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Autore: Fiery    09/12/2011    3 recensioni
Elena rise, ignorando volutamente il tono sorpreso di lui, «Ho chiesto a mia madre di insegnarmi! È il nostro primo Natale come… beh…» si morse un labbro, improvvisamente a corto di parole nel notare che il ragazzo deviava lo sguardo imbarazzato. Sorrise, abbastanza intenerita dal quel gesto: non erano ancora abituati a considerarsi a tutti gli effetti una coppia ed alcuni avevano consigliato loro di non avventurarsi in una relazione. Il passo tra l’essere migliori amici ed amarsi era davvero piccolo, esattamente come quello tra l’amarsi e non tornare più amici.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elena Gilbert, Matt Donovan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Stringimi ora, che il tempo non ci aiuterà'
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Timeline: un anno prima la 1x01, quindi quando Elena e Matt stavano insieme e i genitori di lei non erano ancora morti.

Challenge: TVG Christmas Edition @ vampiregeometry, col prompt Elena/Matt - Sciarpa (fluff: tanto fluff)

Note: non sono abituata per niente a scrivere di Elena e Matt insieme, ma il prompt mi ha colpito e ho voluto provarci. Non ho molte spiegazioni da fare, ci tengo a dedicare questa shot non solo a chi l’ha richiesta anonimamente, ma anche a chi apprezza Matt e il suo ruolo nel telefilm. :)

Disclaimer: I personaggi di “The vampire diaries” non mi appartengono (ma se lo fossero sarei taaaanto felice, sì :D).

 

 

 

 

 

Vieni più vicino

 

 

 

Il pacchetto era stato incartato perfettamente, con una scintillante carta da regalo rossa. Matt sorrise nel notare la millimetrica cura con cui Elena l’aveva impacchettato, mentre lui si era limitato a infilare tutto in piccole buste-regalo riciclate dai prodotti cosmetici della madre. C’era una grande differenza tra il pacchetto sempre ordinato della ragazza e il suo, un po’ stropicciato nel tentativo di chiudere bene la carta.

«Non lo apri?» domandò Elena, corrugando le sopracciglia.

Matt annuì, mentre la ragazza si sedeva in ginocchio sul divano, attendendo la sua reazione. Tastò prima il regalo con le dita, sorridendo divertito, «Non saranno delle ciabatte, spero!»

Elena assunse una finta espressione offesa, «Perché dovrei regalarti delle ciabatte?»

«Per lo stesso motivo per cui l’anno scorso mi hai regalato una renna di peluche!» affermò Matt, scoppiando subito dopo a ridere. La ragazza incrociò le braccia al petto, osservandolo trafficare con il regalo per riuscire ad aprirlo.

«L’hai detto tu che la volevi!» replicò con fermezza ricordando quando l’anno prima, girando per un negozio di giocattoli per trovare qualcosa a un cugino di Matt, erano capitati davanti al reparto peluche. Scherzando, Matt aveva esordito con la frase “ho sempre voluto una renna!” ed Elena l’aveva preso in parola.

«Tu volevi una barbie, ma non te l’ho comprata!»

«Avresti dovuto pensarci prima.» scrollò le spalle Elena, per poi aprirsi in un sorriso entusiasta non appena Matt riuscì a scartare il regalo, trovandosi tra le mani una voluminosa sciarpa blu e bianca, «Ti piace? L’ho fatta io!»

«L’hai fatta… tu?» completò la domanda con un tono tra il sorpreso e lo sconvolto. Da quel che ricordava Elena non era capace neanche di cucirsi un bottone da sola, figuriamoci lavorare a maglia, «Quando? O meglio… come?»

Elena rise, ignorando volutamente il tono sorpreso di lui, «Ho chiesto a mia madre di insegnarmi! È il nostro primo Natale come… beh…» si morse un labbro, improvvisamente a corto di parole nel notare che il ragazzo deviava lo sguardo imbarazzato. Sorrise, abbastanza intenerita dal quel gesto: non erano ancora abituati a considerarsi a tutti gli effetti una coppia ed alcuni avevano consigliato loro di non avventurarsi in una relazione. Il passo tra l’essere migliori amici ed amarsi era davvero piccolo, esattamente come quello tra l’amarsi e non tornare più amici.

