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Autore: Drew    28/07/2006    9 recensioni
"-Di cosa hai paura, Herm?- domandò Harry. La voce gli tremava: i silenzi di sette anni di amicizia, forse, sarebbero emersi in quella conversazione. -Ho paura di talmente tante cose che me le dimentico ogni giorno che passa.- -Perdonami, ma non ci credo.- dichiarò Harry. -Come?!- chiese Hermione perplessa. Di nuovo i loro sguardi erano a contatto: -La verità è che non ne vuoi parlare… Dimmelo: è dei sentimenti che hai forse paura? È di provare qualcosa di nuovo, di bello, di vero che sei terrorizzata? Io non ho mai fatto niente per fartelo capire…-"
Genere: Song-fic, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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THE BED

Beautiful, Magical, Mystical, Irresistible, Cosmical

 

 

ASSOLUTAMENTE VIETATO RIFIUTARE

 

Queste erano le ultime parole che Hermione lesse sul volantino che Ron le aveva mostrato.

-Quindi immagino che dovremo andare, vero?- il tono della ragazza ventenne era sarcastico.

-Per la bacchette dei maghi, Hermione! Non credo che ti dovrebbe costare troppo, per una sera, andare ad una festa!- Ron pronunciò l’ultima frase come se fosse stata la sentenza finale di una pena ormai certa.

-Il fatto è che lo trovo un modo stupido per ritrovarsi! Insomma… ci saranno persone che non avremo voglia di rivedere.-

-E mica dobbiamo stare con loro per forza! Ti prego, tesoro, dobbiamo andarci!- ora il tono era supplice.

-Ma il viaggio? Non è prudente smaterializzarsi! Ci toccherebbe usare l’auto di tuo padre per volare fin là… e una volta arrivati? Noi…- ma Ron non la lasciò terminare:

-Sì, ci fermeremo là a dormire, ok?-

Hermione prese a guardare le punte delle scarpe, pensando a quale sarebbe stata la risposta migliore da dare:

-Va bene, andremo.- rispose senza entusiasmo. Ron si gettò subito su di lei abbracciandola forte e donandole un veloce bacio sulle labbra, mentre le persone, attorno a loro, continuavano a camminare sul marciapiede di Park Lane a Londra.

 

*O*

 

-Buongiorno amore.- esclamò Ginny in vestaglia, dirigendosi verso il frigorifero.

Harry, seduto al tavolo della cucina, scosse il capo in segno di saluto, ma continuò imperterrito a leggere l’annuncio trovato nella cassetta delle lettere:

 

GLI EX ALUNNI DELLA SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS

APPARTENENTI ALLE CLASSI USCENTI NEGLI ANNI 1996-1997-1998

SONO UFFICIALMENTE INVITATI ALLA

 

FESTA DI RITROVO

 

ORGANIZZATA DALLA SCUOLA DI HOGWARTS E DAL MINISTERO DELLA MAGIA

 

SI PREGA DI AVVISARE CON UN GUFO URGENTE NEL CASO NON FOSSE POSSIBILE PARTECIPARE

 

DISTINTI SALUTI,

 

Il preside

Minerva McGrannit

 

ASSOLUTAMENTE VIETATO RIFIUTARE

 

-Sapevi della rimpatriata che ci attende?- chiese Harry a Ginny appena ebbe finito di leggere.

-Sapevo che Hogwarts organizzava cose del genere da anni, ma non ero certa che anche noi avremo dovuto parteciparvi.-

Harry si immerse nuovamente nella lettura del volantino. Gli occhi smeraldo sembravano preoccupati, assenti.

-Hai intenzione di non andare, Harry?- domandò Ginny, come se non fosse sicura che quella fosse la domanda giusta da fare in quel momento.

La mente di Harry stava ripercorrendo velocemente gli anni ad Hogwarts: l’incontro con Hermione e Ron sul treno, la scoperta dell’esistenza di Voldermort, le battaglie che aveva dovuto combattere con l’Oscuro Signore, le prime conoscenze con Ginny, la morte di Cedric, la morte di Sirius, la morte di Silente, il primo bacio con Ginny, l’ultima lotta contro Voldemort e la vittoria, Ron ed Hermione… insieme…

-Harry… Mi senti?...  Harry!-

La voce di Ginny lo riportò bruscamente alla realtà.

-Amore, tutto bene?- chiese Ginny preoccupata, posando sul tavolo il bicchiere di latte che stava per bere e poggiando una mano sulla spalla di Harry.

