Serie TV > Castle
Ricorda la storia  |      
Autore: Dreamer_    09/12/2011    4 recensioni
"Lo stava facendo davvero? gli stava dicendo che poteva andare?
Non era certo quello che voleva, nessuno dei due, ma quella conversazione aveva preso una strana piega per la detective."
SPOILER 4x10!!!
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quarta stagione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Another Change

 
Castle era appena tornato a casa.
Il caso era finito bene, e anche a loro era finita bene.
Ancora.
Non riusciva a smettere di pensare che anche oggi sarebbero potuti morire.
Neanche il tempo di arrivare a casa che dopo aver lasciato un messaggio sul frigo ad Alexis usci immediatamente di casa, diretto verso quella della detective.
Fortunatamente ci mise poco a trovare un taxi, ma non altrettanto per arrivare da lei.
Aveva scelto l’ora di punta e non resistendo più decise di scendere e continuare a piedi.
Pensò che così aveva anche modo di riflettere meglio su quello che doveva dirle, infondo non sapeva neanche lui che stava per fare, ma era come spinto da una qualcosa che sopprimeva da tempo ormai che non voleva più stare al suo posto.
Dopo una decina di minuti di camminare finalmente arrivò di fronte il suo appartamento.
Quando entrò si diresse subito verso l’ascensore ma per sua sfortuna era già da un paio di giorni che non funzionava più e ancora nessuno si era deciso per fare qualcosa per aggiustarlo.
Guardò le scale quasi con disprezzo ma inizio a salirle 2 gradini alla volta arrivando presto al piano che stava cercando.
Busso un paio di volte e presto si ritrovò di fronte una sorpresa detective in tuta e con i capelli malemente raccolti con un libro in mano.
Castle era quasi piegato in due dall’affanno, e Beckett intuendo il motivo dello stato dello scrittore non potè trattenere una risata.

-“Ahm, l’ascensore è rotto Castle.”

-“Lo avevo notato sai?”

Rispose ancora tutto affannato, cercava di calmarsi ma lo sforzo e il nervosismo che si era impossessato di lui non glielo rendevano un compito facile.
Ad un certo punto senza preavviso Castle girò intorno a Kate entrando nell’appartamento.

-“By all means, please come in!”

Il povero scrittore cercò di parlare alcune volte ma alla fine si arrese a rimandare a dopo il bel discorso che aveva preparato per dire altro.

-“Potrei avere un bicchiere d’acqua?”

La detective ancora ridendo chiuse la porta e si diresse in cucina seguita da Castle.
Adorava in lui quella capacità di farla ridere sempre, anche con il suo comportamento.

-“Oddio Castle quante storie per un paio di scalini..”

Disse lei versadogli da bere e porgendoglielo.
Rick mandò giù il bicchiere d’un fiato e finalmente riprese a respirare quasi normalmente.

-“Non sono esattamente un paio di scalini! Ma comunque non sono qui per questo.”

-“Ah si giusto, perché sei qui Castle?”

-“Se mi lasciassi finire di parlare detective…”

Il suo sguardo cambiò radicalmente, da quello giocoso che era tipico di Castle passò ad esserci uno sguardo serio che poche e rare volte si erano visti in lui.

-“Saremo potuti morire oggi.”

Non ci volle molto prima che Kate capisse a cosa si stava riferendo Castle.
E’ vero, quel giorno sarebbero davvero potuti morire, certo in un modo abbastanza inusuale, infondo quando spesso può capitare di rimanere chiusa in una stanza con una tigre?

-“Già, ma non è successo. Siamo stati fortunati.”

-“Ecco è questo il punto. Siamo sempre fortunati Kate. Lo siamo stati questa volta e quella prima.
   Con le radiazioni, nel congelatore, con la bomba sporca e ancora quando ti hanno sparato.
   Ma non durerà per sempre, presto o tardi smetteremo di essere così fortunati..”

-“E cosa proponi Castle? E’ il mio lavoro e lo sai bene. Non sei tenuto a seguirmi sempre.”

Lo stava facendo davvero? Gli stava dicendo che poteva andare?
Non era certo quello che voleva, nessuno dei due, ma quella conversazione aveva preso una strana piega per la detective.

-“So benissimo quale è il tuo lavoro Kate. E non ho nessuna intenzione di andarmene. Come se ormai avessi questa scelta.”

Si guardarono qualche istante, scrutandosi a vicenda ognuno cercando di capire quello che passava nella mente dell’altro.
Castle ancora guardandola decise di avvicinarsi. Girò intorno al tavolo e si mise di fronte a lei che lo aspettava.
Ancora occhi negli occhi continuò a parlare.

-“Credo di non essermi spiegato bene visto che hai capito il contrario di quello che volevo.
   Sto cercando di dirti che non posso passare un altro giorno senza di te, perché potrebbe essere sempre l’ultimo.
   In altre parole Kate, ti amo e non posso più stare in silenzio sapendo di rischiare di perderti o di perderci ogni giorno.”

