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Autore: PaNdArAlE    06/12/2011    4 recensioni
Una piccola one-shot che mi e' venuta in mente cosi', non ha niente a che vedere con i libri ed e' su un pairing che, secondo me, sarebbe stato quasi perfetto!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Albus Silente/Minerva McGranitt
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Minerva McGranitt era seduta nel suo ufficio, il cielo fuori era nuvolo e l’aria era umida e irrespirabile; era un lunedì, la giornata peggiore di tutta la settimana, poiché coincideva con l’inizio del nuovo anno scolastico! Minerva tolse gli occhiali e li posò sulla scrivania di fronte a lei poi iniziò a passarsi le mani sugli occhi stanchi. Quel giorno era stato il peggiore inizio scolastico, in assoluto: Dolores Umbridge era diventata la nuova professoressa di Difesa Contro le Arti Oscure, aveva osato interrompere Silente durante il banchetto d’apertura e minacciava di causare seri problemi alla scuola. Era persa nei suoi pensieri, nei suoi problemi, quando ad un tratto sentì il ticchettio di un becco sulla finestra; si avvicinò e lasciò entrare il bel gufo bruno, che portava una lettera voluminosa, scritta con inchiostro verde smeraldo. Il cuore di Minerva mancò un battito, alla vista della calligrafia: così familiare, tuttavia così inaspettata… La aprì di corsa, non riuscendo ad aspettare oltre:
Cara Minerva,Non sono stato di grande compagnia e ti chiedo di perdonarmi; tu meriti molto di più, purtroppo sai benissimo quanto questo momento sia difficile e pericoloso per me… Averti vicina è un privilegio, un lusso, che non avrei mai osato desiderare, ma che si è avverato, rendendomi il più felice tra i maghi. La tua bellezza, la tua intelligenza, tutto in te è superiore alla norma; sei la strega più speciale che potessi sperare di incontrare, non avrei mai neppure sognato che un giorno avresti anche solo preso in considerazione l’idea di diventare la compagna della mia vita. Sono così felice che tu l’abbia fatto… Non oso proporti di incontrarci ad Hogwarts, sai bene le conseguenze che ci sarebbero, ma volevo chiederti: ti andrebbe di incontrarmi fuori dalla Testa di Porco, stasera a mezzanotte, per una passeggiata al chiaro di luna?Tuo, con tutto il mio amore,A.
Minerva non aveva più alcun controllo sul battito del suo cuore, tanto che dovette sedersi per recuperare la stabilità delle gambe. Tutti quei complimenti… Sebbene fosse una persona severa e pratica, il rossore sulle sue guance, il sorriso che aleggiava sulle sue labbra e il leggero tremito delle mani lasciavano notare come questa volta si fosse lasciata andare, ascoltando il suo cuore più che la voce della ragione. Prese una piuma e scribacchiò in fretta la risposta su un pezzetto di pergamena, dicendo che si, sarebbe andata all’appuntamento. Legò la lettera, se così poteva chiamarsi quella frase striminzita, alla zampa del gufo che volò fuori dalla finestra, libero nel cielo nuvoloso. Appuntamento. Quelle parole avevano uno strano effetto sui nervi di Minerva: diventava rossa, imbarazzata, e allo stesso tempo felice come mai era stata. Sedendosi di nuovo alla scrivania, srotolando la pergamena del primo compito di Trasfigurazione che avrebbe dovuto correggere, si ritrovò invece a pensare all’inizio di tutto…
