#Para, para, paradise.
«When she was just a girl
She expected the world »
Quando era solo una ragazzina, lei si aspettava il mondo.#
Non voleva essere conosciuta per la compagna di classe con un cognome scomodo e voti bassi in matematica.
Aveva la ferma convinzione che, arrivato un giorno indefinito in uno spazio ancor più indefinito, lei sarebbe brillata come il primo raggio di un sole spuntato dopo giorni di pioggia.
Era egocentrismo, forse (?)
Al centro di ogni esperienza, lei si aspettava il mondo.
«But it flew away from her reach
So she ran away in her sleep»
Ma questo si allontanò dalla sua portata, e quindi lei si rifugiò nei suoi sogni.#
Consapevole dentro se stessa che sarebbero rimasti per sempre quello che erano sempre stati rimaneva appesa ai suoi sogni.
Come un filo che non si sarebbe mai spezzato nemmeno se pensava ai fallimenti nella sua vita, quasi un ironia (?)
Chi se ne importava di quel ragazzo che proprio non la guardava, delle domeniche di grigio triste a fissare fuori dal vetro della sua minuscola finestra.
Se c'erano i sogni, ma chissene importava del resto?
«Dreamed of paradise
Every time she closed her eyes»
E sognava il paradiso ogni volta che chiudeva gli occhi.#
Quella era la sua piccola idea di paradiso. Forse egocentrico, infantile e blasfemo ma lei ci stava bene e chissene importava del resto?
«She said I know the sun’s set to rise
It’s gonna be paradise.»
Lei disse “io so che il sole dovrà sorgere,
e sarà il paradiso”. #
«Lisa, non sarai mai nessuno e niente. Ritorna con i piedi per terra.»
Lei alzò lo sguardo. Nessun risentimento. Solo il suo para, para, paradise. -
Paraoblivion