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Autore: Georgina Holmes    05/12/2011    5 recensioni
Dedicato a Hi_no_Koshka per il suo compleanno:)
Il mio primo tentativo di FrUk e di OS comica.... spero vi piaccia!
“ Il francese arrossì, mostrando un labbro tremulo e due occhini lucidi capaci di commuovere anche Charles Montgomery Plantageneto Schicklgruber Burns (scrivere solo Montgomery Burns?! N.d. lettori) in piena crisi isterica.”
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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DISCLAIMER:I personaggi di questa storia non sono realmente esistiti. Fatti, luoghi, persone e quant'altro sono frutto della mia fantasia. Questa storia non è scritta a scopo di lucro.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
A te che sei, semplicemente sei, la più grande baka dei giorni miei :3
 
Dedicata a Hi_no_Koshka per il suo compleanno!
 

 
 
 
 
 
 
Il Mondo degli Idioti

 
 
 
 
 
 
 
 
 
La porta sbatté per l’ennesima volta e Arthur si mise con il fondoschiena per aria e un cuscino sulla testa, infastidito. La sera prima si era coricato tardi, trovando Francis già addormentato, con un’oscena mascherina di pizzo sugli occhi, regalo di Feliks. Quello stupido polacco fissato con il rosa e i pizzi, per l’inglese era semplicemente ridicolo. Soprattutto quando convinceva il francese a fare la Drag Queen, usando tacchi che avrebbero fatto impallidire persino la loro adorata Stefany Germanotta (o Lady Gaga, per i comuni mortali). L’aveva detto milioni di volte al suo fidanzato, che sembrava una “diva vanitosa che si atteggia da prima donna” ma nulla. Francis aveva continuato imperterrito. E questo li aveva portati ad avere dei piccoli scontri… tutti risolti con il “sesso rappacificatore”, come amavano chiamarlo, soprattutto il francese (meglio omettere il nome datogli da quest’ultimo, “Il profondo atto d’amour di Arthùr che cavalcava unicorni e copulava con i folletti”).
Quella mattina Arthur era parecchio nervoso. Aveva studiato fino a notte fonda, aveva dormito pure male (si era ritrovato strani oggetti gommosi e luuunghi conficcati nella schiena) e in più c’era quella dannata porta che continuava a sbattere con lo stesso ritmo. Tum tum tum. Para ra tum tum tum, tum tum para tutum. Si alzò di scatto dal letto , scalzo e con dei capelli da far invidia al look sfoggiato da Bill Kaulitz nel lontano 2007 e si diresse verso la fonte del rumore. La luce del sole (cuore&amore) gli ferì gli occhi, costringendolo a fermarsi un istante per chiuderli e svelando così la sua presenza.
<< Bonjour, mon cherì >>, disse Francis con un sorriso smagliante, da testimonial della Mentadent.
Indossava un grembiule bianco con scritto “La cucina della mamma è la migliore”, aveva i capelli raccolti in un codino ed una cuffietta rosa in testa. Si era svegliato presto, con l’intento di preparargli una buona colazione e non doversi sorbire, ancora una volta, gli orribili scones preparati dal britannico. Una volta tanto preferiva non dover subire il suo sguardo inquisitore, che cercava una smorfia, un segno, un cenno che tradisse il disgusto e il sorriso (più paralisi facciale) che ne seguiva dopo dal suo chenille che gli diceva quanto era bravo il suo lovvo.
L’inglese corrugò le folte, foltissime, foltissimissime (l’abbiamo capito che sono folte! n.d. lettori) sopracciglia e si lasciò baciuaaaare dal suo fidanzato.
<< Monscerrì? E che sono, un cioccolatino?! >>, sbottò, girandosi.
Guardò la tavola apparecchiata e sentì lo stomaco brontolare ( cavolo, brontolava addirittura più di lui?!).
Caffé, succo di frutta, uova fritte, pancetta, formaggio, pane tostato, croissant, burro, miele, marmellata…. C’era di tutto. Ah no, aspetta. Mancava la Nutella.
Solitamente, quando Francis cucinava così tanto significava solo una cosa. Quella sera, in quella casa, in quel salotto, su quel divano, sì, proprio quello davanti alla televisione… si sarebbe consumata una tragedia. L’inglese si voltò con gli occhi sgranati fissando il compagno.
<< Frog… oggi non inizia la nuova serie del mondo di Patty, vero? >>.
<< Ma… ma… Chenille, s’il te plait! Ho già invitato mes amies, si metteranno a piangere come fontane se perdiamo la prima puntata! >>.
Arthur, rabbrividì, ripensando all’ultima volta che aveva proibito a Francis di vedersi con quelle sottospecie di ragazzine in piena crisi ormonale… si erano buttati tutti a suoi piedi, baciandoglieli e abbracciandogli le gambe, piagnucolando e strillando continuamente “Ti preeeeegoooo!”, finché, esasperato, aveva ceduto. O quando li aveva trovati, ubriachi (di Coca Cola!!!!) che ballavano e cantavano a squarciagola le canzoni de “Il Mondo di Patty”, frignando perché Leandro aveva sposato la malefica Bianca (“Come ha potuto spezzare così il cuoricino della povera Carmen?! La madre di sua figlia!!”) e pianificando la loro vendetta, con Feliks che scriveva il loro “Super Piano Per Costringere Quell’Idiota A Dichiarare Il Suo Profondo Love A Carmen XD” sul rotolone di carta igienica.
Così, il nostro valoroso eroe prese coraggio e anche una decisione importantissima: avrebbe trascorso la giornata dal suo caro “amico” Alfred, per scop… piare palloncini pieni di vernice sulla moto di quell’antipatico di Lovino, il fidanzato di Antonio. Che poi si sarebbe dovuto sorbire le crisi da donna isterica incinta del compagno.
<< Bene… allora io chiamo Al per avvertirlo che passerò la giornata con lui >>, sospirò Arthur, scostandosi dal fidanzato e sedendosi a tavola. Almeno avrebbe fatto una colazione decente a casa, non come quella che gli avrebbe offerto il suo amico americano (e pure rozzo!), a base di hamburger, tomato, maionese, patatine e coca-cola. Con contorno di idiozia, non dimentichiamocelo!
Francis fece una faccia da cane bastonato (o meglio dire da Gatto con gli stivali di Shrek) e guardò il compagno con sguardo implorante. Il quale, sembrò capire cos’aveva pensato quell’idiota vinofilo e si mise sulla difensiva.
<< Stammi bene a sentire sottospecie di Drag Queen ranocchiosa…. Per nessuna ragione al mondo io oggi pomeriggio rimarrò qui con voi a vedere Il Mondo di Patty! >>, sbraitò l’inglese guardandolo minaccioso, incurante del ghigno che si era formato sul viso del francese.
 
