Disclaimer: I personaggi delle storie su questo sito sono puramente fittizi basate sulla propria fantasia . L'intreccio è liberamente ispirato alla saga di "Harry Potter" di J. K. Rowling (che ne detiene i diritti). Tali personaggi quindi NON ESISTONO REALMENTE, ma sono immaginari, ed è raccontato di loro NON a scopo di lucro, ma per divertimento e per diffonderne la fama.
Avvertimenti: La storia è stata scritta dopo la pubblicazione del sesto libro e di conseguenza potrebbe contenere degli SPOILERS. Se non siete interessati ad alcun tipo di anticipazioni, consiglio di non proseguire la lettura di questa storia. In quanto parte della categoria slash, avverto che i contenuti di questa storia non sono adatti ad un pubblico sensibile o comunque contrario all'argomento. Se non siete informati su questo genere di storie cliccate qui!
Note Autore: Se volete leggere TUTTE le storie che scrivo sulla coppia Harry/Draco, venite sul mio live journal cilella o nella Community scarferret dove potete trovare anche le storie della mia beta ^_^; in entrambi potete commentare anche se non siete iscritti, ma almeno firmatevi ^_^.



È finita, finalmente. Ero preparato ad uno scontro molto duro, ma non avrei mai creduto fino a questo punto.
Adesso posso lasciarmi andare, posso riposare: tutti sono al sicuro, sani e salvi, riusciranno a costruirsi una nuova vita, anche senza di me.
Lascio che le forze mi abbandonino e mi distendo a terra, stanco, stremato. Non riesco più a sentire i suoni attorno a me, ma avverto Hermione che mi raccoglie tra le sue braccia e mi chiede di resistere: no, perdonami, non posso resistere a questa stanchezza che mi assale, non ce la faccio, voglio solo riposare adesso.

Sto per chiudere gli occhi quando intravedo, alle spalle della mia amica, un enorme drago avvicinarsi a noi. Ho cedutotroppo frettolosamente: vorrei riuscire ad avvertire Hermione, per farla scappare, ma non riesco più a muovermi, mentre il drago avvicina le sue fauci spalancate. Perdonami Ron, se per colpa mia perderai migliore amico e innamorata nello stesso momento.

Mi trovo in uno spazio buio e stretto, solo: quindi ha preferito mangiare solo me, risparmiando Hermione. Sono contento, almeno le persone che amo saranno felici.
Fa caldo, tanto caldo: del resto, mi trovo nello stomaco di un drago. Le fiamme saettano e danzano attorno a me, poi mi avvolgono e quasi non riesco a respirare. Questo fuoco che non brucia la mia pelle, che non scotta al più lieve contatto, ma che produce un calore quasi insopportabile, consumando tutto l’ossigeno che c’è a disposizione in questo spazio angusto. Quando ormai l’ossigeno sta pera mancare, velocemente il drago mi getta fuori da sé scaraventandomi a terra, nuovamente sul campo di battaglia ormai deserto.
Cerco di rialzarmi rapidamente per capire le sue intenzioni: guardo fisso i suoi occhi, e in quei cristalli senza colore riconosco uno sguardo già visto molte volte. Probabilmente è solo una mia impressione.
Sento la temperatura del mio corpo stabilizzarsi lentamente, eccetto la mano che continua ad essere inspiegabilmente calda. Non è una bruciatura, ma più un formicolio continuo che dà fastidio, e le dita sembrano come paralizzate. Stringo il pugno per cercare di rivitalizzarla, ma la pressione aumenta, come se qualcosa di invisibile stesse tentando di stritolarla.
L’ansia dentro di me aumenta, finché non sento pronunciare il mio nome.
«Harry.»
Non riesco ad identificare quella voce, e non riesco nemmeno a vederne il proprietario accanto a me, eppure deve essere vicinissimo.

«Dai, Potter, non mollare, non è da te.» mi sussurra, e finalmente lo riconosco. Il suo volto compare lentamente tra la nebbia della mia vista, diventando sempre più definito.
Adesso è tutto il mio corpo che non riesco a muovere, e non riesco neanche a parlare; ma sento il calore delle coperte che mi avvolgono, il mio corpo adagiato su di un morbido letto, la mia mano stretta in quella di Malfoy, la sua voce che mi incita a riprendere coscienza di me. Vedo sul suo volto un sorriso sconosciuto, che non avrei mai immaginato fosse in grado di fare. Chissà perché, nel vederlo sano e salvo, provo questa insolita leggerezza e serenità.
Mi accarezza una guancia con una mano, per ritrarla subito non appena un uomo, vestito in abiti distinti, si avvicina al letto nel quale sono disteso. «Signor Malfoy, il suo ultimo desidero è stato esaudito. Ora, la prego, sarà meglio cominciare ad avviarsi; ci sono anche altre condanne da eseguire.» Continua a guardarmi e a sorridermi ancora per qualche istante, poi si solleva e mi bacia la fronte, facendomi sentire ancora quel calore che non brucia.

Si allontana da me, scortato da quell’individuo e io non riesco a parlare, a muovermi: vorrei gridare, chiedere perché, cosa è successo, fermarli, ma non riesco a fare niente.
Hermione si avvicina al mio letto, e sembra capire le domande che mi tormentano, leggendo negli occhi il mio turbamento.
«Voleva saperti vivo, prima che la condanna fosse eseguita. È stato lui a portarti in salvo, quindi hanno acconsentito a questa sua ultima richiesta.» Sono talmente impossibilitato a controllare il mio corpo, da non riuscire a fermare le lacrime che cominciano a scorrermi sul viso; ma, ad essere sincero, ne sento un maledettissimo bisogno.




§ FINE §


Ahahahahahaha XDDDDD divertente, eh? Una cosa bella allegra XDDD… vorrei tentare di difendermi dicendo che non ho scritto che muoiono, quindi il finale è soggettivamente immaginabile XDDDD

Dalla mia socia: Ma quale cosa bella allegra?! Sei una donna insensibile, che si diverte a torturarmi! Mi fai correggere ‘ste cose drammatiche e mica mi avverti eh? Questa me la pagherai cara XD