-Sì, certo. Credo che andremo…- disse infine con un sorriso tirato. Ginny sorrise altrettanto, ma non capì appieno il significato del sorriso di Harry… non l’avrebbe mai capito

 

*O*

 

 

-Hermione, avrei bisogno una mano con la cravatta!- urlò Ron dal bagno del piano superiore. Hermione si trovava in salotto, sfogliando l’album di mille ricordi vissuti a Hogwarts.

Posò i suoi occhi sull’ultima fotografia: erano ritratti Harry e lei, mentre si abbracciavano stretti con in mano la pergamena che attestava loro la conclusione della scuola. Un sincero sorrise le nacque sulle labbra, per poi morire subito dopo a causa dell’ennesimo richiamo di Ron.

-Arrivo Ronald!- urlò anche lei, dirigendosi immediatamente verso il bagno.

-Era ora, tesoro!- sbuffò Ron appena vide comparire l’immagine di Hermione dietro di sé riflessa sullo specchio, -Che stavi facendo?-

-Mettevo a posto dei ricordi… Cosa devo fare?-

-Dovresti rifare il nodo alla cravatta: ha deciso di non venire bene stasera. Arriveremo in ritardo.- commentò scocciato.

-No, Ronald. Saremo puntualissimi.- lo rassicurò Hermione cominciando ad annodare la cravatta, stavolta nel modo corretto.

-Ti ricordo che non sei né vestita, né truccata! E vorresti farmi credere che arriveremo in orario?-

-Fatto!... Senti, smettila di mettermi fretta. Inizia ad uscire dal bagno, che a vestirmi e truccarmi ci penso io, ok?-

-Mi fido solo perché ti conosco da nove anni, Granger.-

-Bravo Weasley.- disse sorridendo, mentre Ron ricadeva velocemente sulle sue labbra.

 

*O*

 

-Amore stai benissimo.- commentò Ginny a bocca aperta. Harry comparve dalla camera da letto. Non sembrava neanche lui tanto era curato: jeans scuro, camicia bianca sbottonata cinque centimetri sotto il collo dalla quale si intravedeva il corpo ben definito del ventenne ed una leggera giacca, di jeans anch’essa, più chiara del pantalone, ma comunque elegante.

Ginny indossava un vestito rosso fuoco non molto lungo, che terminava con un pizzo poco vistoso, senza spalle, a tubino, mettendo in risalto l’esile figura della ragazza. I capelli rossi erano raccolti a chignon, lasciando cadere apposta qualche ciuffo più riccio.

-Sei molto bella anche tu.- disse Harry sistemandosi la giacca e donandole un bacio in fronte.

-Mamma, noi allora andiamo. Dobbiamo essere ad Hogwarts tra un quarto d’ora!- urlò Ginny.

La signora Molly Weasley comparve dalla porta del salotto e si diresse verso la figlia:

-Ginny cara, sei un incanto! E anche tu Harry… molto… virile, ecco!- Harry sorrise, sinceramente imbarazzato.

-Sai se verrà, Ron, mamma?- domandò poi Ginny, mentre avvolgeva le proprie spalle nello scialle nero di seta.

-Sì, tesoro mio. È venuto a prendere la macchina di papà ieri. Credo che sia già in viaggio da più o meno due ore.-

-Come mai non si smaterializza? Problemi con la magia?- azzardò Harry.

-No, Harry caro. Sembra che sia una scelta di Hermione: dice che non è sicuro smaterializzarsi dal centro di Londra.-

-Beh… direi che noi possiamo andare, vero Harry?-

-Sì… Arrivederci signora Weasley… ehm… Molly…- salutò correggendosi e dirigendosi con Ginny verso centro della sala.

-Fate buon viaggio e divertiti stasera a Hogwarts!- salutò Molly a sua volta.

Ginny ed Harry si smaterializzarono e lasciarono la signora Weasley sola, alla Tana.

 

*O*

-Ron! Ron Weasley!-

-Dean! Come stai?- chiese Ron appena riconobbe la voce del suo amico, dietro di lui. Si abbracciarono fraternamente.

-Benone. Tu? La Granger ti tiene legato, eh?- scherzò Dean.

-Eh sì, Dean. Tu, invece? Ancora single?-

-Certo! Ma dimmi… quanti anni sono che state ufficialmente insieme, tu e Miss So-Tutto?-

Ron aprì bocca, ma fu un’altra voce maschile a rispondere:

-Tre anni.-

-Harry!- esclamò Dean.

-Ciao Potter.- disse Ron abbracciando il suo migliore amico.

