Floor.


Il ticchettio dei tacchi sul parquet mi accompagnano nella mia ritirata solitaria dal lavoro; quel suono ridonda con una cadenza spaventosamente regolare, facendomi entrare in una sensazione di torpore rilassante.
Appoggio la schiena sul muro e mi lascio scivolare, fino a toccare il pavimento. Cedo sotto il peso dello stress e quasi per magia, dei singhiozzi mi liberano da quel filo spinato che mi aveva avvolto il torace per così tanto tempo: lo sento dissiparsi sotto la flebile melodia che compongono le mie lacrime.
E’ così stupidamente adolescenziale ritrovarsi accovacciate a piangere per un sentimento non ricambiato, ma dopo tutto questo tempo, dopo tutto questo dolore, la forza e la determinazione di essere la Teresa di sempre si stanno deteriorando, lasciandomi sola a combattere contro un nemico troppo più forte.
Tremo, invitata dai singhiozzi, mentre silenziosamente il freddo si impadronisce delle mie membra.
Sono semplicemente stanca di tentare di valicare, di abbattere, quegli stupidi muri che si è costruito attorno, per proteggersi. Le mie mani sono lacerate dalla ruvidità dei suoi finti sorrisi e dalle sue vuote bugie.
Nel bel mezzo del mio delirio emotivo mi interrompo, cerco i fazzoletti nella borsa e asciugo quelle lacrime corrotte dal mascara. Mi rialzo da terra e correndo entro nella ascensore: Il mio pianto dovrà rimanere tra me e il freddo pavimento del CBI. 




NB: Sono, faticosamente, tornata: con l'inizio della scuola, le versione mi hanno chiuso la vena dell'ispirazione. However...I'm back! Spero che questa piccola gemma di sudore (ah! Quanto l'ho sudata) abbia maggior successo dell'ultima, considerando il fatto che per le poche recensioni mi ero demoralizzata ed anche per questo la mia musa ispiratrice si era presa una bella vacanza. Detto questo, spero che abbiate un po' di tempo per recensirmi. Come sempre sono apertissima alle critiche e lascio a voi l'ardua sentenza.
PS: Mi siete mancate!