Ogni volta che provo a dare una forma attraverso le parole a quello che provo dentro, c'è sempre una voce da qualche parte, che sento solo io. La sento, sempre più forte, ogni dannatissima volta.
 
Perché?
 
Perchè non so fare altro, non conosco altri modi. Non ho nessuno. Solo un foglio bianco da riempire. Oggi questo foglio voglio dedicarlo a te. Ma non voglio riempirlo di parole inutili, di come ho scoperto te, la tua voce, la tua storia, di tutte le lacrime che ho versato e che non riesco più a versare.
 
Tanto so che, dovunque tu sia adesso, lo sai. O in ogni caso, non ti importerebbe.
 
 
Non voglio riempire questa pagina di parole. Voglio riempire questa pagina di te.
 
E tu,ora, sei tutto. Da trentun'anni sei parte della bellezza del mondo.
 
Forse questa pagina sarebbe più bella se la riempissi ancora di tante parole che parlano di te, ma oggi non ce la faccio. Voglio solo dirti che in questo preciso istante mi farei colpire ben volentieri da quei 5 proiettili, se sapessi che con questo gesto tu e la tua voce tornaste a ad essere terreni.
 
Anche se la tua voce non è mai stata veramente terrena. E forse nemmeno tu.
 
Ci sono persone la cui essenza si esaurisce con la morte fisica.
Ce ne sono altre, invece, più fortunate, la cui essenza rimane da qualche parte.
 
Nel cuore di chi ancora vive, nell'aria, nel vento, negli occhi di due bambini, ormai diventati uomini.
 Nei ricordi, nella polvere di vecchi vinili che custodiscono la tua voce.
 
Nei sorrisi di tutti quelli che ti ricordano e che ti hanno amato per come eri anche dietro il palco, i microfoni dei giornalisti e lo schermo della tv e del cinema.
 
Nei sorrisi di tutti quelli che, come me, hanno imparato a conoscerti dopo.
 
Nei sorrisi di tutti quelli che devono ancora imparare a conoscerti, dopotutto non sarà mai troppo tardi.
 
Tu volevi essere uno di questi. E lo sei, John.
 
Perché quei 5 maledetti proiettili potranno anche averti spento il cuore, ma sono sicura che una parte della tua anima risplende in ogni lacrima che qualcuno versa e verserà anche tra cent'anni per te. Ma anche in ogni sorriso.
 
Vedi? Volevo dedicarti una pagina bianca e alla fine sono riuscita a riempirla. Ma alla fine queste non vogliono essere solo parole. Vogliono essere un modo per dirti semplicemente Grazie.
Di tutto.