Blue Water
High era sempre la stessa, stesso odore, stesso mare, stessa gente. Tutto
uguale; possibile che in tre anni non era cambiato niente? Fly si guardò
intorno decidere di tornare era stata un’idea improvvisa quanti ricordi
la legavano a quel posto meraviglioso? Heath... il pensiero del ragazzo biondo,
con il tatuaggio sulla spalla le ritornò alla mente con pò di
delusione. Aveva deciso di tornare dopo la telefonata di Matt.
Flash Back:
Si stava
facendo una doccia, quel giorno per lei era stato fin troppo pesante, come
tutte le mattine era stata all‘università, poi aveva fatto lo spot
pubblicitario.Il suono del cellulare la distrasse dalla doccia. Dapprima decise di lasciarlo suonare, ma
quando la sua suoneria diventò troppo insistente uscì dalla
doccia decisa a rispondere. Guardò la schermata: numero sconosciuto.
- Pronto?-
rispose sicura, anche e un pò scocciata dalla circostanza.
“Pronto,
sto cercando Fly Watson...” Da quanto tempo non sentiva chiamarsi Fly da
qualcuno che evidentemente non era di famiglia? Era una voce maschile che nei
suoi ricordi in qualche modo ricordava.
- Sono io.
Mi dica...- disse pacata.
“ Fly
sono Matt...”
- Matt?
Capelli biondi, occhi azzurri, secchione e surfista eccezionale?- Rise il
ragazzo al di là della cornetta.
“Tutto
quello che hai detto, ma togli quell’eccezionale a surfista”
- Il solito
modesto! Dimmi Matt a cosa devo l’onore
di questa chiamata? E’ successo qual cosa? -
“No,
non preoccuparti, Deb e Simmo hanno deciso di sposarsi ed io sto spiccando i
salti mortali per riunire il nostro vecchio gruppo!”
-
Finalmente era ora! Così Simmo c’è l’ha fatta! -
“Già
ma tu verrai no?”
- D’accordo
ok! -
Fine Flash
Back
Si guardò
nuovamente intorno, vide l’accademia in lontananza. Forse si rivide surf
are in compagnia di un moretto dal fisico perfetto. Heath... ogni volta che
quel pensiero riaffiorava nella sua testa, lo spingeva lontano. Come si dice?
Lontano dagli occhi lontano dal cuore. Ma dal suo cuore il giovane Carrols non
si era mai allontanato. Aveva provato tante e tante volte, senza successo.
Heath era stato il suo primo amore, odiava dirlo ma era stato il più
importante della lunga lista che aveva avuto negli ultimi mesi. Chissà
se si ricordava di lei. C’era quasi era davanti alla porta ora doveva
solo suonare. Una figura femminile aprì la porta fu allora che si ricordò:
perri!
- Chi è?
Fly?!-
- Perri!-
Si
abbracciarono le amiche, per la miseria Perri era diventata veramente bella, no
che prima non lo fosse stata, anzi, ma ora era una donna, una prima donna e gli
anni da modella avevano solo aggiogato. Fly aveva desiderato tante volte essere
bella quanto lei.
- Sono
felice che tu sia venuta! Entra! Qui siamo tutti preoccupati Deb è in
ipertensione, Matt e gli altri cercano di aiutare Simmo a calmarsi perché
è super agitato per dopodomani. -
Comprensibile
pensò Fly, chissà come doveva essere stare a due giorni dal
giorno che avrebbe cambiato per sempre quello di due persone, “Io e te”
era un conto ma il “Noi” spaventava un pò tutti. Guardò il salotto: Bec ed Anna
erano sedute sul divano e cercavano di sistemare le bomboniere.
-Fly!-
Certo gli
abbracci delle più care amiche gli erano mancate non poco, era tutto
come era stato. Tranne qualcosa: lei. Fiona Watson era cambiata, un giorno si era svegliata ed aveva deciso
di non voler più essere la piccolo ed onesta Fly. Si era iscritta a
medicina ell’università di Canberra e nel tempo libero girava spot
pubblicizzando tavole da surf costose e all'avanguardia. Giusto per pagarsi gli
studi, forse ormai era una scusa visto che si era abituata al suo lussuoso
appartamento nei quartieri alti di Canberra. Bec era cresciuta, le sue gambe
erano ancora più lunge e belle
chissà se la storia con Edge era continuata? Anna invece non era
cambiata, aveva la solita faccia amica che l’aveva consolata in tanti
momenti disperati, e notti insonni per la lontananza da casa. Guardò la
ragazza ancora una volta riconoscente.
