Fanfic su artisti musicali > Nickelback
Segui la storia  |       
Autore: Giulz95    09/12/2011    1 recensioni
Julie è la classica dolce ragazza di una piccola città, che lavora sodo e che riga dritto per la sua strada. Ha le ali di un angelo e un sorriso da diavolo, e non è disposta a farsi mettere in piedi da nessuno. Chad è una famosa, a volte arrogante e narcisista, meravigliosa e talentuosa rockstar di fama internazionale dal cuore buono, che potrebbe avere qualsiasi ragazza hai suoi piedi. Iniziano con il piedi sbagliato, ma con il tempo scopriranno di essere fatti l'una per l'altro. Le cose però, non saranno facili come sembrano.
Riusciranno a stare insieme, per tutte le buone ragioni?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Sei bellissima, Kat!- Le sorrisi. Avevamo fatto shopping per il "grande giorno", eravamo andata dal parrucchiere, dall'estetista ed ora stavamo in piedi come due rimbambite di fronte allo specchio, imitando le sexy-pose alla Charlie's Angels. 
-Siamo delle gran gnocche.- Scherzò lei, con una luce davvero abbagliante negli occhi. Gli occhi di Katrina erano stupendi, di un blu intenso, che era messo in risalto dai suoi lunghi capelli scuri, neri come la notte. Le sue labbra erano quasi sempre di un rosso accesso, perché l'unica cosa che aveva sempre con sè, era proprio il rossetto. Il rossetto, e un corpo da urlo. Io invece vantavo di lunghi capelli mossi e color cioccolato, perfettamente in tinta con il colore dei miei occhi. Anche il mio fisico non era niente male, ma solo perché mi facevo il fondoschiena in palestra quattro volte a settimana, e stavo alla larga da ogni tipo di tentazione golosa. Il che richiedeva uno sforzo enorme, considerando che ero la proprietaria di una pasticceria. Qualcuno una volta mi aveva detto che il mio sorriso poteva illuminare i giorni più bui, ma era molto molto ubriaco, e comunque non ho mai creduto a molti complimenti. Ho sempre pensato che fossero dovuti alla cortesia, oppure che fossero un trucchetto da quattro soldi per entrare nei miei pantaloni. In ogni caso, non ho mai pensato di essere speciale.
 -A che ora arriva la limousine?- Chiesi.
 Kat guardò lo schermo del suo Blackberry per controllare l'ora. -Circa cinque minuti.- Non fece in tempo a dirlo, che sentimmo qualuno bussare alla porta del mio appartamento. -O adesso!
Nella limousine trovammo due mazzi di fiori, con una bottiglia di vino ed un vassoio pieno di quello che poteva essere solo una cosa:
-Sushi!- Esclamò Kat, eccitata.
 -Pesce crudo.- Ribattei io, tappandomi il naso.
 Lei ingurgitò un paio di disgustose e maleodoranti alghe avvolte in palline di riso e mi passò il piatto davanti. -Provalo!-
-Assolutamente no! Stai lontana da me! Sono già abbastanza nervosa, vorrei evitare di vomitargli addosso del pesce crudo.-
Rise sonoramente. -Come Wendy e Stan, in quella puntata di South Park! "Hei Chad, è un vero piacere conoscer...BLORF!"-
-Ragazzi, farebbe veramente schifo. Magari ci scriverebbe una canzone!-
-L'hanno già fatto: si chiama Country Music.-
-Pronte ragazze?- Chiese l'autista, interrompendo le nostre risate.
-Sì grazie- Gli sorrisi, cercando di mettermi a mio agio sul sedile e di calmarmi. 
-Rilassati, ok? Bevi del vino... No, aspetta. Potresti vomitare.-
-Sulle sue scarpe.-
Ridemmo di nuovo insieme. Calmarsi era fuori discussione.
 
Quando arrivammo al locale dovemmo attraversare circa sei porte. Quel luogo assomigliava tanto ad un labirinto. Continuammo a camminare, fino a quando non arrivammo di fronte ad un enorme uomo, con uno sguardo poco rassicurante stampato in faccia.
-Password.-
Kat sbuffò.
-Ron, sono io! Kat!-
 Lui incrociò le sue braccia, e i suoi bicipiti sembravano urlare "non siamo muscoli, siamo palloni da calcio!". -Niente password, niente festa.-
-Se non ci lasci passare, giuro che ti tiro un pugno dritto in mezzo alla gambe!- Ringhiò Kat, in preda all'esasperazione. Io rimasi sciocciata, non potevo credere a quello che stava dicendo! -Oh mi Dio, stiamo per morire.-
Improvvisamente l'armadio a sei ante scoppiò a ridere, di fronte alla mia faccia da ebete. 
-Scusa Kat, ma per me è sempre troppo divertente! La tua amica ha fatto una faccia! Entrate, Ryan e i ragazzi vi stanno aspettando.-
Una volta dentro, vedemmo solo un mucchio di tavoli e un bar, con un mucchio di gente in giro. -Kitty Kat!- Urlò qualcuno da un tavolo dietro di noi.
