06/12/2011
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Il giglio di neve
Severus Piton era un bugiardo.
Era questa l’unica frase che stava pensando Lily Evans, mentre si infilava la gonna a fiori, regalo della sua migliore amica e compagna di dormitorio Mary. Lily tendeva ad essere una ragazza solare, allegra e sempre disponibile, e come le ripeteva di continuo Severus, era la sua solarità ad averlo fatto innamorare di lei. In rare occasioni si era arrabbiata a quel modo – e per lo più con James Potter e la sua allegra combriccola – e non aveva mai desiderato fare a pezzi qualcuno come quella mattina.
Ripetizioni di pozioni?
E lei che ci era anche cascata! Severus Piton non poteva prendere ripetizioni di Pozioni, non lui che era il primo della classe. Eppure, per qualche strano motivo, Lily ci aveva creduto. Forse credeva che lui non le avrebbe mai mentito, forse pensava che quello che c’era tra di loro fosse più forte. Così, quando lo aveva visto sparire per la maggior parte delle sere durante la settimana, non si era insospettita subito. Lui le aveva lasciato un biglietto ogni volta che non si era presentato, raccontandole che le ripetizioni di Pozioni erano più stressanti delle lezioni diurne. Il dubbio si era insinuato nella sua testa come un cancro quando si era ricordata che nell’ultimo compito Severus aveva preso una E.
Era corsa da Lumacorno, per chiedere spiegazioni.
- Severus a lezione da me?- l’uomo aveva sorriso, mangiando il suo ananas caramellato proveniente dalla sua scorta personale – Mia cara, avrai capito male. Quel ragazzo potrebbe dare ripetizioni al posto mio!-
Lily in quel momento si sentiva tradita; che ragione aveva Severus di tenerle nascoste certe cose? Che motivo grave aveva per non dirle che cosa faceva la sera, invece che andare da lei?
Si infilò il maglione, e trattenne il respiro per non piangere; non era il tipo, e non l’avrebbe fatto per Severus, nonostante lo amasse come non aveva mai amato nessuno. Si spazzolò i capelli, preparandosi con cura.
Non avrebbe fatto una sfuriata, ma sicuramente avrebbe preteso delle spiegazioni. E lui gliele avrebbe date, altrimenti si sarebbe beccato una fattura in pieno viso. Sorrise al riflesso che vedeva nello specchio; Lily era solare, anche quando non avrebbe dovuto esserlo.
- Lils, siamo tutte pronte!- Mary comparve sulla porta del bagno. – Wow sei bellissima!- e le fece l’occhiolino.
- Grazie!- rispose Lily. – Arrivo subito.-
Sorrise nuovamente allo specchio, pensando che comunque, nonostante Severus le avesse detto una bugia, lei aveva altri mille motivi per essere felice.
*****
Era un idiota.
Un idiota ed un bugiardo, per giunta.
Severus Piton si infilò il pesante mantello nero, che non aveva mai cambiato dal terzo anno e che ora gli arrivava leggermente sopra le caviglie, e diede un’occhiata veloce ai suoi capelli allo specchio. Erano arruffati come al solito, ed unti. I suoi capelli erano stati oggetto di prese in giro da quel cretino di James Potter e dalla sua combriccola, eppure sembravano piacere tanto alla sua Lily.
Era la prima volta che le diceva una bugia, e si sentiva malissimo. Eppure, non aveva fatto nulla di male, se non omettere quel piccolissimo particolare.
Chissà se ci era cascata, chissà se era arrabbiata.
Non si vedevano da un paio di giorni, se non a lezione, perché Severus aveva cominciato a mancare i loro appuntamenti serali. E non era perché non l’amasse più – non poteva smettere di amarla, era una cosa impossibile – ma perché era impegnato a fare altro, e si vergognava troppo per dirglielo.
Eppure, si sentiva in colpa come se la stesse tradendo, perché non era riuscito a dirle la verità; Lily era il suo punto fisso da anni ormai, la sua luce in una vita di oscurità, eppure le aveva mentito.
Ma come dirle che lavorava ai Tre Manici di Scopa tre sere a settimana per potersi permettere l’anello che aveva in tasca?
Non era mai stato ricco, e da quando Tobias, suo padre, se n’era andato di casa, sua madre non gli spediva più uno zellino. Quando però aveva visto quell’anello con un giglio sopra ad Hogsmeade, due settimane prima, aveva cominciato ad immaginarlo sull’anulare sinistro della sua Lily. Non era una richiesta di matrimonio, era ovvio, ma era un impegno di fedeltà assoluta.