-Fly... è
bellissimo rivederti!- Disse la tedesca.
-Lo stesso
vale per me ragazze!-
-Ti trovo
benissimo Fly- esclamò Bec.
- Anch’io-
Nel momento
in cui la porta si aprì il suo cuore si fermò, dopo tre anni eccolo
lì davanti a lei più bello che mai, con i suoi capelli ribelli
che non stavano mai fermi, con i suoi occhi profondi capace d’incantarla.
Deviò lo sguardo diretto a lui, troppo male avrebbe causato guardarlo
ora. Si diede mentalmente della stupida, cosa voleva dimostrare infondo? Di che
cosa aveva paura?Di lui? Di Heath il ragazzo più semplice del mondo?
Sposto accidentalmente lo sguardo su Matt, Accidenti se era diventato bello.
Edge stesso corpo, stessa stazza, degna del campione che era. Simmo.
- Piccola
Fly!- L’abbraccio Simmo, il suo allenatore colui che l’aveva resa
una campionessa, doveva a lui gran parte del suo successo. Era solamente grazie
a qell’uomo se ora poteva godersi il lusso. Il lusso di pochi sforzi. La
serata passo velocemente tra gli urli isterici di una Deb preoccupata per il
parrucchiere che non sarebbe potuto venire il giorno del matrimonio. Simmo che
aveva perduto il numero dell’autista, del prete, del ristorante e ancora
Deb preoccupata per il fioraio che aveva sbagliato fiori, il vestito troppo
largo.
- Calmati
Deb! Abbiamo ancora un giorno per sistemare tutto vedrai, per il parrucchiere
ci penso io ed anche al fioraio e al resto, tu ora vai a dormire e riposati
domani penseremo al vestito -
- Grazie
Fly... davvero ragazzi grazie per quello che state facendo per noi - Esclamò
Simmo dirigendosi in camera con la sua futura consorte. Fly sospirò di
sollievo con tutti gli altri sentendo la pace di una casa silenziosa.
- Bene
ragazzi... dobbiamo prendere in mano la situazione se vogliamo evitare che Deb
impazzisca e Simmo esaurisca-
- Sì
ma cosa possiamo fare? Infondo il matrimonio è dopodomani!- Disse Edge
- Già
come facciamo con il parrucchiere, il vestito largo, il ristorante, il
prete-Concluse Bec.
- Allora al
parrucchiere ci penso io... posso chiamare uno che mi taglia i capelli prima
degli spot, Giacomo è italiano ed anche molto bravo, Perri conosci
qualche sarta di scena?- chiese speranzosa Fly
- Ora che
mi ci fai pensare c’è né una molto brava posso provare a chiamarla?!- disse Perri
-
Perfetto!-
- Ragazzi
voi domani rintraccerete il prete e l’autista e troverete un ristorante.
-
- Bec ,
Anna voi due trovate una fiori cultura e scegliete i fiori che desiderava
Deb... -
-
Benissimo... allora si va a dormire? - Matt come al solito era stato il più
saggio. Si salutarono, Fly preferì andare fuori, a prendere una boccata
d’aria. Profumo di mare, odore di quel posto che gli ispirava tanti
ricordi, era rilassante. Stare lì lontana dall’università,
dagli spot; una parte idi lei era sempre rimasta lì.
- Pensavo
di doverti vedere solo sui cartelloni pubblicitari -
Quella
voce, la sua voce tanto profonda quando amata, si girò a guardarlo occhi
negli occhi, promesse su promesse, ricordi su ricordi. Il suo profumo dolce di
ragazzo semplice.
- Heath...-
- Mi fa
piacere che tu ti ricorda almeno il mio nome... visto che il mio numero te lo
sei scordato- Non era possibile
nuovamente quella storia?
