04/12/2011
5 recensioni
The Cafè
Odore di tabacco e aroma di cacao.
Il chiacchiericcio di sottofondo ha un che di caldo e avvolgente: sono immerso in un mare di sussurri.
La sigaretta nel posacenere si consuma lentamente, e il suo aroma mi solletica senza stuzzicarmi davvero, mentre il mio caffè, intatto, è ormai freddo.
I cafè sono luoghi davvero interessanti: sembra che per una qualche imperscrutabile legge naturale siano comune ritrovo per le più varie e bizzarre specie umane.
Dal banchiere appartato in un angolo con una graziosa puttana, alla discreta vedova che nasconde tra le pieghe della gonna vaporosa il pegno del suo giovane amante.
E che dire del distinto dottore che da dietro un giornale, discretamente, fa scorrere lo sguardo sul giovane studente che appoggiato al bancone finge un approccio alla sorridente barista?
Malizioso, nello specchio alle spalle di lei, ha notato ormai da tempo il suo silenzioso ammiratore e sorride.
Delizioso.
I cafè sono luoghi estremamente interessanti: affollati, a volte soffocanti, eppure sempre in qualche modo solitari.
Persino in mezzo a tutta questa gente nessuno nota un uomo maturo, dallo sguardo brillante e dai tratti affascinati, che con un enigmatico sorriso vaga con lo sguardo, divertito, sul volto degli altri avventori.
Mi alzo con un movimento fluido dal tavolo, lascio la sigaretta a consumarsi nel posacenere il caffè lì sul tavolo.
Mi dirigo senza fretta verso la cassa, dove una giovane donna dallo sguardo severo, come ogni giorno, prepara il mio conto.
Ogni giorno, con discrezione e determinazione, mi fa la medesima domanda:
“ Ha gradito la sua consumazione, monsieur Jiraya?”
Percorro i suoi tratti regolari, soffermandomi sulle labbra piene, vagliando divertito gli occhi castani, accarezzando quasi la chioma bionda …
Ogni giorno, stoicamente e sfacciatamente, le dò la stessa risposta:
“ Deliziosa.”
Saluto con un cenno del capo ed esco.
Attraversata la strada mi volto e dalle vetrate del cafè osservo la bella cassiera ferma in piedi davanti al mio tavolo, che osserva la mia ordinazione intatta.
Come sempre.
I cafè sono luoghi davvero interessanti.
Angolo dell’autrice:
Flash fiction: 338 parole (titolo compreso)
Or‘dunque, prima cosa l’ambientazione ,se dovesse esserci, potrebbe essere quella di un cafè parigino di fine Ottocento.
Questa flash è stata esito di un attimo di ispirazione per cui devo ringraziare i signori Manet e Renoir: arigato sensei!! (_ _)
Il personaggio di Jiraya mi affascina tantissimo, soprattutto nella sua veste di scrittore, e proprio così l’ho voluto ritrarre: un attento osservatore che cerca spunto e ispirazione nella realtà che lo circonda, indagando divertito chi gli sta attorno, nei piccoli momenti della quotidianità ^_^
L’accenno alla ‘bella cassiera’ è ovviamente uno spasmo della mia anima da fan girl per la quale non potevo non inneggiare alla JirayaxTsunade U_U
Detto questo non aggiungo altro se non che mi rendo conto che non è un lavoro perfetto né particolarmente pregnante, ma spero comunque che vi piaccia!!
Ovviamente ogni commento positivo e negativo è ben accetto *_____________*
Ultima cosa, nel caso vi interessi (ndTutti: ma anche no -.-“) i quadri a cui ho preso particolare spunto sono ‘Le bar les Follies Bergeres’ di Manet e ‘La colazione dei canottieri’ e ‘Le bal au le moulin de la Galette’ di Renoir ^_^
Bene, ora vi ringrazio e vi saluto!
Alla prossima
Bacio
boby