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Autore: DreamBook    09/12/2011    1 recensioni
Perchè a lei è arrivata la lettera e a me no? La prego, anch'io voglio frequentare la sua scuola speciale!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Altro personaggio, Petunia Dursley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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# Esistono delle regole #

 

 

“Maledetto Pix, anche d'estate mi fa lavorare, non bastano tutti quei ragazzini...” imprecò tra sé Gazza mentre ripuliva energicamente il corridoio con uno spazzolone.

La gatta aggirò con grazia la macchia di fanghiglia blu che ricopriva il pavimento per andare a strusciarsi contro le gambe del padrone.

“Lo so Mrs Purr è quasi ora di pranzo, appena finito qui ti darò quei nuovi croccantini che ti piacciono tanto!” disse accarezzando il pelo della gatta che si leccò i baffi. Fece una smorfia tendendo un angolo della bocca verso l'alto, in una posa che voleva essere un sorriso, e che riservava solo alla sua fedele amica.

Una volta ritornato nel suo ufficio si lasciò cadere sulla sedia e rovistò tra la posta della mattina. Tra le varie pubblicità di corsi e offerte speciali c'era una lettera.

La scrutò attentamente: chi mai avrebbe potuto spedirgli una lettera se, tra i suoi parenti, nessuno voleva vederlo ( tantomeno lui avrebbe voluto vedere loro)?

La calligrafia appariva piuttosto infantile e, sul retro, era recato il timbro babbano delle poste britanniche con la scritta: INDIRIZZO SCONOSCIUTO, RISPEDITO AL MITTENTE.

"Sicuramente qualche solerte mago infiltrato alle poste si è accorto dell'errore e l'ha inviata...chissà però perchè è arrivata sul mio tavolo" si disse rigirandosi la busta fra le mani nodose.

Era conscio dell'errore, quella lettera sarebbe dovuta arrivare sulla scrivania del preside e avrebbe dovuto portargliela subito, ma qualcosa lo tratteneva.

Solitamente non ficcanasava nelle faccende dei suoi superiori, tuttavia quella volta la curiosità prese il sopravvento. Aprì il primo cassetto, quello che conteneva alcuni dei manufatti sequestrati agli studenti indisciplinati, e ne estrasse un tagliacarte. Valeva la pena rischiare di essere richiamati solo per leggere lo scritto di un bambino?

Eppure quella lettera lo chiamava e...per Merlino! L'avrebbe aperta e basta.

Era davvero la lettera di un bambino, anzi di un una bambina a giudicare dall'ordine e dalla cura dello scritto.

 

Buongiorno Professor Silente,

forse non si ricorderà di me, ma è stato a casa mia la settimana scorsa a dire a mia sorella che avrebbe potuto frequentare la sua scuola.

Perchè a lei è arrivata la lettera e a me no? La prego, anch'io voglio frequentare la sua scuola speciale. Non è affatto giusto. Sono brava come lei, anzi più di lei!

Sono sicura che se mi mettesse alla prova anch'io saprei fare delle magie!

La prego, venga di nuovo, mi faccia provare!

 

Petunia Evans

 

Erano poche righe, ma il vecchio cuore di Gazza ebbe un sussulto. I ricordi si accavallarono nella sua mente. La delusione dei suoi genitori, la derisione e il disprezzo dei suoi parenti alla scoperta della sua natura di Magonò. La stessa muta domanda: perchè loro sì e io no?

Mrs Purr miagolava forte da almeno cinque minuti, ma il guardiano non vi badò.

Rimise la lettera nella busta e si diresse mesto verso l'ufficio di Silente.

 

"Prego signor Gazza, si accomodi, mi dica, c'è qualche problema?"

"E' arrivata questa lettera sulla mia scrivania. Mi scusi se l'ho aperta, non avevo notato che era indirizzata a lei" gli avrebbe creduto?

Silente era impegnato a leggere la lettera che gli aveva porto e non rispose. Sono quando ebbe finito di leggere alzò un attimo lo sguardo e a Gazza parve di leggere un moto di compassione. Il custode tornò alla sua consueta espressione dura, quella che impauriva gli studenti. Gli sembrava che quegli occhi azzurri gli avessero letto nell'animo ed era l'ultima cosa che desiderava.

"Torno a sistemare i corridoi signor preside, con permesso"

Si era già voltato verso la porta quando udì la voce del preside dire, in tono amaro: “Esistono delle regole e non tutte le richieste possono essere soddisfatte, purtroppo”

"Già...purtroppo" rispose con voce flebile Gazza. Un'unica lacrima scese dai suoi occhi spenti.

 

 

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Spazio autrice:

 

Era già da un che volevo scrivere questa breve shot. All'inizio l'idea era quella di un crack pairing, ma come unire due persone così immensamente lontane?

Può essere considerato un missing moment? Boh!

Non ho mai trattato Gazza Petunia come personaggi quindi non so dire se siano esattamente IC. Ho cercato di rendere al meglio i sentimenti di quest'uomo e quelli che avrebbero potuto essere di una Petunia dodicenne un invidiosa della sorella. A voi giudicare se ci sono riuscita o se era meglio buttare questa cosa nel cestino! :)

 

Patty

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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