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Autore: Altaria_18    09/12/2011    6 recensioni
Durante il giorno della cerimonia di investitura di Shura come esorcista di prima categoria superiore, il piccolo Yukio Okumura si ritroverà ad affrontare una delle situazioni più imbarazzanti di tutta la sua vita, causata da quella pazza di Shura e da uno sfrontatissimo Arthur.
Spero possa piacervi, buona lettura!
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Arthur Auguste Angel, Shura Kirigakure, Yukio Okumura
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Un bambino di circa otto anni, con folti capelli neri e due profondi occhi azzurri incorniciati da un paio di occhiali troppo grandi per il suo visino, camminava  velocemente, stringendo al petto un enorme volume dalla copertina nera e rovinata. Arrivò ansimante di fronte ad una porta e la aprì precipitandosi nella stanza, guardandosi intorno disperato. Era vuota. Eppure suo padre gli aveva detto che l'avrebbe trovata lì. Quella sconsiderata!  Non riusciva ad arrivare in orario nemmeno il giorno della sua investitura come esorcista di prima categoria superiore!
Mentre il bambino posava il tomo su un tavolino con un sonoro sbuffo, chiedendosi com'era possibile che una ragazza di diciott'anni fosse così irresponsabile e immatura, sentì dei rumori provenire dalla stanza adiacente, precisamente dalla sua camera da letto. Doveva trattarsi di lei.
Felice di averla trovata subito, senza essere costretto a girare per tutta l'Accademia alla sua ricerca, strinse il pomello della porta, ma non fece in tempo a tirarla verso di sè che un'imprecazione proveniente dall'interno della stanza lo bloccò.
-Cazzo! Maledetto pelato, mi fai male!-riconobbe subito la voce della ragazza che aveva cercato impazientemente fino ad allora, e che doveva urgentemente portare da suo padre, ma non osò ugualmente muoversi. Chissà perché aveva urlato così.
-Smettila di comportarti come una bambina Shura, e sta ferma un attimo!-sgranò gli occhi. Di chi era quella voce maschile? Non l'aveva mai sentita prima.
-Come faccio a stare ferma con te che mi sposti da tutte le parti?-
-Zitta un momento, non riesco a farlo entrare, accidenti!-il bambino, se possibile, sgranò ancora di più gli occhi, diventando improvvisamente rosso. Aveva sicuramente sentito male, DOVEVA aver sentito male.
-Sei il solito incapace-
-Io sarei l'incapace? Sei tu quella che non ha mai fatto una cosa del genere prima d'ora!-
-E tu mi stai costringendo a farla, e per di più mi stai facendo anche male-
-Fidati di me, sono esperto in queste cose. Rilassati e lasciami fare, va bene?-disse lo sconosciuto con tono suadente.
-E va bene, ma muoviti!-il forte cigolio delle molle del letto risvegliarono dallo stato di catalessi in cui era caduto il povero bambino che, infuriato per il fatto che, mentre tutta l'Accademia la stava cercando, quella stupida se la spassava con uno sconosciuto, per di più nella SUA camera, facendosi coraggio si precipitò nella stanza con un ringhio, continuando però a tenere gli occhi chiusi
-Shura, cosa stai facendo!-sbottò, sentendo il suo viso diventare sempre più caldo.
-Yukio, cosa c'è?-gli chiese, con una calma che lo fece imbestialire.
-Hai anche la faccia tosta di chiedermi cosa succede!? C'è la cerimonia d'investitura e tu invece di raggiungerci te ne stai nella mia camera a...riprodurti!-ci fu un momento di silenzio, in cui Yukio continuò ostinatamente a tenere gli occhi serrati e rivolti verso il pavimento, incapace di muoversi o parlare, aspettando che qualcuno lo salvasse da quella situazione. All'improvviso però, due risate fragorose rimbombarono nell'aria. Una apparteneva a Shura, l'altra allo sconosciuto che si trovava nella stanza, il quale, poco dopo, ancora ridendo parlò.
-Allora è per questo che hai gli occhi chiusi. Non stiamo facendo nulla di male ragazzino, apri gli occhi dai-Yukio, un pò titubante, ubbidì e, non appena vide cosa stava succedendo, rimase a bocca aperta.
Il ragazzo sconosciuto altri non era che Arthur Auguste Angel, collega ed eterno compagno di missioni di Shura, che era stato nominato esorcista di prima categoria superiore due mesi prima, ma non fu quello il motivo del suo stupore.
-I..io credevo che...voi due...-balbettò, squadrandoli ancora incredulo e, soprattutto, soffermandosi sull'abbigliamento di Shura. Quello era  un...vestito?!
-Povero stupido bimbetto!-lo canzonò la ragazza, scompigliandogli i capelli-Come sei malizioso!Non stavamo facendo nulla, soltanto questo pelatone ha avuto la brillante idea di portarmi uno scomodissimo vestito, visto che secondo lui il mio abbigliamento "non è abbastanza decoroso per una cerimonia di questa portata"-
-Essere elegante una volta nella tua vita non ti farà certo male, Shura-ridacchiò Arthur, sotto lo sguardo ancora attonito di Yukio.
-Ma vi ho sentiti discutere sul fatto che...non riusciva a farlo entrare...-
-Intendevo il vestito-si intromise l'uomo, scuotendo la testa e trattenendosi dal ridere-Shura è un'incapace, ho dovuto aiutarla, altrimenti sarebbe arrivata l'anno prossimo alla cerimonia-
-Cerchi rogne, pelatone?-ringhiò la ragazza, facendo scoppiare a ridere Arthur.
-Forse dopo, ora dobbiamo andare, immagino sia tardi, vero bimbetto?-Yukio sobbalzò e, annuendo con foga, si rivolse a Shura con sguardo critico.
-La cerimonia è già iniziata, e papà ha detto che se non ti muovi butterà la riserva di alcolici che tieni in soffitta-la vide sobbalzare e precipitarsi fuori dalla porta, stando però bene attenta a non inciampare sull'orlo del vestito blu notte che indossava.
-Muoviti moccioso, fammi strada!-sbottò, leggermente agitata alla notizia che Shiro avesse scoperto la sua riserva di alcolici. Adesso sapeva chi era stato a prendersi tutte le sue bottiglie di Vodka, quel maledetto ladro che aveva passato anni a dirle di smettere di bere!
-S...sì eccomi!-esclamò Yukio, iniziando a correre, seguito dai due. Com'era stato ingenuo! Possibile che avesse potuto pensare una cosa simile? Shura, per quanto potesse essere pazza e schizzata, non avrebbe mai fatto una cosa del genere con quel tipo, che sembrava detestare, e soprattutto, nel suo letto! Di questo ne era assolutamente certo.
-Agitata?-le chiese Arthur.
-Mph, figurati-mormorò Shura con fare annoiato.
-Dopo la cerimonia ti aiuterò a togliere il vestito, d'accordo?-le disse maliziosamente, ricevendo dalla compagna un sorriso accattivante.
-Come vuoi, ma andiamo a casa tua. Sono stufa di farlo nel letto di quel moccioso-
  
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