Scrivo questa storia perché è un po' che mi ronza in testa di fare una Frontiershipping seria e così ho deciso di buttare giù due righe.
Il banner qui sotto fa parte della mia nuova iniziativa. Siccome ho fatto richiesta ancora tre mesi e passa fa per l'aggiunta dei personaggi del manga all'elenco della sezione e visti i tempi che ci stanno mettendo ho deciso di prepararmi già in anticipo per le shipping.
Cosa sono le shipping vi starete chiedendo? Uno ship è un nome che viene affibbiato dai fan ad una determinata coppia di alcuni fandom, per esempio nell'anime di pokémon la coppia Ash/Misty viene chiamata Pokéshipping.
Avevo già proposto l'utilizzo dei nomi delle ship invece delle coppie tizio/caio nella sezione, ma siccome non sono stato ascoltato per l'anime ho deciso di battermi almeno per il manga.
In questa discussione del forum di EFP: http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9694089&#idm114560127 ho postato alcuni banner di prova da inserire nelle storie che usino delle coppie provenienti dal manga o dal videogioco. La mia intuizione è che se tutti quelli che approvano l'idea di usare i nomi shipping nella sezione al posto di tizio/caio mettessero uno o più dei banner nelle proprie storie potrei fare un elenco da mostrare nel forum dicendo: "Tutti questi autori la pensano come me, legalizzate gli shipping!"

Se anche voi siete della mia stessa idea fatevi sentire sul forum, proponete qualche immagine ho realizzate i vostri personalissimi banner, insomma, lottate per le nostre coppie, FIGHT FOR OUR SHIP!

CLICCA SULL'IMMAGINE SE ANCHE TU VUOI ADERIRE AL PROGETTO SHIPPING

La luce del crepuscolo si faceva sempre più debole fuori dalla finestra mentre Crystal era intenta a pulire le stoviglie della sua misera cena: cibo surgelato. Nonostante fosse venduto in appositi contenitori lei manteneva l'abitudine di consumarlo nei piatti ordinari, per non doversi rivedere ogni volta in uno dei trentenni single che spopolano nelle sitcom su Pokémondo il giovedì sera.
La ragazza ormai donna stava ammirando gli ultimi travagli del sole che presto si sarebbe andato a coricare oltre le montagne, segnando la fine di un'altro giorno della sua vita. Mega gli porse la sua ciotola tenendola stretta tra i denti, Il pokémon aveva la stessa aria stanca della sua allenatrice, stremata dalle infinite catture che aveva dovuto effettuare durante la sua giovinezza.
Crys prese l'oggetto di plastica e immerse anche quello nel lavandino ormai ricolmo d'acqua calda, prima di perdersi nuovamente nelle sue fantasie.
Ricordava ancora i giorni passati con gli altri Dex Holders, le facce di Red, Green, Blue, Yellow, Gold...
Nel pensare al suo volto Crys si passò una mano sul petto: le ferite che quel ragazzo aveva lasciato nel suo cuore non si erano ancora rimarginate, rimanendo aperte e sanguinanti dopo ben tredici anni...
Le rovine di Shinto... ricordava ancora quello che era successo a Silver, accecato da un attacco di Crobat, ma che nonostante ciò era riuscito a contrattaccare le forze del Team Rocket e permettere così a lei e a Gold di distruggere le copie dei leggendari create da Arceus. Tutta quella sua forza d'animo non gli avevano permesso di capire quanto fosse stata grave la sua situazione.
Poco dopo lei e Gold avevano iniziato a frequentarsi. Era iniziato tutto quasi per gioco. Entrambi volevano risollevarsi per quello che era successo al loro compagno e poi, così avevano qualcosa da fare assieme dopo essere andati a trovare Silver in ospedale.
Era tutto così nuovo per lei. Nessun ragazzo la aveva mai trattata così. Gold la andava a prenderla in laboratorio, la portava ovunque volesse ed era sempre disponibile per ogni cosa. Quel ragazzo era un po' un imbecille, ma aveva un suo fascino.
Passato un anno però l'incantesimo finì quando le disse che la cecità del loro compagno non era temporanea, ma soprattutto che lui aveva scoperto di provare dei sentimenti per il ragazzo dai lunghi capelli rossi.
Lei ci era rimasta un po' così, stupita dal sentire una simile affermazione da quel casanova di Gold, lo stesso ragazzo che sino al giorno prima l'aveva baciata appassionatamente sotto casa sua.
Così i due allenatori erano spariti dalla sua vita, fuggiti chissà dove per avere un po' di intimità, per poter essere felici. Anche se ciò significava rovinare la sua di felicità.
Dopo Gold nessun ragazzo aveva più avuto il piacere di assaporare le sue labbra, inavvicinabili per tutti quelli che non la conoscevano. Per coloro che sotto la scorza di serietà e grinta che la rivestivano non sapevano scorgere il cuore infranto di una fanciulla innocente all'amore.
