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Autore: ausel dawn    08/12/2011    2 recensioni
Julian Lennon, cosa provava alla perdita del suo malfattore.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: John Lennon , Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stavo dormendo nel bel mezzo della notte, ma una telefonata mi svegliò.
Con fatica mi alzi dal letto girovagando per la casa al buio alla ricerca del telefono; continuava a squillare, chi cazzo era a quest'ora?
Finalmente lo trovai, mi misi la cornetta all'orecchio, feci un leggero tremolio, era gelida.
"Pronto?" dissi stanco e stropicciandomi gli occhi.
"Ju-julian, sono io, la mamma è-è successa una.." scoppiò a piangere, potevo sentire la sua debolezza, cosa succedeva?
"Ehi, mamma, cosa c'è, dai parla!" ero agitato, sentivo uno strano presentimento; la sentii sospirare mentre singhiozzava.
"Papà è morto!" ricominciò il suo pianto esasperato.
Misi giù senza pensarci due volte, perché? Il telefono squillò nuovamente, feci finta di niente, dovevo capire se stavo sognando o che altro.
Mi misi in posizione supina sul pavimento, un raggio di luce mi contornava gli occhi, una lacrima lo bagnò.
Perché stavo piangendo? Perché dovevo provare commozione per la sua morte?
Era da sempre stato un cattivo padre, non avevo molti ricordi felici con lui, mi aveva fatto nascere da "una bottiglia di whisky", picchiava la mamma, predicava la pace e poi non mi parlava. Cos'aveva di tanto sbagliato quell'uomo? Cos'aveva di tanto giusto per farmelo amare?
Il telefono spezzava il silenzio dell'oscurità, il silenzio di papà.
Quell'uomo non mi aveva mai voluto bene, eppure io gliene volevo; Dio, quanto avrei voluto poter essere amato da John Lennon, poter essere considerato il figlio perfetto da lui, poter stare con lui, non dover piangere per la morte del mio malfattore.
Il mondo non sapeva quanto mi aveva fatto soffrire, tutti lo amavano, era il pacifista che voleva solo arricchirsi, ma nessuno lo sapeva, quella Yoko, perché ha dovuto portarlo via dalla sua (odiata) famiglia?
Non sapevo più chi fosse quell'uomo, era John Lennon, o mio padre?
Era il bene o il male? Qualunque fosse la risposta io gli volevo bene, senza neanche sapere il motivo avevo bisogna di lui, come non mai.
Il telefono continuava a squillare, era da cinque minuti che non si fermava, la mamma sarà preoccupata. Mi asciugai le lacrime e rialzai quella maledetta cornetta "Sì, mamma, sto bene.." dissi a malincuore.
"Julian, sono Paul.." il mio vero padre mi stava parlando, era un semplice caso?
Pensare a mio padre e poi trovarmi al telefono con l'unica persona che mi volesse davvero bene (oltre alla mamma).
"P-Paul! Oddio, l'hai saputo?!" una lacrima mi scese contornandomi il viso.
"Sì, Julian, ma non ti preoccupare, ci sono io! Va bene?" sentivo la sua voce spezzarsi parola dopo parola.
Rimasi in silenzio, non sapevo cosa dire, dalla parte opposta della cornetta si poteva sentire un uomo in lacrime, debole, il mio padre.
"Julian.. posso chiederti una cosa?" risentii la sua dolce voce,
"Che cosa?" dissi freddo.
"Ti manca?"..
"Adesso sì".
   
 
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