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Autore: ireheydu    09/12/2011    8 recensioni
« Ci credi nell’amore a prima vista? »
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Quel viaggio in macchina durò anche fin troppo, e non aveva fatto altro che dormire, o guardare fuori dal finestrino, costantemente con gli auricolari dentro le orecchie. Sua sorella aveva cominciato a parlare a macchinetta come ad ogni viaggio, e sicuramente non aveva voglia di sentire i suoi racconti, visto che già era piuttosto nervoso.

Perché doveva per forza andare una settimana al mare con i suoi genitori e sua sorella?

Aveva anche diciotto anni, e di certo alla sua età non era assolutamente divertente passare quella settimana con i suoi genitori. Sarebbe voluto rimanere a Wolverhampton con tutti i suoi amici, passando serate insieme, e divertendosi costantemente, anche perché lui non andava matto per il mare. Cercava di pensare positivo, ma cosa c’era di positivo in quello? In realtà Liam era una persona piuttosto pessimista sotto questo aspetto, così stette zitto e si limitò a “godersi” quel viaggio in macchina, che gli parve infinito.

Non appena arrivarono, gli venne davvero voglia di lanciare tutte le valigie, ma purtroppo il fattorino dell’hotel le aveva prese prima di lui, così non appena salirono nelle loro stanze, si accorse che nella camera sua e di sua sorella Ruth, c’erano già tutte le loro valigie.

-Sarà una settimana fantastica!- ammise la ragazza bionda, aprendo la valigia e tirando già fuori un costume, e fu davvero brutto per Liam pensare che sia sua sorella che i suoi genitori volevano andare subito a mare, dopo nemmeno un’ora dall’arrivo.

-Sì, meravigliosa.- sbottò quello, sbuffando, e buttandosi quasi a peso morto sul letto.

Non c’era niente di divertente in tutto ciò. Voleva tornare a casa, stare con i suoi amici, divertirsi come solo loro sapevano fare, e non pensare a nulla, e benché sua madre gli avesse detto che anche qui si sarebbe rilassato, ma sembrava più teso del dovuto in quel momento.

Sua sorella era scappata in bagno, e già si stava cambiando per il mare, e in realtà avrebbe dovuto farlo anche lui, ma stava ancora lì disteso sul letto a guardare il soffitto che non aveva nulla di interessante.

-Liam! Sbrigati! Voglio andare a mare!- disse Ruth, uscendo dal bagno con un costume addosso.

-Io devo venire per forza?- chiese.

-Smettila di lamentarti, sei una palla.- sbottò lei sbuffando.

-Non mi sto lamentando, solo volevo rimanere a casa almeno quest’estate.- ammise, passandosi così una mano sul viso, e poi sui capelli, tentando di rialzarsi da dove era disteso.

-A fare che? Qui è meglio!- ribattè la bionda, intenta a preparare una borsa da portare in spiaggia.

-Preferisco stare in giro con Andy, piuttosto che farmi un bagno a mare.- ammise.

-Adesso smettila, mettiti il costume e andiamo Liam!- quello di sua sorella sembrava davvero un rimprovero, e siccome aveva già avuto abbastanza storie e litigi con i suoi genitori, non aveva voglia di litigare anche con sua sorella, così decise di alzarsi da lì e andare a mettere il costume.

Era ufficiale.. sarebbe stata una delle settimane più brutte della sua vita.

 

Non appena arrivò in spiaggia, decise che non aveva assoluta intenzione di farsi un bagno, anche perché a lui non piaceva il mare, e sicuramente non aveva voglia di buttarsi in acqua n quel momento.

La spiaggia era piena di gente, e il secondo dopo in cui sistemarono le loro cose, una famiglia composta da due genitori e ben tre bambini, si piazzò proprio vicino a loro, e lui volle quasi urlare dal nervosismo. Non sopportava le urla di quei piccoli mocciosi che continuavano a trapanargli violentemente il cervello. Si sedette nella telo, mettendo le cuffie alle orecchie, così almeno non avrebbe sentito altro se non la musica.

-Liam! Vieni, dai!- disse sua madre con un sorriso a trentadue denti.

-Non mi va proprio.- rispose quello facendo spallucce.

-Guai a te se osi stare con quel muso per tutte le vacanze, signorino.- ribattè poi quella, scrollando le spalle ormai rassegnata, e Liam non si degnò nemmeno di risponderle e aspettò solo che andasse via con suo padre e sua sorella Ruth.

In questi casi voleva che ci fosse almeno sua sorella Nicola, ma ormai lei si era trasferita da tempo, era piuttosto indipendente, e lo era sempre stata, e lui cercava di prendere esempio da lei, ma sua madre era anche fin troppo protettiva con “l’ometto di casa”.

Scosse la testa, distendendosi completamente sul telo, mettendosi gli occhiali, e cercando di non pensare a niente, anche se gli sms che gli arrivavano da parte di Andy e dei suoi amici non miglioravano di certo la situazione. Mise il volume dell’iPod al massimo, come se non volesse più sentire nemmeno il rumore dei suoi pensieri.

Aveva passato sotto il sole almeno una decina di minuti, ma fu costretto a scattare quasi in aria, non appena uno dei bambini che stavano vicino a lui non gli lanciò un pugno di sabbia, probabilmente senza volerlo, ma quel gesto mandò Liam su tutte le furie.

-Guarda dov.. fa niente.- disse poi facendo un lungo respiro.

Lo stesso secondo si tolse gli occhiali alzando lo sguardo, e l’unica cosa che vide davanti a sé, fu un ragazzo alto, dai capelli mori e il fisico ben scolpito. Aveva un costume rosso, che arrivava al ginocchio, e un paio di occhiali da sole che camminava a riva con le mani poggiate sui fianchi. Intuì dal cartellino che aveva attorno al collo che era uno dei bagnini che lavorava lì.

Rimase a guardarlo per una buona manciata di secondi, come se avesse dimenticato che il suo telo era pieno di sabbia a causa di quello stupido bambino, e come se la musica del suo iPod si fosse improvvisamente fermata. Continuò ad osservare quel ragazzo dai capelli mori, che si tolse gli occhiali con un gesto lento, e improvvisamente Liam si sentì catapultato in una puntata di Bay Watch, o qualcosa del genere, ma sicuramente non potè fare a meno di notare il gesto di quel ragazzo quando si tolse gli occhiali da sole per metterli sulla testa.

