Anime & Manga > D'Artagnan
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Autore: telesette    04/12/2011    1 recensioni
D'Artagnan, aspirante moschettiere, e Rochefort, guardia del cardinale. Come dire "il diavolo e l'acqua santa" ( anche se ci sarebbe da discutere su CHI sia l'uno e chi l'altro ) eppure, in questa scena modificata dell'episodio 46 - ovvero la battaglia per salvare Sua Maestà dalla decapitazione - i due hanno un momento in cui riescono ad apprezzare e riconoscere il loro profondo valore reciproco...
Genere: Azione, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Anche dopo aver udito la voce solenne della Maschera di Ferro, era scoppiato il caos. Sembrava incredibile, se non addirittura impossibile, che l’uomo da decapitare fosse proprio Luigi XIII Re di Francia… Ciononostante, istigate da Manson, le guardie agli ordini di Jussac si lanciarono all’attacco per uccidere il prigioniero insieme a D’Artagnan e Porthos.
Nel cortile scoppiò una battaglia indescrivibile e, non appena giunsero anche Athos, Rochefort e Richelieu ( liberatisi dalla cella giusto in tempo ), i due spadaccini e l’austero Cardinale fecero del loro meglio per tenere a bada quegli stupidi. Nonostante disponesse solo della Bibbia, a differenza degli altri, il Cardinale sapeva che un testo sacro ( pesante soprattutto ) può essere usato in molti modi per riportare le pecorelle smarrite sulla via della ragione.

- Non osate alzare le mani contro un Ministro di Dio - sbottò Richelieu, distribuendo librate a destra e a manca sulla zucca delle sue stesse guardie ( imbecilli ).

Nonostante si difendesse bene, Sua Eminenza non si accorse che qualcuno degli avversari stava proprio per aggredirlo alle spalle. Per fortuna D’Artagnan se ne avvide e, intervenendo prontamente, spedì a nanna quello sciagurato.

- Un intervento davvero provvidenziale, D’Artagnan - osservò il Cardinale, tracciando il segno della croce col libro che aveva in mano.
- Dovere - rispose il ragazzo sorridente.

Mentre era impegnato a combattere, spalla a spalla con Athos, Rochefort aveva assistito a tutta la scena. Malgrado i vecchi rancori con quel ragazzino impudente, gli era comunque grato per aver salvato la vita di Sua Eminenza. Subito però si accorse che anche D’Artagnan, ora che aveva abbassato la guardia, rischiava di essere attaccato alle spalle.

- D’Artagnan, attento - urlò Rochefort.

Rochefort era troppo lontano per intervenire personalmente ad aiutarlo tuttavia, nello stesso momento in cui D’Artagnan si rese conto del pericolo, fu abbastanza lesto nello scagliare la sua spada contro il nemico. L’elsa colpì lo scherano proprio in mezzo alla nuca, tramortendolo sul colpo, e D’Artagnan fece appena in tempo a realizzare che era stato proprio Rochefort a salvargli la vita. L’uomo sollevò la mano nella sua direzione con un sorriso ma, prima che potesse dire una parola, la lama di un avversario lo trafisse in mezzo alla spalla sinistra.

- Rochefort, nooo!

D’Artagnan corse sconvolto in aiuto del poveretto. Rochefort crollò in ginocchio, tenendosi la spalla ferita, e Athos lo sostenne prontamente subito dopo aver neutralizzato colui che lo aveva colpito a tradimento.

- Rochefort, Rochefort per l’amor di Dio, come state?

Stringendo i denti e sollevando lo sguardo a fatica, l’uomo guardò D’Artagnan con l’unico occhio limpido e rassicurante.

- Voi… Voi avete salvato il Cardinale - esclamò sottovoce. - Non… Non potevo permettere che… Ah!
- Non vi sforzate - fece il guascone preoccupato.

Dopo essersi strappato un lembo di stoffa, Athos si accinse a fasciare strettamente la ferita di Rochefort. Questi però era ancora sufficientemente lucido da afferrare D’Artagnan per il braccio e guardarlo seriamente negli occhi.

- D’Artagnan - esclamò. - Vi… Vi prego, promettetemi… una cosa…
- Certo, tutto quello che volete - disse l’altro sinceramente.
- Se non… Se non dovessi uscire vivo… da questa situazione, siete… siete disposto a giurarmi… che difenderete Sua Eminenza al posto mio?
- Rochefort, ma voi…
- Giuratemelo!

La voce di Rochefort era rotta dal dolore e dalla disperazione. D’Artagnan si sentì stringere il cuore davanti alla devozione e alla fedeltà di quell’uomo leale e coraggioso, così come lo stesso Athos si era ampiamente ricreduto su di lui, e non poté fare altro che annuire.

- Ve lo prometto - rispose.

Rochefort parve rassicurato.

- Grazie…

Subito dopo aver pronunciato quella parola, l’uomo perse conoscenza. Athos tranquillizzò dunque D’Artagnan, spiegandogli che era solo svenuto.

- Non preoccuparti - disse il moschettiere. - Ci vuole altro che un buco nella spalla per uccidere una pellaccia dura come Rochefort!
- Ne sei sicuro, Athos?
- Tranquillo, non appena si sveglierà, ricomincerà a comportarsi come al solito… E’ un po’ ottuso a volte, ma è un gran bravo soldato!
- E’ vero - concordò D’Artagnan.
- Porthos - chiamò Athos, rivolgendosi al compagno. - Porta Rochefort al sicuro e assicurati che sia medicato a dovere, qui fuori ci pensiamo noi al resto!
- D’accordo, Athos!

Senza perdere tempo, Athos e D’Artagnan si gettarono nuovamente nella mischia. L’effetto sorpresa di Aramis aveva creato un bel po’ di scompiglio tra gli avversari, adesso rimaneva solo da tenerli a bada il tempo sufficiente da permettere al compagno di raggiungere Sua Maestà e aprire la serratura della sua maschera.
Quel giorno D’Artagnan e Rochefort cambiarono del tutto opinione l’uno dell’altro. Probabilmente non sarebbero mai diventati "amici" ( moschettieri e guardie cardinalizie andavano d’accordo praticamente come cane e gatto ), ma nulla ormai impediva loro di rispettarsi e stimarsi a vicenda

FINE

NOTE:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

"I Ragazzi di EFP hanno scritto i racconti di “Niente è come prima” con un atto esplicito di fiducia nella possibilità di raggiungere altri coetanei, offrendo loro un motivo di indagine interiore. Generosi e speciali, con un gesto inaspettato hanno deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita ad ADSINT che rivolge una particolare attenzione alle nuove generazioni con le loro esigenze e i loro sogni. Complici di un dono: quello dei pensieri, quello del sangue."
Giovanna Ferrante
Direttore de “il Globulo” Veicolo di informazione di ADSINT – Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori

   
 
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