- Heath non
ricominciamo -
- A fare
che Fly? A litigare?- Fly non rispose, forse perché era stanca di
litigare con lui, forse perché litigare con lui stava diventando troppo
duro. Lo sorpassò velocemente, dirigendosi in camera, dove si trovò
tutte le ragazze sul letto.
- Ragazze
che fate qui? -
-Fly
crederai che dopo che non ci vediamo da tanto tempo noi ti lasciamo dormire
senza chiederti niente, avanti siediti. - Concluse Anna, Fly si accomodò
sul letto, guardando le ragazze sconcertata.
- Avanti
racconta!- Fly le guardò interrogativa.
- Cosa devo
raccontarvi?- chiese non capendo.
- Avanti...
vivi a Canberra, posi per delle riviste sportive, sponsorizzi surf, Qual è
il segreto di Fiona Watson? Cosa fai quando sei lontana dalle telecamere? -
Chiese Perri.
- Sono al
primo anno di medicina, e vivo in un appartamento a __________________-
- Vivi
veramente lì? Com’è? Insomma non hi più niente da
dire?- Disse Bec
- No il
resto lo sapete già... - si strinse tra le spalle Fly.
- Non hai
niente d dirci... non so avrai un ragazzo...-
Un ragazzo?
No! Fiona Watson non voleva nessun ragazzo fisso, niente che richiedesse
impegno. Nulla nella quale servisse l’amore. L’amore, l’onesta
non erano più sentimenti che gli appartenevano, non dopo Heath.
-
Nessuno... qualche ragazzo così ma nulla di serio. Almeno nessuno più
importante di... - S’interruppe sul suo nome, ammettere che fosse stato
il più importante, ammettere che era ancora il più importante
avrebbe significato ammettere a se stessa che lo rivoleva nella sua vita.
Ammettere di aver sofferto lontana da lui, e dal suo sorriso.
- Di... è
per caso un ragazzo moro che tutti conosciamo bene? - Scherzò Bec. Fly
chinò la testa, quello era un tasto dolente per lei.
- Scusa non
volevo toccare un tasto dolente- Si scusò Bec.
-Figurati!
Sono io che non sono pronta a parlarne, ma ora ditemi voi-
Fly quella
sera scoprì il modo saggio in cui si erano lasciati Perri e Matt, e
della loro decisione di rimanere comunque amici. La lunga relazione di Edge e
Bec continuava da oramai quattro anni, e il loro legame solido e indissolubile
aveva superato il problema della distanza
con assoluta maestria. Anna
sottolineò il fatto che pensava spesso a un matrimonio con Joe, che sarebbe stata la soluzione
migliore per stare uniti con il consenso dei genitori. Fly si addormentò
guardando nel buio dei suoi ricordi lui...Heath. La mattina di un giorno
davvero stressante si levò in fretta, e quasi nessuno riuscì ad
alzarsi dal letto volentieri, a parte Fly che era già davanti al pc.
-Giorno...- Scesero tutti quanti assieme, quasi come si fossero
messi d’accordo sull’ora.
-Giorno...
buone notizie ho trovato un floricoltura qui vicino, per il ristorante
purtroppo niente tutto prenotato per i prossimi cinque anni. Ma ho trovato dei
cuochi, potremo farlo qui ma in questo caso dobbiamo provvedere ai tavoli e
alle sedie e via dicendo e dobbiamo allestire tutto oggi. Ragazzi sto
ufficialmente diventando pazza!-
- Già
notiamo... ragazzi sarà meglio tenere lontani Simmo e Deb altrimenti
diventano matti, io mi occupo di Simmo andremo a comprare gli anelli, Perri tu
di Deb! Fly visto che sei molto attiva occupati tu dell’organizzazione-
Disse Matt prima di trascinarsi fuori Simmo e Deb accompagnati da Perri.
-Benissimo,
visto che Matt ci ha abbandonato dobbiamo impegnarci! Allora: Anna chiama Joe e
noleggiate cinquanta tavoli e delle sedie, ho chiamata la Solar Blue sono d’accordo
nel passarci ogni soldo di cui abbiamo bisogno per Simmo e Deb. Anna non
dimenticarti le tovaglie, le posate, tutto quello di cui ha bisogno una tavolo
da matrimonio. Bec, tu e Edge
dirigetevi alla floricoltura e scegliete un altare con delle rose, mi
raccomando boccioli in questo modo domani saranno aperte, scegliete i
centrotavola. Quanto a me rintraccerò il prete, parlerò con lo
staff di cucina, troverò una sarta e del resto delle cose di cui ora non
mi viene in mente... Heath a quanto pare dovrai venire con me.Benissimo ragazzi
mi raccomando fate tutto, e buon lavoro. - La Surf Accademy si svuotò
velocemente, non sapevano ancora che il giorno seguente ci sarebbe stato
un vero e proprio putiferio.