Il suono del campanello destò Crys dalla sua trance e accompagnata da Mega andò a vedere chi era venuto ad importunarla a quest'ora.
"Probabilmente sarà qualche testimone di Arceus un po' tardivo o magari qualche venditore porta a porta... " pensò tra sé e sé, tutta gente per cui le non aveva il ben che minimo tempo.
Quando aprì la porta del suo appartamento però non si trovò davanti nessun individuo con mazzi di foglietti o cataloghi di ciarpame da appiopparle, ma un uomo che le arrivava appena al collo con una pettinatura bionda a spazzola biondo e due occhi verdi che la fissavano estasiati.
Fu un piccolo particolare che però desto la sua attenzione, il medaglione che portava al collo era chiaramente la gemma che un suo vecchio amico portava sempre con sé.
- Emerald?!? - esclamò stupita Crystal nel vedere dopo tanto tempo il bambino che aveva incontrato molti anni prima in un orfanotrofio.
- Disturbo? - chiese pacatamente lui prima che Crys gli facesse cenno di entrare.
L'uomo che aveva appena fatto il suo ingresso in casa sua non sembrava proprio Emerald. Erano passati anni dall'ultima volta che si erano sentiti e ricordava ancora come fosse poco più che un nanerottolo ai tempi, tanto da aver bisogno di braccia e gambe artificiali per potersi muovere agevolmente. Adesso invece aveva braccia e gambe robuste, nonostante fosse rimasto abbastanza basso di statura.
Indossava un completo verde scuro con pantaloni marroni, un richiamo a quello che aveva quando sfidò la Battle Frontier di Hoenn.
Anche se aveva solo tre anni in meno di lei sembrava molto più giovane: il suo volto non era solcato da rughe e i suoi occhi mantenevano ancora la stessa lucentezza della sua giovinezza.
Per Emerald invece era stata una sorpresa trovare la sua amata Crystal così sciupata. Mentre lo faceva accomodare in sala da pranzo gli sembrò che il tempo si fosse portato via tutta la sua grinta, lasciandola senza voglia di vivere.
I suoi occhi erano spenti e i suoi capelli non erano più lucenti come un tempo, con delle ombre grigie nella sua chioma castana.
- Allora? Cosa mi racconti? - chiese lei mentre si affrettava a preparare una moka di caffè, con Mega che cercava di rendersi utile lanciando sul tavolo le tazzine. Emerald afferrò i pezzi di ceramica appena in tempo perché non finissero in frantumi prima di ribattere:
- Nulla di che. Tu piuttosto? Come mai così smorta? - dopo tanti anni che non si vedevano non sapeva esattamente come rompere il ghiaccio, ma qualcosa doveva tentare.
- Tutto quel catturare pokémon deve avermi fatto invecchiare precocemente. Ho appena trent'anni e sembro già una cinquantenne! - esclamò lei voltandosi verso il suo ospite e cercando di fingere un sorriso.
- Sai, sei diventato davvero un bell'uomo. - disse Crystal nel modo più naturale possibile, mentre il rossore sul volto di Emerald cresceva assieme al gorgoglio del caffè.
- Ggrazie. - rispose lui - Ho seguito il tuo consiglio. Ho fatto una cura per l'ormone della crescita e come vedi ha funzionato. Se non fosse stato per te ora sarei ancora alto come un Oddish.... -
Crystal prese la moka e iniziò a versarne il contenuto nelle tazze - Non c'è di che. Lo sai che io ci sono sempre quando hai bisogno... -
I due erano seduti uno di fronte all'altro, scambiandosi occhiate fugaci mentre sorseggiavano l'amara bevanda.
- Perché sei venuto fin qui, in questo posto sperduto? - chiese la donna al suo ospite dopo aver appoggiato la tazzina davanti a lei.
- Volevo vederti. - rispose semplicemente Emerald - Avere notizie degli altri Dex Holders. Successo qualcosa di interessante di cui io dovrei essere a conoscenza? -
- Beh, Red e Yellow si sono sposati. -
- Davvero?!? - esclamò stupito Emerald mentre sul volto di Crys si appariva un sorriso divertito.
- Certo. Lo sapevamo tutti che sarebbe successo. Mi sembra che abbiano anche avuto una bambina, Orange. Ora dovrebbe aver compiuto quattro anni... -
- Wow, non avrei mai creduto che tra loro ci fosse quel tipo di sentimento... -
- Già. Anche Ruby e Sapphire stanno ufficialmente insieme, anche se, a quanto pare, non abbiano voluto sposarsi. -
- Questa invece me l'aspettavo... - stavolta era Emerald a sogghignare.
- Già, mi pare che Sapphire non abbia voluto sposarsi perché sapeva che Ruby avrebbe sicuramente voluto organizzare qualcosa di pazzesco per il loro matrimonio e non voleva rischiare di mettere in pericolo la loro relazione... -
- E Green? Tra lui e Blue c'è qualcosa? -
- Ufficialmente no, ma penso sia semplicemente perché Green non vuole ammettere di poter essere stato conquistato da una ragazza così "fastidiosa", come la definisce sempre lui."
