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Autore: Ryan Shirogane    27/07/2006    5 recensioni
Fly e Heath si incontrano al matrimonio di Deb e Simmo, che accadrà?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heath Carroll
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Blue Water High era sempre la stessa, stesso odore, stesso mare, stessa gente

Blue Water High era sempre la stessa, stesso odore, stesso mare, stessa gente. Tutto uguale; possibile che in tre anni non era cambiato niente? Fly si guardò intorno decidere di tornare era stata un’idea improvvisa quanti ricordi la legavano a quel posto meraviglioso? Heath... il pensiero del ragazzo biondo, con il tatuaggio sulla spalla le ritornò alla mente con pò di delusione. Aveva deciso di tornare dopo la telefonata di Matt.

Flash Back:

Si stava facendo una doccia, quel giorno per lei era stato fin troppo pesante, come tutte le mattine era stata all‘università, poi aveva fatto lo spot pubblicitario.Il suono del cellulare la distrasse dalla doccia. Dapprima decise di lasciarlo suonare, ma quando la sua suoneria diventò troppo insistente uscì dalla doccia decisa a rispondere. Guardò la schermata: numero sconosciuto.

- Pronto?- rispose sicura, anche e un pò scocciata dalla circostanza.

“Pronto, sto cercando Fly Watson...” Da quanto tempo non sentiva chiamarsi Fly da qualcuno che evidentemente non era di famiglia? Era una voce maschile che nei suoi ricordi in qualche modo ricordava.

- Sono io. Mi dica...- disse pacata.

“ Fly sono Matt...”

- Matt? Capelli biondi, occhi azzurri, secchione e surfista eccezionale?- Rise il ragazzo al di là della cornetta.

“Tutto quello che hai detto, ma togli quell’eccezionale a surfista”

- Il solito modesto! Dimmi Matt a cosa devo l’onore di questa chiamata? E’ successo qual cosa? -

“No, non preoccuparti, Deb e Simmo hanno deciso di sposarsi ed io sto spiccando i salti mortali per riunire il nostro vecchio gruppo!”

- Finalmente era ora! Così Simmo c’è l’ha fatta! -

“Già ma tu verrai no?”

- D’accordo ok! -

Fine Flash Back

Si guardò nuovamente intorno, vide l’accademia in lontananza. Forse si rivide surf are in compagnia di un moretto dal fisico perfetto. Heath... ogni volta che quel pensiero riaffiorava nella sua testa, lo spingeva lontano. Come si dice? Lontano dagli occhi lontano dal cuore. Ma dal suo cuore il giovane Carrols non si era mai allontanato. Aveva provato tante e tante volte, senza successo. Heath era stato il suo primo amore, odiava dirlo ma era stato il più importante della lunga lista che aveva avuto negli ultimi mesi. Chissà se si ricordava di lei. C’era quasi era davanti alla porta ora doveva solo suonare. Una figura femminile aprì la porta fu allora che si ricordò: perri!

- Chi è? Fly?!-

- Perri!-

Si abbracciarono le amiche, per la miseria Perri era diventata veramente bella, no che prima non lo fosse stata, anzi, ma ora era una donna, una prima donna e gli anni da modella avevano solo aggiogato. Fly aveva desiderato tante volte essere bella quanto lei.

- Sono felice che tu sia venuta! Entra! Qui siamo tutti preoccupati Deb è in ipertensione, Matt e gli altri cercano di aiutare Simmo a calmarsi perché è super agitato per dopodomani. -

Comprensibile pensò Fly, chissà come doveva essere stare a due giorni dal giorno che avrebbe cambiato per sempre quello di due persone, “Io e te” era un conto ma il “Noi” spaventava un pò tutti. Guardò il salotto: Bec ed Anna erano sedute sul divano e cercavano di sistemare le bomboniere.