-Kitty Kat?- Le sussurrai io, cercando di non scoppiare a ridere ma lei ni fulminò con lo sguardo.
-Taci!- 
 
Ryan saltò in piedi dal tavolo e le corse incontro con un sorriso a trentadue denti. Iniziarono a baciarsi ed abbracciarsi, e mi accorsi di essere un elemento di troppo in quel siparietto romantico. Fortunatamente un altro ragazzo si alzò e mi venne incontro, porgendomi la mano. -Ciao! Io sono Dan, e tu devi essere Julie, giusto?-
Gli strinsi la mano, ringraziando il cielo che qualcuno fosse venuto a salvarmi. -Giusto! È un piacere conoscerti.- 
Finalmente, Kat e Ryan si ricordarono di non essere soli. -Scusami, Julie, ci siamo lasciati trasportare.- Sorrise lei imbarazzata. -Ryan, questa è la mia migliore amica, Julie.-
-È un piacere conoscerti, Julie. Scusateci un attimo, torniamo subito. Voglio solo darle una cosa.-
-Certo, come no! Sappiamo cosa vuoi darle, Peake!- Scherzò Dan.
-È tutto okay, Jul? Torniamo tra un attimo- Mi chiese Katrina, con gli occhi da cucciolo, implorandomi di capire.
Avrei potuto ucciderla, ma per qualche strana ragione mi sentivo a mio agio con Dan. -Tranquilla, andate pure.- Sorrisi. Loro si allontanarono mano nella mano e io e Dan tornammo al tavolo, e ordinammo due birre. Avevamo appena iniziato a fare conversazione quando lui si alzò, agitando le braccia verso qualcuno. Mi girai e vidi Chad avvicinarsi, a fianco di chi pensai essere suo fratello Mike. Giuro che fu come in un film, quando le persone camminano verso di te a rallentatore e la colonna sonora di Baywatch esplode dal nulla. Indossava una semplice T-shirt leggermente attillata con qualche disegno tribale stampato lungo il torace, dei jeans strappati e una grossa cintura con la fibia d'argento. Ebbi quasi paura di alzarmi, temendo che le mie ginocchia fossero troppo deboli per soggermi.
-Julie, questi sono Mike e Chad.- Disse Dan, introducendoci.
Strinsi la prima la mano di Mike e poi quella di Chad. -È un vero piacere conoscerti, finalmente. Kat mi ha parlato moltissimo di te.-
-Beh, qualunque cosa ti abbia raccontato, non crederci.- Dissi con un sorriso. "Bene, sicuramente ho già fatto la mia figura da stupida. Oh cavoli! Ha degli occhi così splendidi, ed è così alto." Pensai tra me e me, sperando che la mia mascella non toccasso ancora il pavimento.
-Grazie per i fiori.- Dissi mentre ci sedevamo, cercando di riacquistare quel minimo di dignità rimasta. -Erano veramente belli.-
Chad sorrise. -Di nulla. Com'era il sushi?-
-Veramente non lo so, non ne vado pazza. Ma potresti chiederlo a Kat: lei lo ha praticamente divorato in tre morsi.-
-Non piace nemmeno a me, è troppo viscido. La prossima volta maderò qualcos'altro, se vuoi. Ad esempio del tartufo al cioccolato?- Sì avvicino leggermente a me, sporgendosi verso la birra che il cameriere aveva appena posato al bordo opposto del tavolo prima di berne un lungo sorso. Riuscii a sentire il profumo del suo dopobarba che mi si stampò in testa in un attimo.
-Non ce n'è bisogno, davvero. Ho a che fare con il cioccolato tutti i giorni.- 
Chad sorrise ed annui. -Oh, giusto! Kat mi ha detto che dirigi una pasticceria.-
-Che cosa? E non hai portato dei pasticcini? Nemmeno un biscotto?- Scherzò Dan, cercando di rinfilarsi nella conversazione. -Chad va pazzo per i Biscotti Arcobaleno.-
-Davvero?- Chiesi sorridendo -Sono la specialità della casa, era la ricetta speciale di mia nonna.-
Si stiracchiò per un secondo, appoggiando il braccio dietro di me, sullo schienale del divanetto. -Sul serio? Credi di poterne portare qualcuno domani sera al concerto?-
-Non lo so. Sono invitata?- Chiesi giocando. Mi stava davvero divertendo il modo in cui stavamo flirtando.