«È molto bella.» disse Matt, sorridendo degli errori di trama ad uno dei bordi della sciarpa: evidentemente all’inizio non doveva essere stato facile per Elena trafficare con i ferri. Per non parlare del colore, ad un certo punto il blu veniva distaccato dal bianco con un taglio netto. Non era perfetta, ma vedere il sorriso soddisfatto e felice di Elena era il vero regalo di Natale che desiderava.

«Volevo fartela tutta blu… ma era finita la lana.» lo informò Elena con una smorfia di disappunto dipinta in volto.

Matt scoppiò a ridere, «Mi piace lo stesso. Grazie.» si chinò sulle labbra di lei, ma poco prima di baciarla Vicky entrò in sala facendoli trasalire.

«Se volete pomiciare andate direttamente in camera.» fece notare, con tono seccato.

Elena sospirò, mentre la sorella del fidanzato usciva di casa blaterando qualcosa a proposito di un incontro con i suoi amici prima del pranzo di Natale.

«Credo che tua sorella mi odi.»

«Chi? Vicky?» rise Matt, «Siamo cresciuti insieme… perché dovrebbe trovarti antipatica?»

«Oh, beh… forse perché da quando ci siamo messi insieme il suo unico pensiero è quello di lanciarmi battute e occhiate gelide.» affermò Elena per poi lanciargli un’occhiata eloquente, «E poi ho detto che mi odia, non che mi trova antipatica.»

Matt le passò un braccio attorno alla vita, ridendo ancora.

«Anche se fosse… credimi, non me ne frega proprio un accidente di quello che pensa!»

La ragazza sorrise, baciandolo a stampo sulle labbra. Sfiorò i corti capelli biondi del ragazzo con le dita, «Devo andare, ora. Ho promesso a mia madre che avrei aspettato con lei l’arrivo di zio John.»

Matt ridacchiò, «Non riesce proprio a prenderlo in simpatia, eh?»

«No, come tutti in famiglia. Lei fa finta di trovarlo simpatico, ma poi crolla.» scrollò le spalle Elena, «Mi aspetta un lungo pomeriggio ad impedire a zia Jenna di ubriacarsi. Consigli?»

«Bere più vino di lei.» annuì solennemente Matt.

«Perfetto, me lo ricorderò.» rise Elena, per poi afferrare il cappotto e i guanti di lana, «Ci vediamo più tardi da Caroline.» annunciò allacciandosi i bottoni laccati di legno del cappotto scuro. Prima di uscire dal piccolo salotto di casa Donovan, girò sui tacchi e mostrò un sorriso comprensivo, «Quella sciarpa puoi anche non indossarla, dopo. So che non è il massimo… e non voglio che Tyler ti prenda in giro a vita.» annunciò ridendo.

Matt non ebbe il tempo di fermarla che era già uscita di casa, lasciandolo da solo davanti all’albero di natale e tra le mani il suo regalo che forse Elena non aveva capito quanto fosse importante per lui.

Qualche ora dopo Elena raggiunse con una piccola corsa casa Forbes, trovando già tutti gli amici lì davanti pronti a scambiarsi i regali di Natale, «Scusate il ritardo!»

«Tranquilla, eravamo occupati ad ammirare la sciarpa nuova di Matt.» scherzò Tyler, tirando una gomitata all’amico. Elena si accigliò, riconoscendo al collo del ragazzo la sciarpa che gli aveva regalato, «Un vero gioiellino.»

«Piantala.» borbottò Matt, imbarazzato.

«È un pegno d’amore.» concordò Caroline, con una risatina.

Elena a quel punto arrossì a sua volta, ma Bonnie tolse entrambi dall’impiccio di ribattere, annunciando che lì fuori si gelava e che voleva una cioccolata calda. Spinse tutti in casa Forbes, guadagnandosi un sorriso grato da parte dell’amica.

«Ti avevo detto di non metterla.» disse Elena quando rimasero da soli nell’ingresso.

Matt sorrise rilassato, «Non mi importa cosa dice quell’idiota di Tyler…» si tolse la sciarpa con un gesto fluido e gliela fece passare dietro il collo. Dopodiché tirò entrambe le parti con gentilezza per avvicinare il viso della ragazza contro il suo, «È il regalo di Natale più bello che mi abbiano mai fatto.» sussurrò sulle labbra di lei, che si aprirono in un sorriso felice.

  
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