Prima di tutto
vi lascio i link della canzone che ho utilizzato e che mi ha donato
l’ispirazione *^* http://www.youtube.com/watch?v=_i4toW5iZqI
[Apocalyptica ft.
Brent Smith – Not strong enough.
]
Tutto è nato
dal Carnival della Psc di
quest’anno, di cui noi comuni mortali abbiamo visto soltanto timide ombre e
qualche foto qua e là .-. quando ho saputo che Aoi (nonché
mio marito ♥) avrebbe cantato
e che io non l’avrei MAI sentito,
sono andata in lutto per un mese T_T e, si, ci ho
fantasticato su u_u da brava fangirl
incallita xD soprattutto dopo aver saputo che aveva
una voce dolcissima *^* quindi mentre ascoltavo Not
Strong Enough mi si è accesa una lampadina ** che è
quello che succede per ogni shot, credo.
Il titolo
viene dalla canzone dei Manterou Opera che si chiama,
appunto, Dolce (a me piace molto, se non l’avete mai ascoltata e volete farlo
vi lascio il link http://www.youtube.com/watch?v=uD7keQXum7A
); all’inizio volevo aggiungerla, ma essendo un
po’ troppo spinto come testo, ho ascoltato quella piccola vocina che mi diceva
cosa fare xD *è pazza, ma
almeno ne è consapevole* quindi, lasciando perdere il
testo, il titolo si riferisce alla voce
di Aoi ♥ spero che la
canzone che ho scelto alla fine sia di vostro gradimento e, soprattutto, di
aver tradotto bene ** io adoro gli Apocalyptica, non
vorrei mai rovinare una loro magnifica opera quella volta tanto che decidono di
fare una collaborazione con un testo da tradurre ♥
Ah, questa è
la mia prima shot .-. dovevo dirvelo? xD non credo che faccia molta differenza O.o ma è nata da una sfida personale visto che non sono
assolutamente in grado di essere breve e concisa, fosse per me mi dilungherei
per almeno 497464 capitoli xD ma mi sono limitata a 3.637 parole comprese le note u_u
*ha battuto il record personale di sintesi* vi lascio alla lettura sperando di non aver
combinato un disastro ^^
Bacioni Strix ‘*’ ~♥
~Dolce~
Tutto
era pronto per l’ennesima esibizione. L’intera serata era stata un susseguirsi
di sorprese, emozioni mai provate prima e sguardi complici; il motivo era
piuttosto banale: chi di dovere aveva deciso di celebrare l’undicesimo
anniversario del Ps Carnival
in maniera piuttosto particolare, con delle session
band il che implicava di ritrovarsi in vesti completamente nuove. Chi era
abituato a rimanere in un angolo protetto dalla batteria, ora si ritrovava in
pieno contatto con il pubblico ad imbracciare una chitarra, chi di solito
taceva per vergogna di esporsi, ora si ritrovava con un microfono in mano. I
membri di ogni band si mischiavano con altri per dar vita a nuove formazioni.
Ruki
dei GazettE non avrebbe potuto fare altro che usare
la sua voce per infiammare l’arena ed ora si stava esibendo con il suo gruppo:
i LU/V. Stessa sorte sarebbe toccata di lì a poco ad Aoi,
che passeggiava nervoso nel camerino cercando di scaricare la tensione che gli
aveva, addirittura, impedito di dormire la notte precedente. Non aveva mai
cantato in vita sua, o almeno non davanti ad una folla così immensa; si era
sempre limitato a sfoggiare le sue doti canore sotto la doccia, quando era
sicuro che nessuno lo avrebbe sentito, o quando era certo che la possente voce
di Ruki lo avrebbe, in ogni caso, sovrastato . Nonostante questo, aveva sempre
sognato di trovarsi al posto del suo vocalist, aveva fantasticato ore sulle
sensazioni che l’avrebbero invaso una volta che sarebbe stato su un palco ad
occupare la posizione centrale, ci sarebbe stato solo lui, davanti a migliaia
di persone pronte a giudicarlo. Il suo immenso ego andava a nozze con una
situazione di quella portata, ma la sua timidezza proverbiale impediva persino
all’aria di giungere ai suoi polmoni.
