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Autore: softkitty    09/12/2011    3 recensioni
Il profumo fragoloso di Bonnie riuscirà ad inebriare Damon?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Elena Gilbert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il profumo di Bonnie

 

 

Elena, ho bisogno di riflettere!”. Quelle parole risuonavano nella testa di Elena, sempre più forti. Stefan aveva bisogno di riflettere? Su cosa? Su di loro?

Non poteva stare ferma immobile ad aspettare che tornasse. Era troppo agitata, doveva farsi un bagno per calmarsi.

Andò in bagno ed aprì il rubinetto, iniziando a riempire la vasca di acqua calda, mentre cercava uno dei bagnoschiuma speciali che la signora Flowers preparava.

'Energizzante'

'Rinfrescante'

Non c'era! Dov'era finito quello rilassante?

Elena andò nella stanza di fianco e prese il bagnoschiuma che Bonnie aveva dimenticato al pensionato e lo svuotò nella vasca. Si svestì e si adagiò nell'acqua calda.

Il profumo delle fragole la circondò completamente. Era rilassante.

Per un istante riuscì a non pensare a Stefan.

Aveva finito il bagnoschiuma preferito di Bonnie. Probabilmente la sua piccola amica l'avrebbe uccisa. Un sorriso involontario si dipinse sul suo volto al pensiero dell'espressione di Bonnie, ai suoi occhioni ridotti a due fessure.

Di sicuro Damon l'avrebbe derisa, mentre Stefan l'avrebbe abbracciata per consolarla.

Già, Stefan.

Quel pensiero le crollò addosso, opprimendola. Stefan che le aveva detto che aveva bisogno di riflettere su di loro. Il solo pensiero che lui avrebbe potuto lasciarla, le lacerò il petto. Sentì il suo cuore spezzarsi. Stefan la voleva davvero lasciare?

Si asciugò e si vestì.

 

Damon entrò aprì la porta del pensionato. Un corpo caldo gli si gettò tra le braccia, piangendo disperatamente. Il vampiro inspirò, inebriandosi di quel profumo.

Quel profumo, lo avrebbe riconosciuto tra miliardi. Il profumo delle fragole...

Rispose all'abbraccio, cercando di calmare i singhiozzi della sua streghetta.

Ma qualcosa non quadrava. Era troppo alta per essere la sua streghetta. Era troppo...

Stefan mi ha lasciata!”

Elena!

La afferrò per le spalle e la allontanò.

Elena, come sarebbe che ti ha lasciato?”

Lui se n'è andato Damon!”. Elena iniziò a piagnucolare, ma Damon non la stava ascoltando. Era tormentato da una domanda. Perché era stato così felice al pensiero di stringere a sé il suo uccellino ed invece, quando aveva capito che era il suo angelo, era rimasto... deluso? Sì, era quasi sicuro che fosse delusione.

Il suo fratellino aveva appena lasciato Elena libera e lui, Damon, riusciva a pensare solo alla streghetta ed al suo profumo di fragole?

Damon! Mi stai ascoltando?”

No, Elena. Comunque il mio fratellino non ti ha mollata, ti ha solo detto che deve riflettere. Ora scusa, ma devo andare”

Damon! Ti ho appena detto che sono disperata e tu mi lasci qui da sola?”

Senti Elena, io me ne vado. Credi davvero che il mio fratellino sarebbe contento di trovarti qui con me?”. Sorrise malizioso. “E per inciso, la prossima volta che vuoi farti un bagno, non usare il sapone della mia streghetta, è troppo dolce per te”. La lanciò un lieve sorriso, che sembrava di scherno più che di saluto e si richiuse la porta alle spalle.

Doveva andare da lei. Doveva capire perché lei.

 

Bonnie era in salotto. Doveva studiare chimica. La odiava! A cosa diamine le serviva conoscere la formula dell'acido pirofosforico?

Coraggio Bonnie, ce la puoi fare, mancano solo 4 pagine, solo 4...

No, doveva assolutamente fare una pausa, o avrebbe rischiato di crollare su quello stupido libro. Decise che un succo alla pera era ciò che ci voleva per ricaricarsi.

Damon!”. Il cuore di Bonnie ebbe un sussulto quando si trovò il vampiro di fronte. “Come sei...?”. Ma la risposta arrivò subito: la finestra della cucina era aperta.

Non dovresti lasciare le finestre al piano terra aperte. Potrebbe entrare chiunque”. Le sue bellissime labbra si arricciarono in quel sorriso ironico che solo lui sapeva fare e che raggiunse i suoi occhi, illuminandoli.

Ehm, hai ragione”. La ragazza abbozzò un sorriso, diventando rossa. “Che ci fai qui?”

Ho bisogno di parlarti”. Bonnie trattenne il fiato. Damon era serio. Doveva parlare a lei? Di cosa?

Di me. E te, streghetta”. Bonnie era confusa. Prima di iniziare a parlare, il vampiro rimase per un istante a fissarla, gli occhi neri e lucenti vagarono su di lei. I suoi capelli erano rossi e ribelli, la sua pelle chiara, i suoi occhi erano grandi e di un marrone caldo, che si adattava perfettamente a lei. Ed erano confusi. Era così dolce!

In un lampo fu di fronte a lei e la strinse a sé, contro il suo petto.

Sì, stavolta era davvero il suo uccellino. La sentì rispondere all'abbraccio, circondandogli la schiena. Era così giusto, così bello sentirla rilassata e felice...

Streghetta, sai, stasera è successa una cosa davvero strana”

Cosa?”

Sono entrato alla pensione e Elena mi si è gettata tra le braccia...”. Si interruppe perché Bonnie si era scostata da lui. O meglio, ci aveva provato, perché Damon la teneva ancora stretta.

Damon, per favore, risparmiami i dettagli”. I suoi occhioni erano lucidi. Stava per piangere.

Uccellino! Mi fai continuare?”. Sospirò. Lui non era sdolcinato, lui era Damon Salvatore. Ma quando era con la sua streghetta, sentiva qualcosa, sentiva che doveva proteggerla da tutto, dal dolore, dalla tristezza, da qualsiasi cosa minacciasse di farle del male. “In quel momento non desideravo altro che avere te tra le braccia”.

Bonnie era rimasta completamente immobile. Era impossibile che quelle parole fossero uscite dalla bocca di Damon. Damon non diceva mai cose del genere. E soprattutto non le diceva mai a lei.

Bonnie, non voglio Elena, voglio te”. La ragazza registrò quelle parole ed un sorriso enorme e sincero si allargò sul suo viso.

Mi... mi hai chiamata Bonnie!”. Non la chiamava mai per nome. Lo usava solo quando le parlava seriamente, quando erano nei guai, quando combattevano contro il nemico e lui toglieva la sua maschera di freddezza ed indifferenza.

L'aveva chiamata per nome!

Si alzò in punta di piedi e posò le sue labbra su quelle del vampiro. Damon rispose al bacio, avvolgendola nella prigione che erano le sue braccia, lasciandola senza vie di fuga. Ma Bonnie non avrebbe voluto trovarsi in nessun altro posto al mondo.

Damon si lasciò inebriare dal profumo della sua streghetta. Lei non profumava di fragole, lei era una fragola. La sua fragola.

A proposito, non prestare mai a nessuno il tuo bagnoschiuma. Sta bene solo su di te”.

 

Fine.

 

 

Ecco un'altra one-shot Donnie! Come non adorarli? Vi piace?

Grazie mille per le recensioni positive sulle altre one-shot che ho scritto! è strabello vedere che ci sono persone a cui piace quello che scrivo!

  
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