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Autore: FairyCleo    10/12/2011    10 recensioni
Vegeta se ne stava lì, imbambolato come un idiota a fissare la sommità di un muretto. La bocca spalancata, gli occhi sgranati tanto da far paura, le spalle cadenti, e una gocciolina di sudore che scendeva lenta lungo la sua ampia, enorme fronte.
"Non- non può essere..." - continuava a ripetersi - "Devo aver sognato..." - cercava di convincersi, ma era abbastanza lucido da essere arrivato alla conclusione di non avere sofferto di un' allucinazione diurna.
Qualunque fosse la verità, c' era solo una cosa che non poteva assolutamente essere tralasciata.
"Kaharot non dovrà mai venirlo a sapere".
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Nuovo personaggio, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Non scrivo a scopo di lucro, e i personaggi – purtroppo – non mi appartengono. Se così fosse stato, Vegeta sarebbe andato in giro sempre mezzo nudo e Bulma sarebbe emigrata su Namecc per farmi spazio! U.U

Dangerous dessert

Vegeta se ne stava lì, imbambolato come un idiota a fissare la sommità di un muretto. La bocca spalancata, gli occhi sgranati tanto da far paura, le spalle cadenti, e una gocciolina di sudore che scendeva lenta lungo la sua ampia, enorme fronte.
"Non-non può essere..." - continuava a ripetersi - "Devo aver sognato..." - cercava di convincersi, ma era abbastanza lucido da essere arrivato alla conclusione di non avere sofferto di un'allucinazione diurna.
Qualunque fosse la verità, c'era solo una cosa che non poteva assolutamente essere tralasciata.
"Kaharot non dovrà mai venirlo a sapere".
Tre ore prima...
"VEGETA! Vieni qui! Ho bisogno di aiuto con quei tavoli laggiù!" - Bulma, spettinata, rossa in viso e tutta trafelata, stava urlando disperatamente contro suo marito nella speranza che quest'ultimo si degnasse di darle una mano.
Aveva deciso di organizzare una piccola rimpatriata con i suoi vecchi amici che sarebbero stati lì in meno di quattro ore, ma era decisamente in alto mare e una fastidiosissima corrente stava facendo del suo meglio per farle perdere ogni metro guadagnato.
MAI era successo che, nell'organizzare un party, Bulma Brief fosse in un colossale, enorme, gigantesco ritardo.
"VEGETAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!".
Ormai era diventata isterica. Ma perché quello scimmione doveva farla uscire fuori dai gangheri?? Che ne traesse una sorta di perverso piacere??
"Che vuoi, donna??" - suo marito, il severo, orgoglioso principe dei saiyan, era entrato in salotto con tutta calma, incurante dell'ansia da prestazione che Bulma emanava da ogni poro.      
"Sono dieci minuti che ti sto gentilmente chiedendo di occuparti di quei tavoli e tu mi stai ignorando deliberatamente! SPOSTALI SUBITO! MUOVITI!".
"Calmati donna! Nessuno può dare ordini al principe dei saiyan!".
"Oh, è qui che ti sbagli! Posso eccome!" - la turchina aveva posato entrambe le mani sui fianchi, assumendo un’espressione sinistra, sottolineata dalla particolarissima luce che incendiava i suoi occhi.
Vegeta la stava guardando senza il minimo timore. Possibile che non riuscisse a capire che non poteva fargli alcun male? Era solo una donna, terrestre per giunta! Mentre lui era...
"Se non farai immediatamente quello che ti chiederò (e senza fare storie) GIURO sul bene che voglio a nostro figlio che piazzerò una bomba nella Gravity Room assicurandomi di persona che salti in aria in mille, piccoli, meravigliosi frammenti, e mai più ti preparerò da mangiare! E potrai contare sul fatto che, mio caro 'principe dei sayan ', dormirai sul divano - e con dormire hai perfettamente capito cosa intendo - per i prossimi tre milioni di anni!" - aveva pronunciato quella frase con un tono che avrebbe fatto gelare il sangue nelle vene a chiunque, assicurandosi di contare i vari giuramenti sulla punta delle dita, per poi incrociare le braccia, più soddisfatta che mai, sfoderando un sorriso talmente compiaciuto da far quasi concorrenza al marito.
