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Autore: softkitty    05/12/2011    2 recensioni
Bonnie è finalmente pronta a confessarsi, ad aprirsi a Damon. Ma Damon non le renderà sicuramente le cose facili.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo sfogo di Bonnie


D... Damon, io ti devo dire una cosa...”. Bonnie era rossa come un peperone, di fronte al vampiro svogliatamente poggiato ad un albero, che la osservava distrattamente.

Non era mai stata brava con i discorsi, mai. Ogni volta che doveva dire qualcosa di importante, entrava in panico. Il suo viso a forma di cuore diventava dello stesso colore dei suoi capelli, il cuore le saliva fino alla gola, battendo all'impazzata. Si torturava le mani, che iniziavano a tremare e sudare, incontrollate. La voce si faceva incerta e balbettava.

Se poi la persona alla quale doveva parlare era Damon, l'agitazione veniva portata all'infinito. Damon riusciva a farla sentire in imbarazzo persino mentre sorseggiava un the o apriva una porta, figurarsi se doveva dirgli... quello che doveva dirgli.

Uccellino, credi davvero che mi interessi quello che hai da dirmi?”. La voce di Damon era leggera e piena di noncuranza.

Per Bonnie fu come ricevere una secchiata di acqua gelata. Il suo tono era completamente disinteressato. Possibile che per lui contasse così poco?

Non meritava nemmeno di essere ascoltata?

Non valeva neppure un briciolo del suo tempo?

Contava solo Elena per lui, sempre e solo Elena.

Gli occhi di Bonnie si fecero lucidi e grosse lacrime iniziarono a rigarle il viso. Bonnie si odiava per questo. Non riusciva mai a tenere a freno le sue emozioni. Voleva essere forte come Meredith, che non piangeva mai. Voleva avere un carattere deciso, come Elena che riusciva sempre ad ottenere ciò che voleva. Ma lei era Bonnie. Era la piccola ragazzina piagnucolona che tutti trattavano come una bimba, che tutti sentivano di dover proteggere.

Uccellino...”. Damon si era avvicinato a lei non appena le prime lacrime avevano iniziato a scendere. Gliele asciugò con le dita, tenendo il suo viso fra le mani. Non voleva farla piangere, le sue lacrime gli provocavano un leggero fastidio al petto, qualcosa che non si spiegava. E che non sopportava.

Non mi toccare Damon”. Si allontanò di scatto da lui.

Ora aveva capito, era solo un passatempo per lui, un giocattolo. Come fare le parole crociate mentre si aspetta il treno, per far sì che il tempo passi più in fretta. Ma quando poi il treno arriva, le parole crociate finiscono nel cestino. Ecco dove sarebbe finita Bonnie: nel cestino.

Uccellino, avanti, parla...”. La voce di Damon era bassa e sembra invitarla a parlare. Ma Bonnie ormai conosceva la verità. A Damon non interessava sapere cos'avesse da dire. Lo faceva solo perché lei si calmasse e rimanesse al suo fianco, pronta a farsi ingannare ancora una volta.

Non ci sarebbe cascata. Non più.

No, Damon, ora basta. Ho capito. Me ne vado”. Bonnie gli voltò le spalle, con lo sguardo basso e si allontanò da lui.

O almeno sperò di allontanarsi. Ma Damon, con un movimento fulmineo, le fu davanti.

Uccellino, illuminami, cos'hai capito?”. Damon cercò di dissimulare lo sgomento per la reazione della sua streghetta.

Ci tieni tanto a saperlo? Bene! Ho capito che mi stai usando, che fai il carino con me nell'attesa che la tua cara ed adorata Elena molli Stefan per correre da te! Ho capito che sono stata una cretina a credere di contare qualcosa per te! A credere anche solo per un istante che tu potessi provare almeno un centesimo dell'amore che provo per te! Sono stata una stupida a pensare che uno stronzo arrogante ed egocentrico come te potesse preoccuparsi di qualcuno che fosse se stesso!”. Bonnie urlava, urlava a squarciagola. Non sapeva da dove arrivasse tutto quel coraggio. Non riusciva più a tenersi tutto dentro. Non poteva continuare a fingere che andasse tutto alla grande.

Ma sai una cosa? Elena non lascerà mai Stefan! E vuoi sapere perché? Perché lui la ama talmente tanto, che sarebbe pronto a lasciarla andare, pur di vederla felice! Invece tu no! Perché tu sei un codardo, perché sei uno stupido egoista!”. Pronunciando quelle parole, Bonnie pensò che con ogni probabilità sarebbe morta nel giro di pochi secondi, uccisa dal vampiro.

Ma Damon non si mosse. Rimase immobile, come pietrificato, davanti a lei. Quando Bonnie si decise ad alzare lo sguardo, la scena che vide le spezzò il cuore.