Era una calda serata estiva, e Minerva stava camminando per Diagon Alley, lanciando qualche sguardo alle vetrine, comprando tutto il necessario per un altro anno ad Hogwarts. Entrò al Serraglio Stregato e salutò la commessa.- Serata caldissima, non trova, professoressa?- Si, davvero. Non ho mai visto Diagon Alley così deserta!- Ha ragione, forse è la serata più calda di tutta l’estate… Ma torniamo all’ordine: voleva venti porcospini, poi?- Oh, si… Vediamo: per quelli del quinto anno direi una ventina di rane, una ventina di corvi. E, già che ci siamo, vorrei anche una decina di topi: quelli del secondo anno, sa…- Certo, Professoressa! E il conto…- Ad Hogwarts, naturalmente!- Temo che non sia più possibile… Mi dispiace, ma per ordine del Ministero i conti devono essere saldati subito, non possono più essere addebitati alla scuola. - Non ne ero al corrente…- E’ una nuova misura, per evitare che la scuola paghi anche i “capricci di qualche professore”… Ad ogni modo, sono 105 galeoni, 4 falci e 15 zellini.Minerva rimase interdetta: non aveva con sé tutti quei soldi! Stava quasi per dire alla commessa che sarebbe passata più tardi, quando apparve Lui: alto, longilineo, ispirava istantaneamente rispetto. Nessuno avrebbe osato contraddirlo. Era anche estremamente affascinante e dotato di un notevole carisma.-Pago io il conto della professoressa. Ecco, tenga.- rovesciò sul bancone una discreta quantità di monete dorate, prese Minerva sottobraccio e si avviò verso la porta.- Non avresti dovuto…- Per quale motivo? Erano spese della scuola, non un tuo “capriccio”…Minerva scoppiò a ridere. Si ritrovarono a fare compere insieme, poi si avviarono verso il Paiolo Magico e decisero di continuare a chiacchierare, fermandosi per cena. Minerva non aveva mai trovato la zuppa di piselli tanto gustosa come quella sera… Ricordava perfettamente come l’aveva accompagnata a casa, nella sua piccola villetta a schiera a Kingston Upon Thames, un piccolo pesino nel Surrey; lei lo aveva invitato ad entrare, per un tè.Da quel giorno, avevano preso l’abitudine di ritagliare, tra i numerosi impegni di entrambi, un’oretta per un tè serale. Minerva era estasiata. Era stato dopo uno di quei tè, quando lo aveva accompagnato alla porta, e si erano trovati sotto il cielo stellato, che lui la aveva presa tra le braccia e, gentilmente, delicatamente, dolcemente baciata. Quella e molte atre notti si erano amati. Avevano scoperto il piacere di stare insieme, l’amore che per tanti anni avevano tenuto nascosto l’uno all’altra, pur considerandosi buoni amici, per paura, forse, che non fosse il momento giusto.
Minerva smise di sognare ad occhi aperti: aveva temuto che con l’inizio della scuola la loro relazione passasse in secondo piano, gli impegni diventavano così pressanti, invece… Lui le aveva dato un appuntamento!! Il primo giorno di scuola... Segno che non la aveva dimenticata, anzi! Intendeva continuare la loro storia… Il suo cuore iniziò a fare capriole di gioia. Si alzò dalla scrivania, con l’intenzione di andare a prepararsi per la serata, lasciando una pila di compiti di Trasfigurazione sulla scrivania.
*
Più tardi, quella sera…
Minerva stava aspettando fuori dal pub ormai da circa dieci minuti: non voleva entrare, la lettera specificava “fuori dalla Testa di Porco”, ma stava iniziando ad annoiarsi non poco…
Ad un certo punto due lunghe mani affusolate le coprirono gli occhi. Sorrise: avrebbe riconosciuto quelle mani dovunque… Si voltò e gli diede un bacio. Era stata imprudente, lo sapeva: qualcuno avrebbe potuto riconoscerli, vederli e creargli problemi a scuola. Ma non ne poteva più di essere sempre severa, precisa, responsabile… Non avere mai un attimo di divertimento, fare qualcosa solo per il gusto di farla, senza pensare alle conseguenze… Non era vita, quella! Con Lui, era tutto diverso!
Si incamminarono verso la strada che portava alla Stamberga strillante. Minerva passò una serata bellissima… Tremendamente romantica, con la compagnia della luna e delle stelle… E di Lui, naturalmente!
*
Il giorno dopo…
Ron entrò in classe trafelato, la divisa di traverso, la bocca ancora sporca dalla colazione.
