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Autore: HarryAndGinny4e    06/12/2011    4 recensioni
One-shot, Missing Moments.
NdAmministrazione: secondo il regolamento, l'introduzione deve contenere un accenno alla trama o una citazione significativa ripresa dalla storia. L'autore deve perciò provvedere a modificare questa introduzione (può contemporaneamente cancellare in autonomia questo messaggio)
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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"Driiiin! Driiin!" Si rigirò un paio di volte nello scomodo letto della vecchia camera di suo cugino. "Driiin!" Quella mattina Harry non aveva proprio alcuna voglia di svegliarsi con la consapevolezza che erano passati solo dodici giorni da quando era sceso per l'ultima volta dall'Espresso per Hogwarts e che doveva ancora passare più di due mesi in quella che Silente aveva designato come sua Casa, ma che in realtà lui non aveva mai riconosciuto come tale. "Driiin!" Finalmente si decise, si mise a sedere sul letto, stropicciandosi gli occhi con una mano mentre l'altra tastava la superficie del comodino in cerca dei suoi occhiali. Una volta focalizzata l'immagine assestò un colpo preciso alla sua vecchia sveglia anticipando il prossimo squillo. Dopo aver indossato un paio di jeans e una maglietta si rimise a sedere sul letto a sfogliare le pagine della Gazzetta del Profeta del giorno prima aspettando il rumore dei passi di Dudley nel corridoio: ogni mattina doveva lasciare a suo cugino la possibilià di scegliere qualsiasi cosa volesse mangiare a colazione quindi era inutile scendere prima di lui per poi doverlo aspettare, senza contare quando più bello fosse passare cinque minuti immerso nel mondo magico rispetto allo stesso lasso di tempo in compagnia dei suoi zii. Ad un tratto sentì un scalpiccìo frenetico di piedi, suo cugino doveva avere più fame del solito quella mattina, ripiegò il giornale e lo gettò distrattamente sulla scrivania, a fianco alla gabbia di Edvige, si alzò e scese a far colazione. Non immaginava minimamente che in  quel giorno così uguale agli altri della sua "cattività" babbana avrebbe ricevuto una così piacevole sorpresa.
 
Quella mattina trascorse come tutte le undici mattine precedenti, e come tutte le mattine precedenti ebbe da sopportare lagne e soprusi di Dudley accompagnati dalla solita irreale accondiscendenza degli zii. Tutto come da copione fino a che ,in tarda mattinata, mentre stava ripassando le più belle azioni dei più celebri cercatori della storia sul suo volume de "Il Quidditch attraverso i secoli", sentì la sua civetta agitarsi all'improvviso dentro alla sua gabbia. Il fremito di Edvige fù seguito a distanza di pochi secondi da un picchiettare convinto sul vetro della sua finestra. Harry si decise ad alzare gli occhi e notò con grande sorpresa un vecchio e scuro gufo che aspettava impaziente sul davanzale esterno della finestra stringendo un oggetto cilindrico nella zampa. Si precipitò ad aprire allo stesso tempo curioso e sorpreso: con Hermione di solito comunicava attraverso Edvige, non era un gufo della famiglia Weasley e non aveva più ricevuto gufi anonimi dalla morte del suo padrino, chi poteva essere? Velocemente sciolse il nodo e srotolò la pergamena; notò subito una calligrafia sottile e obliqua che aveva già visto in qualche comunicato ufficiale sulla bacheca della scuola, non riuscì a ricordarsi a chi appartenesse così iniziò a leggere.
 
Caro Harry,
  Se per te va bene, sarò al numero quattro di Privet Drive questo venerdì alle undici di sera per accompagnarti alla Tana, dove sei stato invitato a trascorrere il resto delle vacanze scolastiche. Sempre se sei d'accordo, ti sarei molto grato se potessi aiutarmi in una faccena che vorrei sbrigare prima di arrivare alla Tana.
Ti spiegherò meglio di persona.
Per favore manda la tua risposta con questo gufo. A venerdì, spero.
Un caro saluto,
Albus Silente
 
Spalancò gli occhi e la rilesse ad alta voce ,incredulo. Qualsiasi cosa volesse da lui Silente era sicuro che ne valesse la pena anche solo per lasciare con due mesi di anticipo quella casa. In preda all'emozione strappò un pezzo di pergamena e con la prima piuma a portata di mano scribacchiò un Sì e lo mise nella zampa del vecchio gufo facendogli segno di tornare velocemente dal mittente. Pensò subito a cosa avrebbe dovuto mettere nel baule e dopo aver dato un'occhiata alla stanza decise che era tutto a portata di mano. Gli venne in mente anche di avvertire Ron che presto sarebbe andato a trovarlo quindi prese un bel pezzo di pergamena e si preparò a scrivere quando ad un tratto si fermò a pensare: poteva essere stato uno stupido scherzo di qualche Serpeverde o peggio ancora una trappola, non riusciva a non pensare che qualcosa sarebbe andato storto. Alla fine decise che avrebbe preparato tutto solo dopo aver visto il preside sul vialetto della casa.
Da quel momento le giornate con i Dursley scorsero molto più velocemente, rileggendo ad intervalli regolari quella lettera e fremendo per l'attesa.
 
 
Ciao cari potteriani =)... Spero di non avervi annoiato troppo con questa storiella, è la mia prima pubblicazione, ma penso abbiate già capito che adoro scrivere su momenti di vita quotidiana, soprattutto missing moments. Recensite numerosi e non siate troppo crudeli!
A presto con una nuova Slice of life!
- Harry ^^
  
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