-Fly!-

Certo gli abbracci delle più care amiche gli erano mancate non poco, era tutto come era stato. Tranne qualcosa: lei. Fiona Watson era cambiata, un giorno si era svegliata ed aveva deciso di non voler più essere la piccolo ed onesta Fly. Si era iscritta a medicina ell’università di Canberra e nel tempo libero girava spot pubblicizzando tavole da surf costose e all'avanguardia. Giusto per pagarsi gli studi, forse ormai era una scusa visto che si era abituata al suo lussuoso appartamento nei quartieri alti di Canberra. Bec era cresciuta, le sue gambe erano ancora più lunge e belle chissà se la storia con Edge era continuata? Anna invece non era cambiata, aveva la solita faccia amica che l’aveva consolata in tanti momenti disperati, e notti insonni per la lontananza da casa. Guardò la ragazza ancora una volta riconoscente.

-Fly... è bellissimo rivederti!- Disse la tedesca.

-Lo stesso vale per me ragazze!-

-Ti trovo benissimo Fly- esclamò Bec.

- Anch’io-

Nel momento in cui la porta si aprì il suo cuore si fermò, dopo tre anni eccolo lì davanti a lei più bello che mai, con i suoi capelli ribelli che non stavano mai fermi, con i suoi occhi profondi capace d’incantarla. Deviò lo sguardo diretto a lui, troppo male avrebbe causato guardarlo ora. Si diede mentalmente della stupida, cosa voleva dimostrare infondo? Di che cosa aveva paura?Di lui? Di Heath il ragazzo più semplice del mondo? Sposto accidentalmente lo sguardo su Matt, Accidenti se era diventato bello. Edge stesso corpo, stessa stazza, degna del campione che era. Simmo.

- Piccola Fly!- L’abbraccio Simmo, il suo allenatore colui che l’aveva resa una campionessa, doveva a lui gran parte del suo successo. Era solamente grazie a qell’uomo se ora poteva godersi il lusso. Il lusso di pochi sforzi. La serata passo velocemente tra gli urli isterici di una Deb preoccupata per il parrucchiere che non sarebbe potuto venire il giorno del matrimonio. Simmo che aveva perduto il numero dell’autista, del prete, del ristorante e ancora Deb preoccupata per il fioraio che aveva sbagliato fiori, il vestito troppo largo.

- Calmati Deb! Abbiamo ancora un giorno per sistemare tutto vedrai, per il parrucchiere ci penso io ed anche al fioraio e al resto, tu ora vai a dormire e riposati domani penseremo al vestito -

- Grazie Fly... davvero ragazzi grazie per quello che state facendo per noi - Esclamò Simmo dirigendosi in camera con la sua futura consorte. Fly sospirò di sollievo con tutti gli altri sentendo la pace di una casa silenziosa.

- Bene ragazzi... dobbiamo prendere in mano la situazione se vogliamo evitare che Deb impazzisca e Simmo esaurisca-

- Sì ma cosa possiamo fare? Infondo il matrimonio è dopodomani!- Disse Edge

- Già come facciamo con il parrucchiere, il vestito largo, il ristorante, il prete-Concluse Bec.

- Allora al parrucchiere ci penso io... posso chiamare uno che mi taglia i capelli prima degli spot, Giacomo è italiano ed anche molto bravo, Perri conosci qualche sarta di scena?- chiese speranzosa Fly

- Ora che mi ci fai pensare c’è né una molto brava posso provare a chiamarla?!- disse Perri

- Perfetto!-

- Ragazzi voi domani rintraccerete il prete e l’autista e troverete un ristorante. -

- Bec , Anna voi due trovate una fiori cultura e scegliete i fiori che desiderava Deb... -

- Benissimo... allora si va a dormire? - Matt come al solito era stato il più saggio. Si salutarono, Fly preferì andare fuori, a prendere una boccata d’aria. Profumo di mare, odore di quel posto che gli ispirava tanti ricordi, era rilassante. Stare lì lontana dall’università, dagli spot; una parte idi lei era sempre rimasta lì.

- Pensavo di doverti vedere solo sui cartelloni pubblicitari -

Quella voce, la sua voce tanto profonda quando amata, si girò a guardarlo occhi negli occhi, promesse su promesse, ricordi su ricordi. Il suo profumo dolce di ragazzo semplice.

- Heath...-

- Mi fa piacere che tu ti ricorda almeno il mio nome... visto che il mio numero te lo sei scordato- Non era possibile nuovamente quella storia?