“Aoi-san, sei ancora agitato?” Hiroto
si rivolse al suo senpai cercando, per l’ennesima
volta, di tranquillizzarlo.
“Sarò
agitato finché non sarà finita.” la sua paura più grande era che le sue
aspettative fossero deluse dallo scontro con la realtà. E se la sua voce non
fosse piaciuta? In fondo nessuno lo aveva mai sentito cantare. Ma non era solo
quello a riempire il suo cuore di terrore.
“I
LU/V hanno quasi finito.”
“Questo
non aiuta!” il chitarrista dai capelli d’argento si fiondò alla prima uscita di
sicurezza per sfogare la sua agitazione con una sigaretta al mentolo. Aspirò
più forte che poté e lasciò andare un fumo denso. Doveva calmarsi, in fondo era
abituato al palcoscenico, cosa ci sarebbe stato di diverso ora? Le fans lo amavano e sarebbero state grandiose.
“Dov’è
finito Aoi?” la voce di Uruha
riempì il corridoio e giunse alle orecchie di Yuu prima che questo potesse
finire la sua dose di nicotina e spegnere la sigaretta.
“Sono
qui!” l’interpellato ritornò nel suo camerino dove trovò anche gli altri membri
della sua band, tutti tranne Ruki che, ovviamente, era impegnato nelle ultime canzoni.
“Sei
pronto?” Kai sfoderò un sorriso dei suoi sapendo bene che l’effetto che avevano
era quello di un balsamo rassicurante.
“Credo
di si.”
“Sono
proprio curioso di sentirti, lo sai?” per una volta Uruha
aveva deciso di sbilanciarsi, di esprimere tutta la sua voglia di scoprire che
sensazione potesse regalargli la voce del suo bandmate.
Ci aveva fantasticato tanto e non si sarebbe perso per nulla al mondo
l’occasione di scoprirlo.
“Non
aspettarti un granché.” Aoi era sempre stato modesto
nel giudizio di se stesso, soprattutto quando si trovava davanti a quelle iridi
nocciola e diventata il più insicuro degli adolescenti. Lo amava da anni, lo
aveva sempre amato a dir la verità, era stata una cosa inevitabile come una
catastrofe naturale; non era dipeso da lui, si era semplicemente lasciato
andare a quel sentimento che era germogliato nel suo cuore una notte di
dicembre.
“Secondo
me, sarai bravissimo.” questo incoraggiamento fu la scintilla che fece
infiammare le guance di Aoi e che gli diede il
coraggio di fare ciò che si era prefisso da mesi; ormai la sua sopportazione
aveva raggiunto il limite massimo, non sarebbe più riuscito a nascondere oltre
i suoi sentimenti, non sarebbe più riuscito a far finta di niente, ad essere
nelle stessa stanza con lui e fingere che stesse bene senza poterlo toccare,
baciare, senza poterlo fare suo.
“Grazie
Kou.” lo chiamava spesso così ultimamente, ed al biondo chitarrista non
sembrava dare fastidio. “Posso parlarti un secondo?” eccolo lì il momento della
verità, il momento in cui si sarebbe giocato tutto, il suo rapporto con lui che
si sarebbe inevitabilmente rovinato in caso Uruha non
avesse provato i suoi stessi sentimenti. Aveva deciso di confessarsi in modo
diverso dal solito, loro erano musicisti e quale modo sarebbe stato migliore
della musica?La scaletta della sua esibizione era stata decisa a tavolino,
senza dargli possibilità di controbattere, ma era stato irremovibile
sull’ultimo brano prima di lasciare il palco: doveva essere un pezzo scritto da
lui. Aveva deciso che quello sarebbe stato il modo più facile per dar voce alle
sue emozioni.
“Ma
certo, dimmi.”
“Vieni.”
Aoi non avrebbe mai parlato con lui davanti agli
altri, non che Reita e Kai non lo sapessero, ma in quel camerino c’erano
diverse orecchie indiscrete che sarebbero state ben disposte a carpire i
dettagli della loro conversazione e sbandierarli ai quattro venti. Voleva
proteggere a tutti i costi il sentimento che provava per Uruha
esattamente come avrebbe protetto anche lui, sempre.