Dopo quel gesto, Liam, riuscì a notare gli occhi di quel ragazzo, e anche da lontano avevano qualcosa di particolare che nessuno aveva, e quasi brillavano sotto la luce del sole. In quel momento stava ridendo, probabilmente per una battuta che aveva fatto uno dei suoi colleghi, e la sua risata parve essere la migliore in assoluto.

-Liam?- sua sorella Ruth arrivò all’improvviso e lui nemmeno se ne accorse.

-Cosa? Chi?- chiese confuso scuotendo la testa, ma senza distogliere lo sguardo da quella splendida creatura che rimaneva a riva a guardare l’orizzonte, ma si accorse che ogni tanto si girava verso la spiaggia.

-Direi che sei l’unico che si chiama Liam qui.- rise la bionda, mettendosi vicino a lui.

-Già, è vero.- sorrise appena, voltandosi verso sua sorella, e poi ritornando a fissare il moro.

-Chi stai guardando?- chiese quella.

-Nessuno.- mentì il biondino, anche se sapeva che sua sorella non avrebbe mai creduto a quella bugia.

-Menti, chi stai fissando?- domandò di nuovo, e Liam parve diventare rosso senza nemmeno accorgersene, ma alla fine non si sentiva a disagio con sua sorella, era una delle poche persone che sapeva dei suoi gusti sessuali, e a lei questa cosa piaceva molto, chissà per quale motivo.

-Quel.. ragazzo lì.- sussurrò, puntando appena il dito verso il bagnino.

-E’ carino!- ammise lei.

-Già, davvero tanto, ha quel qualcosa che.. ma figurati se sta guardando me.- buttò la testa indietro, lasciandosi andare nel telo, con gli occhiali da sole di nuovo in viso. Era piuttosto pessimista ed era certo che sicuramente quel ragazzo stava guardando tutti, fuorché lui, anche perché molto probabilmente aveva un milione di ragazze con un bel seno prosperoso che gli sbavavano dietro.

-Sei sempre pessimista!- protestò sua sorella, scuotendo la testa, e mettendosi di nuovo in piedi, e dopo aver sistemato il costume, legò i capelli in una coda. –Vado a prendere qualcosa da mangiare, mamma e papà sono ancora in acqua, tu continua ad osservare il tuo nuovo amore!- disse Ruth con una risata, e Liam rise di rimando.

Alzò di nuovo il busto, notando che adesso il ragazzo moro si era allontanato, e non riusciva a vederlo tanto bene, e quasi la cosa gli dispiaceva, non che volesse chissà che cosa con lui, ma guardarlo gli piaceva, anche se si era accorto della sua presenza solo da cinque minuti.

I suoi genitori ancora non tornavano e sicuramente ciò lo faceva stare tranquillo, visto che sua sorella era l’unica con cui si poteva permettere di parlare di culi e addominali maschili, era come la sua migliore amica, si dicevano davvero tutto.

Proprio mentre si era immerso nei suoi soliti pensieri, apparve di nuovo il ragazzo dai capelli mori, con le mani poggiate sui fianchi, che si guardava intorno, e sfoggiava il suo splendido sorriso. Aveva messo gli occhiali in testa, e il suo sguardo era serio e concentrato.

Era davvero bello.

Per un momento però, Liam, divenne totalmente rosso, e parve andare a fuoco, perché si sentì lo sguardo del bellissimo bagnino proprio addosso, e in realtà era assolutamente vero.

Era sicuro che i loro sguardi si fossero scontrati, ma il moro poi si voltò all’improvviso.

-Avrei giurato che ti stesse guardando!- Liam sobbalzò immediatamente, senza essersi accorto che Ruth era appena ritornata e probabilmente era lì da qualche secondo, accorgendosi dello scambio di sguardi che si erano lanciati i due ragazzi.

-Cazzo, mi hai fatto spaventare!- sbottò lui mettendosi una mano al petto.

-Non volevo farlo.- Ruth rise, sedendosi accanto a lui, e porgendogli un gelato che aveva preso anche per lui, e il biondino lo afferrò.

-Come facevi a sapere che lo volevo?- chiese.

-Non lo sapevo- rise –L’ho solo preso e basta!- qualche secondo più tardi, arrivarono anche i loro genitori, che sembravano davvero dei bambini da quanto si stavano divertendo, e forse Liam avrebbe voluto avere un pizzico della loro gioia e del loro entusiasmo, ma fin’ora l’unica cosa emozionante di quella vacanza era il bagnino sexy che continuava a passeggiargli davanti da una buona serie di minuti.

Ma alla fine che altro c’era di speciale? Quel ragazzo era palesemente interessato a chiunque altro, fuorché il biondo Liam Payne.

 

 Il letto della sua stanza d’albergo sembrava davvero abbastanza comodo, e decise che sarebbe rimasto lì con il computer almeno per tutta la sera ora che era ritornato dalla cena. I suoi genitori erano andati a fare un giro per il paesino, e volevano rimanere un po’ da soli.

Non aveva idea di dove fosse sua sorella, ma in quel momento aveva appena messo le cuffie e aveva poggiato il suo computer portatile sul letto, e si era messo a pancia in giù.

Il secondo dopo in cui nella sua mente si era detto che finalmente era arrivato un momento di pace, irruppe sua sorella nella stanza. –Liam!- urlò quella, sapendo che con le cuffie non l’avrebbe mai sentita se avesse parlato normalmente. Il biondino si tolse le cuffie voltandosi verso Ruth, fulminandola quasi con lo sguardo.

-Che succede?- chiese.

-Sentì, danno una specie di party sulla spiaggia fra un’ora, si balla, si beve, insomma, è un’idea carina, ti va?- disse quella con un sorriso a trentadue denti, e a Liam per un momento parve che stesse saltellando dalla gioia.

-Veramente volevo stare qui al computer.- ammise.