- Heath non ricominciamo -

- A fare che Fly? A litigare?- Fly non rispose, forse perché era stanca di litigare con lui, forse perché litigare con lui stava diventando troppo duro. Lo sorpassò velocemente, dirigendosi in camera, dove si trovò tutte le ragazze sul letto.

- Ragazze che fate qui? -

-Fly crederai che dopo che non ci vediamo da tanto tempo noi ti lasciamo dormire senza chiederti niente, avanti siediti. - Concluse Anna, Fly si accomodò sul letto, guardando le ragazze sconcertata.

- Avanti racconta!- Fly le guardò interrogativa.

- Cosa devo raccontarvi?- chiese non capendo.

- Avanti... vivi a Canberra, posi per delle riviste sportive, sponsorizzi surf, Qual è il segreto di Fiona Watson? Cosa fai quando sei lontana dalle telecamere? - Chiese Perri.

- Sono al primo anno di medicina, e vivo in un appartamento a __________________-

- Vivi veramente lì? Com’è? Insomma non hi più niente da dire?- Disse Bec

- No il resto lo sapete già... - si strinse tra le spalle Fly.

- Non hai niente d dirci... non so avrai un ragazzo...-

Un ragazzo? No! Fiona Watson non voleva nessun ragazzo fisso, niente che richiedesse impegno. Nulla nella quale servisse l’amore. L’amore, l’onesta non erano più sentimenti che gli appartenevano, non dopo Heath.

- Nessuno... qualche ragazzo così ma nulla di serio. Almeno nessuno più importante di... - S’interruppe sul suo nome, ammettere che fosse stato il più importante, ammettere che era ancora il più importante avrebbe significato ammettere a se stessa che lo rivoleva nella sua vita. Ammettere di aver sofferto lontana da lui, e dal suo sorriso.

- Di... è per caso un ragazzo moro che tutti conosciamo bene? - Scherzò Bec. Fly chinò la testa, quello era un tasto dolente per lei.

- Scusa non volevo toccare un tasto dolente- Si scusò Bec.

-Figurati! Sono io che non sono pronta a parlarne, ma ora ditemi voi-

Fly quella sera scoprì il modo saggio in cui si erano lasciati Perri e Matt, e della loro decisione di rimanere comunque amici. La lunga relazione di Edge e Bec continuava da oramai quattro anni, e il loro legame solido e indissolubile aveva superato il problema della distanza con assoluta maestria. Anna sottolineò il fatto che pensava spesso a un matrimonio con Joe, che sarebbe stata la soluzione migliore per stare uniti con il consenso dei genitori. Fly si addormentò guardando nel buio dei suoi ricordi lui...Heath. La mattina di un giorno davvero stressante si levò in fretta, e quasi nessuno riuscì ad alzarsi dal letto volentieri, a parte Fly che era già davanti al pc.

-Giorno...- Scesero tutti quanti assieme, quasi come si fossero messi d’accordo sull’ora.

-Giorno... buone notizie ho trovato un floricoltura qui vicino, per il ristorante purtroppo niente tutto prenotato per i prossimi cinque anni. Ma ho trovato dei cuochi, potremo farlo qui ma in questo caso dobbiamo provvedere ai tavoli e alle sedie e via dicendo e dobbiamo allestire tutto oggi. Ragazzi sto ufficialmente diventando pazza!-

- Già notiamo... ragazzi sarà meglio tenere lontani Simmo e Deb altrimenti diventano matti, io mi occupo di Simmo andremo a comprare gli anelli, Perri tu di Deb! Fly visto che sei molto attiva occupati tu dell’organizzazione- Disse Matt prima di trascinarsi fuori Simmo e Deb accompagnati da Perri.