-Ma certo che lo sei! Saresti il mio ospite speciale.- Disse, mentre iniziava a sfiorarmi la spalla con le dita. -Sai, sei veramente molto carina. Probabilmente la ragazza più carina del locale in questo momento.-
Cercai di non ridere, e soprattutto di non arrossire. -E tu sei probabilmente il più gran bugiardo del locale in questo momento.- 
Si fece serio, quasi come se si chiedesse da dove diavolo spuntasse fuori una tale stronza da non accettare un complimento. -Non stavo scherzando. Credo che tu sia veramente bella.-
Improvvisamente mi sentii un'idiota. -Scusami. Non sono abituata ai complimenti.- Sorrisi, cercando di non peggiorare la situazione
-Davvero? Strano.- Chad mi fissò con i suoi taglienti occhi blu. Poi finalmente sorrise -Giusto in caso tu te lo stia chiedendo, non sono solito a fare complimenti a ogni ragazza che incontro.-
-Già, generalmente passa direttamente all'offrire loro da bere.- Rise Mike, prendendolo in giro.
-Oh, taci, stronzo! Però non è una cattiva idea, ordiniamo qualcosa da bere?-
-Io opto per una birra.- Dovevo andarci piano con i superalcolici, o rischiavo di partire subito per il mondo dei sogni, col rischio di beccarmi una sbronza coi fiocchi. 
Ordinammo di nuovo da bere, e alzammo i bicchieri insieme. -Alla salute, ragazzi! E... Ehm, ragazze.- Disse Mike con una risata. Scolai il mio boccale di birre tutto d'un fiato, mentre sentivo i ragazzi incitarmi "Giù, giù, giù!". Una volta svuotato, lo appoggiai sul tavolo sonoramente, con uno sguardo di soddisfazione.
-Porca vacca! È stato fantastico!-
Ingurgitare tutta quell'anidride carbonica di colpo non potè che portare ad una cosa sola. Al chè, Chad rise ancora più forte. -Questo sì che è sexy. Ora sono veramente eccitato.-
-Forza, mordimi e portami un'altra birra.- Risi con lui.
Non si lasciò certo scappare l'occasione, e ricominciò a provarci spudoratamente. -E dove ti piacerebbe essere morsa?-
Risi, afferrai la sua birra e ne bevvi un sorso. -Sì, certo. Mi piacerebbe proprio vederti provare.-
-Credi che non lo farei? Smettila di bere la mia birra, donna!- 
Gli lanciai uno sguardo di sfida e inarcai un sopracciglio, portandomi la sua bottiglia alle labbra. -Prova a fermarmi, fratello!- E con questo, Chad mi afferrò per le spalle e ne morse una, accurandosi di non stringere la mascella. -Ouch! Smettila, idiota!-
-Sai che ti piace...- Borbottò, mordendomi di nuovo.
-Wow! Sembra che andiate d'accordo!- Esclamò Kat, tornando al tavolo con Ryan, finalmente. Entrambi avevano dipinta sul volto un'espressione soddisfatta, con un sorriso da gatto.
-Ci hanno ignorato per tutto il tempo!- Esclamò Dan.
-Devo rubarti per un minuto, Julie. Vieni un attimo in bagno, devo mostrarti una cosa.-
-Se è la stessa cosa che ti ha mostrato Ryan, non sono interessata.- Dissi, mezza seria e mezza no. I ragazzi risero, ma Kat alzò gli occhi al cielo. 
-Vieni con me e basta, perfavore!-
Mi alzai dal divanetto, ma quando mi tirai in piedi, mi ricordai di avere su i tacchi alti da quella mattina. Barcollai leggermente con un'espressione di sofferenza.
-Tutto okay? Vuoi una mano?- 
-No, grazie. I miei piedi mi hanno solo rammentato che sono infilati sui tacchi da stamattina.- Okay, me l'ero cercata. Era questione di secondi prima che...
-Peso piuma!- Gridò Chad, mentre mi allontanavo da tavolo. Mi girai e alzai il dito medio, mimandogli un "fottiti" con le labbra. Inarcò un sopracciglio e un leggerò ghigno gli attrversò le labbra. -Sai che ti piacerebbe.-
Il solo pensiero mi fece venir voglia di urlare "che diamine, sì!" a pieni polmoni, ma ricordai a me stessa che dovevo avere un minimo di contegno. -Non in questa vita, tesoro! Non sono quel tipo di ragazza.- Gli lanciai un bacio prima di chiudere la porta del bagno dietro di me. 
-Guarda cosa mi ha dato Ryan!- Kat mi mostrò un braccialetto d'oro con un grosso diamante come pendente. Era veramente carino.
-Wow! Anniversario?-
-No! Nessuna occasione speciale! Solo dolcezza. Non è un amore?-
-Ma certo...- Risposi, felice di vederle brillare gli occhi.
-Allora, come va con Chad?-
Non potei trattenermi dal sorridere -Mi piace, ma chissà... Insomma, vive in Canada!-
-Anche Ryan! Basta non pensare al futuro. Prendiamo la cosa come viene e vediamo come va! A proposito, torniamo al tavolo, ho bisogno di una birra.-
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Nickelback / Vai alla pagina dell'autore: Giulz95