-Liam dai, ci saranno anche delle ragazze che ho conosciuto oggi in spiaggia!-

-Ti devo ricordare che sono gay?- rise il biondino, facendo così per chiudere il computer, visto che sua sorella aveva un magico potere persuasivo, e poi non voleva farle fare quel tragitto da sola.

-E’ vero, ma che importa!- entrambi risero.

-Vengo solo se mi consigli cosa devo mettermi!- disse poi lui, alzandosi dal letto, e aprendo la valigia poggiata a terra con un milione di vestiti. Lo shopping era la sua fissazione, e possedeva anche fin troppi vestiti, e di certo non li avrebbe lasciati da soli a casa, ma doveva portarli con sé.

-Okay, tira fuori i vestiti!- sua sorella si sedette nel letto, con le gambe incrociate. Si divertiva anche fin troppo in questi casi, ma soprattutto quando si trattava di guardare i ragazzi o cose simili.

Rimasero un buon quarto d’ora a decidere cosa si sarebbe dovuto mettere, fino a quando non fu il turno di Ruth, e poi indossarono ciò che avevano scelto. Liam si mise davanti lo specchio, mettendo prima dei pantaloni neri aderenti, e poi una maglietta bianca a maniche corte, semplice.

Ruth adorava quando metteva cose semplici senza esagerare, e affermava che con quei vestiti stava divinamente, ma soprattutto perché la maglietta gli accentuava gli addominali ben scolpiti, così Liam accetto la sua proposta. Mise un paio di stivali, ai quali non rinunciava nemmeno in piena estate, e poi alla fine si guardò allo specchio, e quando si cominciò a sistemare i capelli, uscì sua sorella dal bagno, pronta e truccata.

-Allora, ci andiamo a divertire, fratello?- chiese lei con un sorriso.

-E andiamo!- qualche minuto dopo erano giù fuori dalla loro stanza, pronti per dirigersi verso la festa che sarebbe cominciata a breve in spiaggia, e probabilmente non era stata per niente una cattiva idea decidere di andarci, almeno avrebbe sentito un po’ di musica, avrebbe anche ballato magari.

Il tragitto non parve per niente molto lungo, anzi riuscirono ad arrivare in pochi minuti.

C’era un piccolo bungalow al centro della spiaggia, e lì dentro ci stavano un DJ e un barman, impegnato a servire cocktail di tutti i tipi alle persone che gli si presentavano davanti, e solo in quel momento Liam si accorse che c’era davvero molta gente.

-Vedi le tue amiche?- chiese il biondo a Ruth.

-A dire il vero ancora no!- ammise lei, guardandosi intorno, mentre reggeva la borsetta nera e camminava sui tacchi, fino a quando non vide due ragazze dai capelli lunghi e mori avvicinarsi verso di loro, salutando Ruth con entusiasmo. Liam conobbe le due ragazze, che per un momento lo guardarono con occhi trasognanti, e in realtà quello era un effetto che faceva a parecchie ragazze, casualmente tutte amiche di sua sorella. Trovarono un posto per sedersi dopo che Ruth e una delle sue amiche presero un cocktail al bar, e rimasero lì a chiacchierare un po’.

-Liam, allora, che scuola fai?- chiese una delle due ragazze.

-A dire il vero mi sono fermato quest’anno, ma fra due mesi comincerò il college!- disse annuendo, e sorbendosi un’altra serie di domande che le due ragazze avevano cominciato a fargli, ma in realtà non si stava per niente annoiando, specialmente perché avevano appena messo delle canzoni che a lui piacevano parecchio, quindi si rilassava maggiormente.

-E sei fidanzato?- chiese improvvisamente Lucy, la ragazza dai capelli lunghi e castani.

-No, per diver..- proprio mentre stava continuando a parlare sua sorella lo bloccò di colpo –Sì, in realtà lui è gay!- disse, con una risata, e in quel momento Liam fu costretto a nascondersi il viso con le sue mani, anche se in realtà voleva ridere dopo aver visto le facce delle due ragazze che sembravano che volessero già sposarlo, ma avevano appena ricevuto una delusione.

-Ruth, potresti anche evitare di fare così.- ridacchiò.

-Lo sai che amo il fatto che tu sia gay!- lei gli cinse la spalla con una mano, attirandolo a sé. –E la sai una cosa? C’è il tuo amore lì!- continuò poi lei, e Liam per un momento non capì di cosa stesse parlando, ma appena seguì il dito di sua sorella, si accorse che poggiato contro una ringhiera di legno costruita nella spiaggia c’era lo splendido bagnino dai capelli mori e dagli occhi castani che brillavano con la luce del sole, ma a quanto pare brillavano anche con la luce lunare.

-Perché non vai da lui?- propose Ruth.

-Ma sei impazzita forse?! Non ci penso proprio.- sbottò Liam scuotendo la testa, e facendo roteare gli occhi, cercando il più possibile di non guardarlo, visto che si era appena accorto che l’aveva fissato per un momento.

-Beh, se non andrai tu, verrà lui da te.- disse l’altra ragazza, Jesy, poiché entrambe stavano ascoltando la discussione, e avevano appena visto chi era la persona che Liam continuava a fissare.

-Che vuoi dire?- chiese poi il biondo.

-Voglio dire che sta venendo qui!- continuò Lucy, e Liam venne quasi un colpo al cuore sentendo quella frase, e il secondo dopo, come delle complici, Ruth, Lucy e Jesy si allontanarono, e sua sorella gli fece l’occhiolino prima di alzarsi dal posto in cui era seduta.

Il cuore di Liam aveva probabilmente perso un battito quando vide che il moro si stava avvicinando sempre di più, e sembrava davvero che stesse venendo nella sua direzione. Fece finta di nulla, prendendo il cellulare dalla tasca, e osservando lo sfondo, ma in quel momento aveva ben poco di interessante.

-Ciao.- sentì una voce, e gli parve la più bella che avesse mai sentito.

Alzò lo sguardo, vedendolo lì in tutta la sua bellezza, e pensando che giusto la stessa mattina lo guardava con sguardo trasognante mentre faceva il suo lavoro, e adesso era appena venuto da lui per poterlo salutare, e Liam sentì improvvisamente caldo.