I due
si allontanarono dal resto del gruppo ed arrivarono in una stanza vuota per il
momento, piena di costumi di scena e manichini coperti dalle stoffe più
bizzarre. “Devo dirti una cosa importante.” il cuore di Aoi
cominciò a martellare così forte che neanche lui riuscì a distinguere i singoli
battiti che si accavallarono l’uno sull’altro.
“Aoi, devo preoccuparmi?” Uruha
non aveva mai visto Yuu in quel modo, va bene essere agitati per l’esibizione,
ma così era decisamente troppo. E poi, cosa voleva dirgli di tanto importante
da trascinarlo nel magazzino dei costumi?
“No,
non è niente di grave, ti chiedo solo di fare tutto quello che è scritto qui.” Yuu
recuperò un foglio ben piegato, ma un po’ stropicciato, dalla tasca dei suoi
pantaloni di pelle coperti dalla lunga casacca nera di velluto. L’altro prese
il foglio dalla mano tremante di Aoi e cercò di
aprire l’involucro che conteneva chissà quale messaggio misterioso.
“No
aspetta, non aprirlo adesso. Aspetta che sia sul palco.” Yuu riuscì ad evitare
che Uruha sapesse in anticipo ciò che aveva da dirgli
e si sentì chiamare dall’esterno. “Ora vado, mi raccomando, aprila quando sarò
sul palco.” ripeté per essere sicuro.
“Va
bene.” ed Aoi scappò non lasciandogli neanche il
tempo di realizzare quello che era appena successo. Si ritrovò improvvisamente solo
e pensò di scoprire cosa conteneva quella busta. L’aprì silenziosamente e capì che
si trattava della scrittura del chitarrista dai capelli argentati; gli chiedeva
di raggiungere la zona riservata dell’arena. Perché mai avrebbe dovuto guardare
la sua esibizione da lì? Tornò indietro ripercorrendo il corridoio che aveva
attraversato solo pochi minuti fa e, passando davanti al camerino degli Aoi with Bon:cra-z,
lo trovò vuoto; non gli restava altro da fare che seguire le indicazioni per
l’area riservata. Quando, finalmente, arrivò a destinazione ad aspettarlo trovò
Reita, Kai e Ruki che cercava di riprendersi dagli strascichi della sua esibizione.
“Che ci fate voi qui?”
“Non
ci saremmo persi Aoi per niente al mondo!” il
bassista si sistemò meglio davanti al parapetto su cui poggiava i gomiti. Da lassù
avevano una visione del palco magnifica e non si sarebbero persi nessun
particolare.
“Tieni,
Yuu mi ha chiesto di darti questa.” il riida sorrise
mentre consegnava il foglio a Kou, sapeva bene cosa c’era scritto, aveva
passato ore con gli altri cercando di convincere Yuu che era la cosa giusta da
fare e che loro lo avrebbero aiutato in ogni modo possibile.
“Cos’è?”
“Aprilo
no?”
Nel
frattempo Aoi comparve sul palco insieme agli altri: Kazuki, Hiroto e Jin, ognuno di loro prese posizione pronto a dare il meglio
di sé. Uruha lesse con avidità il messaggio che Yuu
gli aveva fatto recapitare e rimase immobile mentre i suoi occhi accarezzavano
i kanji delicati che la mano del secondo chitarrista
aveva impresso sul foglio bianco. Non riuscì subito a capire il senso di ciò
che la sua mente riconosceva come un messaggio semplice, dovette rileggere più
volte per capire che Aoi stava per dedicare a lui ogni parola dell’unica canzone che
aveva composto per l’esibizione, perciò gli chiedeva di ascoltare con la
massima attenzione perché ogni emozione sarebbe stata per lui. Che senso aveva
tutto questo? Perché Yuu avrebbe dovuto fare una cosa del genere? “Io non
capisco.” sussurrò a Ruki che lo aveva raggiunto per spingerlo verso il
parapetto.