Damon aveva gli occhi puntati nei suoi. I suoi occhi neri, che contenevano il loro personale universo di stelle erano vuoti, spenti. Damon sembrava ancora più pallido del solito, sembrava... sconvolto.

Damon sconvolto? Non appena Bonnie lo vide in quello stato, si maledisse per quello che aveva detto. Non avrebbe dovuto dire quelle cose.

Ogni singola parola pronunciata dalla sua streghetta fu come una pugnalata nel petto, alla fredda pietra che stava dove un tempo il suo cuore batteva, forte e caldo. Sentì la pietra indurirsi ancora di più, sotto il peso di quelle dichiarazioni. Come aveva potuto farla soffrire così tanto senza rendersene conto? Come aveva potuto essere così meschino e crudele con lei? Con l'unica persona sulla faccia della terra che riuscisse a vedere del buono in lui, nonostante tutto?

Pensi davvero quello che hai detto?”. Bonnie non rispose. “Ti ho davvero fatto stare così male?”.

Damon...”. Ma Damon alzò una mano, per impedirle di continuare.

Scusa, Bonnie, ti imploro di perdonarmi, io non sapevo...”. La ragazza si stupì. Damon Salvatore si stava scusando con lei. Damon Salvatore si era inginocchiato di fronte a lei, per chiederle umilmente perdono. Questo la fece sentire ancora più in colpa.

Damon, basta, per favore!”. Iniziò a piangere, singhiozzando più forte di prima. Damon sgranò gli occhi, stupito e arrabbiato con se stesso. Ogni azione che lui compieva la faceva soffrire.

Bonnie ti prego! Dimmi cosa vuoi che faccia perché tu smetta di soffrire per colpa mia!”

Vorrei avere la forza di dirti di uscire per sempre dalla mia vita, di sparire. Ma la verità è che... nonostante tutto, io ti amo Damon”. Quelle parole riecheggiarono nelle sue orecchie.

Sentì qualcosa, nel suo petto.

Una crepa, nella pietra. Si propagava, profonda, ed inarrestabile.

Come poteva una creatura così pura e immacolata, amare lui, dopo tutto quello che aveva fatto? Dopo tutto quello che le aveva fatto?

Una folle gioia si impadronì di lui.

Bonnie, ti amo anche io”. L'espressione di semplice e perfetta gioia che si dipinse sul volto di Bonnie, fece sì che la dura pietra che avvolgeva il suo cuore ormai da secoli, si spezzasse in milioni di piccoli pezzi.

Damon si alzò in piedi e prese il viso della sua streghetta tra le mani, unendo le loro labbra.

Bonnie rispose al bacio con tutta se stessa, affondando le mani nei capelli neri del vampiro. Era vero, stava succedendo davvero. Si stavano baciando davvero. Le loro lingue si stavano davvero accarezzando, giocavano insieme.

Damon la sollevò da terra, fino a portarla all'ombra di una quercia, dove si sedette, con lei in braccio.

Non trovava la forza di separarsi da lei. Da quello scricciolo di ragazza che lo amava con un'intensità che non credeva fosse possibile.

Quando gli occhi castani incrociarono quelli neri, Damon capì che il suo desiderio era lo stesso desiderio di Bonnie. Voleva unirsi a lei, voleva sentirla sua, voleva farla sua, vampirescamente ed umanamente sua.

La sua streghetta si tolse la maglietta, lasciandosi accarezzare la schiena nuda. Si sporse verso di lui, offrendogli il collo nudo. Damon non esitò e fece affondare i canini nella sua pelle delicata, bevendo il suo sangue, nutrendosi di lei. Sentì il respiro della ragazza farsi sempre più veloce, mentre cercava in tutti i modi di evitare che lui smettesse di berla.

Ma Damon non poteva ucciderla, non voleva.

Prese una scheggia dalla quercia alla quale era poggiato e si ferì. Bonnie si avventò sulla ferita come un vampiro e prese a bere il suo sangue. Erano completamente fusi, uniti in un'unica anima, un'unica entità.

Damon la strinse a sé, cercando di controllare la sua forza e non stritolarla, mentre il suo uccellino si abbandonava completamente rilassata contro il suo petto.

Ti amo Bonnie McCullough”

Ti amo Damon Salvatore”. Si guardarono negli occhi, fondendosi l'uno nello sguardo dell'altra. Bonnie fu colta dal desiderio, voleva essere sua, voleva concedersi a lui. Bonnie iniziò a baciarlo con passione, mentre faceva scorrere le sue piccole mani sui suoi addominali, ma Damon la fermò.

Damon, voglio fare l'amore con te”

Non qui streghetta. Il resto questa sera, a casa tua”. Bonnie sorrise euforica, finalmente certa che Damon non si sarebbe mai più allontanato da lei.

 

Fine.

 

 

 

 

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