-Ciao!- disse di rimando, sforzando un sorriso.

-Ti va un drink?- chiese poi il moro.

-Scusa, ma non posso bere, problemi di salute.- in quel preciso istante maledì i suoi fottuti problemi che gli impedivano di bere qualsiasi tipo di drink, ma il ragazzo davanti a sé sembrò non mollare.

-Allora.. non so, ti va di farti un giro?- chiese semplicemente, Liam annuì e si alzò da lì.

Il secondo dopo il suo pensiero si stava dirigendo totalmente da un’altra parte. Per quale motivo quel ragazzo era venuto da lui ad offrirgli un drink e a chiedergli di fare un giro? Non poteva assolutamente pensare che un ragazzo bello e attraente come lui fosse gay, ma soprattutto che fosse attratto da Liam! Odiava i suoi maledetti dubbi.

-Come ti chiami?- chiese poi il moro sorridendo.

-Liam!- rispose, sorridendo.

-Bel nome! Io sono Zayn, e faccio il bagnino qui.- disse e i due cominciarono a camminare, e solo in quel momento Liam si accorse che si erano allontanati dalla massa di gente che c’era lì a ballare o a bere un drink.

-Si, lo.. so.- al biondo tremavano quasi le parole in gola, ma cercò di essere il più naturale possibile, ma davanti ad un ragazzo come quello che aveva accanto, era davvero impossibile.

-Sì, ti ho visto questa mattina.- ammise Zayn.

Liam si sentì davvero male, e forse le sue gambe stavano per cedere, ma cercò di contenersi.

-Dove abiti?- chiese poi il moro, senza distogliere lo sguardo da Liam.

-A Wolverhampton, è lontano da qui.- ammise, storcendo le labbra, e facendo spallucce.

Per un momento si perse a guardare ogni singolo lineamento del viso di Zayn. Prima di tutto amava il suo nome, gli piaceva tantissimo, e poi si fermò ad osservare i suoi occhi castani, e da vicini erano ancora più perfetti di quanto avesse già visto. Aveva delle labbra carnose, un naso dritto e perfetto, e i suoi capelli neri corvini sembravano davvero soffici e delicati.

Cominciarono a passeggiare e a parlare, e solo quando la timidezza di Liam sparì, cominciò ad essere più loquace, e improvvisamente quella vacanza gli sembrò la più bella di tutta la sua vita.

Aveva scoperto tante cose di quello che prima era uno sconosciuto, e più sentiva la sua voce, più gli parve davvero la più bella del mondo, insieme ai suoi occhi, la sua bocca, e tutto il resto.

-Posso chiederti se posso portarti in un posto?- Liam però si accorse che era un ragazzo che faceva anche troppe domande, ma a lui piaceva, anche se era capace di farlo sentire a disagio in quei momenti, così senza parlare annuì semplicemente, e comminarono ancora un po’ per la spiaggia, avvicinandosi ogni tanto a riva, alla ricerca del posto che aveva detto Zayn.

Durante il tragitto avevano continuato a parlare, come se si conoscessero da una vita.

Arrivarono nel punto in cui lui di solito si metteva di vedetta quando lavorava, ed era una specie di cabina, e per salire bisognava prendere delle piccole scale, e Zayn gli indicò di andare da quella parte, così salirono insieme, sedendosi lì.

-Wow, come mi hai portato qui?- chiese Liam.

-Mi andava!- risero entrambi, e poggiarono la schiena contro quel piccolo muretto fatto di legno, e quello faceva in modo che nessuno si potesse accorgere di loro due. A Liam parve un momento piuttosto intimo.

-..Ci credo nell’amore a prima vista?- domandò il moro dopo qualche minuto di silenzio.

-Dipende, potrebbe essere.- rispose Liam, con le mani che tremavano.

-Oggi ti ho visto in spiaggia, e mi hai fatto subito un certo effetto sinceramente, ed è raro che succeda.- continuò l’altro, e il biondo si accorse che in quel momento erano davvero piuttosto vicini.

-Mi piacerebbe dire che tu pens..- stava per riprendere a parlare, ma ormai Liam non poteva più contenersi, e pressò le labbra contro quelle di Zayn, fermandolo mentre stava continuando a fare il logorroico, e si stupì di se stesso e del suo coraggio. Non era mai stato capace di fare una cosa simile, era anche fin troppo timido, erano sempre gli altri che dovevano prendergli il viso e baciarlo, ma questa volta era davvero diverso.

Zayn dischiuse appena le labbra, e lo stesso fece Liam, e in quel momento le loro lingue si scontrarono, e nello stesso momento la mano del moro si poggiò sulla guancia del ragazzo che stava baciando. Liam parve sentirsi in paradiso, ed era incredibile come in un giorno era riuscito a realizzare tutto ciò, ma a volte l’attrazione fisica era capace di tutto.

Liam poggiò la propria mano sul petto del moro, massaggiandoglielo dolcemente, e quello intanto lo attirava maggiormente a sé, mentre le loro lingue si intrecciavano, e il vento notturno si scontrava contro di loro e gli scompigliava appena i capelli.

Il silenzio, le onde del mare, e quelle labbra spettacolari, resero Liam la persona più felice del mondo in quel momento. Si spinse di più verso Zayn, facendolo quasi distendere totalmente sul pavimento di quella  piccola cabina, e cominciando a baciargli appena il collo dopo che si baciarono, e il moro aveva cominciato a fare dei piccoli ansimi di piacere, poggiando entrambe le proprie mani sui fianchi del biondino che era quasi su di sé.

-Non puoi immaginare quanto mi batteva forte il cuore quando ti ho visto questa mattina.- sussurrò Liam contro le sue labbra, e Zayn sorrise, e si accorse che quando lo faceva metteva appena la lingua tra i denti. Ad entrambi venne spontaneo tornare a baciarsi, stringendo i loro petti l’uno contro l’altro.

Le mani di Liam finirono sotto la maglietta grigia del moro, toccando i suoi addominali e gli piacquero parecchio, e toccare anche le sue braccia lo faceva sentire sempre più eccitato, e sentì subito un calore tra le sue gambe, che però gli piaceva da impazzire, e mettendosi a cavalcioni su Zayn, potè sentire che non era l’unico a provare quella sensazione.