Vegeta la stava osservando, a dir poco esterrefatto. L'aveva incastrato! Eccome se l'aveva incastrato!
Aveva sposato una serpe, non una donna! Ma come aveva fatto a farsi mettere i piedi in testa in quel modo?? Lui, il grande, il magnifico Vege...
"Vegeta! Allora??".
Il principe aveva serrato i pugni talmente forte da far sbiancare le nocche. Sbuffava come un bollitore sul punto di esplodere e digrignava i denti talmente forte che si poteva avvertire il fastidissimo suono sin dall'altro lato della proprietà.
Bulma era festante. Era certa che non avrebbe rifiutato di acconsentire alle sue gentili richieste.
"Oh, e va bene! Ma vediamo di fare in fretta! Non ho tempo da perdere dietro a queste sciocche cose da umani, donna!".
Bingo!
"Molto bene caro! I tavoli! Presto! Non abbiamo un minuto da perdere!".
Vegeta aveva sbuffato sonoramente, obbedendo. Se fosse stato il Vegeta di dieci anni prima, le avrebbe spezzato il collo con solo un gesto della mano.

*

Ce l'avevano fatta. O quasi. I tavoli e le sedie erano stati sistemati nei punti giusti, apparecchiati a dovere. Le bibite erano al fresco, la carne era stata messa a marinare, la brace era stata accesa, le insalate e i vari contorni erano pronti, lo stereo e i microfoni erano stati collegati alla corrente e collaudati da una ' intonatissima ' Bulma. Tutto si trovava al proprio posto e la turchina poteva ritenersi piuttosto soddisfatta.
Aveva fatto un ottimo lavoro, ma doveva ammetterlo, se non avesse avuto l'aiuto di Vegeta sarebbe stata ancora in mezzo al mare. Il marito aveva sistemato tavoli e sedie, aveva portato lo stereo e gli amplificatori, e aveva persino apparecchiato in maniera impeccabile. Bulma ne era oltremodo soddisfatta. Nonostante i suoi continui brontolii, Vegeta meritava di ricevere un degno premio... e lo avrebbe avuto! Oh, certo che lo avrebbe avuto!
A questo pensava, mentre lasciava che l'acqua tiepida della doccia scorresse sul suo corpo, lavando via la stanchezza della preparazione. Doveva fare presto! Non avrebbe sopportato che i suoi amici la trovassero in disordine. Tutto doveva essere perfetto! Indimenticabile e dolce! Dolce... DOLCE??
"VEGEEEEEEEEEEEEEEEEEETAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!".
Veloce come un fulmine, coperta solo dall'accappatoio, era piombata in camera da letto, dove aveva trovato un Vegeta intento ad allacciarsi la camicia bianca. Per un istante, la vista di suo marito fasciato da quello splendido completo (camicia bianca con le maniche arrotolate sino al gomito, pantaloni neri e mocassini neri) le aveva fatto dimenticare il motivo per il quale aveva abbandonato il tepore della doccia. Definirlo bello sarebbe stato riduttivo. Ah, doveva proprio ammetterlo: era una donna fortunata.
"Si può sapere cosa vuoi ancora, Bulma??".
La voce esasperata di Vegeta l'aveva riportata alla realtà.
"Dolci!"- aveva detto, senza staccare gli occhi dal suo petto muscoloso.
"Che cosa?".
"Mi sono dimenticata di comprare i dolci..." - aveva detto con una strana calma nella voce, avvicinandosi a lui con passo felpato.
Vegeta la osservava negli occhi, quasi intimorito. Era pericolosa quando si muoveva in quel modo... molto più pericolosa di quando lo minacciava.
"E... quindi... io... cosa dovrei fare?" - Vegeta aveva cominciato ad indietreggiare ad ogni passo che Bulma guadagnava. Il modo in cui la guardava era... era... sembrava che volesse mangiarlo.