Anna e Joe
arrivarono in un ingrosso di sedie dove scelsero con cura trenta tavoli per sei
persone, e duecento sedie venti in più degli invitati previsti. Il vero
problema furono le tovaglie trovarle con dei ricami adatti ad un matrimonio, già
pronte e confezionate fu un’impresa epica degna di
Ulisse. Lo stesso per i tovaglioli, forchette, coltelli, cucchiai,
cucchiaini,bicchieri da aperitivo, da champagne, da vino, piatti , piattini da
dolce era un vero macello trovare tutto il coperto necessario! Non sarebbero
ami stati nel baget.
- ciao Fly
senti... per i tavoli e le sedie tutto ok, le consegneranno questa sera. Ma per
il coperto è un putiferio non possiamo rientrare nel baget, non riusciremo mai a comprare
settecentocinquanta posate, cinquecentocinquanta bicchieri e seicento piatti è
impossibile dove li trovo tutti questo!-
“D’accordo
Anna lascia stare ci penso io... senti ci sono i parenti della sposa che
arrivano da BoraBora lì andate a prendere voi?”
-Si ok ora
lo dico a Joe... passo e chiudo capo!-
Intanto a
Bec e Edge andava molto meglio erano riusciti a trovare quaranta centrotavola,
con delle bellissime orchidee come fiore principale. Un bellissimo altare colmo
di boccioli di rose rosa, avevano preso il buche della sposa, ora mancavano
solo le coroncine di fiori per le damigelle. I fiori erano a posto.
Intanto a
Fly e Heath avevano ancora un macello di cose da fare : Trovare un prete,
parlare con lo staff di cuochi, rintracciare una sarta, ed ora dovevano
procurarsi il coperto. Poi a Fly venne un’idea. Avrebbe chiamato il
giornale per cui posava di solito, un giornale di pettegolezzi.
- MrBones
salve sono Fiona Watson mi servirebbe un favore, se mandassi un articolo su uno
dei ristoranti più buoni di Blue Water lei parlerebbe con il direttore del ristorante magazine per
la pubblicazione delle foto con l’articolo? -
“Naturalmente
MissWatson il signor Muller mi deve ancora un favore... poterei chiederglielo
MissWatson”
- Davvero
non so come ringraziarla MrBones, mi faccia sapere.-
Chiuse la
conversazione, guardando Heath che aveva uno sguardo pressoché
interrogativa, le mancava gli occhi di Heath addosso, le mancavano le sue
labbra, le mancava tutto di lui. Dal primo piccolo difetto a ogni sua premura.
- Adesso ci
serve solo un ristorante che ha come giorno di chiusura domani. - Sorpassò
Heath in gran fretta, poi si ritrovò davanti ad un locale “Il faro”
sembrava un modesto locale, proprio quello che faceva per loro. Entrò
per prima Fly.
- Salve
sono Fly Watson- Si dimostrò cordiale e gentile.
- Non c’interessa
signorina siamo chiusi!- Esclamò un vecchio signore poco cortesemente.
- Se le
annunciassi che dopodomani fotograferò il suo locale per il ristorante
magazine? -
- Le
annuncerei che può chiedermi quello che vuole signorina-
- Ci dovrebbe
prestare per domani che è il vostro giorno di
chiusura:settecentocinquanta posate, cinquecentocinquanta bicchieri e seicento
piatti pensa di potermeli prestare?-
- prenda
tutto quello che vuole signorina- gli occhi di Fly s’illuminarono ed
abbracciò il vecchio signore.
