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Autore: mikilily    05/12/2011    4 recensioni
Salve, vi posto questa breve storia, due o tre capitoli niente di più... racconta di un Draco che rientra a Londra senza avvisare gli amici di sempre, deciso a fare loro una gradita sorpresa... la prima che va a salutare è la cara e vecchia Pansy ma invece che la mora ex Serpeverde incontra l'odiata Hermione Granger... spero vi piaccia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Questa storia fa parte della serie 'AMAMI PER SEMPRE. '
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Eh natale…(II parte).

Da giorni Hermione viveva sul chi va la, sempre in ansia, sempre preoccupata di ritrovarsi il biondo Serpeverde a casa.

Era venuto due volte da quando era tornato a Londra e tutte e due le volte la riccia era stata abile a divincolarsi da quella riunione tra ex alunni che un tempo si odiavano, una sera avevano organizzato anche una cena, erano tutti serpeverde e anche quella volta si era tagliata fuori, anche se Pansy ne fu delusa.

-perché non ceni con noi- le disse – guarda che non gli da fastidio che tu ci sia, poi è casa tua è lui che può dar fastidio a te non il contrario- continuò Pansy ma Hermione con una scusa stupidissima si dileguò andando dopo secoli a cena dai suoi genitori.

Evitò di dirle che lo faceva perché si sentiva in imbarazzo nel vedere Malfoy, poiché c’era mancato poco, decisamente poco a baciarlo la sera che era andato in negozio a cercarla.

Con quale coraggio le avrebbe detto quella cosa assurda, risultava assurda anche a lei che stava per compiere quel gesto.

Ma purtroppo chi troppo scappa alla fine viene raggiunto e un lunedì mattina, dopo le vacanze Natalizie, venne convocata dal Ministro in persona. Il nuovo collega era arrivato e ci sarebbe stata la presentazione ufficiale.

Bussò ed entrò nel grande studio del ministro, molti erano i presenti, notò Harry che chiacchierava livido in volto con Dean Thomas un suo sottoposto, vide Ron che da quando si erano lasciati, anzi da quando Hermione l’aveva lasciato, non gli rivolgeva più la parola e la sua amicizia con le serpi non fece altro che peggiorare i rapporti già tanto tesi tra di loro.

Poi i suoi occhi vennero catturati da un corpo alto e muscoloso e una riconoscibilissima chioma bionda.

Il sorriso si spense e il sangue le si prosciugò nelle vene.

-ah bene Hermione- disse il ministro invitandola ad avanzare e a unirsi a lui – sono felice di presentarti il tuo nuovo collega-

Il biondo si girò per guardare la giovane donna che mestamente avanzava fino alla grande scrivania che si trovava al centro della stanza.

Nessun sorriso beffardo, nessuna battuta. Draco la stava letteralmente mangiando con gli occhi, quegli occhi che un tempo la gelavano ora la scaldavano.

Draco le venne incontro protraendo la mano e stringendola con vigore.

-spero che non vi affatturiate- rise divertito il ministro – si narra che tra di voi non scorra buon sangue-

Draco fece un sorriso sghembo alla battuta di cattivo gusto del ministro mentre Hermione ancora non aveva emesso un fiato.

Dopo pochi minuti uno le cinse la vita e la portò leggermente indietro sussurrandole delle cose all’orecchio:

-se fa o dice qualcosa, vieni subito da me, intesi. Non so cosa sia preso al ministro, Malfoy al ministero appena lo saprà la stampa verremmo invasi dai gufi-

Harry non aveva preso bene il nuovo incarico del biondo e la cosa fece innervosire perfino Malfoy, soprattutto la vicinanza tra i due grifondoro faceva bollire il biondo.

Quando alcuni funzionari del ministero andarono via, il biondo trovò l’occasione buona per avvicinarsi alla Granger.

-ciao- disse facendo spaventare la ragazza che non si era accorta dei passi dietro di lei.

-attenta- riprese cercando di fermare con una mano la brocca di succo di zucca che Hermione stava per rovesciare a causa del balzo che fece per lo spavento.

-grazie- disse riprendendo la proverbiale calma.

-eh per cosa, se si fosse rotta mi sarei rovinato l’abito e questo è il mio preferito-

-ah si- disse la riccia,- ma se è uguale a quello che avevi al negozio- le era sfuggito, non avrebbe dovuto ricordare quell’incontro ma Draco sembrava felice di questi visto il sorriso che le fece.

-No, quello era simile ma i bottoni erano neri, questi invece sono in osso-

-oh, capisco- disse dandosi un piccolo buffetto – e io stupida che pensavo fossero uguali, invece si differenziano dai bottoni-

Lui la guardava come rapito, era anche simpatica e spiritosa.

-pensavo che ci saremo visti da Pansy, cioè a casa tua- di affretto a dire prima che lei fraintendesse.

-sono stata molto impegnata sai le feste di natale, i parenti-

-capisco- rispose mesto,- magari la prossima volta organizziamo quando ci sarai anche tu- lei fece un sorriso tirato.

-ah stavo dimenticando, mia madre ti ringrazia. Senza il tuo aiuto, dice, non sarei mai stato in grado di regalarle la Birkin che pare sia sempre stata un suo sogno ma non ha molta dimestichezza nel mondo babbano-

-le hai detto che ti ho aiutato io- ripeté incredula.

-io, Hermione Granger-

-si perché, non dovevo?-

-ma pensavo che…-

-Non pensare, Granger, almeno non pensare quelle cose su mia madre- disse spiccio allontanandosi come scottato dalla ragazza che si girò a guardarlo andare via.

I giorni successivi evitarono di parlarsi, anche se di sfuggita non perdevano l’occasione di portare i loro occhi uno sul corpo dell’altra e viceversa, ma quando sollevavano lo sguardo si affrettavano a puntarli su altro come timorosi di perdersi uno negli occhi dell’altra.

 

 

   
 
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