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Autore: MartyChan98    04/12/2011    4 recensioni
Dray e Mione, un marito piagnone, una spugna ed un riccio.
Nessuno ha fumato, sono gli ingredienti necessari per una perfetta Dramione.
Genere: Comico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Dramione, 19 anni dopo

 

Dimenticate tutto ciò che sapete su Hermione Jean Granger. La sua intelligenza, le sue avventure, i sui amici. Tutto. Già, signori miei, perché oggi non leggerete una storia qualsiasi, ma una altissima, purissima, levissima Dramione.

 

Quella mattina fuori dalla finestra di casa Granger-Weasley gli uccellini cinguettavano allegramente e il sole cominciava già a mostrarsi. Mione si alzò dal letto con lenzuola di seta e si diresse in bagno con fare da top-model, pure alle sette di mattina. Si diede una fugace occhiata allo specchio del bagno, ammirando le sue forme al posto giusto, i boccoli lunghi e definiti d'oro forbito e perle che le ricadevano dolci sulle spalle e gli occhi cioccolatosi e caramellosi, che le restituivano uno sguardo ammiccante. Si preparò con estrema minuzia, scegliendo solamente capi corti o scollati. Poi, si diresse in cucina, ignorando completamente suo marito, che le stava facendo un eterno e commovente monologo su quanto l' amasse. Infatti Mione, come in ogni Dramione di tutto rispetto, vive con un Ron decisamente troppo poco maschio per i sui gusti, che ha l' unica funzione di uomo-tappetino. In compenso ha frequenti fantasie poco caste su un certo Serpeverde tenebroso: il dio del sesso, il più acclamato e desiderato studente di Hogwarts, il Principe delle Serpi. Si, insomma... Dracuccio Malfoy, nonché, guarda caso, capufficio di Mioncina al Ministero. Che culo, direte voi. Calpestando il letto di petali di rose e crini di unicorno che Ron le stava tessendo, uscì di casa diretta al lavoro, infischiandosi di essere una strega che più smaterializzarsi. Appena varcata la soglia del Ministero, tutti gli individui di sesso maschile si girarono nella la sua direzione, in preda a ormoni impazziti da Belieber. Lei, sempre con passo felino da Lady GaGa si avviò verso l' ascensore, scuotendo i sui capelli morbidosi color dell' alba e cercando di non dare peso alle occhiate che il suo seno prosperoso e il suo sedere a mandolino ricevevano da quei maschi arrapati. Giunta finalmente al suo ufficio sana e salva, senza cadute sulla bava dei suoi ammiratori, tentò di concentrarsi sul lavoro, ma finendo comunque a pensare a Dray, che aveva sottoposto il suo cuore ad una Roulette Russa. Ad un tratto, come questa fosse una storia con molti colpi di scena, Draco entrò nella stanza, accecando Mione con il suo splendore. Occhi colore del mare in tempesta con tanto di gabbiani, capelli biondi e setosi che erano pronti a fare swish e ovviamente l' immancabile camicia aperta e i jeans attillati, che gli conferivano un' aria da fattone. Mionuccia comunque lo trovò molto sexy e, quando i suoi occhi a fontana di cioccolato raggiunsero quelli di Drachetto successe l' ineluttabile. L' incubo di ogni fanwriter. Ebbene si, cari compagni, avvenne il fattaccio. L' apoteosi delle Dramione. La fusione. I loro occhi si incatenarono, si fusero, diventarono un tutt'uno. Tanto da far invidia all' ossigeno e all' idrogeno. Capirono di amarsi, come se tutte le occhiate di fuoco ad Hogwarts, le battutine e gli insulti non fossero mai accaduti. Ad ogni modo i due non fecero trasparire alcunché.

- Signorina Granger, quei documenti sono stati firmati? Li desidererei ora, grazie.- disse Malfoy, con il suo tono strascicato ed un sorriso sghembo alla Edward Cullen.

- Naturalmente... - biascicò Mione ancora scossa dalla fusione nucleare. Poi si mise a rovistare sulla scrivania e porse a Dray i fogli. - Ecco - abbozzò un sorriso.

- Ah, signorina? Stasera dovrebbe rimanere qui ed aiutarmi con del lavoro in arretrato che dovrei svolgere per domani. Non le dispiace, vero? - ghignò compiaciuto.

- Va bene – Mione non riusciva quasi a contenere l' emozione. Sarebbe rimasta con il Principe!

- Manderò un gufo a mio marito.-

Quando Dracuccio se ne andò lei aprì la porta del suo ufficio e si diresse in corridoio.

Poi squittì – Avete una penna, per caso? -

Vide una macchia colorata sfrecciarle accanto e, voltandosi, poté contemplare l' opera dei suoi ammiratori. Una forma di cuore, delimitata da centinaia di penne di qualsiasi colore o foggia. Ne scelse una a caso e scrisse una lettera a suo marito.

 

Ron,

Stasera rimarrò in ufficio fino a tardi. Non mi aspettare.

Ci vediamo domattina,

Hermione

La legò alla zampa di un gufo e la spedì.

Suo marito non avrebbe sospettato niente e lei si sarebbe goduta una notte accanto al focoso Drachettino Malfoy. Aspettò con trepidazione l' arrivo del suo capufficio, tanto che carte e carte si ammucchiarono sulla sua scrivania. Quando Malfoy la fece chiamare, lei si accorciò ancora di più la gonna già striminzita e si passò il rossetto rosso sulle labbra già rosse e carnose. Dray quasi si commosse quando La Regina apparve alla sua porta, così trasandata e disponibile. Non gli parve da sbattere in manicomio, ma estremamente bella e sensuale. Lei dal canto suo non poté non ammirare il suo fisico scolpito da anni di Quidditch e la sigaretta perennemente accesa. Si sedette su una sedia poco lontano da Malfoy e accavallò lentamente le gambe. Leggeva negli occhi di Draco il desiderio e questo la lusingò non poco, tanto che gonfiò bene il petto mettendo in mostra il suo seno perfetto. Cominciarono a lavorare, ma ognuno era nei pensieri dell' altro.

- Mione, sei sposata per caso? - esordì Malfoy ad un tratto.

- Veramente si, Draco. - rispose imbarazzata, ma con voce piuttosto stizzita. Non avrebbe voluto essere sposata in quel momento.

- Bhe... Il tuo uomo sa tenerti così? - chiese lui mentre con gesto teatrale la cingeva per i fianchi e la appoggiava al proprio petto, affondando il naso nei suoi capelli incredibilmente boccolosi e biondissimi. Mione in tutta risposta mugolò.

- E... Sa baciarti così? - ghignò lui in sfida prima di posare le labbra sulle sue in un bacio passionale.

- Oh finalmente! - gridò Mione e, con uno scatto felino buttò a terra Dracucciolo.

Tutto quello che sappiamo da questo momento in avanti non è molto, ma si sentirono parecchie grida. Da questo possiamo dedurre che i due si sono uniti come il riccio e la spugna della Spontex.

La mattina dopo, mentre dalle finestre incantante entrava un passerotto, la coppia di innamorati fuggiaschi si svegliò di soprassalto allo strillo di una voce famigliare.

- M – m- mione?? Cosa stai facendo? - Ron, sull' orlo delle lacrime li guardava dall' uscio.

E fu così che la Regina dei Grifoni e il Principe delle Serpi andarono a vivere nel loro bel palazzo di cristallo, mentre Ron si consolava con dei ghiaccioli alla frutta assortiti.

 

  
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