Gli sfilò piano la maglietta, anche se di certo non era una serata calda, ma i loro corpi facevano in modo che si potessero riscaldare a vicenda, e senza problemi, Zayn imitò Liam, sfilando anche la maglietta bianca, e si fermò anche lui a guardare il fisico del biondo.

-Mi piaci.- sussurrò il moro.

-Non hai idea di quanto tu possa piacere a me.- disse Liam con fare provocante, scendendo con le labbra e percorrendo tutta la linea dei suoi addominali, fino a quando non sentì Zayn che lo prese dalle spalle, facendolo poggiare contro il muro della cabina,e facendosi spazio tra le sue gambe.

I loro membri erano entrambi caldi, e riuscirono ad intuire che entrambi erano vogliosi l’uno dell’altro, e sembrava una sensazione spettacolare. Due perfetti sconosciuti, che si lasciavano andare ai piaceri della passione e della lussuria, e secondo Liam non esisteva niente di più stupefacente.

Le mani del moro cominciarono a premere contro la cerniera dei jeans di Liam, che fu costretto a gemere dalla troppa eccitazione, e mosse appena il bacino in modo provocante.

Zayn si avvinghiò sul suo collo, succhiandogli appena una parte della pelle, per potergli lascare il segno, e in quel momento aveva poggiato le mani sul suo fondoschiena, palpandolo quasi con piacere. –Zayn, non rischiamo che qui ci possano scoprire?- chiese poi, preso dalla foga.

-Tranquillo, siamo al sicuro.- sorrise il moro, facendolo poggiare poi contro il pavimento anch’esso in legno, e gli sfilò delicatamente i pantaloni seguiti poi dai boxer, e fece lo stesso, prima di mettersi tra le gambe di Liam, in modo che entrambi potessero sentire i loro calori.

Cominciarono a strusciarsi maliziosamente, muovendo i loro bacini mentre le loro intimità si scontravano delicatamente, e i due gemettero quasi nello stesso momento, prima di far scontrare le loro labbra.

-Vuoi farlo?- chiese Zayn.

-Sì.- sussurrò poi Liam, carezzandogli dolcemente i capelli. Era una cosa che voleva fare fin da quando l’aveva visto quella stessa mattina, e adesso ne aveva avuto l’opportunità. Si perse a guardare quegli occhi castani, che non smettevano di fissarlo ininterrottamente, e la sua timidezza sembrò davvero sparire con Zayn vicino.

Il moro si avvicinò ai suoi jeans, tirando fuori una bustina blu, e strappandola coi denti, mentre con una mano reggeva la schiena di Liam,e subito dopo mise la protezione, per poi cominciare le danze.

Si fece spazio tra le gambe di Liam, trovando la sua apertura, e cominciando a spingere contro di essa, sentendo i brividi che gli percorrevano tutta la schiena. Il biondo parve provare un po’ di dolore inizialmente, ma per lui non era la prima volta, quindi sembrò un dolore iniziale, e tutto gli sembrava perfetto in quel momento, e quando il bacino di Zayn cominciò a muoversi, prima lentamente e poi con più forza, sentì ogni pensiero, e ogni preoccupazione svanire, insieme al dolore iniziale che aveva provato.

I due si lasciarono andare in quel vortice di passione, e in quel momento divennero un’unica cosa, qualcosa di speciale e di perfetto, che non si poteva paragonare con nessun’altra cosa al mondo.

Liam si aggrappò alle spalle muscolose di Zayn, sentendolo che aumentava la velocità delle sue spinte, e ormai stava arrivando al culmine del piacere, specialmente dopo che il moro aveva cominciato a passare la mano sulla sua intimità, in modo piuttosto esperto.

Non passarono molti minuti, che entrambi gemettero arrivando al culmine del piacere, e il moro, si poggiò sul corpo di Liam facendo un lungo respiro prima di uscire da dentro di lui.

Ogni emozione era con loro, e tutto parve perfetto e sublime in quei minuti che avevano trascorso sentendo i loro corpi come se fossero un’unica cosa, e quel loro momento sembrò qualcosa di infinito e di estremamente bello.

Liam desiderò che non finisse mai.

Il biondo fece un lungo respiro, afferrando i boxer per poterli mettere, e notò che adesso faceva piuttosto freddo.

-E’ successo tutto all’improvviso.- sussurrò Zayn con una risatina.

-Come, scusa?- chiese Liam, voltandosi verso di lui, e guardandolo mentre anche lui indossava gli slip, e subito dopo entrambi poggiarono la schiena contro il muro di legno, piuttosto stretti.

-Insomma, tra di noi.- rise.

-E’ vero, ma.. credo che questo si possa chiamare “colpo di fulmine”- rispose facendo le virgolette con le dita.

-Non mi.. era mai successo.- ammise.

-Nemmeno a me, a dire il vero ho solo avuto una storia, finita male.- Liam fece spallucce, e poi voltò il viso verso quello del moro, e sforzò un sorriso, e l’istante dopo Zayn poggiò una mano sulla sua guancia per attirarlo a sé, e stampargli un bacio sulle labbra.

-Hai delle belle labbra.- sussurrò il moro.

-E a me piace quando mi fai i complimenti.-

-Sembra che ci conosciamo da una vita, è assurdo.- Zayn fece un sorriso, poggiandosi di nuovo contro  il muretto, e facendo un lungo respiro, e fece scivolare piano la mano, cercando quella di Liam, e appena la trovò fece intrecciare le loro dita, e il biondo ebbe un fremito, ma quel gesto gli piacque parecchio.

-Domani ci rivedremo a mare?- chiese il moro.

-Mi piacerebbe, ma.. ci saranno i miei genitori ed ecco.. loro non sanno niente.- la voce di Liam divenne improvvisamente malinconica, ma per un momento trovò un senso a quella vacanza, e trovò la voglia di andare a mare il giorno dopo.

In realtà non vedeva l’ora di tornare in hotel e raccontare tutto a sua sorella.