"E quindi..." - aveva detto Bulma, spingendolo con delicatezza sul letto, per poi chinarsi su di lui ed iniziare ad accarezzargli dolcemente il petto.
Vegeta non si era reso conto di essere andato in apnea. Non era da Bulma fare quello che stava facendo, ma lui col cavolo che l'avrebbe fermata. Poteva fare quello che più le piaceva, in quel frangente. Lui non avrebbe di certo opposto resistenza. Aveva persino cominciato a sentire uno strano suono... Come di campane festanti! Lui? Il principe dei saiyan, sentiva le campane in festa! Ok, stava davvero male.
La turchina si era chinata maggiormente, sfiorandogli l'orecchio con le labbra umide, facendolo rabbrividire.
C'erano quasi. Vegeta lo sentiva. Bulma lo avrebbe baciato, e poi... e poi...
"Tu andrai da Saint Francis, in centro, e comprerai tanti, tanti, tanti pasticcini morbidi e colorati, più tre grandi torte al cioccolato, quelle a tre strati, che ti piacciono tanto tanto...".
E poi le campane avevano smesso di suonare. Vegeta aveva spalancato gli occhi, esterrefatto.
"Cos'è che dovrei fare??" - si era sollevato di scatto, guardandola allibito.
"Hai capito bene cosa devi fare, tesoro!".
Aveva cercato di corromperlo! Di nuovo! Era davvero una serpe!!
"Io non andrò in quella stupida pasticceria e non comprerò nessuna di quelle stupidissime torte hai capito be-???".
Bulma gli aveva preso il volto tra le mani, divorando letteralmente le sue labbra. Anche se inizialmente spiazzato, Vegeta non aveva potuto fare altro che ricambiare a sua volta. Dopo un bacio lungo e appassionato da cui entrambi si erano staccati a fatica, Bulma si era avvicinata a lui quanto bastava per portare a termine il suo piano.
"Io ho capito solo una cosa amore mio, e credo che l’abbia capito anche tu. Questo era solo un assaggio di quello che avrai una volta tornato dalla pasticceria" – aveva detto, per poi alzarsi in piedi e dirigersi verso la porta - "Ma sia ben chiaro. Avrai il resto solo se tornerai prima dell'arrivo dei nostri ospiti" – e, così dicendo, era sparita veloce così com'era arrivata, lasciandolo a bocca asciutta.
Vegeta era rimasta davvero senza parole: lo aveva incastrato di nuovo.

*

"Dannazione! Ma si può sapere come faccio a farmi rigirare da lei come un calzino usato?? Sono un uomo! Un principe! Merito rispetto! Ah! Se mi vedesse mio padre... ne morirebbe! Stupidi umani! Stupido pianeta! Non dovevo venire qui! Lo sapevo che mi sarei rammollito!!".
Vegeta non faceva altro che ripetersi quella nenia da quando aveva messo piede fuori da casa. Bulma doveva essere una sorta di strega, o qualcosa di simile. Ne era sempre più convinto. Non poteva essere altrimenti!  Nessuno l'aveva mai trattato in quel modo! E, soprattutto, lui non si era mai fatto trattare da nessuno in quella maniera assurda!! Nessuno che fosse più debole di lui, almeno!
La sua unica consolazione - a quello stava pensando mentre si dirigeva verso la propria auto reggendo tra le mani una quantità esorbitante di pacchi - era che la stessa sorte era capitata a quel poveraccio di Kaharot. Anzi, ad essere sincero, lui era stato di gran lunga più fortunato rispetto a quello scarto di terza classe. Bulma, oltre ad essere incredibilmente intelligente, prestante, facoltosa e bella, era anche dolce e premurosa, e - non che a lui piacessero queste cose, sia ben chiaro - non si poteva dire la stessa cosa di Chichi. Gli venivano i brividi solo a pensare a lei. Brr...
Finalmente era giunto nei pressi dell' auto, rendendosi conto che, se non si fosse sbrigato, non avrebbe ricevuto il premio tanto ambito! Eh sì... c' era poco da fare! Bulma avrebbe fatto di lui quello che voleva, quando voleva, come voleva e dove voleva.