-Benissimo, visto che Matt ci ha abbandonato dobbiamo impegnarci! Allora: Anna chiama Joe e noleggiate cinquanta tavoli e delle sedie, ho chiamata la Solar Blue sono d’accordo nel passarci ogni soldo di cui abbiamo bisogno per Simmo e Deb. Anna non dimenticarti le tovaglie, le posate, tutto quello di cui ha bisogno una tavolo da matrimonio. Bec, tu e Edge dirigetevi alla floricoltura e scegliete un altare con delle rose, mi raccomando boccioli in questo modo domani saranno aperte, scegliete i centrotavola. Quanto a me rintraccerò il prete, parlerò con lo staff di cucina, troverò una sarta e del resto delle cose di cui ora non mi viene in mente... Heath a quanto pare dovrai venire con me.Benissimo ragazzi mi raccomando fate tutto, e buon lavoro. - La Surf Accademy si svuotò velocemente, non sapevano ancora che il giorno seguente ci sarebbe stato un vero e proprio putiferio.

Anna e Joe arrivarono in un ingrosso di sedie dove scelsero con cura trenta tavoli per sei persone, e duecento sedie venti in più degli invitati previsti. Il vero problema furono le tovaglie trovarle con dei ricami adatti ad un matrimonio, già pronte e confezionate fu un’impresa epica degna di Ulisse. Lo stesso per i tovaglioli, forchette, coltelli, cucchiai, cucchiaini,bicchieri da aperitivo, da champagne, da vino, piatti , piattini da dolce era un vero macello trovare tutto il coperto necessario! Non sarebbero ami stati nel baget.

- ciao Fly senti... per i tavoli e le sedie tutto ok, le consegneranno questa sera. Ma per il coperto è un putiferio non possiamo rientrare nel baget, non riusciremo mai a comprare settecentocinquanta posate, cinquecentocinquanta bicchieri e seicento piatti è impossibile dove li trovo tutti questo!-

“D’accordo Anna lascia stare ci penso io... senti ci sono i parenti della sposa che arrivano da BoraBora lì andate a prendere voi?”

-Si ok ora lo dico a Joe... passo e chiudo capo!-

Intanto a Bec e Edge andava molto meglio erano riusciti a trovare quaranta centrotavola, con delle bellissime orchidee come fiore principale. Un bellissimo altare colmo di boccioli di rose rosa, avevano preso il buche della sposa, ora mancavano solo le coroncine di fiori per le damigelle. I fiori erano a posto.

Intanto a Fly e Heath avevano ancora un macello di cose da fare : Trovare un prete, parlare con lo staff di cuochi, rintracciare una sarta, ed ora dovevano procurarsi il coperto. Poi a Fly venne un’idea. Avrebbe chiamato il giornale per cui posava di solito, un giornale di pettegolezzi.

- MrBones salve sono Fiona Watson mi servirebbe un favore, se mandassi un articolo su uno dei ristoranti più buoni di Blue Water lei parlerebbe con il direttore del ristorante magazine per la pubblicazione delle foto con l’articolo? -

“Naturalmente MissWatson il signor Muller mi deve ancora un favore... poterei chiederglielo MissWatson”

- Davvero non so come ringraziarla MrBones, mi faccia sapere.-

Chiuse la conversazione, guardando Heath che aveva uno sguardo pressoché interrogativa, le mancava gli occhi di Heath addosso, le mancavano le sue labbra, le mancava tutto di lui. Dal primo piccolo difetto a ogni sua premura.

- Adesso ci serve solo un ristorante che ha come giorno di chiusura domani. - Sorpassò Heath in gran fretta, poi si ritrovò davanti ad un locale “Il faro” sembrava un modesto locale, proprio quello che faceva per loro. Entrò per prima Fly.

- Salve sono Fly Watson- Si dimostrò cordiale e gentile.

- Non c’interessa signorina siamo chiusi!- Esclamò un vecchio signore poco cortesemente.

- Se le annunciassi che dopodomani fotograferò il suo locale per il ristorante magazine? -

- Le annuncerei che può chiedermi quello che vuole signorina-

- Ci dovrebbe prestare per domani che è il vostro giorno di chiusura:settecentocinquanta posate, cinquecentocinquanta bicchieri e seicento piatti pensa di potermeli prestare?-

- prenda tutto quello che vuole signorina- gli occhi di Fly s’illuminarono ed abbracciò il vecchio signore.

