempre lì quando lui arrivava. Finalmente la vide sbucare dall'ingresso. Severus d'istinto si alzò agitando una mano. Lily non parve averlo visto. Dietro di lei sbucò Potter che la teneva per mano. Severus si pietrificò a quella vista. Rimase come un cretino con la mano alzata in un gesto di saluto. I suoi occhi seguivano la ragazza che amava e l'uomo che odiava che si dirigevano sorridenti verso gli amici di Potter che fecero loro spazio a sedere. Potter si voltò verso il tavolo di serpeverde con un sorriso trionfante e Severus parve sentire le parole che egli pronunciò come se fosse stato vicino a lui.

"Lei è mia!". Severus cacciò un urlo disumano di rabbia dove tutti in sala si voltarono verso di lui a guardarlo spaventati. La scena sfumò e Severus si risvegliò nel suo letto ansimante. Era tutto sudato. Guardò in fretta fuori dalla finestra. Era quasi l'alba.

"Tutto bene, Piton?" chiese Avery, un compagno di dormitorio.

"S-sì...... ho avuto solo un incubo" borbottò.

"Che c'è? Hai sognato di diventare un mangiamorte? Se così è non dovrebbe essere un incubo" ridacchiò Avery.

"No, peggio! Ho sognato che Voldemort mi uccideva!" sbraitò sarcastico Severus.

"Se il tuo è un sogno premonitore, non vorrei essere nei tuoi panni! Ora calmati e rimettiti a dormire!" ma Severus non sarebbe più riuscito a dormire. Non dopo quell'orrendo sogno che per lui era peggio di unirsi a Lord Voldemort. Si promise che non sarebbe sceso a colazione in mattinata. Sarebbe andato al lago a respirare un po' d'aria fresca. Il solo pensiero di mangiare dopo quel sogno, era rivoltante per lui. "Lily con Potter?! No!" urlò l'ultima parola e uscì dal dormitorio ancora in pigiama. Si sedette sulla poltrona di velluto verde e pianse. Aveva paura di perdere Lily. Una paura tremenda. Tutto d'un tratto desiderava che Potter non fosse mai nato. Lo odiava con tutto il cuore e non l'avrebbe mai perdonato se Lily le fosse stata portata via. Ma la cosa più crudele che pensò è "perché Lily non capisce che io la amo?!"

Arrivò il momento di scendere in Sala Grande ma come premeditato Severus andò al lago. Era bello per una volta godere del silenzio. Soffrire in silenzio senza nessuno intorno. Aprì un libro di pozioni e si mise a leggere distrattamente. Dopo alcuni minuti dei ragazzi che quella mattina avevano l'ora di buca uscirono a godersi l'aria fresca. Di Lily nemmeno l'ombra. Severus non sarebbe andato a cercarla. Non ne aveva voglia. Voleva stare un po' lontano da lei nonostante la desiderasse tantissimo in quel momento. Due forze lottavano dentro di lui. Posò il libro sbuffando. Si chiese che aspetto aveva e fissò il suo riflesso nell'acqua del lago. Era veramente spaventoso e forse Potter e i suoi amici avevano ragione. Doveva lavarsi i capelli. Senza pensarci tuffò la testa nell'acqua del lago. Cercò di lavare via i pensieri, il sogno, di strappare via persino l'immagine di Lily impressa nella mente in qualche modo ma sapeva nel profondo che era inutile. Non era l'acqua la soluzione. Tirò fuori la testa respirando pesantemente. Sentì l'acqua scivolargli nel petto, la sua cravatta verde e argento si era bagnata. Prese la bacchetta, l'agitò e i capelli diventarono asciutti, ordinati e puliti. In un certo senso si sentiva meglio.

"Ciao Sev" sentì una voce chiamare il suo nome. Severus si voltò. Lily si mise a sedere accanto a lui con aria assorta. Severus non la guardò, né le disse niente. "Non ti ho visto a colazione..."

"Non avevo fame". "nemmeno io. Così ho pensato bene di venire qui e ho trovato te. Che combinazione eh?"

"Già". Severus guardò con la coda dell'occhio Lily. Fissava il lago misteriosamente silenziosa e assorta nei suoi pensieri. Poi Severus non si trattenne più. Doveva sapere. "Beh? Allora? Come è andato l'incontro con Potter?" chiese Severus sforzandosi di apparire più indifferente possibile.

"Mmm... non male. Mi aspettavo di peggio. Mi ha portato in un posto inaspettato". Severus emise un gemito interiore. Sentì scattare un campanello d'allarme dentro di sé. Stava perdendo Lily e la consapevolezza di questo lo fece esplodere.

"Lily! Perché ci sei uscita, maledizione! Avevi detto che era per la nostra amicizia e ora per favore non mi dire che ti sei innamorata di lui! Di Potter!!" Lily lo guardò con aria quasi assente, come se non lo vedesse nemmeno. Sembrava pensasse ad altro.

"E' capitata una cosa che non mi aspettavo" continuò lei come se non avesse sentito le urla del ragazzo. Severus si alzò in piedi di scatto.

"No! Ti prego Lily, non dirmelo!" si alzò anche lei.

"Devi saperlo!" Severus scosse la testa molto forte.

"No! Non mi interessa! Non voglio sapere come è andata a finire la vostra serata romantica!" urlò brusco. Lily lo fissò per un lungo momento e poi si mise a ridere. Severus era confuso. "Perché diamine ridi ora? Non ti sto capendo più!" urlò di nuovo.

"Serata romantica per lui, Sev! Ma per me lui non era l'uomo giusto con cui passare una serata romantica."

"Cosa?" il cuore di Severus perse un battito. "Prego?"

"Ieri sera mi ha fatto bene a uscire con James..."

"JAMES! Da quando lo chiami per nome ora!"

"Da ieri! Ho capito una cosa importante. Ci ho pensato tutta la notte." Lily guardò Severus con uno strano sguardo. Lui era tutto scombussolato. I pensieri tutti disordinati peggio di prima. Non capiva più nulla, né tanto meno cosa volesse dirgli Lily. Lei si avvicinò a lui e dolcemente gli prese le mani. Severus guardò le sue mani unite a quelle di Lily. "Ieri sera James mi ha portato in una stanza dove c'èra uno specchio noto come lo specchio delle brame. Il suo potere è quello di mostrare i più profondi e tormentati desideri di un essere umano. Lui pensava fosse carino dichiararsi dicendomi cos'è che vedeva nello specchio: io, lui e un bambino tra le braccia di nome Harry." Severus ascoltava pietrificato dal disgusto. Perché Lily gli stava dicendo queste cose. "Poi è arrivato il mio turno e quello che ho visto mi ha fatto pensare."

"Perché? Cosa hai visto?" chiese lui con il fiato sospeso. Lily rimase in silenzio per un po'.

"Una cosa che ho sempre saputo di desiderare ma che non ho mai avuto il coraggio di ammettere." Il voltò di Severus sbiancò ancora di più se possibile. Aveva gli occhi neri fissi in quelli di verdi di lei, conscio che quell'istante sarebbe durato per sempre. "Solo davanti all'evidenza ho capito che non posso fare a meno di te, Severus." Il ragazzo era pietrificato. Lily aveva pronunciato il suo nome per intero. Lei gli sorrise radiosa.

"Lily..." disse lui molto debolmente. Sentiva che le forze stavano per abbandonarlo. "C'è una cosa che non ti ho mai detto...."

"...non c'è più bisogno delle parole, Severus." La ragazza grifondoro prese tra le sue mani il volto del ragazzo serpeverde e lo baciò.

"Lei è mia!" pensò trionfante.

   
 
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