-Ciao Wesley.- pronunciò Harry, rispondendo all’abbraccio.

-Allora Harry? Quale altro mago cattivo hai ucciso ultimamente?- domandò Dean.

-Ah, sono in pensione da quel lavoro, ormai! Per ora mi godo la mamma di Ron…- disse sorridendo.

-E la sorella…- aggiunse Ginny, comparendo accanto ad Harry con una coppetta di punch tra le mani, -Ciao Dean.- disse poi, sorridendo all’amico.

-Piacere di rivederti, Ginny.- rispose Dean, quasi imbarazzato, poi, riprendendosi disse, -Ti spiace, Potter, se ti rubo la ragazza per qualche canzone?-

-Affatto.- rispose Harry, “Forse dispiacerà a lei…” pensò divertito.

-Allora, Harry. Vedo che va tutto a gonfie vele con Ginny, no?- domandò Ron una volta solo con l’amico.

-Ti prego di non ricadere nel discorso “lei è mia sorella e se la fai soffrire non ti uccido solo perché sei il mio migliore amico”… Sì, va tutto bene.-

-E avete già…- provò a chiedere Ron.

-Avete già, cosa?- Harry non capì. Ron strabuzzò gli occhi, facendo intendere, -Oh, no, no.- rispose il moro, -Perché tu ed Hermione avete…-

-No, no no.- ammise Ron un po’ scocciato, mentre Harry provava una strana sensazione di sollievo all’idea che nulla di quel genere fosse ancora successo -Almeno non ancora.-

-A proposito, dov’è Hermione?- chiese Harry cercando di cambiare argomento.

-Aveva visto Lavanda, così è andata a salutarla, ma tra poco dovrebbe arrivare. Non mi sono mosso da qui, quindi…- non riuscì a finire la frase che la figura di Hermione comparve verso di loro.

Harry si incantò nell’osservarla camminare. Era semplicemente…

-Fantastica, vero?- chiese Ron al moro, mentre Hermione avanzava a passo sicuro posando gli occhi su Harry, sorridente. Il vestito azzurro cielo, lungo, con una spalla sì e una no e una sola manica a tre quarti, la rendeva una dea in carne ed ossa. I capelli ormai lunghi erano avvolti in un’alta coda di cavallo. Il trucco riprendeva appena il colore del vestito e le labbra risplendevano del lucido appena accennato. Le scarpe, con tacco medio-alto, azzurre anch’esse, davano quel tocco di modernità che la rendeva ancora più magica.

-Sì, mi hai tolto le parole di bocca.- riuscì a pronunciare.

-Harry!- esclamò Hermione ancora sorridente, abbracciandolo forte, -Ti trovo benissimo.-

-Anche tu… sei meravigliosa.- le disse all’orecchio, mentre riconosceva il suo solito profumo di fresco, simile alla rugiada del mattino.

-Vacci piano con i complimenti, Potter. Sono ancora la solita rompi scatole di sempre, sai?- scherzò lei, staccandosi dall’abbraccio.

-Ci avevo sperato.- confessò Harry divertito.

-Mi raccomando non salutarmi, io non esisto!- si lamentò Ron. Hermione si spostò verso il ragazzo, baciandolo sulle labbra.

-Ciao Ron.- disse infine. –Hai intenzione di ballare stasera, tesoro?- continuò la ragazza.

-Non ne ho voglia, ora… Ma sono sicuro che Harry muore dalla voglia, vero? Grazie Harry!- disse Ron velocemente, spingendo Hermione verso l’amico per poi dileguarsi verso il tavolo delle burrobirre.

-Davvero hai voglia?- chiese Hermione immergendosi nel verde degli occhi di Harry.

-Certo.- rispose, porgendole la mano. Lei l’afferrò immediatamente.

Si diressero verso il centro della pista e iniziarono a ballare, senza smettere di guardarsi negli occhi e sorridere.

 

Like a thunderstorm on a summer day
She came out of nowhere and I can say
She´s a supernova shinin´ through the night
A never sleeping satellite

 

-Allora, che mi racconti? È da… quattro mesi che non ci vediamo, giusto?- chiese Hermione.