 
 
 
Qualche oretta dopo…
 
 
Arthur fissò con espressione imbronciata il gruppetto di DiveH che aveva davanti, che ignoravano (apparentemente) il muso lungo, molto lungo, infinitamente, stratosfericamente, orribilmente (ok, la smetto .-.) lungo di quell’idiota inglese. Perché sì, solo un idiota come lui poteva farsi convincere da un francese vinofilo e da quegli idioti dei suoi amici, da altri conosciuti come Antonio, Feliks…. Eeeeeee…. Rullo di tamburi, grazie…. Gilbert! Accompagnato come sempre da quello schifos…. Ehm, adorabile canarino Gilbird! Ok, finite le presentazioni, lascio la parola al caWo inglesino.
Dunque dicevamo…. Quegli idioti lo stavano ignorando! Proprio lui che era così bello, così alto ed intelligente… da amare e venerare. Ciuuuuuè, per tutti gli scones di questo mondo! Lui era Arthur Kirkland! Come osavano ignorarlo?!
Sprofondò ancora di più nel divano, quando gli altri lo raggiunsero mormorando euforici “E’ ora, è ora”, tutti con indosso la stessa maglietta con stampato il logo della telenovela e ognuno con una frase differente, del tipo “PattyxMatias love 4evàH!”, “Antonella 6 DiVinA!!!!!!! Ti LoVvO!!!! <3 <3”, “Guido sbattimi a sangue! Perkè sei uniko <3” e via dicendo.
Finalmente (dipende dai punti di vista) la pubblicità finì e apparvero le prime immagini che annunciavano l’inizio della taaanto attesa ficcy.
<< “Tutto si può conquiiiiiistaaaar… anche se lungo è il cammino… hai una stella che illuminerà, la strada che devi faaaaar!” >>, cantarono stonati battendo le mani e saltellando davanti alla tivvù (ma non era TV?! N.d. Arthur Chiedilo al tuo ragazzo ._. n.d. Georgina).
Il biondo inglese si tappò le orecchie, nella speranza che quello strazio finisse al più presto.
 
