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Autore: flors99    09/12/2011    4 recensioni
Cosa succederebbe se un segreto fosse riportato alla luce dopo tanti anni?
Un segreto che Narcissa Malfoy Black ha cercato a tutti i costi di nascondere.
Dal capitolo:
- Sei in ritardo. – disse Hermione; ma lo disse in modo dolce, senza rimprovero, come una madre a un figlio.
- Io non sono mai in ritardo. – disse Allyson con un sorriso furbo. – Sono gli altri a essere in anticipo.
“Io non sono mai in ritardo Mezzosangue, sono gli altri ad essere in anticipo.”
A Hermione per poco non cadde la piume di mano.
Aveva usato le stesse parole di Draco. Lo stesso ghigno, la stessa arroganza, addirittura lo stesso sguardo.
Possibile che fosse solo una coincidenza?
Un giuramento segreto.
Un legame proibito.
Un segreto mortale nascosto tra le parole non dette e i sospiri del silenzio.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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La pioggia incessante continuava a cadere sull’asfalto, implacabile.
I vestiti inzuppati.
I capelli bagnati.
Il viso gocciolante, pieno di lacrime mischiate alla pioggia.
Una donna attraversò la strada, mentre un lampo si stagliava nel cielo. Emise un singulto, mentre la paura di essere scoperta aumentava a dismisura. Cominciò a correre, controllando che il mantello e il cappuccio nascondessero il suo viso il più possibile. Respirò affannosamente, costringendosi a mettere un piede dopo l’altro, anche se il suo unico desiderio in realtà era quello di tornare indietro.
 
Ma non aveva altra scelta. Lui gliela avrebbe fatta pagare cara, se l’avesse scoperta.
 
Le strade erano avvolte dal buio e dal silenzio, l’unico rumore udibile era quello delle fronde degli alberi percosse incessantemente dal vento.
La donna strinse a sé la piccola creatura che aveva tra le braccia, mentre il battito del suo cuore accelerava. Guardare la sua bambina riuscì a tranquillizzarla per un istante, ma fu una magra consolazione, consapevole di quello che avrebbe dovuto fare di lì poco. Accarezzò la guancia della bambina, paffuta e rosea, sfiorandola appena. Non voleva. Non poteva allontanarsi da lei. L’idea di doverla abbandonare era inconcepibile.
 
Ma doveva.
 
Dopo qualche minuto la donna raggiunse la sua meta.
 
La sua salvezza e allo stesso tempo il suo incubo.
 
Era sicura che lì, Lui non l’avrebbe mai trovata.
Si avvicinò alla porta della casa, mentre la tenue luce di un lampione le rischiarava il viso e i lunghi capelli biondi. Chinò il volto e fissò la sua bambina, soffermandosi sui suoi occhi.
 
Argento liquido rinchiuso nelle iridi.
 
Quegli occhi, ne era sicura, non li avrebbe mai dimenticati.
Un singhiozzo le risalì in gola, mentre il respiro cominciava a mancarle. Si morse le labbra violentemente, cercando di attenuare quel vago senso di nausea che aveva cominciato a risalirle lungo il corpo.
- Mi dispiace… perdonami… – le sue parole si mischiarono alle lacrime che ricominciarono a scendere copiose sul viso. Il cuore le batteva così forte che era sicura le avrebbe sfondato la gabbia toracica e quella sensazione di terrore mischiata a tristezza non faceva altro che amplificarsi. Se non se ne fosse andata il più presto possibile non avrebbe mai più avuto il coraggio di fare ciò che si era prefissata.
La donna cullò stretta la piccola creatura ancora per qualche secondo, prima di costringere le sue braccia a distendersi per poggiare la figlia sul portico della casa. La bambina cominciò immediatamente a piangere, non sentendo più il calore della sua mamma.
- Sssh… – sussurrò la donna, con un tremolo. Le sfiorò il viso, mentre una fitta di dolore le toglieva il respiro. 
 
Vai via.
 
Vai via, vai via, vai via, si ripeteva come una mantra, incapace di muoversi.
 
Ti scoprirà. Vai via.
 
Si strinse al petto le mani che avevano preso a tremarle violentemente, per poi voltarsi di scatto, mentre il pianto della sua bambina le perforava le orecchie.

Vorrei vederti crescere, bambina mia.

Vorrei vederti sorridere.

Vorrei sentirti dire “mamma” come tua prima parola ed emozionarmi per questo.

Ma non posso.

Quando l’ennesimo fulmine squarciò il cielo, la donna si decise ad andarsene, lasciandosi dietro una parte di sé.
Dopo pochi secondi Narcissa Malfoy scomparve nel buio della notte.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
Angolo Autrice
Ciao a tutti! Sono nuova su efp e questa è la mia primissima fan fiction su Harry Potter.
Ho letto qualche storia di questo sito e mi sono emozionata tantissimo, perché alcune sono veramente bellissime :D ho deciso di condividere questa mia “storia”, se si può definire tale, con voi lettori, e spero che vi piaccia.
So che non è un granché, anzi probabilmente deve essere migliorata sotto molti punti di vista, ma ringrazio comunque in anticipo tutti coloro che saranno così coraggiosi da sorbirsi quello che la mia mente bacata ha prodotto xD
È una storia senza pretese, nata soltanto per strapparvi un sorriso, un emozione, e magari….anche una lacrima =D
Vi ringrazio già in anticipo se avrete voglia di lasciare una piccola recensione, sia negativa che positiva :D
Beh, credo di aver parlato anche troppo. Al prossimo capitolo,
flors99 
  
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