Stava per togliere le chiavi dalla tasca e far scattare la serratura premendo il tasto sul telecomandino quando, all'improvviso, qualcosa lo aveva colpito alla schiena, con violenza, facendolo cozzare con il petto contro l'automobile. Per fortuna aveva i riflessi pronti ed era stato in grado di sollevare la braccia un secondo prima che tutti i dolci venissero ridotti ad una poltiglia informe. Ma si poteva sapere cosa cavolo l'aveva colpito??
Stava per girarsi e svelare il mistero, quando una voce stridula gli aveva detto quello che MAI in vita sua avrebbe creduto di sentire rivolto alla sua persona.
"VOGLIO IL TUO CUORE PURO!!".
"Cuore puro?? Ma che cavolo...???" - si era girato e, stavolta, credeva davvero di aver accusato il colpo.
Una specie di donna gatto viola con un buffo vestito bianco a macchie nere e arancioni e due grandi orecchie, lo guardava minaccioso.
Ma che razza di creature c'erano su quel maledetto pianeta???
"Oh! Ma quanto sei carino! E' un vero peccato doverti eliminare! Ma io voglio il tuo cuore puro!!".
Ok, allora, mettiamo le cose in chiaro: Vegeta aveva SERIAMENTE tentato di dirle che LUI non aveva un CUORE PURO, ma quella aveva ben pensato di attaccarlo di nuovo, dandogli una frustata sul sedere con la sua lunghissima coda!
Il principe era diventato rosso come un peperone.
"Ehi! Si può sapere chi ti ha dato l'ordine di fare una cosa del genere?? COME TI PERMETTI?? SONO UN UOMO SPOSATO, IO!!".
"Mmm.. che meraviglia! Rotondo e sodo!".
Vegeta era diventato ancora più rosso di prima.
"SMETTILA!".
La donna-gatto aveva fatto trillare i campanellini che portava al collo, alle caviglie e ai polsi.
"Come desideri, TESORO!".
Stava per aggredirlo di nuovo, quando una voce femminile - un'altra? - aveva attirato le loro attenzioni.
"FERMA DOVE SEI!".
D'istinto, entrambi si erano girati verso il punto di provenienza di quella voce. Su di un alto muretto, la figura di una ragazza dai lunghi codini biondi li guardava, seria. Anche lei indossava un buffo abito, ma alla marinara.
"Non ti permetterò di fare del male a quell'affascinante ragazzo tenebroso!".
Vegeta - che reggeva ancora tutti i pacchi - era diventato rosso, poi viola e poi bordeaux: ma perché ce l'avevano tutte con lui quel pomeriggio??
"Sono la paladina della legge, la combattente che veste alla marinara! Io sono SAILOR MOON! E sono venuta fin qui per punirti in nome della luna!" - aveva accompagnato quella sorta di presentazione con una serie di mosse a dir poco ridicole, fermandosi in una posa finale che era l'ambiguità fatta materia.
La donna-gatto la stava guardando, divertita.
"AHAHAH!! Credi davvero di poter fare qualcosa contro di me? POVERA ILLUSA! Avrò il suo cuore puro, e tu non potrai fare niente per impedirmelo!".
Vegeta aveva roteato gli occhi: se solo l'avessero fatto parlare, avrebbe detto che il suo NON era un cuore puro, e quella specie di pagliacciata sarebbe finita all’istante. E poi, chi cavolo era questa Sailor Moon??
"BRUTTO MOSTRO! COME OSI TRATTARMI IN QUESTO MODO! TE NE PENTIRAI!" - e, la suddetta Sailor Moon, aveva scagliato contro la donna-gatto lo strano diadema che aveva in fronte che, come per magia, si era illuminato. Purtroppo per lei, però, la sua nemica aveva scansato il colpo con un salto altissimo, e il diadema era tornato alla sua proprietaria come una sorta di freesby.
"Maledizione!".
"AHAHAHAH!!!" - il mostro rideva compiaciuto - "Credevi davvero di farcela da sola? Povera sciocc- AAAAHHH!!!".
Un fascio di fuoco aveva investito in pieno il mostro, ustionandolo.