“E
allora ascolta.” Takanori era sicuro come non mai che gli sforzi di Yuu
sarebbero stati ripagati, era stato proprio lui ad insinuare un’idea del genere
nella sua mente . Quello scemo di Uruha non si
sarebbe mai accorto di niente ed avrebbe continuato a tacere sui suoi
sentimenti per l’altro. Davvero due idioti.
Le
prime note saturarono l’aria facendo calare il silenzio di chi si appresta ad
ascoltare qualcosa di nuovo. Dal volto di Aoi
traspariva tutta la sua agitazione, era ben visibile allo sguardo attento di
Kou che conosceva le sfumature di ogni sua espressione alla perfezione. Quando
finalmente l’introduzione finì una voce gradevole e vellutata si unì alla base,
una voce per cui difficilmente si sarebbe trovato l’aggettivo giusto, una voce
così dolce che sarebbe stata capace di riscaldare il cuore. Era un abbraccio
caldo, il primo sole primaverile, la
pioggia fresca d’estate.
Andò
avanti, portando avanti la fierezza della prima nota, pieno di una sicurezza
che mai ci si sarebbe aspettati da qualcuno che poco fa tremava di paura. Continuò
così per tutte le quattro canzoni scelte per lui, ma l’atmosfera cambiò quando
le luci calarono lasciando illuminata soltanto la figura del cantante che, nel
frattempo, aveva imbracciato la sua En.
I'm not strong enough to
stay away.
Can't run from you
I just run back to
you.
Like a moth I'm
drawn into your flame,
Say my name, but
it's not the same.
You look in my eyes
I'm stripped of my pride.
And my soul
surrenders and you bring my heart to it's knees.
*
Non sono abbastanza forte da starti lontano
Non posso scappare via da te
Continuo a ritornare correndo da te
Come una falena annego nella tua luce
Di il mio nome, ma non è lo stesso
Mi guardi negli occhi ed io sono denudato
del mio orgoglio
La mia anima si arrende e tu metti il mio
cuore in ginocchio
La
canzone cominciò incantando tutti i presenti nella sua morsa ipnotica, nessuno
si aspettava che quella voce potesse tanto, che quelle parole sussurrate in
quel modo potessero avere un effetto tanto commovente. Sapere di avere
l’approvazione del pubblico ammutolito era ben poca cosa in confronto alla sua
necessità di sapere ciò che Kou stesse provando in quel momento. Per tutto il
tempo aveva cercato con lo sguardo il suo chitarrista dai capelli color miele,
ma la sua posizione lo rendeva invisibile ai suoi occhi. Stava cercando di
comunicare in quelle parole, tutta la sofferenza che lo aveva attanagliato in
una morsa stretta nei mesi passati; da quando aveva capito che il sentimento
che provava per Kouyou aveva un solo nome, non era stato capace di stargli
lontano, era stato una dolce droga per lui, una droga che chiedeva sempre più
assuefazione. Davanti a Kou lui era niente, era solo uno stupido ragazzino
accecato dalla luce dell’uomo che ama.
And it's killin'
me when you're away, I wanna leave and I wanna stay.
I'm so confused, so
hard to choose.
Between the
pleasure and the pain.
And I know it's
wrong, and I know it's right.
Even if I try to
win the fight, my heart would overrule my mind.
And I'm not strong enough
to stay away
*
E mi uccide la tua lontananza, voglio andar
via, voglio restare
Sono così confuso, è così difficile
scegliere
Tra il piacere ed il dolore
E so che è sbagliato, so che è giusto
Anche se cercassi di vincere questa
battaglia, il mio cuore avrebbe la meglio sulla mente
Non sono abbastanza forte per starti
lontano.
Aveva
passato mesi a chiedersi se fosse giusto rischiare tanto, se fosse giusto
rincorrere quel piacere che solo lui riusciva a dargli, a discapito del dolore
che avvertiva all’altezza del petto quando i suoi occhi cercavano la sua figura
assente. Sapeva quanto il suo amore fosse sbagliato agli occhi della gente,
agli occhi di chi non percepiva la potenza del suo desiderio. Aveva cercato in
mille modi di calpestare il suo cuore, di mettere a tacere quella voce
insistente che gli diceva di lasciarsi andare, di smetterla di soffrire così
inutilmente; in un modo o nell’altro ora stava liberando se stesso
dall’incertezza.