-Vuoi che facciamo una passeggiata, così ritorniamo dalla parte della festa? Capisco che magari devi ritornare in hotel tra poco.- disse, e Liam annuì, afferrando tutti i suoi vestiti per poterli indossare il minuto dopo, e lo stesso fece Zayn, e i due scesero da lì, per camminare verso il piccolo bungalow, sentendo le onde del mare che accompagnavano i loro movimenti.

Era una sensazione davvero piacevole.

Arrivarono lì almeno una quindicina di minuti dopo, e c’era molta più gente di prima, e Liam si trovò in difficoltà nel trovare sua sorella, accompagnato sempre da Zayn, e solo qualche minuto più tardi la trovò vicino al piccolo bar con le sue amiche.

-Hey, dove eri finito?! Ti ho mandato un paio di sms, dobbiamo ritornare in hotel!- disse la ragazza, voltandosi verso il fratello, ma notando che c’era Zayn vicino a lui, smise di tenere quel suo solito tono severo, e sfoggiò un semplice sorrisetto. –Sei perdonato, ora andiamo!- disse poi, e Liam le chiese di concederle solo un minuto, il tempo di poter salutare il moro.

-Allora.. a domani.- disse il biondo con un sorriso.

-A domani, bellezza.- disse Zayn, avvicinandosi a lui e stampandogli un bacio sulle labbra senza troppi problemi, e Liam si sentì alle stelle in quel momento, come se non ci fosse niente di meglio in quel momento. Si allontanò controvoglia da lui, e pensò che quella sarebbe stata la storia estiva più bella del mondo, e in quel momento desiderò di rimanere lì almeno per tutta l’estate.

Eppure giusto la mattina stessa non pensava assolutamente a tutto ciò.

Tornò in hotel, con un sorriso a trentadue denti stampato sul viso, gli occhi di chi aveva una cotta per qualcuno, e i brividi di chi aveva provato un’emozione unica. Appena giunse nella stanza sua e di Ruth, lei lo costrinse a raccontarle tutto ciò che era accaduto, e sebbene con un po’ di imbarazzo, fu costretto a farlo, e sua sorella sembrava quasi più felice di lui.

No, probabilmente nessuno sarebbe stato più contento di lui in quel momento.

 

Non se lo sarebbe mai aspettato, probabilmente aveva passato la settimana più bella della sua vita, e quando quel giorno era arrivato di certo non si sarebbe mai aspettato una cosa del genere, eppure preferiva quello a qualsiasi altra cosa, anche perché era riuscito a conoscere Zayn in così poco tempo, e sembrava ormai guardarlo con gli occhi dell’amore.

Era la persona più splendida che avesse mai conosciuto in tutta la sua vita.

Ogni sera la trascorrevano insieme, e quando i suoi genitori decidevano di non andare a mare la mattina, lui si fiondava subito in spiaggia, per poter stare anche la mattina con Zayn, benché dovesse fare il suo lavoro, ma nelle pause avevano l’opportunità di stare qualche minuto insieme, e poi aveva Ruth, che non si staccava nemmeno un secondo da lui, ma a Liam non dava per niente fastidio, era abituato a tutto ciò.

La cosa che però non lo tirava su di morale era che sarebbe dovuto ritornare a casa, e a lui tutto ciò non piaceva per niente, anzi, non sarebbe mai voluto ritornare, benché pensasse tutt’altro inizialmente, ma si era divertito, e aveva passato una settimana di puro divertimento e passione con un ragazzo che sembrava essere ciò che aveva sempre desiderato.

Perché nessuno di queste persone viveva a Wolverhampton? Perché Zayn invece abitava a Bradford, a chilometri di distanza e la loro storia non sarebbe potuta diventare seria?

A Liam tutto ciò lo faceva impazzire.

Come ogni sera si stava preparando per andare a fare un giro con Zayn, e dopo aver indossato una camicia, abbottonata fino al collo, indossò un semplice paio di jeans e delle converse, e poi uscì dalla sua stanza d’albergo, insieme a sua sorella che però sarebbe stata fuori con le sue solite amiche, e quando furono fuori dall’hotel le loro strade si divisero.

Liam arrivò fino al solito chiosco, sedendosi su un muretto di ferro, in attesa che arrivasse il moro, e riuscì a vederlo arrivare in tutta la sua bellezza qualche minuto più tardi.

-Buona sera!- disse il biondino sfoggiando un sorriso.

-Buona sera a te.- Zayn si spinse contro di lui, per potergli baciare piano le labbra, e in realtà negli ultimi giorni, con quel gesto, aveva lasciato a bocca aperta tutte le ragazze che in spiaggia continuavano ad ocheggiare con lui, sfoggiando i loro splendidi costumi, anche se a lui importava ben poco del loro seno prosperoso. Preferiva tutt’altro, ma quelle ragazze lo scoprirono solo grazie a Liam, e cominciarono a provare pure un senso di invidia e gelosia nei suoi confronti.

-Passeggiata?- propose Zayn, e Liam annuì, e si presero per mano, andando verso la solita spiaggia, percorrendo la riva al chiaro di luna, stringendo forte le loro dita.

Camminarono un po’, cominciando anche a parlare, e a ridere.

Zayn aveva l’abitudine di fare il solletico a Liam, specialmente dopo che scoprì che era uno dei suoi punti deboli, e già era la seconda sera in cui finivano per rincorrersi tra la sabbia, perché il moro voleva pizzicare i fianchi di Liam per divertirsi, e andava sempre a finire che uno dei due cadeva a terra e si ritrovavano uno sopra l’altro.

Quella volta però non si rialzarono, ma si misero semplicemente seduti, con i visi verso l’orizzonte, stretti l’un l’altro. Zayn cinse la spalla di Liam con un braccio, stringendolo maggiormente a sé.

-Zay..- Liam lo chiamò con voce debole.

-Dimmi!- disse quello, abbassando il viso sorridendo.

-Sai che giorno è domani, vero?- sul viso del moro scomparve immediatamente quello splendido sorriso che Liam adorava, e si trasformò in un piccolo broncio, e il suo sguardo si poggiò prima sulla sabbia, e poi cominciò a scrutare l’orizzonte.

-A che ora te ne vai?- chiese con voce cupa.