Vegeta ci capiva sempre meno.
"Chi è là! Chi è stato??".
Un'altra voce proveniente dal nulla. Sempre una voce di donna - ormai! - si era rivolta a Sailor Moon.
"Quante volte dobbiamo dirti che NON sei in grado di sconfiggere i nemici da sola?? IO SONO SAILOOR MARS! E sono venuta qui per punirti in nome di Marte!".
"Ben detto! SAILOR JUPITER! E sono venuta fin qui per punirti, in nome di Giove!".
"SAILOR VENUS! Sono venuta fin qui per punirti in nome di Venere!".
"SAILOR MERCURY! Sono venuta fin qui per punirti, in nome di Mercurio!!".
Se la bocca di Vegeta avesse potuto spalancarsi più di così, il saiyan avrebbe potuto ingoiare un treno. Una moltitudine di ragazze dai capelli colorati e dagli abiti alla marinara di diversa tinta, aveva affiancato Sailor Moon. Erano pronte a colpire, o almeno lo erano state fino al momento in cui quella col vestito rosso, Sailor Mars, lo aveva indicato, rivolgendosi alle sue amiche con voce sensuale.
"Guardate com è bello! Volevi tenerti il meglio per te, eh Sailor Moon?? Lo dirò a Marzio!".
Ma cosa aveva fatto di male per meritarsi tutto quello??
La donna-gatto, nel frattempo, si era rimessa in piedi.
"Maledette! Ve la farò pagare!!".
"Lo vedremo!" - aveva detto Sailor Jupiter- "FULMINE: AAAAAZIONE!".
Una scarica elettrica dal voltaggio elevatissimo aveva colpito la donna gatto.
"FASCIO DI LUCE" - aveva urlato Sailor Venus - "AAAZIONE!" - e un potente fascio di luce aveva investito in pieno il mostro.
"BOLLE DI NEBBIA!" - a questo punto, era toccato a Sailor Mercury - "AZIONE!" - e una fitta nebbia aveva invaso quell'angolo di strada apparentemente dimenticato dall'intero universo.
Vegeta non vedeva nulla, ma riusciva a percepire chiaramente gli spiriti di quelle strane ragazze: si stavano avvicinando a lui.
Sailoor Mars lo aveva afferrato per un braccio, rivolgendosi a lui con voce sensuale.
"Oh! Poverino! Sei così spaventato da essere rimasto qui, imbambolato, con tutti questi pacchi in mano! Ma non preoccuparti, mi prenderò io cura di te! Andiamo, prima che la nebbia si dissolva!".
"SAILOR MARS!" - le aveva urlato contro Sailor Jupiter - "Rimproveri Sailor Moon ma poi fai la stessa cosa! Lasciane anche un po' a noi! Guarda quanta roba c'è!" - e aveva afferrato Vegeta per l'altro braccio - "Sai, io sono bravissima a cucinare, e scommetto che uno bello come te bisogna prenderlo per la gola! Vieni come me e non te ne pentirai!".
Il saiyan cominciava a capire come si sentisse la fune quando veniva tirata da entrambi i lati. MA PERCHE' SI ERA LASCIATO CONVINCERE AD ANDARE A COMPRARE QUEGLI STUPIDI DOLCI???
"MEOW!" - il mostro era spuntato fuori dalla nebbia incavolato come una bestia, e si era lasciato su di lui che, protetto dalle due ragazze, ne era uscito illeso.
Non si poteva dire la stessa cosa di loro però, che, al contrario, avevano riportato diverse ferite piuttosto profonde.
"Oh no!!" - Sailor Venus e Sailor Mercury si erano gettate sulla donna-gatto che era ormai perfettamente visibile, dato che la nebbia si era diradata, ma inutilmente, perché anche loro ne avevano ricavato solo una collezione vistosa di tagli e graffi sanguinanti.
"RAGAZZE!" - Sailor Moon le guardava, terrorizzata.
Vegeta si era stancato: quella pagliacciata era durata troppo a lungo. Sarebbe intervenuto, e al diavolo donne-gatto, al diavolo donnine vestite alla marinara e, soprattutto, al diavolo questa storia del cuore puro!