I'm not strong
enough to stay away
What can I do?
I would die without
you
In your presence my
heart knows no shame
I'm not to blame
Cause you bring my
heart to it's knees
And it's killin' me when you're away, I wanna
leave and I wanna stay.
I'm so confused, So
hard to choose.
Between the pleasure
and the pain.
And I know it's
wrong, and I know it's right.
Even if I try to
win the fight, my heart would overrule my mind.
And I'm not strong enough to stay away
*
Non sono abbastanza forte per starti
lontano
Cosa posso fare?
Io morirei senza te
Quando sei con me il mio cuore non conosce
pudore
Non sono da biasimare
Perché tu metti il mio cuore in ginocchio
E mi uccide la tua lontananza, voglio andar
via, voglio restare
Sono così confuso, è così difficile
scegliere
Tra il piacere ed il dolore
E so che è sbagliato, so che è giusto
Anche se cercassi di vincere questa
battaglia, il mio cuore avrebbe la meglio sulla mente
Non sono abbastanza forte per starti
lontano.
Aoi continuava a cantare la sua disperazione, la sua voglia di capire
che ne sarebbe stato della sua vita dal momento in cui avrebbe lasciato
risuonare l’ultima nota. Cosa pensava di lui Kou in quel momento? Di certo non
poteva sapere che, in quello stesso istante, una lacrima stesse scivolando
lungo la guancia pallida del chitarrista. Una lacrima seguita, subito dopo, da
altre stille di felicità sgorgate per testimoniare l’impossibilità di trattenere
un sentimento tanto grande quanto inaspettato; non avrebbe mai immaginato che
quel giorno sarebbe arrivato. Il giorno in cui finalmente avrebbe potuto
leggere nel cuore dell’uomo che aveva desiderato così tanto e che mai avrebbe
pensato sarebbe stato così facile avere. Gli sarebbe bastato allungare la sua
mano e lo avrebbe trovato lì, invece aveva lasciato che mille paure fermassero
il suo incerto incedere. La voce di Yuu continuò a raggiungere il suo cuore e
lenirlo.
There's nothing I can do
My heart is chained
to you
And I can't get
free
Look what this love
did to me
And it's killin' me when you're away, I wanna
leave and I wanna stay.
I'm so confused, So
hard to choose.
Between the
pleasure and the pain.
And I know it's
wrong, and I know it's right.
Even if I try to
win the fight, my heart would overrule my mind.
And I'm not strong
enough to stay away
*
Non c’è niente che
possa fare
Il mio cuore è incatenato a te
E non posso liberarmi
Guarda cosa mi ha fatto questo amore
E mi uccide la tua lontananza, voglio andar
via, voglio restare
Sono così confuso, è così difficile
scegliere
Tra il piacere ed il dolore
E so che è sbagliato, so che è giusto
Anche se cercassi di vincere questa
battaglia, il mio cuore avrebbe la meglio sulla mente
Non sono abbastanza forte per starti
lontano.
Le
stesse note che avevano dato inizio all’ultima canzone dell’esibizione, le
diedero la fine. Le fans si lasciarono andare ad
un’ovazione senza pari, che riempì di gioia e soddisfazione il cuore dei
musicisti che si erano appena esibiti e che, dopo essersi inchinati al pubblico
sovrano, si ritirarono dietro le quinte. Solo il vocalist sembrava non essere
sereno come gli altri mentre percorreva in silenzio i corridoi che lo avrebbero
portato in camerino.
“Aoi-san non sei felice? Siamo stati
bravissimi.” Kazuki si era rivelato una persona
splendida e Yuu avrebbe sempre ringraziato la fortunata serie di eventi che li
avevano portati a conoscersi così intimamente e a scoprirsi grandi amici.