- Ho fatto tardi, mi scusi…-
Rimase sbalordito: la classe era piena. Tutti erano seduti ai propri posti, ma la Mc Granitt non c’era! Un evento come questo era inedito, ad Hogwarts! Stava quasi per chiedere ad Hermione se sapesse cosa era successo, quando la Professoressa apparve sulla soglia. Il cambiamento non era estremamente evidente, ma un occhio allenato come quello di Hermione se ne accorse subito, tanto che si sporse per bisbigliare ai suoi migliori amici:
- Avete visto? E’ arrivata in ritardo… inoltre, i capelli sono in disordine, e il vestito è così diverso dal solito!
In effetti, lei che di solito indossava preferibilmente il nero, aveva optato per un bel vestito rosso caldo. I pettegolezzi iniziarono a diffondersi per l’aula: come mai la loro Professoressa era così cambiata? Cosa poteva aver indotto Minerva Mc Granitt ad infrangere il suo severissimo codice di abbigliamento?? Le ipotesi fioccavano, dalle più banali alle più fantasiose! Minerva aspettò qualche minuto, poi alzò la bacchetta.
- Silencio!
Tutta la classe tacque all’istante. O meglio, le bocche continuavano a muoversi ma non emettevano alcun suono!
- Bene, ragazzi… Annullerò l’ incantesimo quando avrete deciso di fare silenzio e iniziare a concentrarvi su quella che, sono sicura, sarà per voi una lezione molto difficile…
Tutti annuirono, venti teste si alzarono e si abbassarono simultaneamente. La Professoressa fece il controincantesimo, poi continuò a parlare.
- Vediamo cosa siete in grado di fare con il difficile compito di oggi…- ad un tocco della sua bacchetta si materializzò un polpo davanti ad ogni alunno.- Dovrete trasformarlo in un candelabro! Verranno premiati naturalmente coloro che, oltre a trasfigurarlo, abbelliranno il loro candelabro con dettagli particolari, Avete un’ora di tempo… Iniziate!
*
Alla fine della lezione, Ron e Harry brontolavano senza interruzione. Entrambi non erano riusciti a trasfigurare del tutto il loro polpo, e avevano ricevuto dei compiti extra. Quello di Harry aveva ancora la testa, ma almeno i tentacoli erano diventati degli ottimi bracci portacandele, inoltre era riuscito a farlo diventare d’argento, quindi i suoi esercizi si limitavano ad un tema di 15 centimetri su come si trasfigura un polpo. Quello di Ron, invece, sembrava pietrificato e aveva dei buchi per le candele su ogni tentacolo ma, come aveva osservato ma Mc Granitt, “ chi vorrebbe nel proprio salotto un polpo portacandele??”. Solo Hermione, inutile dirlo, era riuscita a trasfigurarlo completamente e in premio ave ricevuto 20 punti per Grifondoro e… l’obbligo di aiutare Malfoy e Neville, che si erano dimostrati i peggiori in assoluto!!
- Secondo me l’ha fatto solo per distrarci dal suo strano comportamento!
- Smettila, Ron: al quinto anno, dovresti riuscire a trasfigurare un animale perfettamente! E non incolpare la Professoressa…
Harry intervenne per placare quella che, lo sapeva, sarebbe stata una litigata feroce.
- Smettetela! Ron, Hermione ha ragione: dovremo essere capaci di trasfigurare animali; Hermione, Ron ha ragione: la Professoressa si comporta in modo strano. Finito?
Il terzetto passò davanti alla Sala Professori, continuando a chiacchierare su quella insolita lezione.
*
Dentro la Sala, Dolores Umbridge interrogava il Professor Vitious e la Professoressa Sprite sul comportamento della Mc Granitt.
- Si comporta così per qualche motivo?- domandò, con la sua nocetta leziosa e gli occhi da rospo.- Qualche motivo che dovrei sapere?
- Non riesco a capire di che cosa stia parlando!- rispose un indignato Professor Vitious.- Ora, se non le dispiace, devo andare in classe!
La Professoressa Sprite non rispose neppure, si accodò al collega ed uscirono insieme. Erano entrambi curiosi, ma non lo avrebbero mai ammesso con la Umbridge a portata di orecchio!