-Grazie
mille... mi ha salvato!-
- No, lei
ha salvato me e il mio ristorante. ..- poi guardò Heath -Tu!- lo indicò,
poi riprese - ragazzo sei fortunato la tua ragazza è un angelo-
Fly si
blocco, l’aveva definita la sua “ragazza”,lei ed Heath non
erano mai stati veramente insieme. Certo c’erano stati baci, carezze,
coccole ma fidanzati veramente mai. Lui
vide le sue pallide gote arrossarsi. Sorrise beffardamente.
-Non è
la mia ragazza signore- il suo tono era amaro quanto nostalgico.
A fine
pomeriggio Fly ed Heath tornarono stravolti a casa dove trovarono un Matt
preoccupato, con il resto del gruppo seduto sul divano.
- Allora
ragazzi come andata?- Chiese un Matt preoccupato.
- Abbiamo
le settecentocinquanta posate,
cinquecentocinquanta bicchieri e seicento piatti , e anche parlato con il
reverendo Camden ,che anche se, si è lamentato per il poco preavviso,
ha acconsentito a celebrare il
matrimonio sulla spiaggia.
Abbiamo stabilito con lo
staff di cuochi di missSokie il menù, e per concludere la sarta verrà
domattina per aggiustare il vestito e Fly sta parlando al telefono con il
parrucchiere- Spiegò Heath stendendosi sul divano.
- Evvai!-
si diedero il cinque gli amici.
- Giacomo
arriverà qui domattina! Ragazzi abbiamo ufficialmente tutto! - Si
accomodò anche lei sul divano. Crollarono tutti e otto sul divano. Fly
fu svegliata per prima, dal campanello che suonava ininterrottamente.
-Arrivo...ma
che ore sono?le nove e mezzo?Ragazzi è tardissimo!Salve Giacomo... la
sposa è di sopra ti dispiacerebbe svegliarla?- Fly piantò una
cucinata in faccia a Matt, che si svegliò di soprassalto.
- Che c’è?-
Disse con la voce impastata di sonno
- Sono le
nove e mezzo e devi andare a prendere Simmo in Hotel e non portarlo prima delle
undici e trenta, ti mando gli altri il prima possibile ora dobbiamo sistemare
fuori ... Muoviti Matt vai!-
-Ragazzi
sveglia!-
Nel giro di
pochi minuti ci fu una confusione degna di un aeroporto, Edge e Joe sistemavano i tavoli, Bec e
Anna i fiori e Fly e Heath si occupavano dell’altare con il resto. Erano
le undici e tutto era finalmente pronto. Tutto aveva trovato posto, le
forchette accompagnate dai coltelli e dai cucchiai riposte accuratamente
accanto al tovagliolo di seta e i centrotavola davano una sorta di colore a
tutta la spiaggia dove avevano deciso di allestire il tutto.Ogni cosa al suo
posto, constatò Fly ma il suo posto dov’era? A Canberra? Lontana da Heath?
Tutto era
pronto, al momento in cui la sposa attraversò la passerella costruita
appositamente per lei si sentirono i singhiozzi del padre, troppo emozionato.
Simmo continuava a scombinarsi i capelli agitato, ma alla fine al momento del “si”
che cambia la vita di una persona, lo disse velocemente senza pensarci. Poi la
cerimonia, il pranzo perfetto in ogni punto di vista. Fly decise di farsi una
passeggiata per schiarirsi le idee.
- Non ti
piacciono i matrimoni piccola Fly?- Chiese una voce che Fly conosceva bene.
- Si i
matrimoni mi piacciono ma è il “Si” che mi manda un pò
a disagio, e tu Heath perché non sei alla cerimonia?-
- Sono
stato attirato da una ragazza che si allontanava- Sorrise lui.
- Capisco
ed era bella?- Sorrise lei
- Bella?
direi bellissima tanto da occupare perennemente i miei pensieri- Non c’era
nessun tono scherzoso questa volta. C’erano solo parole. Guardò le
sue gote arrossarsi, tingersi di scarlatto. Fu un istinto, un impeto dettato dall’interno
che non lasciava scampo ad un cuore solitario: l’abbracciò.
Tingendo in quell’abbraccio tutto e niente, i sentimenti, le emozioni,
tutto.
- Mi sei
mancata piccola Fly...-
Un sussurro, poche parole, una grande verità, una convinzione, una necessità, una confusione, tante troppe cose, tutte assieme.