-Alle sei del pomeriggio.- disse semplicemente, e con la mano prese il viso di Zayn, come per fare in modo che i loro occhi si potessero incontrare, e fu un momento pieno di sentimento ed emozione, che ad entrambi fece quasi venire i brividi.

Non poteva chiamarsi amore quello che avevano provato negli ultimi giorni, ma sicuramente tra quei due ragazzi c’era davvero qualcosa di forte, un’attrazione fin troppo potente.

-Avrò il tempo di concederti un saluto?- chiese Zayn, cominciando a massaggiargli una guancia con due dita.

-Certo.- Liam sorrise, avvicinando maggiormente il viso a quello del moro, e le loro labbra si sfiorarono appena, e fecero in modo che le loro schiene potessero appoggiarsi contro la sabbia, e le loro gambe si intrecciarono l’una con l’altra, mentre cominciavano ad approfondire di più il loro bacio, lasciandosi trasportare in un vortice di emozioni.

Liam poggiò la sua mano sul fianco del moro, e Zayn insinuò una mano sotto la maglietta del biondino, che rabbrividì sotto il suo tocco, e fu costretto a stringersi di più contro il corpo del ragazzo vicino a sé.

-Vieni qua domani alle quattro?- chiese poi Zayn, fermandosi un secondo per poter prendere fiato.

-Ci sarò, te lo prometto.- sorrise Liam.

Tornarono di nuovo a baciarsi con la stessa passione di prima, stringendosi più che potevano per evitare di sentire freddo in quella notte estiva. Il cielo era pieno di stelle, e la luce della luna illuminava le loro essenze e i loro sentimenti, e quando stavano insieme tutto sembrava davvero così perfetto.

-Ti proporrei di farlo per l’ultima volta, ma mi accontento di questo.. Piccolo.- sussurrò il moro, e Liam non riuscì più a sentire le sue gambe muoversi quando Zayn pronunciò quel dolce soprannome, che nessuno gli dava da troppo tempo, e si sentì di nuovo felice per un momento.

-Ma possiamo fare altro.- Liam sorrise maliziosamente, e senza pensarci più di una volta, avvicinò la mano al fianco del moro, alzandogli appena la maglietta, e carezzandogli dolcemente la pelle, soffice, morbida e calda, e a lui piaceva da impazzire.

Cominciò a giocare con la cerniera dei suoi jeans, mentre le loro labbra continuavano a stare unite, e le loro lingue si scontravano per poter giocare, e quando sentì un certo calore provenire dai boxer di Zayn, insinuò piano la mano, sentendo la sua intimità sotto il tocco delle sue dita.

Il moro gemette contro le sue labbra, cominciando così a baciargli il collo dolcemente, mentre Liam aveva iniziato a muovere la mano per tutta la lunghezza del membro di Zayn, andando inizialmente molto lentamente, e aumentando poi la velocità del movimento del suo polso, e quello sembrò andare in iperventilazione dall’emozione, e non riusciva a non gemere nemmeno quando era intento a succhiare un angolo di pelle dal collo di Liam.

-Mi mancherà tu..tto questo.- sussurrò Zayn tra un gemito e l’altro, poggiando poi entrambe le mani sul fondoschiena di Liam, mentre quello continuava a muovere la mano con sinuosità, fino a quando non sentì il rilascio del moro cospargersi appena sulla sua mano, e la tirò fuori dai suoi pantaloni, con un sorrisetto imbarazzato. Alzò lo sguardo, per perdersi negli occhi di Zayn, e con la luce lunare brillavano più del previsto, oppure era semplicemente quell’intensità del momento che gli dava qualcosa in più.

Senza dubbio Liam era innamorato di quegli occhi castani.

Rimasero lì ancora un’ora più o meno, a godersi quella notte estiva, il vento, e il rumore del mare che era ormai diventata la colonna sonora di quella settimana, e continuarono a scambiarsi qualche bacio, e qualche toccatina fugace, e Liam pensò che davvero tutto quello gli sarebbe mancato.

Nessuno a Wolverhampton aveva gli stessi occhi di Zayn.

Nessuno a Wolverhampton aveva quella splendida voce.

Nessuno a Wolverhampton si chiamava Zayn, e nessuno lì avrebbe provato per lui ciò che Zayn era riuscito a provare in solo una settimana, e questo lo rendeva piuttosto triste.

Decise di godersi quel momento, come se dovesse durare all’infinito, sentendo ancora una volta il soffice calore della labbra del moro, fino a quando non fu costretto ad andare via, e almeno quella sera, Liam concesse a Zayn di accompagnarlo fino all’hotel, nella speranza che nessuno dei suoi genitori potesse vederlo.

Si diedero ancora un bacio, e quando Liam ritornò nella sua stanza, Ruth era già lì che dormiva, e fece molto lentamente, e dopo esser rimasto in boxer, si catapultò sul letto, sperando di riuscire a dormire, ma senza risultati. In realtà pensava solo a Zayn in quel momento e a nient’altro.

Non c’era nulla da fare, adesso quel ragazzo sarebbe rimasto solo uno splendido ricordo, e anche se la cosa gli dispiaceva parecchio, era una cosa che lo rendeva più o meno felice.

 

Lui le promesse le manteneva sempre, era una persona fiduciosa, e proprio alle quattro e mezza pensò che mezz’ora dopo si sarebbe ritrovato in spiaggia con Zayn.

Aveva ripensato tutta la mattina ai suoi occhi spettacolari, ai suoi capelli, al suo sorriso e alla sua risata, che andavano sempre all’unisono, alla sua voce che quando gli sussurrava che era stupendo, gli faceva venire i brividi, e a qualsiasi altra cosa favolosa di Zayn.

In realtà tutto di lui era favoloso.

Aveva appena chiuso la valigia, che quasi stava scoppiando, e la mise vicino la porta della sua stanza, e sistemandosi la t-shirt, disse a sua sorella che sarebbe dovuto andare a salutare il ragazzo che aveva reso la sua vacanza perfetta. Fece per uscire dalla stanza, e incontrò sua madre che stava facendo lo stesso e quasi volle urlare, perché avrebbe cominciato a fare domande.