*
Le chiacchiere andarono avanti per mesi, mai smentite, anzi, confermate dal comportamento della Professoressa, che sembrava dare adito a sempre nuove supposizioni. Una volta, la Mc Granitt era addirittura arrivata in classe con i capelli sciolti!! Harry e Ron erano stati costretti ad ammettere che era addirittura una bella donna, quando non si vestiva come una persona in lutto e lasciava i lunghissimi capelli neri liberi di danzarle intorno alla schiena.
- Proprio non riesco a capire cosa abbia…- disse Ron, che sembrava preso più di ogni altro dalla storia Mc Granitt.
- Ron, davvero non riesci a capirlo??- rispose Hermione, con quel suo tono lo-so-ma-non-te-lo-dico, quello che li mandava tanto ai nervi!
Ron roteò gli occhi e disse:- No, non lo so! E, a meno che tu non voglia illuminarmi, smettila di guardarmi così!
Hermione dovette provare pena per lui, e soprattutto per Harry che si sorbiva i loro eterni battibecchi da più di quattro mesi. Fece loro cenno di avvicinarsi ed entrarono in un corridoio stretto, buio e deserto. Si voltò a destra e sinistra, per essere sicura che nessuno li potesse sentire, poi avvicinò le loro teste e bisbigliò.
- E’ così chiaro… E’ innamorata!
Ron scoppiò in una risata fragorosa.
-La Mc Granitt, innamorata??? Da non credere… Non è possibile! Lei…lei è…
- Una donna come tutte le altre?- suggerì Hermione, con quel tono non-mi-contraddire-che-è-meglio.
Harry decise di intromettersi, per quanto odiasse faro, dato che poi se la prendevano con lui nel caso in cui si dimostrasse poco meno che imparziale. Optò per un’uscita di scena che non c’entrasse niente con il discorso:
- Che ne dite di andare a cena? Ho una fame…
I tre si avviarono così verso la Sala Grande.
*
Intanto, nel suo studio, ignara di essere la protagonista di tante chiacchiere, Minerva Mc Granitt riviveva nella sua mente gli incontri con il suo amante… Come avrebbe voluto gridare al mondo intero che si amavano! Urlare di gioia, rendere gli altri partecipi della sua felicità, far girare il mondo intorno a loro… Ma non poteva, pensò riscuotendosi. Si sedette a lavorare, fin quando non arrivò il solito gufo bruno…
Corse alla finestra e quasi gli strappò dal becco la lettera!
Cara Minerva,Con immenso piacere posso invitarti ad una cena romantica Sulla Torre di Astronomia? Ci vedremo lì al undici in punto, quando tutti gli studenti saranno a letto e nessuno potrà vederci…Tuo, con tutto il mio amoreA.
Minerva accettò l’invito, come al solito, e andò a prepararsi. La pila di temi di Trasfigurazione sulla sua scrivania era lievitata, fino a diventare una vera e propria montagna di fogli. Ma ei aveva cose più importanti a cui pensare…
*
Quello la Professoressa,non sapeva era che la Umbridge aveva deciso di scoprire il segreto che tanto intrigava studenti e insegnanti ad Hogwarts. Aveva così creato un gruppo di studenti a lei fedeli, con l’ordine di seguire la Mc Granitt ovunque andasse e di riferirglielo. Fino ad allora non aveva scoperto nulla, se non che la Professoressa usciva spesso per andare a Hogsmeade. Gli studenti lì non potevano seguirla, quindi non poteva sapere nulla. Ma lei sapeva aspettare… Ed era convinta che, prima o poi, tutti commettono uno sbaglio, e lei sarebbe stata pronta a sfruttarlo.
*
A sua volta, però, la Umbridge non era a conoscenza di una cosa: le sue spie, ben lontane dall’essere discrete, avevano messo in guardia i membri dell’ES, che li seguivano passo passo. Con il risultato che giorno e notte, nei corridoi di Hogwarts era possibile osservare questi movimenti: la Mc Granitt che faceva tutto ciò che doveva fare, le spie della Umbridge che la seguivano, e i membri dell’ES che seguivano le spie!