- E tu? - chiese curioso Emerald.
- Io cosa? - rispose Crys.
- Insomma, tu e Gold... - Erano passati molti anni, però Emerald sapeva che c'era qualcosa tra loro. Infondo era venuto lì anche per quello.
- Gold? Niente, non c'è mai stato nulla tra di noi. - rispose seccamente lei.
L'uomo rimase stupito da una simile affermazione. Com'era possibile che in tutti quegli anni Gold non ci avesse mai provato con lei?
- A proposito, che fine a fatto Gold? -
- Non lo so e non mi interessa. - rispose stizzita lei. Evidentemente il tema doveva toccarla sul vivo. Ci aveva visto giusto. Doveva essere successo qualcosa tra lei e il borioso Dex Holder.
Magari era colpa di Gold se lei si era ridotta così.
- Crys, è successo qualcosa con Gold?-
- No, niente. -
- Guarda che me lo puoi dire, non siamo più bambini... -
- NO! - esclamò lei - Non è successo assolutamente niente! -
Crystal si alzò bruscamente dal tavolo e prese con sé le tazze, prima di buttarle a malo modo nel lavandino.
- Crys... - cercò di dire lui.
- Bene Emerald, sono felice che tu sia venuto, ma è meglio che tu vada, si sta facendo davvero tardi. - e dicendo così si avviò verso la porta, seguita a ruota da Emerald, accompagnato da Mega.
Mentre lo fissavano riusciva a intravedere un velo di tristezza negli occhi di Crystal, e lui aveva capito qual'era il suo problema: qualunque cosa era successa con Gold doveva averla lasciata ferita nel profondo, e lui non poteva abbandonarla così, dopo tutto quello che lei aveva fatto per lui.
Perché lui era sempre stato innamorato di Crystal, quella tenera ragazza che aveva incontrato tanti anni prima in un orfanotrofio e i cui occhi ora gli stavano implorando aiuto.
Con un gesto improvviso Emerald si lanciò su di lei, stringendola con le proprie braccia e premendo la testa contro il suo petto.
Crys rimase stupita da una simile reazione, ma non appena cercò di reagire Emerald iniziò a parlarle.
- Mi dispiace Crys. - Il tono con qui disse quelle parole aveva qualcosa di strano, che lasciava Crystal stranita.
Emerald sentiva il cuore della donna battere all'impazzata per via del suo gesto, ma prima di andarsene doveva dirgli quello che pensava.
- Non so cosa Gold ti abbia fatto, ma non puoi lasciarti andare così. -
Emerald la stringeva forte a sé, l'odore di Crys riempiva il suo naso e popolava la sua mente di antichi ricordi.
- Crys, non riesco a vederti così. -
- Cosa stai dicendo, Emerald? - disse lei cercando di staccarselo di dosso.
- Crys, non ci riesco perché io ti amo. -
Il cuore di Crystal saltò un battito. Emerald le aveva appena detto che la amava? Il ragazzino che non vedeva da più di diciassette anni era venuto sin lì solo per dirle questo?
Emerald sollevò la testa e guardò la donna dritta negli occhi, prima di continuare:
- Non so se tu potrai mai vedere in me qualcosa, ma sappi che ciò non cambierà il mio sentimento per te. Ti prego, non soffrire così per lui. -
L'uomo fece per staccarsi, quando sentì le braccia di Crystal stringerlo a sua volta. La guardò ancora, stava piangendo.
- Mi ha abbandonata... - singhiozzava, mentre si abbassava per appoggiarsi sulla spalla dell'amico.
Lui la strinse a sé, cercando di rassicurarla.
- Ormai è passato, non pensarci più. - le sussurrò lui, mentre faceva cenno a Mega di andare a prendere dei fazzoletti per la sua padrona.
Mentre continuava a piangere e a rantolare Emerald si sentiva partecipe del rancore che la sua amata si era tenuta dentro per tutti quegli anni, quello stesso rancore che l'aveva costretta in quella vita di insoddisfazione.
Lui le disse che qualsiasi cosa sarebbe successa non l'avrebbe mai abbandonata. Che sarebbe stato li per lei, fino a quando non fosse stata meglio.
Quando ebbe finito il Dex Holder si fece aiutare da Mega e la accompagnò in camera sua.
La stanza era spaziosa e aveva addirittura un letto matrimoniale. Emerald la fece sedere sul letto prima di dirigersi verso la porta.
- Aspetta! - sentì un singhiozzo provenire da Crys - Hai almeno un posto dove dormire? -
- Pensavo di andare in un centro pokémon... - rispose lui.
- Allora rimani qui a farmi compagnia, almeno stanotte... - Crys abbozzò un sorriso, mentre Emerald sapeva che, almeno per una volta, sarebbe riuscito a rendere felice la sua amata, anche solo con la sua presenza.