-Liam?- disse sua madre.

-Ciao mamma.-

-Dove stai andando?- domandò, e a Liam lo sfiorò il desiderio di urlare o qualsiasi altra cosa che potesse esprimere il suo nervosismo e la sua ansia in quel momento.

-Andavo a fare una passeggiata e a.. salutare degli amici.- sorrise.

-Amici?- odiava quando sua madre lo riempiva di domande.

-Si mamma, dei ragazzi che ho conosciuto andando in spiaggia la sera!- sembrò quasi che stesse sbuffando, senza accorgersi che il tempo intanto passava, e aveva poco tempo per farsi trovare in spiaggia da Zayn, e maledì sua madre.

-Ma tesoro, tra un’ora partiamo.- disse lei.

-Mamma, sarò qui in tempo, per favore, non stressarmi.- rispose con un tono piuttosto nervoso, di chi era di fretta.

-Va bene, vai.- concluse la donna, facendogli segno con la mano di andare, e subito Liam cominciò a camminare velocemente verso l’ascensore che, ovviamente, era occupato e dovette perdere ancora altro tempo prima di arrivare al suo piano, e quando si ritrovò finalmente nella Hall, corse verso l’uscita.

Con passo veloce raggiunse la spiaggia solo dieci minuti dopo, ed erano le cinque in punto, ma ancora doveva percorrere un po’ di strada. Notò da lontano un ragazzo seduto sulla spiaggia, con il vento tra i capelli, e corse per poterlo raggiungere, avendo riconosciuto Zayn seduto lì che fissava l’orizzonte.

-Zay..- sussurrò, rallentando il passo, e il moro alzò il viso, scattando subito in piedi.

Gli corse incontro, e i due si abbracciarono, come una vera e propria coppia di amanti, e si strinsero forte l’uno con l’altro. Liam gli cinse i fianchi, carezzandogli dolcemente la schiena, mentre Zayn mise le braccia attorno al collo del biondo.

Rimasero così per un po’, per poi staccarsi e guardarsi negli occhi.

-Quanto puoi rimanere?- chiese.

-Almeno una ventina di minuti.- sussurrò Liam, e sfoggiò un piccolo sorriso.

Il moro si sedette di nuovo nella sabbia, facendo segno a Liam di sedersi vicino a lui, e lo fece, poggiando la testa sulla spalla di Zayn. Erano vicini alla riva, e il mare era un po’ mosso quel pomeriggio, ma quel rumore delle onde gli piaceva, ed entrambi stavano fissando l’orizzonte.

-Ti ricorderai di questa settimana insieme, Liam?- chiese Zayn.

-Mi.. sembra difficile dimenticare.. te.- ammise, alzando il viso, e così facendo incontrò gli occhi castani di Zayn, che continuavano a fissarlo, ed esprimevano malinconia e bellezza nello stesso momento.

-Davvero?-

-Certo, non esiste nessuno come te dove vivo io.. tu sei diverso.- la sua voce assunse un pizzico di tristezza, e appena concluse la frase, Zayn si fiondò sulle sue labbra, e si lasciarono andare in un semplice bacio, pieno di sentimento e di emozioni.

Si strinsero forte, lasciando che le loro labbra potessero scontrarsi, insieme alle loro lingue.

Zayn fu il primo a staccarsi, e a sorridere appena. –Abbiamo passato solo una settimana insieme ma.. per provocarmi tutte queste emozioni, sono certo che tu sei speciale.- ammise il moro.

-Non credo di esserlo.- Liam sorrise, ma Zayn lo guardò torvo, come se avesse torto.

-Lo sei, e.. mi piacerebbe davvero continuare tutto ciò, ma.. è impossibile.-

-E’ impossibile solo se pensi che lo sia.- il biondino sfoggiò un piccolo sorriso, e poi fece spallucce, abbracciando il moro, e stringendolo maggiormente a sé.

Poteva percepire i loro battiti andare perfettamente all’unisono, e il vento diventava sempre più forte, ma rendeva quel momento migliore, e quasi gli sembrò di trovarsi in una scena di un film.

Adesso che avrebbe dovuto fare?

Avrebbe dovuto dirgli addio?

Non l’aveva mai fatto, e tutto ciò lo rendeva triste.

-Sai, quando sono arrivato qui non vedevo l’ora di andare via- cominciò Liam, rompendo l’abbracciò, e prendendo la mano di Zayn, facendo così intrecciare le loro dita. –Ma poi ho incontrato te.- passò l’altra mano tra i capelli del moro, sentendo quanto fossero soffici e perfetti sotto il suo tocco.

-Tutto tornerà molto monotono fra meno di cinque minuti.- disse Zayn.

-Già, ma.. mi prometti che ti ricorderai comunque di ciò che è accaduto in questi sette giorni? I nostri sentimenti sono forti, e passionali, e riesco a percepirlo.- ammise il biondo.

-Ti prometto Liam, che non me ne dimenticherò.- entrambi ridacchiarono appena, stringendosi di nuovo in un semplice bacio, soffice e delicato.

-Te lo prometto anche io, Zayn.- Liam sfoggiò un sorriso, e poi si alzò in piedi.

Il moro fece lo stesso, abbracciandolo ancora una volta. Sembrava davvero che nessuno dei due volesse lasciare l’altro.

-E’ tardi, devo.. andare.- sussurrò.

-Va bene, allora.. ciao.- rispose Zayn, tenendo un piccolo broncio.

-Ciao Zayn.- Liam cominciò ad allontanarsi muovendo la mano, e sfoggiando un sorriso prima di voltare le spalle e dirigersi verso l’hotel, continuando a pensare a quanto gli mancasse già quello splendido ragazzo, e adesso quel sogno era totalmente finito.

Zayn lo fissò mentre andava via, rimanendo lì ancora una manciata di secondi.

Avevano vissuto qualcosa di indescrivibile, un sogno divenuto realtà per entrambi, e nessuno dei due riusciva a constatare quanto profondi fossero i loro sentimenti, eppure una settimana era davvero pochissimo tempo, ma quando si tratta di amore e passione, nessuno può frenare il desiderio.

  
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