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Autore: Ranna    09/12/2011    2 recensioni
Nel paesino di Rubik , Loreley spietata e pronta a tutto per vendicare la madre uccisa da una setta di Vultures (stregoni e guerrieri) dovrà allearsi proprio con uno di loro per ottenere giustizia.
Diversi eventi porteranno la nostra protagonista, ad avvicinarsi sempre di più all'enigmatico Axel, lei che da sempre odia gli uomini e tutto ciò che rappresentano tenterà di resistergli con tutte le sue forze. Ma ci riuscirà?
Pezzettino tratto dal secondo capitolo:
La mia lingua si insinua nella sua bocca con ferocia.
Voglio sentire il suo sapore.
Voglio sapere tutto di lei, tutto.
La sua furia, il suo odio, i suoi occhi ; mi eccitano incredibilmente.
Cerca di respingermi, e aumentando la presa sui polsi, accresco la sua furia.
E la mia eccitazione…
Questa ragazzina, è tutta un bollore.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Gli uomini sono creature patetiche.
 
 
  L'amore non esiste. E' un concetto inventato dagli uomini per portare a letto le donne nei momenti di noia..
 
Gli uomini ci maltrattano, insultano, picchiano, violentano e ancora peggio : ci sottovalutano.
 
 
Smettete di illudervi.
 
Di sognare qualcosa che non avrete mai.
 
Smettete ORA di cercare qualcuno con cui condividere il resto della vostra vita.
 
Smettete di provare affetto per qualsiasi essere all' infuori di voi.
Lasciate che l’odio vi penetri l’anima, e sarete felici.
 
Perché la vera felicità nasce solo dalla consapevolezza della realtà circostante.
 
Io odio.
E’ l’unico sentimento così intenso da spingermi a continuare a vivere. L'unico sentimento che posso permettermi di provare. L'unico che esiste, per me.
 
Solo in due casi un uomo e una donna possono avviare una relazione:
 
 Per il semplice atto sessuale senza implicare sentimentalismi inutili,
 
oppure per raggiungere uno scopo comune .
 
Nel primo caso, ho trovato Axel.
 
 
Nel secondo, ho trovato William.
 
 
Cazzo. 
 
 
"Ronnie, hai sentito qualcosa?" Bisbiglia la mia futura vittima.
 
 
Cazzo, cazzo, cazzo! 
 
 
"Si, sarà stato un animale" Risponde l'altro.
 
Sospiro di sollievo, osservando con grande attenzione i due uomini dinanzi a me.
 
Con mia grande delusione  mi rendo conto di un piccolo particolare che manda a monte tutti i miei sospetti.
 
Le pupille di entrambi si sono dilatate una volta sentito il rumore da me fatto per sbaglio, ma non per il sospetto di essere 
 
inseguiti da un essere  umano. Si sono eccitati all'idea che ci fosse nelle vicinanze un animale.
 
 Questi imbecilli sono alla ricerca di un animale da sacrificare. 
 
Non è la setta che cerco.
 
Mi preparo a scattare per tornare  al mio nascondiglio, ma mentre cerco di alzarmi dal ramo della quercia sul quale ero accovacciata ad osservare i due, qualcosa
 
 mi spinge e fa cadere nel vuoto, rimpicciolendo sempre di più la distanza tra il mio corpo e la terra.
 
L'uomo più grande, "Ronnie",  mi ha immobilizzato. 
 
" Cosa abbiamo qui? Una donna. "  Mi dice torcendomi i polsi . Il suo viso si avvicina al mio con un sorriso crudele, lentamente. 
 
" Se non vuoi ritrovarti quel tuo minuscolo pene giù per l'esofago, lasciami!" Gli ringhio .
 
Con una rapidità mostruosa, l'uomo mi da lo schiaffo più brutale mai ricevuto. 
 
Neanche avverto il dolore, la rabbia sta sopprimendo ogni senso.
 
Cambio di programma.  Sorrido . 
 
