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Autore: midorijpg    06/12/2011    2 recensioni
Prima favola, ispirata un po' da Esopo e un po' dalla realtà che ci (e soprattutto mi) circonda.
Perché la generosità non ha preferenze.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Volpe e il Leone

 

 C'era una volta, in una valle, un Leone che si godeva la vita. Di recente aveva accumulato molte provviste per l'inverno ed era molto generoso con i suoi amici, infatti quando questi gli chiedevano qualcosa da mangiare, lui era sempre disponibile ad offrire ciò che volevano.
Un giorno giunse alla valle una Volpe. Era stanca, magra e affamata, poiché aveva viaggiato molto in cerca di un luogo in cui stanziarsi. Purtroppo essendo appena arrivata, era completamente priva di viveri.
Aveva sentito parlar bene della generosità del Leone e si disse che, se gli avesse richiesto gentilmente ciò che desiderava, lui l'avrebbe accontentata come faceva di solito.
Si recò alla grotta dove viveva l'animale e chiese, quando lo vide, nel modo più umile possibile:
- Buonasera, signor Leone. Mi chiedevo se gentilmente poteva rifornirmi di qualcosa da mangiare, sono appena arrivata e non ho niente... mi accontento anche di un misero osso di pollo, basta che sia commestibile... -
Il Leone la guardò. Era disgustato dal suo aspetto, dalla pietà che gli stava facendo. Lui aveva sempre condiviso il cibo con i suoi pari, perché avrebbe dovuto incominciare in quel momento a fraternizzare con la plebaglia?
Completamente contrariato, rifiutò la sua richiesta in modo categorico.
La Volpe provò ad insistere, ma la risposta era sempre la stessa, un sonoro e secco "No". Quando gli chiese il motivo del rifiuto, il Leone rispose:
- Ho quasi finito le mie provviste. Anche se volessi aiutarti, non potrei. -
La Volpe se ne andò con la coda tra le gambe, sconfortata, mentre l'altro le sbatteva cordialmente la porta in faccia e si dileguava nella sua grotta per cenare. La poveretta, poco dopo, sentì un odore di carne cucinata nell'aria e d'istinto si recò all'entrata della caverna del Leone, dove lo poté veder mangiare avidamente il suo pasto.
Mentre aveva già l'acquolina in bocca, lo sguardo triste gli cadde sulla dispensa del Leone. Era mezza piena.


Passò un po' di tempo e, durante una torrida estate, venne una terribile carestia.
La Volpe si era già preparata e aveva provviste sufficienti per sopravvivere, al contrario del Leone, che era rimasto senza neanche un osso di antilope. Per i primi giorni pensò di non andare a fare la carità dai suoi pari, poiché l'avrebbero giudicato come un poveraccio. Ma, verso l'inizio della seconda settimana senza cibo, non ce la fece più e si recò disperato dall'unico individuo che sicuramente gli avrebbe dato del cibo senza ritenerlo uno spregevole caduto in miseria.
Si presentò alla tana della Volpe, la quale lo fece entrare in modo cordiale, ma con un furbo pensiero in testa.
- Volpe, potresti darmi un po' di cibo? Sono senza provviste e ho una fame nera... non ce la faccio più a resistere. - disse il Leone.
La Volpe sembrò non udirlo e continuò i suoi mestieri, mentre lui giaceva ancora supplicante sulla soglia della tana. Il Leone provò ad insistere, a ripetere ciò che aveva detto, si mise persino in ginocchio, ma lei continuava ad ignorarlo.
Quando il Leone mormorò un sentito "Ti prego", la Volpe si bloccò. Si diresse verso la dispensa e, poco dopo, un pezzo di carne atterrò ai piedi dell'altro. Il Leone spalancò gli occhi e lo accettò, cercando di non divorarsi subito ciò che aveva appena ottenuto. Sentiva una strana sensazione, come un nodo allo stomaco, ormai in via di deperimento dalla fame.
- Io stavolta la perdono, signor Leone - disse la Volpe, ritornando ai suoi mestieri. - ma si ricordi: la generosità non ha preferenze. -



Hello everybody!
Allora, questa è la mia prima favola... spero di essere riuscita a comunicare qualcosa ahah xD
Per scriverla mi sono ispirata alle rinomate favole di Esopo e alla realtà. Infatti, dovete sapere che sto passando un brutto periodo con una delle mie più care amiche, e, l'altro giorno mi è accaduto proprio come alla Volpe. Un motivo stupido, per carità, ma che mi ha urtato nel profondo. Preferirei non scendere in dettagli, mi fa abbastanza male parlarne.
Vorrei dedicare infine questa favola alla mia adorata MrB., poiché lei è stata una delle poche ad ascoltarmi e a capirmi.
Grazie, a chiunque leggerà, recensirà o farà qualsiasi altra cosa! xD
See you,
Midori

   
 
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