The beginning

 

7 Dicembre 2017
 

"Margaret! Vieni a darmi una mano?" gridò Jacqueline dalla sua ormai ex camera. 

"Sì, arrivo tesoro" le rispose la sua migliore amica.
 

Jacqueline si stava trasferendo insieme a lei in Canada, più precisamente a Stratford, finalmente a vent'anni poteva dichiarare il suo secondo sogno avverato.

Desiderava così tanto questo trasloco da almeno sei anni e ora non riusciva a crederci, era estasiata all'idea.

Presero gli ultimi due scatoloni rimasti e con l'aiuto dell'omone robusto - il vicino-  li misero a posto. Dopo aver ricontrollato due volte se fosse tutto dentro, chiusero il baule e lanciarono un gridolino eccitato. Erano pronte.
 

Entrambe salutarono le loro rispettive famiglie; la madre di Jacqueline non lasciava trasmettere nessun segno di tristezza, era una donna forte, ma lei sapeva esattamente che le sarebbe mancata, le sarebbero mancati tutti ma aveva promesso che sarebbe tornata ogni tanto.

"Pronta Line?" chiese la rossa.

"Sono pronta, piccola!" rispose la castana esultando.

Margaret schiacciò veloce - troppo veloce - il pedale dell'acceleratore, tanto che la povera macchina dovette fare due balzi prima di partire.

Il viaggio in macchina durò circa mezz'ora dato che l'areoporto era vicino, i bagagli e gli scatoloni li avrebbero ripresi poi quando l'aereo sarebbe atterrato, mentre la macchina, be' quella sarebbe rimasta lì e ne avrebbero noleggiata un'altra nella loro nuova città.
 

Quello era forse il viaggio più lungo che Jacqueline avesse mai fatto, nonostante avesse il suo amato portatile fra le mani, era piuttosto noioso.

Non poteva fare a meno di ascoltare la musica, così frugò nelle cartelle contenenti vari brani e trovò subito la canzone che cercava: All I want is you, Justin Drew Bieber. Quel brano era di qualche anno fa, ma era uno dei suoi preferiti e poi era Dicembre e chi non ha voglia di un bel ritmo natalizio? 

Bieber aveva continuato la sua carriera da cantante, ma ora non si sentiva più tanto come prima, lei lo seguiva ancora, ma ultimamente non aveva saputo niente su di lui ed il fatto che ora si stesse trasferendo nela città natale di quello splendore, be' non faceva che emozionarla ancora di più.

Dopo circa otto ore (lunghissime) poterono scendere dall'aereo e recarsi a ritirare i propri bagagli e scatoloni.

Un elegantissimo ragazzo vestito di una divisa verde pino si avvicinò a loro con un gentile sorriso stampato sulla sua incantevole faccia. Capelli biondi, occhi blu, sorriso a trentadue denti, alto, una meraviglia.

Giusto per non sbavare davanti a lui, le due ragazze porsero le loro valige e si fecero accompagnare fino alla loro nuova macchina: una Lamborghini laccata di nero, lucida e con i sedili in pelle.
 

Jacqueline aveva sempre desiderato quella macchina, suo padre e suo fratello la assillavano costantemente con le macchine e da lì ebbe una specie di 'passione' per le lambroghini, o per lo meno la sua.
 

Il ragazzo biondo stava quasi per inchinarsi davanti alla loro macchina e le ragazze ne furono compiaciute.

"Signore posso fare un giro con voi?" chiese ad un tratto lui senza garbo.

Margaret scoppiò in una delle sue risate fracorose cacciando la testa all'indietro e rimettendosi serie gli rispose: "Senti bell'uomo, noi abbiamo fretta di andarcene quindi scansati alla svelta, oh, e grazie per le valige".

Questa volta era Jacqueline alla guida, anche lei schiacciò l'accelleratore velocemente, ma a differenza di prima, la macchina sfrecciò via come il vento lasciando il bell'uomo a bocca aperta.

Bonjour bellezze.
Questa è la prima fan fiction che pubblico, non che scrivo
perchè ne avrò scritte 76567765, ma ve be'.
Questa però mi sembra carina, poi dite voi come vi sembra :)
Alla prossima puntata (?)