Anime & Manga > D'Artagnan
Ricorda la storia  |      
Autore: telesette    04/12/2011    1 recensioni
Stretti l’uno all’altra, i corpi nudi e abbracciati sotto le lenzuola, Luigi e Anna si erano finalmente addormentati. La notte di tenerezze ed effusioni era volata via, assieme a dei momenti di indescrivibile piacere, ma entrambi erano ancora lì. Il braccio della regina scivolò fuori dal lenzuolo e, tenendo la testa contro il petto del suo amato sovrano, cercò di assaporare quella piacevole sicurezza che le dava averlo accanto. Anche Luigi era felice: felice di sentire la sua mano contro la guancia, felice di sentire il profumo della sua pelle, felice di amarla…
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

- Scacco!

Sua Maestà osservò sbalordito la mossa della consorte. Con la regina protetta dall’alfiere infatti, il re non poteva fare altro che chiudersi in difesa.

- Complimenti - esclamò lui con ammirazione. - Siete diventata molto abile a questo gioco!
- Ho avuto un buon maestro - rispose Anna con un sorriso.

Luigi la osservò in silenzio, incapace di distogliere lo sguardo dalla dolce espressione del suo viso. Ogni volta che lei sorrideva, per un attimo il suo volto sembrava illuminato da un raggio di sole. Non era soltanto la sua bellezza ( anche se era famosa per essere una delle più belle donne del secolo ), erano soprattutto la sua dolcezza e il suo candore ad affascinare così tanto Sua Maestà. Luigi XIII la guardava negli occhi e, dimenticando completamente tutto il resto, gli piaceva pensare che l’amore e l’affetto del suo sguardo erano per lui.

- Tocca a voi muovere, adesso!
- Come? Ah sì, è vero…

Anna sorrise. Da qualche tempo il rapporto tra i due si stava consolidando come mai prima d’ora: entrambi avevano cominciato a trascorrere molto più tempo insieme, malgrado gli obblighi e gli impegni di corte, e in quei momenti avevano imparato a conoscere assai più l’uno dell’altra; i primi anni del loro matrimonio erano stati davvero inconsistenti ( troppo giovani e imbarazzati per comprendere l’enormità di un simile impegno ) e, nel tempo, questo era diventato più che altro una sorta di tacito accordo per loro; per anni Luigi XIII aveva dato troppo peso alle parole di sua madre e di Richelieu, dimenticando anzitutto di essere marito per la sua dolce Anna, e adesso voleva impegnarsi seriamente per costruire qualcosa di più di un semplice accordo con lei… Voleva una moglie, una compagna, l’altra metà di sé stesso! Anche Anna desiderava imparare a conoscere l’aspetto più intimo di Luigi, quello di un uomo buono e sensibile, così come lo aveva sempre visto e rispettato sinceramente e fedelmente.

- Anna - mormorò Luigi sovrappensiero.
- Sì ?

Gli occhi del sovrano si illuminarono, tuttavia nemmeno lui sapeva bene esattamente cosa dire, era solo felice di starle accanto e di godere della sua compagnia.

- Nulla di importante - rispose. - Stavo solo pensando che…

In quel momento l’orologio segnò lo scoccare dell’ora e, cosicché Luigi si rese conto improvvisamente di quanto fosse tardi.

- Penso che dovremo rimandare la nostra partita ad un altro giorno! 
- Come preferite, allora - rispose Anna, alzandosi compostamente.

Luigi tentennò. Era troppo abituato a rispettare certe regole e abitudini, anche solo per considerare l’idea di trattenersi con lei come qualsiasi marito normale. Eppure Anna sapeva che qualcosa era cambiato nel suo comportamento, un tempo freddo e distaccato: era più affabile, premuroso, attento; si preoccupava di non farla mai sentire troppo a disagio, venendole in aiuto se possibile ed evitandole impegni troppo gravosi; oltretutto aveva finalmente smesso di farsi seguire ovunque dal Cardinale Richelieu e, cosa ancora più incredibile, adesso si confidava direttamente con lei per qualunque dubbio ( dagli affari di stato a questioni più o meno spinose ). C’era più fiducia tra loro adesso, più serenità, ed era questo che aveva così piacevolmente mutato il loro rapporto.

