La puntata 3x05 mi aveva del tutto sconvolto. Non sono più riuscita nemmeno a guardarla.
Ma dato che adoro procurarmi dolore (come il mio amato Stef, del resto) ho deciso di analizzare quella che , a mio modesto parere, è una delle scene più intense e coinvolgenti dell'intero show. Quella che mi ha fatto amare Stefan più di quanto non abbia mai fatto prima, a prescindere da ciò che è accaduto dopo.
Pochi capiscono questo personaggio. Non è semplicemente un cattivo che finge di essere buono. Lui è molto di più. Mi domando come si possa ancora definirlo "noioso"...  Stefan non è mai scontato o prevedibile. E' un moderno Dottor Jeckill . O buono o cattivo. Il bene e il male nello stesso corpo, che si affrontano di continuo. Far coesistere queste sue parti di lui è quasi impossibile. Forse solo il suo amore per Elena potrebbe riuscire nell'intento. E' così devastante e profondo, che anche il suo lato "ripper" potrebbe innamorarsi di lei. =)
 Ditemi, cosa c'è di noioso in tutto questo?

DearDiary

 Non sei stato abbastanza veloce.
Ci hai provato ad evitare il disastro. A salvarla. A fermare la bestia che ora ti comanda.
Non ci sei riuscito.
Avresti dovuto puntare più in alto, dritto al centro del petto. Eppure neanche adesso ci tieni a morire, nonostante tutto.
Non puoi morire. Non sei pronto ad abbandonare questo mondo, non così. Mentre non sei più te stesso...
Non vuoi morire con l'immagine di lei  nella mente, dei suoi occhi traditi e feriti, consapevole del fatto che non ti guarderà mai più come prima...
Per cosa vivi allora? Te lo chiedi spesso, e la risposta è sempre la stessa.
Vivi attraverso loro.
Attraverso Elena, non smettendo di amarla un solo istante.
Attraverso Damon, continuando a proteggerlo e a tenerlo al sicuro.
E' questa la tua missione. Amare lei, salvare lui.
Sono loro, la tua umanità. La tua salvezza.
Non puoi sapere se saranno di nuovo felici un giorno... Ma la speranza che lo siano, è quella a tenerti in vita.
Sei anche disposto a lasciarla a lui. Il suo amore non è certo minore del tuo. Starà bene con Damon. Anche se farà terribilmente male osservarli da lontano. Ma sei pronto a farlo!
Non potrai mai tornare, fingere di essere di nuovo quello di prima. Nei loro occhi, in quelli di  lei soprattutto, ci sarà sempre lo Stefan con le labbra macchiate di sangue innocente. Come potresti sostenere di nuovo il suo sguardo e fare finta che nulla sia cambiato?
Non sei riuscito nel tuo intento di ucciderti. Non ci hai nemmeno provato in realtà. Spezzare quel bastone e conficcarselo nel ventre, non basta ad ucciderti. E tu lo sai, lo sapevi anche prima.
E' stata solo una scusa. Non hai provato ad ucciderti, solo a rallentarti per permetterle di scappare.
Uccidendoti non avresti mai potuto sapere se lei sarebbe riuscita a mettersi in salvo.
E' solo quello che conta adesso. Lei...
Perchè Damon può farcela. E' forte, può riuscire a superare tutto questo, ma lei no. E se le accadesse qualcosa per colpa tua, allora si che desidereresti davvero la morte, che in ogni caso non basterebbe a salvarti.
Klaus ti ha in pugno. Nemmeno ucciderti ti è concesso. Ti toglie quel bastone dalle mani e non è certo salvarti il suo obiettivo. Solo prolungare la tua condanna ancora un po', torturandoti.

"Questo si che è affascinante! Non ho mai visto prima nulla di simile...L'unica cosa più forte del tuo desiderio di sangue è l'amore che provi per questa ragazza."

Si... una cosa giusta l'ha detta. Nemmeno Klaus è così cieco.
Lei ti sta guardando. Senti il suo cuore battere impazzito, il suo sangue scorrere come un fiume nelle vene. Una parte di te sente solo quello e vede in Elena solo il contenitore di tutto quel caldo nettare. Ma non gli farai avere il sopravvento su di te! Questo mai.

"Perchè non smetti di amarla?"

"No!"

Le tue emozioni, quelle che ti stanno facendo soffrire così tanto, sono tutte racchiuse in quell'unica sillaba. C'è la rabbia, il tormento, la colpa, la disperazione. C'è l'amore, la tua forza, il vecchio te.

"Oh andiamo, la tua umanità ti sta uccidendo."

Non importa... se la perdessi, non vivresti più. Ti limiteresti ad esistere. Fa male. E' doloroso e insopportabile. Un'autentica maledizione, ma sei pronto a fartene carico.
E' Elena la tua umanità. E non è lei che ti sta uccidendo. Non è colpa sua.
E' il tuo amore per lei che ti sta lentamente annientando.

"Spegnila."

Lo vorresti. Vorresti davvero farlo. Spegnere tutto. Non pensare più a niente. Mettere fine a quell'agonia che nemmeno la morte renderebbe più sopportabile. Sarebbe tutto così facile se non provassi più nulla... Ma non puoi farlo.

"Ti ho detto di spegnerla."

"NO!"

Stavolta glielo urli contro, permettendoti anche di spingerlo. Dovrebbe essere un affronto per lui, ma invece pare addirittura divertito dalla tua caparbietà. Credeva davvero di averti completamente asservito a lui. Il suo stesso fallimento lo diverte e alimenta la sua rabbia.

"SPEGNILA!"

E di colpo, la fine.
E' finita.
Lo sai nel momento esatto in cui riesce ad incatenarti al suo sguardo, al quale non riesci a sfuggire. Fine dei giochi.
Le senti scivolare via. Le tue emozioni, quelle che hai difeso così strenuamente, scivolano via dal tuo corpo come acqua.
Una sensazione di leggerezza ti dona un sollievo che non pensavi di poter di nuovo provare. Non devi più combattere. Niente più dolore, tristezza, senso di colpa. Niente più inutili sofferenze. E' tutto finito.
Sei un guscio vuoto ora. Non c'è più traccia dell'amore che tanto hai difeso e che tanto ti ha torturato. Non c'è più niente.
E per un attimo, l'ultimo di lucidità prima del buio assoluto, un pensiero ti sfiora la mente.
Un pensiero rivolto proprio al tuo carnefice.

Grazie...

***