-Grazie mille... mi ha salvato!-

- No, lei ha salvato me e il mio ristorante. ..- poi guardò Heath -Tu!- lo indicò, poi riprese - ragazzo sei fortunato la tua ragazza è un angelo-

Fly si blocco, l’aveva definita la sua “ragazza”,lei ed Heath non erano mai stati veramente insieme. Certo c’erano stati baci, carezze, coccole ma fidanzati veramente mai. Lui vide le sue pallide gote arrossarsi. Sorrise beffardamente.

-Non è la mia ragazza signore- il suo tono era amaro quanto nostalgico.

A fine pomeriggio Fly ed Heath tornarono stravolti a casa dove trovarono un Matt preoccupato, con il resto del gruppo seduto sul divano.

- Allora ragazzi come andata?- Chiese un Matt preoccupato.

- Abbiamo le settecentocinquanta posate, cinquecentocinquanta bicchieri e seicento piatti , e anche parlato con il reverendo Camden ,che anche se, si è lamentato per il poco preavviso, ha acconsentito a celebrare il matrimonio sulla spiaggia. Abbiamo stabilito con lo staff di cuochi di missSokie il menù, e per concludere la sarta verrà domattina per aggiustare il vestito e Fly sta parlando al telefono con il parrucchiere- Spiegò Heath stendendosi sul divano.

- Evvai!- si diedero il cinque gli amici.

- Giacomo arriverà qui domattina! Ragazzi abbiamo ufficialmente tutto! - Si accomodò anche lei sul divano. Crollarono tutti e otto sul divano. Fly fu svegliata per prima, dal campanello che suonava ininterrottamente.

-Arrivo...ma che ore sono?le nove e mezzo?Ragazzi è tardissimo!Salve Giacomo... la sposa è di sopra ti dispiacerebbe svegliarla?- Fly piantò una cucinata in faccia a Matt, che si svegliò di soprassalto.

- Che c’è?- Disse con la voce impastata di sonno

- Sono le nove e mezzo e devi andare a prendere Simmo in Hotel e non portarlo prima delle undici e trenta, ti mando gli altri il prima possibile ora dobbiamo sistemare fuori ... Muoviti Matt vai!-

-Ragazzi sveglia!-

Nel giro di pochi minuti ci fu una confusione degna di un aeroporto, Edge e Joe sistemavano i tavoli, Bec e Anna i fiori e Fly e Heath si occupavano dell’altare con il resto. Erano le undici e tutto era finalmente pronto. Tutto aveva trovato posto, le forchette accompagnate dai coltelli e dai cucchiai riposte accuratamente accanto al tovagliolo di seta e i centrotavola davano una sorta di colore a tutta la spiaggia dove avevano deciso di allestire il tutto.Ogni cosa al suo posto, constatò Fly ma il suo posto dov’era? A Canberra? Lontana da Heath?

Tutto era pronto, al momento in cui la sposa attraversò la passerella costruita appositamente per lei si sentirono i singhiozzi del padre, troppo emozionato. Simmo continuava a scombinarsi i capelli agitato, ma alla fine al momento del “si” che cambia la vita di una persona, lo disse velocemente senza pensarci. Poi la cerimonia, il pranzo perfetto in ogni punto di vista. Fly decise di farsi una passeggiata per schiarirsi le idee.

- Non ti piacciono i matrimoni piccola Fly?- Chiese una voce che Fly conosceva bene.

- Si i matrimoni mi piacciono ma è il “Si” che mi manda un pò a disagio, e tu Heath perché non sei alla cerimonia?-

- Sono stato attirato da una ragazza che si allontanava- Sorrise lui.

- Capisco ed era bella?- Sorrise lei

- Bella? direi bellissima tanto da occupare perennemente i miei pensieri- Non c’era nessun tono scherzoso questa volta. C’erano solo parole. Guardò le sue gote arrossarsi, tingersi di scarlatto. Fu un istinto, un impeto dettato dall’interno che non lasciava scampo ad un cuore solitario: l’abbracciò. Tingendo in quell’abbraccio tutto e niente, i sentimenti, le emozioni, tutto.

- Mi sei mancata piccola Fly...-

Un sussurro, poche parole, una grande verità, una convinzione, una necessità, una confusione, tante troppe cose, tutte assieme.

  
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