“Si, sono felice, siete stati grandiosi, altro che bravi!” i tre
componenti dei bon:cra-z esultarono felici nell’aver
ricevuto un complimento simile dal loro senpai.
“Torno subito, voi cominciate a festeggiare.” detto questo si allontanò dal
camerino sentendo un tappo di spumante saltare per finire chissà dove; gli
sarebbe bastato arrivare al privè e tutto sarebbe finito. Quella sensazione di
incertezza lo avrebbe lasciato per sempre. Che l’esibizione fosse stata
splendida non alleggeriva di certo il suo cuore, su cui gravava un macigno che
sarebbe andato via soltanto quando avrebbe incrociato lo sguardo con quello di Uruha. In un modo o nell’altro, ormai si era dichiarato e
non sarebbe mai più potuto tornare indietro. Non fece in tempo a svoltare
l’angolo che si ritrovò quasi a terra spinto da qualcuno che, correndo a
perdifiato, non si era reso conto di dove stesse andando.
“Yuu…”
Avrebbe riconosciuto quella voce tra mille e, quando alzò il volto
dolorante, quello di Uruha era lì ad aspettarlo. Non
riuscì a formulare un pensiero sensato da dire che Kou gli saltò addosso
abbracciandolo e stringendolo a sé più forte che poteva, lasciando che le
labbra sognate notte e giorno diventassero una cosa sola con le sue. Se gli
avessero detto che un giorno il suo desiderio più recondito si sarebbe
avverato, probabilmente avrebbe dato a tutti dei pazzi visionari. Ed avrebbe
avuto torto, perché Kouyou ora era proprio lì, a stringerlo quasi volesse
inglobarlo dentro di sé e a baciarlo con un desiderio senza pari. “Perché non
me lo hai detto prima?” fu la domanda sussurrata da quelle labbra così
particolari, a pochi centimetri dalle sue. Riusciva a sentire il suo profumo
inebriante e quasi gli diede alla testa, privandolo del tutto di quella poca
lucidità che ancora custodiva gelosamente.
“Potrei farti la stessa domanda.” Aoi
era a corto di fiato e non era di certo colpa del concerto. Solo allora si rese
conto degli occhi dell’altro resi liquidi dalle lacrime non versate. “Che fai
ora, piangi?” una mano si posò leggera sulla guancia di Uruha
proprio quando una di quelle lacrime creava la sua scia umida.
“Sono troppo felice per non farlo.”
“Faresti meglio ad abituarti a tutta questa felicità perché io ti
renderò felice per sempre, te lo prometto.”
Un altro bacio fu la tacita promessa di amore eterno.
~Fine~
Note: ok, non credevo che avrei
mai scritto la parola fine in vita mia xD col
‘meraviglioso dono della sintesi’ che mi ritrovo non avevo ancora sperimentato
questa sensazione. E’ appagante, cavolo. Mi sembra di aver finito chissà quale
racconto assurdo ed invece è solo una shot *^* che
spero vi sia piaciuta u_u a me è piaciuta scriverla,
ora credo di capire cosa porta a scrivere una shot.
Prima non le leggevo neanche, mi sembravano troppo autoconclusive xD ma va?! Ma ora capisco che vuol dire quando un pensiero
ti martella la testa finché non lo scrivi…e quanto ti
senti soddisfatta dopo!!!!!!! *^* Sono rimasta almeno dieci minuti a fissare la
pagina word, lo devo ammettere .-.
Devo ringraziare assolutamente
la mia tesora, amora, Sensei che mi è stata vicina e mi ha guidato nei primi
approcci ♥ come al
solito senza di te tutto questo sarebbe rimasto nella mia testa e mi
avrebbe assillato per mesi xD grazie tesora mia ♥
Grazie
a chi ha letto la shot in anteprima e mi ha convinto
a postarla xD ♥
E
grazie anche a tutte voi che avete letto la mia prima shot
qui ^^ grazie infinite, di cuore m(_ _)m ci tengo particolarmente a conoscere
il vostro pensiero n_n
Mi
eclisso e finire la long in costruzione ^^ alla prossimaaaaa~
Baci, Strix ‘*’