- Buonanotte Anna - esclamò Luigi, accennando un lieve inchino e andando verso la porta.
- Non state dimenticando qualcosa?
- Eh ?!?

Luigi si fermò di scatto. Era talmente confuso e imbarazzato che Anna non poté fare a meno di nascondere una smorfia divertita col dorso della mano.

- Intendevo il vostro sigillo - spiegò la sovrana, alludendo al timbro ancora appoggiato sul tavolo. - Lo abbiamo usato per approvare i nuovi decreti oggi, ma deve tornare nelle vostre stanze, giusto?

Luigi parve sollevato.

- E’ vero, scusate, me n’ero proprio dimenticato!

Come le sue mani sfiorarono quelle di Anna, nel momento in cui quest’ultima gli restituì il sigillo, Luigi avvertì un piacevole calore salirgli dal petto. Per un attimo le sue dita indugiarono su quelle della consorte ma, prima che se ne rendesse conto, fu Anna stessa ad annullare la distanza che li separava con un bacio.
Il sigillo cadde a terra con un tonfo e, senza nemmeno farci caso, i due rimasero immobili nell’incanto del momento. Luigi si concentrò sulle morbide labbra della sua dolce Anna, mandando letteralmente al diavolo le regole, l’etichetta, e tutte quelle stupidaggini con cui sua madre lo aveva rimbecillito per anni. In quel momento esisteva solo lei, lei e nient’altro, la donna che amava.
Senza staccarsi da lei, il sovrano prese ad abbracciarla con trasporto. Anna rabbrividì leggermente ( era passato tanto tempo dalla loro ultima notte insieme e, a parte questo, non c’era mai stato tra loro qualcosa di lontanamente paragonabile a quella sensazione così intensa ). La passione era chiaramente percepibile, dal loro respiro affannoso e dal desiderio reciproco, e nessuno dei due intendeva sciogliersi da quell’abbraccio.
Ad un tratto però, la mano di Anna scivolò dietro le spalle di Luigi, per chiudere la porta a chiave con un distinto scatto metallico. Il Re si interruppe per un momento, guardandola negli occhi, e solo allora comprese le intenzioni della donna.

- Oh, Anna - sussurrò. - Ci sono tante cose che vorrei dirvi in questo momento, anche se non riesco a trovare le parole, ma la più importante è che vi a…
- Ssst - rispose lei, posandogli l’indice sulla bocca. - Lo so, è lo stesso anche per me!
- Vi amo, Anna - affermò Luigi convinto. - Vi amo, più di qualsiasi altra cosa al mondo!
- Allora venite con me - concluse lei, stringendo la mano di Sua Maestà e invitandolo a seguirla.

Luigi si lasciò guidare docilmente verso il letto a baldacchino, incapace di distogliere lo sguardo da lei, e Anna si fermò rivolgendogli appena un’occhiata complice.

- Le parole possono dire tante cose - esclamò Anna sottovoce. - Ma esiste un solo modo di amare a questo mondo!

***

Stretti l’uno all’altra, i corpi nudi e abbracciati sotto le lenzuola, Luigi e Anna si erano finalmente addormentati. La notte di tenerezze ed effusioni era volata via, assieme a dei momenti di indescrivibile piacere, ma entrambi erano ancora lì. Il braccio della regina scivolò fuori dal lenzuolo e, tenendo la testa appoggiata contro il petto del suo amato sovrano, cercò di assaporare quella piacevole sicurezza che le dava averlo accanto. Anche Luigi era felice: felice di sentire la sua mano contro la guancia, felice di sentire il profumo della sua pelle, felice di amarla…
Di lì a poco sarebbero venuti a svegliarli ma, anche se solo per pochi istanti ancora, ogni attimo era importante perché lo stavano vivendo insieme.

FINE

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > D'Artagnan / Vai alla pagina dell'autore: telesette