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Autore: babymicia    04/12/2011    2 recensioni
Sole ha un lavoro noioso che detesta, una madre che le fa continuamente pressione e che cerca di accontentare in tutti i modi, e sta cercando di riprendersi dalla sua ultima storia finita con una telefonata.
Inizia a frequentare un bar per colazione e lì vede Mattia, il barista che ha sempre un sorriso per tutti. Sole desidera quel sorriso per se stessa, ma è veramente pronta a mettere in gioco il suo cuore così presto?
Questa storia vorrebbe essere una storia leggera, romantica e senza troppe pretese. Una storia da leggere prima di andare a dormire con la convinzione che le fiabe sono reali.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Un attimo d’amore

Un attimo d’amore

 

 

Sole voleva credere nelle fiabe, nelle Principesse e nei Principi, ma soprattutto voleva credere nel lieto fine. Voleva anche per lei il “..e vissero felici e contenti”.

Purtroppo, guardando verso il bancone del bar, prese atto che per lei il lieto fine era ancora lontano. Sbuffò davanti alla sua tazza di cioccolato calda e si sistemò meglio sulla sedia cercando di alleviare il piccolo fastidio che iniziava a sentire al sedere. Era seduta al tavolo più vicino al bancone e con gli occhi continuava a mangiarsi Mattia, il barista carino ma non troppo figo. Le piaceva Mattia, era simpatico, divertente e carino. Peccato che faceva il cascamorto con tutte le clienti. Era il classico ragazzo simpaticone che appena ti portava a letto ti riaccompagnava a casa e ti salutava. Per sempre.

Sole sapeva che lui non era il ragazzo adatto a lei, se lo stava ripetendo da venti minuti, ma non riusciva a non sperare in cuor suo che lui la notasse. Guardami. Voleva essere notata da lui, voleva uscirci insieme, magari a vedere un film o a cena, e voleva che si innamorasse di lei. Guardami. Voleva dimostrare a se stessa di poter andare avanti dopo Lorenzo. Però aveva appena finito di incollare i pezzi del suo cuore ridotto a brandelli da una telefonata e non se la sentiva di rimetterlo in gioco così presto. Forse una storia di una notte potrebbe bastarmi questa volta, pensò Sole guardando Mattia sorridere a una stangona bionda dal seno rifatto. Guarda me.

Quando lui si volse verso la sua direzione Sole trattenne il fiato. Gli occhi sorridenti di Mattia erano dei normalissimi occhi marroni, ma la immobilizzarono sul posto. Non era bello, ma sicuramente era un ragazzo affascinante. Quando distolse lo sguardo da lei, Sole poté tornare a respirare e decise che era meglio uscire da lì prima di fare tardi al lavoro.

Una volta seduta in macchina e allacciata la cintura di sicurezza si diede dell’idiota da sola. Lei non era tipo da una notte e sicuramente si sarebbe fatta male, inoltre lui la considerava solo una cliente. Una delle tante.  Perché era così masochista da desiderare un uomo che l’avrebbe fatta soffrire? Soffriva ancora a causa del suo ex ragazzo, non aveva bisogno di altri dolori. Doveva concentrarsi sul lavoro e sulla sua futura casa. Era ora che se ne andasse ad abitare per conto suo, non ne poteva più della petulanza di sua madre.

 

 

Mattia guardò l’orologio e credette di sentirsi male quando vide che erano solo le otto del mattino. Non ne poteva più di preparare caffè e cappuccini anche perché aveva il polso che gli faceva male. La prossima volta che avrebbe scatenato una rissa con qualcuno si sarebbe assicurato di scatenarla quando avrebbe avuto il giorno di riposo.

Inoltre a causa del dolore al polso non era neanche in vena di battute e sorrisi, ma doveva sforzarsi altrimenti i clienti avrebbero chiesto cosa c’ era che non andava e bla bla bla. Sarebbe stato solo peggio.

-Una caffè macchiato e uno ristretto- gli chiese Shanna, una donna più alta di lui di una spanna e con un seno a dir poco abbondante.

-Arrivano subito dolcezza- le disse regalandole uno dei suoi sorrisi mozzafiato.

Sapeva di piacere alle donne e non si risparmiava di certo se questo poteva aiutarlo in qualche modo. In quel momento distolse lo sguardo dalla bellezza bionda e vide la ragazza che prima gli aveva chiesto una tazza di cioccolata calda ricoperta di panna e fragole seduta sognante sul tavolo lì vicino. Chissà a cosa pensa, si chiese tornando al lavoro.

Non la vedeva spesso al bar, ma aveva capito che sarebbe diventata una cliente fissa. Non sapeva con esattezza come faceva a saperlo, ma oramai riusciva a riconoscere i clienti occasionali da quelli che sarebbero diventati fissi.

 

   
 
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