Le parole dello scrittore si fecero presto largo nella mente di Beckett.
Rimase parecchi secondi in silenzio solo fissandolo. Cercando di capire e assorbire bene quello che aveva appena sentito.
Castle ovviamente intuì il bisogno di Beckett e attese pazientemente che fosse lei a dire qualcosa.
Lo sguardo della detective si abbasso fino a raggiungere la sua mano, stretta al tavolo come per volersi sorreggere sotto il peso di quelle parole.
Ma una lucina si accese nella sua mente, finalmente aveva capito  che poteva sempre contare su di lui e che per lei ci sarebbe stato “Always” come aveva detto.
Spostò la mano fino a farla incontrare con quella di Castle e gliela strinse.
Un sorriso spuntò sulle labbra di Kate, ne era convinta aveva fatto la scelta giusta.
Continuò a guardare quelle mani, unite, ancora per qualche secondo portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
Castle rimase a guardarla con un sorriso smaliante sulle labbra.
Le strinse la mano, quasi per paura che da un momento all’altro potesse cambiare idea e scappare da lui.
Non poteva quasi ancora crederci. Era davvero li? Con lei?

-“Vi prego ditemi che non sto sognando.”

Solo in quel momento Kate si decise a risollevare lo sguardo.
Lo trovò li ad attenderla sorridente con una strana luce negli occhi incredibilmente felici, sicura che fossero lo specchio dei suoi.
Castle vedendola così non resistette più.
Avvicino la mano libera al suo viso tracciandogliene il contorno fino ad arrivare al collo e tenendo sempre la mano in quel punto si avvicino al suo viso arrivando a sfiorarle le labbra.
Continuò con quel giochetto qualche secondo, troppo per la pazienza di Beckett che già bolliva dalla voglia di riassaggiare quelle labbra.
Lasciò la sua mano e lo afferro per il colletto tirandolo completamente contro di se ma ancora senza baciarlo.

-“Sai una cosa Castle? Non sono una donna troppo paziente in alcune circostanze..”

-“Un vero peccato. Io adoro i miei giochetti. E te ne darò prova mia cara detective.”

-“Sta zitto..”

In pochi secondi fu sulle sue labbra iniziando a baciarlo con tutta la passione che aveva in corpo.
Iniziarono quel lungo bacio battagliando con le loro lingue per il predominio che nessuno dei due aveva intenzione di cedere all’altro.
Ovviamente non rimasero fermi all’ungo.
Le mani di Castle furono immediatamente sui suoi fianchi stringendola contro di se mentre quelle di Beckett si tenevano strette intorno al suo collo non lasciando così il minimo spazio tra i loro corpi. Quasi senza rendersene conto Kate si ritrovò sul tavolo stringendo con le gambe lo scrittore.
Le sue mani non avevano ancora lasciato il suo collo e neanche quelle di Castle si erano fermate, ora sotto la maglietta ad accarezzarle la schiena.
Quando ormai il bisogno di ossigeno superò quello di aversi si staccarono, entrambi molto affannati.
La fronte di Castle finì contro quella di Beckett sorridendosi a vicenda.

-“That was amazing!”

-“Non hai ancora visto niente Castle..”

Beckett si riavvicinò alle labbra di un povero Rick completamente ammaliato da lei.
Posò le mani sulle sue guancie e riprese a baciarlo ma questa volta con molta più dolcezza.
Castle lascio che fosse lei a guidare e si limitò a seguire i suoi movimenti ma quando ormai si era abituato all’andatura lenta e tranquilla di quel bacio Kate lo sorprese mordendogli il labbro e liberandosi da quella presa scendendo dal tavolo ancora ridendo.
Iniziò a salire le scale verso la sua camera da letto e una volta arrivata in cima si girò verso Castle che era rimasto ancora imbambolato in cucina.

-“Quando ti leverai quello sguardo da pesce lesso sbrigati a salire Castle. Te l’ho detto: Non sono paziente per determinate cose..”

Girandosi per andare in camera Kate si sciolse la coda lasciando i capelli liberi mentre Castle dopo aver preso una l’unga boccata d’aria, soddisfatto, si precipitò per le scale e raggiungere la sua bellissima musa. 



Qualche sprolocuio:
Salve a tutti!
Leggo le vostre ff da un be po' ormai e avevo voglia di scriverne una anch'io da qualche tempo e finalmente ieri mi sono decisa e ho buttato giù questa.
Credo che sia abbastanza chiaro da dove inizia questa ff no? Beh lo spero! 
Se ci sono errori di battituta o di qualsiasi altro tipo ditemelo tranquillamente che provvederò a corregermi xD
Mi rendo ccondo che come One-shot forse è troppo lunga, ma non sapevo ne come ne dove dividerla anche per fare due piccoli capitoli.. 
Personaggi troppo OCC?? Mh a voi il giudizio! Lasciatemi qualche piccolo commento se vi va ;) 
A presto! (si spera) 
Baci, Dreamer_

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: Dreamer_