Severus sospirò,ed uscì dalla stanza con il cuore che batteva furioso. Fuori nevicava, e lui e Lily avrebbero passato la giornata a fare compere per Natale. Forse, le avrebbe dato l’anello proprio per Natale, o magari se lo sarebbe tenuto, vergognandosi troppo.
La vide scendere le scale, i suoi capelli rossi che danzavano con lei; era imbronciata, e quello fu un campanello d’allarme, perché lei non era mai imbronciata. Le andò incontro, cercando di sorridere e di essere il più tranquillo possibile. Lei non lo lasciò nemmeno aprire bocca.
- Vieni con me.-
Lo prese per mano e lo trascinò via; poco dopo arrivarono ai Tre Manici di Scopa, dove entrarono, nonostante Severus desiderasse solo scappare a rifugiarsi nel suo dormitorio.
- Due burrobirre, grazie.- ordinò Lily risoluta. Madama Rosmerta era in cucina, e li servì un ragazzo che doveva avere solo qualche anno più di loro, e che Severus non conosceva, perché faceva il turno di notte.
- Non sono scema, Sev. Mi nascondi qualcosa!- gli occhi della ragazza frugarono in quelli scuri di Severus, che li abbassò per un attimo.
- Ma che dici Lily? Non ti nascondo nulla!- la sua voce risultò per un attimo falsa, ma si ricompose subito e le prese una mano. – Mi sei mancata!-
- Oh, andiamo Severus, mi stai dicendo una bugia!-
Cercare di ingannare Lily era come cercare di ingannare il Professor Silente; entrambi riuscivano a leggere dentro le persone, capendo i loro stati d’animo, le loro paure e le loro debolezze. Era un dono, ma era anche pericoloso, perché Lily lo conosceva talmente bene che non gli avrebbe mai permesso un passo falso.
- Severus, mio caro!-
Madama Rosmerta si avvicinò al ragazzo, e gli sorrise dolcemente.
- Ti aspetto domani sera per il tuo turno, allora!-
- Si.- mormorò Severus senza guardare Lily negli occhi. – A domani.-
La ragazza aspettò che la donna se ne fosse andata, prima di tornare sospettosa a fare le sue domande.
- Che cosa vuol dire, Sev?-
- Niente, Lils.- commentò lui con un filo di voce.
Lily prese la sua borsa ed il suo cappotto e, finendo con un sorso la Burrobirra, si alzò ed uscì dal locale più in fretta di quanto Severus si aspettasse. Subito lui la seguì fuori dal locale; era ferma davanti alla porta, i suoi capelli rossi erano in netto contrasto con il bianco della neve depositata ovunque, e le sue guance erano rosse dalla rabbia e dal freddo.
Era bellissima, più degli altri giorni.
Lui si avvicinò, titubante, e le prese i fianchi.
- Lavoro tre sere a settimana in questo posto, e sai perché non te l’ho detto? Perché mi vergognavo.-
La ragazza si rilassò per un attimo.
- Che c’è da vergognarsi?-
Severus infilò una mano nel cappotto, e tirò fuori una scatolina di velluto scuro.
- L’ho visto due settimane fa, e non potevo permettermelo. Lavoro per poterlo pagare. Questo è per te.-
La ragazza prese la scatolina in mano e lo aprì con le mani che le tremarono. Rimase sorpresa quando vide che dentro alla scatolina c’era un piccolo anello argento, con un giglio bianco incastonato nella montatura. Una sola, piccola lacrima scese dai suoi occhi.
- Non è una richiesta di matrimonio, ma è una promessa di esserti sempre fedele.-
Lily lo abbracciò, proprio mentre ricominciava a nevicare.
- Ti amo, Severus. Dopo tutto, era una bugia a fin di bene.-
Le loro labbra si unirono mentre i fiocchi di neve volteggiavano intorno a loro.
Quel piccolo giglio bianco sarebbe stato per sempre il simbolo del loro amore, l’unica cosa pura della vita di Severus.
*****
Piccolo spin off di "Il Tuo Fantasma", partecipa al contest indetto da Ely Jean Weasley "Scegli una Pozione", speriamo vada bene.
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Un bacione
Ghost.