 
 
Ormai sera…
 
 
 
Con un sospiro (che fece appassire la pianta sul tavolinetto), il britannico si appoggiò alla scopa che teneva in mano e che aveva utilizzato per pulire le schifezze che quel branco di scimmie in calore aveva lasciato. Patatine, pop corn, bandierine, striscioni, trombette, fazzoletti sporchi, preservativi (Per i rubinetti di Ivan! Preservativi?!), assorbenti interni (questa poi!!).
Scandalizzato, si era messo a urlare più di Watanuki durante i suoi litigi con Doumeki (che puntualmente ignora le sue scene da mestruato), richiamando l’attenzione di Francis che era uscito proprio in quel momento dalla doccia e si era precipitato in salotto coperto da un asciugamano fucsia con i cuoricini verdi. I suoi pettorali, ancora lucidi d’acqua, attirarono l’attenzione dell’inglese, che lo fissò deglutendo, mentre sentiva che il suo unicorno là sotto si risvegliava, impaziente di mettersi a cavalcare o di essere accarezzato. Un sorrisino si disegno sul suo volto e, lasciata cadere la scopa, si diresse ancheggiando verso il suo fidanzato.
Lo spinse sul divano, ignorando le sue proteste e gli salì a cavalcioni, strusciandosi su di lui e facendolo gemere. Con un sospiro, gli baciò le labbra, mordicchiandole leggermente e leccandole.
<< Oggi pomeriggio sei stato molto cattivo… tanto cattivo… dovrei punirti >>, sussurrò lascivo il britannico, baciandogli il collo.
 Francis gemette in risposta, stringendogli i fianchi.
<< Oh oui, oui, cherì, puniscimi… padrone, puniscimi… >>, implorò.
Il sopraccigliuto sollevò qualcosa davanti al viso del ragazzo, facendolo ghignare.
<< Che ne dici… Giochiamo?! >>.
 
 
 
<< Uaaaaa! Forza cavallo, più veloce! >>, ulrò Arthur, a cavalcioni sulla schiena del francese.
<< Hiiiiii >>, nitrì in risposta quello, scuotendo la crin… i capelli.
<< corriamo per le verdi praterie d’Inghilterra per giungere al nostro luogo segretissimo…. La
Unicorn-cave!” >>.
<< Dove tutti amano Patty e odiano le befane come Bianca! >>.
<< E non si fanno le treccine da Pippi Calzelunghe! >>.
<< E dove finalmente io e il mio chenille potremo ubriacarci di vino e vomit…. Ingozzarci di scones! >>.
<< E scop….piare palloncini in santa pace sulle lumache! >>.
<< Ma le lumache sono très bon… io le voglio! >>.
<< No! >>.
<< Oui! >>.
<< No detto di no, stupid frog! >>.
<< Allora posso far vedere loro “Patty” e ballare Lady Gaga? >>.
<< Ballare Lady Gaga te lo concedo…. Il Mondo delle Ranocchie Racchie, no! >>.
<< Mais povera Pattì, lei è così dolce! >>.
<< Non osare più dirlo! O non giocherò più con te! >>.
<< Neanche se giochiamo ai pirati? >>.
<< Potrei pensarci >>.
<< E tu ti metterai anche quel completino nuovo da sexy piratessa che hai usato la scorsa notte? >>.
<< Anche le manette e i frustino, of course >>.
<< Parfait! Allora… diamo inizio ai giochi, chenille >>, sussurrò languido Francis, baciandolo e facendo ondeggiare il fondoschiena, su cui era attaccata una coda fucsia e argento da My Little Pony. Arthur sorrise e si rimise sulla schiena del suo ragazzo, urlando ordini strampalati. Quanto adorava il modo in cui il francese si faceva perdonare, sottomettendosi come un cagnolino.
<< Però poi ci vediamo anche il Mondo di Patty? >>.
<< FROOOOOOG! >>.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Allora… Prima di lanciarmi i pomodori… OTANJOUBI OMEDETOU Koshka!!!! :D
Spero che questa cosa vi sia piaciuta e che vi abbia fatto ridere almeno un po’. Per me è stato uno spasso scriverla!
Me lo lasciate un commentino ino ino? Ve ne sarei grata!!!
Kisses, Georgina (S.G.N.)
  
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