" Se farai la brava non ti farò male"  Sussurra, strappandomi i vestiti. " Beh... non troppo. " Aggiunge ridendo . 
 
Annuisco, fingendomi intimorita, ed inizio lentamente a toccare l'uomo, che sembra particolarmente soddisfatto dalla mia reazione.
 
Osserva la mia mano lenta tracciare una linea immaginaria fino alla sua virilità, 
 
circondo con le dita la sua... mmh... piccolezza? Ed eccitato mi lascia più libertà di movimento, rilassando la stretta che aveva su di me. 
 
Contemporaneamente, l'altro lotta con la cerniera dei suoi bluejeans. 
 
Gli uomini... così incredibilmente... stupidi. 
 
Stritolo con tutta la forza che possiedo il suo membro, godendomi il suo verso di dolore.  I lamenti... questi sì che mi eccitano.
 
Poi, alzandomi da terra con un unico, solenne movimento gli spezzo l'osso del collo. 
 
Mi volto, pronta ad affrontare l'altro, che però non c'è più.
 
E' stato rimpiazzato da un altro uomo più giovane, e... per un piccolo istante, abbandono le mie difese.
 
Quel viso è ... perfetto! 
 
Capelli lucenti, mossi e di un color cioccolato molto invitante.
Ah... io vado matta per il cioccolato.
 
Labbra rosse e piene.
 
Pelle bronzea.
E che muscoli...
Da quanto tempo non venivo stretta da muscoli del genere senza che volessero ammazzarmi?
 
Zigomi alti e scolpiti.
 
E occhi... neri. 
Due buchi neri pronti a risucchiarmi e trasportarmi in un'altra dimensione.
 
La pupilla dell'occhio destro, però, è contornata da un piccolo anello dorato...
 
Merda. E' un vultur.
 
Riacquisto la mia sanità mentale e mi metto in posizione, pronta a combattere. 
 
E lui... scoppia a ridere!
 
" Non mi ringrazi? " Sussurra facendomi l'occhiolino ed indicando per terra. 
 
Ed eccolo lì, svenuto, l'incapace che non riusciva a sbottonarsi i pantaloni.
 
Salvata da un uomo... da un Vulutur... disgustoso... 
 
" La vita mi ha insegnato che non si fa niente per niente. Quindi no, non ti ringrazio. Sicuramente hai un secondo fine."  Sorride. 
 
Salto per terra e mi avvicino ai corpi dei due,  alla ricerca di eventuali armi da tenere. 
 
Ma con la coda dell'occhio continuo ad osservare quello strano tipo che mi aveva salvata. 
 
" Allora? Perché  lo hai fatto? " Gli chiedo scrutandolo. 
 
Si avvicina e mi riporta dietro l'orecchio una ciocca ribelle. 
 
P-Perché gli ho permesso di avvicinarsi? 
 
" Se non ti rispondo " mi dice con tono impaurito e tanto eccessivo quanto finto " mi ritroverò il mio gigantesco pene giù per l'esofago? "
 
Gi-Gigantesco?!  Ah... M-Ma a cosa sto pensando!? 
 
Sostengo il suo sguardo sarcastico, e mi volto indignata! Che tipo!  
 
Da quanto tempo ci stava osservando? E che ci faceva qui? 
 
Dovrei minacciarlo, farlo parlare e poi ucciderlo! 
 
Con un gesto fulmineo faccio cadere il coltellino nascosto all'interno della manica nella mia mano sinistra, però prima di provare a fare qualsiasi altro movimento, mi ritrovo in braccio al tipo dagli occhi neri, privata del mio coltello. 
 
" Non dovresti giocare con le armi, bocconcino." 
 
No, oggi non è proprio la mia giornata.  
 
 
Questa è la mia prima storia, spero dal profondo del mio cuore che vi piaccia. I personaggi e la storia sono interamente miei. Testo con diritti di autore. Non vedo l'ora di postare il prossimo capitolo :)
Anna Dreams 
  
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