Questa è la mia prima fan fiction e anche se è passato del tempo da quando è stata scritta e pubblicata, non voglio modificarla.

Ho cambiato modo di scrivere (credo di essere migliorata nei miei ultimi lavori), ho cambiato paring (anche se Lily e James rimangono il mio primo amore!), ma voglio che questa rimanga così com'è per ricordarmi da dove sono partita!

Grazie per tutte coloro che recensiranno in futuro!

1° L'INCUBO

Lily non ce la faceva più. La sua vita a Hogwarts era diventata un incubo. Non riusciva ad avere un attimo di pace. Non poteva mangiare, dormire, seguire le lezioni e tanto meno studiare a causa di quell'odioso essere dagli occhi nocciola e dal sorriso disarmante. Era dal quarto anno di scuola che lui non perdeva occasione per invitarla nel suo letto, ma ora stava davvero esagerando. James Potter il ragazzo più affascinante di Hogwarts, nelle ultime settimane le dava il tormento come non aveva mai fatto, invitandola ad uscire almeno un migliaio di volte al giorno. Lily che non aveva mai avuto intenzione di entrare a far parte della collezione "sedotte e abbandonate" di Potter, l'aveva sempre respinto, ma in quei giorni non sapeva se i suoi nervi avrebbero retto a quell'assedio. Dalla sala comune, alle lezioni ce l'aveva sempre tra i piedi.

"Evans hai cambiato idea riguardo alla mia proposta?" - "Potrei renderti una donna molto felice se decidessi di uscire con me" - "Scommetto baby che sotto quell'atteggiamento di ghiaccio si nasconde un vero vulcano." - "Evans quando mi prendo cura di una ragazza lo faccio nel migliore dei modi. Prova a chiedere in giro." - Con questo tipo di battute la tormentava minuto sì e minuto sì.

Lily non riusciva più ad andare in biblioteca e a concentrarsi durante le lezioni. James Potter era diventato peggio di un francobollo babbano. Se lo ritrovava seduto vicino a pranzo, a pozioni, a trasfigurazione, a cena. insomma dappertutto. Per non incontrarlo e per riuscire a studiare un po' era stata costretta a rifugiarsi in dormitorio, ma lui aveva trovato il sistema per importunarla anche lì. Non potendo entrare nel dormitorio delle ragazze, le mandava continui bigliettini tramite gufo.

"Esci con me sabato?" - "Vieni a trovarmi stanotte?" - "Eri così sexy oggi quando ti sei arrabbiata." - " Se vuoi provare emozioni forti Evans, prova me!" - Queste ed altre idiozie erano i contenuti dei messaggi che Potter le inviava.

Lily aveva tentato di chiudere le finestre e rimettersi a studiare, ma i gufi continuavano a colpire i vetri, finché non li faceva entrare. Non riusciva a comprendere come Potter non si fosse ancora dato per vinto: l'aveva scoraggiato in tutti i modi; da prefetto l'aveva punito ogni qual volta ne aveva avuto l'occasione; gli aveva detto in tutte le salse che non era interessata a lui, che lo considerava un ragazzo superficiale, esibizionista, privo di valori morali. Un giorno era talmente fuori di sé che gli aveva detto persino che lo considerava uno capace solo di giocare a Quidditch, portarsi a letto tutte le ragazze clinicamente vive della scuola e fare lo sbruffone con i suoi tre tirapiedi.

Lui per tutta risposta gli aveva sorriso e replicato: "Dici che sono bravo solo a giocare a Quidditch, ma non mi sembra che ti spiaccia tanto, che, grazie a me, questo sarà il quinto anno di vittoria per Grifondoro. Quanto alle ragazze io non me le porto tutte a letto, vado solo con quelle più carine e di solito non sono io a chiedere,quindi Evans se fossi al tuo posto mi sentirei onorata del fatto che ti invito ad uscire. Per ultima cosa: è vero, sto sempre con Sirius, Remus e Peter, ma almeno io ho dei migliori amici su cui poter contare, in ogni situazione."

In quell'occasione Lily pensò che non l'avrebbe più rivisto, invece, due ore dopo era nuovamente alla carica; le aveva persino detto che la perdonava per le frasi terribili che erano uscite dalle sue dolci labbra.