*
Quella notte, alle dieci e mezza, Pansy Parkinson era di guardia di fronte allo studio della Mc Granitt. Appena la vide uscire, sbirciare frettolosamente a destra e sinistra, poi avviarsi verso le scale che portavano al piano di sopra, corse a chiamare rinforzi. I membri dell’ES, a loro volta, vennero avvisati da Neville, che teneva d’occhio la Parkinson, quindi si riversarono nei corridoi, cercando la Professoressa.
Ignara di essere seguita, Minerva procedeva cautamente verso la Torre di Astronomia, il cuore che batteva più forte ad ogni passo. Quando fu ai piedi della scala, si fermò un attimo per riprendere fiato. Fu proprio in quel momento che Hermione la vide: si nascose dietro ad un’armatura e attese fin quando i passi della Professoressa che saliva le scale non si furono spenti. Pi, piano piano, si avvicinò agli scalini di pietra e iniziò a salire.
Quando fu in cime, nascosta dietro l’insenatura della porta, vide un tavolino apparecchiato per due, con candele magiche che veleggiavano nell’aria insieme a rose profumate. La Professoressa era appoggiata al muro, chiaramente aspettava qualcuno. Hermione scese giù più silenziosamente possibile, radunò l’ES e disse:
- Dobbiamo fermare ad ogni costo le spie della Umbridge! Chiunque sia l’uomo con cui la Mc Granitt ha appuntamento, deve essere un professore, altrimenti non si vedrebbero all’interno del castello! Dobbiamo impedire a quella strega di venirlo a sapere, altrimenti gli causerebbe guai a non finire, forse li farebbe addirittura licenziare!
Da quando era diventata Inquisitore Supremo, la Umbridge aveva cercato una scusa per licenziare gli insegnanti fedeli a Silente, e la Mc Granitt era il suo obiettivo principale!
I membri dell’ES si sparpagliarono per i corridoi sottostanti, pronti a bloccare gli intrusi.
Neville fu il primo ad essere impegnato: Pansy Parkinson, Goyle, Tiger e Flitt si dirigevano verso di lui. Insieme a Luna e Ginny legò una corda invisibile ad entrambi i lati del corridoio, poi Ginny fece un Incantesimo Estensibile Irreversibile al tappeto così che, quando i quattro inciamparono e caddero, vennero risucchiati dal tappeto e non riuscirono a liberarsi!
Tutti i membri dell’ ES stavano lottando tranne Harry, Ron e Hermione che, dopo aver messo fuori gioco Malfoy ( grazie ad una simpatica armatura, che lo aveva imprigionato, e ad un incantesimo tacitante, opera di Hermione) si ritrovarono sotto le scale che portavano alla Torre.
- Potremmo anche dare una sbirciatina… Dopotutto, abbiamo fatto tutta questa fatica per preservare il loro segreto…
- Ron! Non se ne parla… Pensa come ti sentiresti te, se venissero a spiarti nel mezzo di una cena galante!
- Bah, per me, facessero pure! A meno che la ragazza non mi stia mandando in bianco: in quel caso…
- Sei davvero un porco! Come puoi dire una cosa del genere?
- Hermione, non ti scaldare! In fondo Ron ha ragione: ci siamo dati tante pena per loro… Almeno fammi vedere chi è!
Dopo che anche Harry ebbe espresso il desiderio di vederli, Hermione era senza dubbio battuta, quindi si limitò a sbuffare a seguirli su per gli scalini di pietra. Stando attenti a non fare neppure il minimo rumore, arrivarono in cima e…
Dando la schiena al tavolino, dove c’erano i resti di una cenetta prelibata, ballavano al ritmo di una dolce melodia due figure. La luna era coperta dalle nuvole, non si riusciva a distinguere che fossero. Poi, lui prese delicatamente il suo viso tra le mani e la baciò.
La luna scelse proprio quel momento per mostrarsi e, agli occhi increduli dei tre ragazzi, apparve il bacio appassionato e pieno d’amore di Minerva Mc Granitt e Albus Silente…
*
  
  
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