-No… Credo siano più di cinque ormai.- la corresse Harry, -Ci siamo incontrati al Ministero.-

-Già. E su, racconta. Che novità?-

-Mah… niente di particolare. Per ora sono a riposo dal servizio aurors, ma spero di riprendere ad essere attivo tra breve. Con Ginny le cose vanno avanti. Praticamente ora vivo con lei alla Tana. Ma tu e Ron? Come procede la vostra convivenza?-

 

She´s a damn good reason for the sun to rise
When you see her smile in the morning light
When she cries, she cries a wishing well
Plays hide and seek with the hounds of hell

 

-Bene. Il nostro appartamento ad Oxford Street è perfetto. Su due piani, in alto rispetto alla strada.-

-Quindi ormai la tua vita è realmente perfetta, Granger. Sei riuscita nel tuo intento di perfezione.- commentò Harry, stringendosi ad Hermione, mentre continuavano a danzare.

Gli occhi della ragazza si svuotarono nel sentire quelle parole pronunciate da Harry.

 

She throws you down to take you high
Into her private sky

She´s so
Beautiful beautiful beautiful beautiful beautiful
Beautiful beautiful beautiful beautiful beautiful
Magical, mystical, irresistible, cosmical
A wonderful overkill and most of all beautiful
Ooooh ooh ooh I have her, her, her
She´s so oooh ooh ooh
I love her, her, her
Beautiful
mmh so beautiful

 

-Tu credi davvero che il mio intento fosse quello della perfezione?- domandò nascondendo metà viso dietro la spalla di Harry.

-No, ma è quello che sembra. Hai sempre lottato per ottenere il tuo perfetto futuro. Pure per Ron hai dovuto lottare, o sbaglio?-

-No, non sbagli.- Hermione si staccò leggermente da Harry, prendendo a fissarlo negli occhi, -Ma anche adesso non ho tutto quello per cui ho lottato.-

Il ragazzo non riuscì a reggere lo sguardo serio e rivelatore di Hermione, in quel momento, così la trasse verso di sé.

 

You wanna call her name from the highest hill
And she´s better than a 5-million-dollar bill
She swims with you to Atlantis´ coast
To keep you safe while the world explodes

She´s diving down to keep you high
Inside her velvet sky

 

-Ti chiedo solo una cosa Harry: non chiedermi mai cosa mi manca. Non lo direi mai a nessuno. Neanche a te.-

-Te lo prometto.-

 

She´s so
Beautiful beautiful beautiful beautiful beautiful
Beautiful beautiful beautiful beautiful beautiful
Magical, mystical, irresistible, cosmical
A wonderful overkill and most of all beautiful
Ooooh ooh ooh
She´s so beautiful
She´s so oooh ooh ooh
I love her, her, her
Beautiful

 

-Di cosa hai paura, Herm?- domandò Harry. La voce gli tremava: i silenzi di sette anni di amicizia, forse, sarebbero emersi in quella conversazione.

-Ho paura di talmente tante cose che me le dimentico ogni giorno che passa.-

-Perdonami, ma non ci credo.- dichiarò Harry.

-Come?!- chiese Hermione perplessa. Di nuovo i loro sguardi erano a contatto:

-La verità è che non ne vuoi parlare… Dimmelo: è dei sentimenti che hai forse paura? È di provare qualcosa di nuovo, di bello, di vero che sei terrorizzata? Io non ho mai fatto niente per fartelo capire…-

 

She´s a mermaid who´s left her fairytale
She wrote the brand new song for the nightingale
Sometimes I think she´s invented but
Thank God she´s made of flesh and blood.

She´s everything I´ve ever missed the more
But most of all she is…

 

-… ma credo tu debba sapere che…-

 

Beautiful beautiful beautiful beautiful beautiful
Beautiful wonderful powerful magical mystical
Irresistible overkill and most of all beau-ti-ful
Ooooh ooh ooh
She´s so beautiful
She´s so oooh ooh ooh
I love her, her, her

 

-Ma state ancora ballando?!- esclamò Ron, toccando una spalla di Harry. Sia lui che Hermione si fermarono.

-Sì Ron… stasera siamo dei grandi ballerini…- sdrammatizzò Hermione, perdendo il contatto visivo con Harry.

Poi Ron sussurrò qualcosa all’orecchio di Hermione. Pochi secondi dopo entrambi si scusarono e lasciarono Harry solo, in mezzo alla pista.

 

 

Così firmo il mio ritorno allo scrivere… eh,sì! Sono tornata! Premetto con il dire che ho una trama per questa short-fic (non credo andrà oltre i 3-4 capitoli, ma non si sa mai!^^) e la dedico a delle persone speciali:

a Marta, Sofia, Giulia, Sere (o emma) e ad Irene, la mia “incoraggiatrice” ufficiale.

Al prossimo capitolo!

 

Drew

 

La canzone che accompagnerà tutta la fanfiction è “Beautiful” di Patrick Nuo (spot Coca-Cola Light)

  
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