Stava per posare i pacchi sul cofano e attaccare quella belva quando, senza alcun preavviso, una rosa rossa aveva attraversato l'aria veloce come un proiettile, piantandosi nel terreno.
"Chi altri è arrivato, ancora?" - si aspettava un’altra tizia - magari con i capelli color magenta - vestita alla marinara che veniva a 'salvarlo' in nome di un pianeta, ma si era dovuto ricredere.
In perfetto equilibrio sulla sommità di un lampione, c'era uno strano tizio con tanto di cilindro, mantello nero e mascherina bianca che li stava osservando con estrema serietà.
"E' arrivato Milord!" - una Sailor Moon letteralmente ADORANTE aveva sospirato, osservando il giovane.
"Come osi, mostro, rovinare i piani di questo giovane che cercava solo di tornare a casa, magari dalla sua bella, allietando il suo palato con dei dolci prelibati? Te ne pentirai! SAILOR MOON: TOCCA A TE!".
Vegeta era impallidito. Ma da dove erano usciti quei matti???
Sailor Moon aveva annuito, sfoderando da non si sa dove uno strano oggetto rosa e dorato.
"Subito!".
Ora, si che la giornata aveva preso una piega del tutto inaspettata, ma Vegeta non credeva di essere impazzito fino a quel punto. Lui la sentiva... Sentiva la ' musica ' suonare, anche se non sapeva cosa la producesse, mentre Sailor Moon faceva una strana danza con quel coso in mano che, stranamente, si era illuminato.
"VORTICE DEL CUORE DI LUNAAA:AZIONEEE!" - e, che potesse perdere tutti i suoi poteri se non era vero, aveva visto un vortice fatto di cuori colpire in pieno la donna-gatto che, con un urlo spaventoso, era scomparsa.
"Ce l'ho fatta! Visto, Sailor Mars? IO posso farcela benissimo da sola!".
Le cinque pseudo-guerriere più lo strano tizio vestito come un pinguino, si erano strette attorno ad un Vegeta confuso e imbarazzato: le ragazze lo stavano spogliando con gli occhi.
"Allora" - gli aveva detto Sailor Mars - "Hai davvero una bella che ti attende a casa, ragazzone??".
"Già!" - le aveva fatto eco Sailor Jupiter - "C'è o no?".
Vegeta aveva ripreso a cambiare colore come un camaleonte, ostinandosi a rimanere in silenzio.
"Ragazze, per favore! Lasciatelo respirare poverino! Ha appena rischiato che il suo cuore venisse rubato da quel mostro! Sarà terrorizzato!" - le aveva ammonite Sailor Mercury.
"Ha ragione! Piantatela!" - aveva detto Sailor Venus.
Sailor Moon e Milord sorridevano felici.
"Noi ora dobbiamo andare! E sta tranquillo: se mai dovessi aver di nuovo bisogno d'aiuto, correremo a dartelo!".
"Sì, Sailor Moon ha ragione! Verremo subito da te bel fusto! SUBITO!" - Sailor Mars e Sailor Jupiter lo avevano detto all'unisono.
E, veloci com’erano arrivate, erano sparite, scavalcando il muretto su cui si era materializzata dal nulla Sailor Moon.
Non poteva crederci.
'Salvato' da cinque donne in gonnella e da un tizio col cilindro che lanciava rose in giro da una donna-gatto che diceva di volere il suo cuore puro.
Vegeta se ne stava lì, imbambolato come un idiota a fissare la sommità di quel muretto. La bocca spalancata, gli occhi sgranati tanto da far paura, le spalle cadenti, e una gocciolina di sudore che scendeva lenta lungo la sua ampia, enorme fronte.
"Non-non può essere..." - continuava a ripetersi - "Devo aver sognato..." - cercava di convincersi, ma era abbastanza lucido da essere arrivato alla conclusione di non avere sofferto di un'allucinazione diurna.
Qualunque fosse la verità, c'era solo una cosa che non poteva assolutamente essere tralasciata.
"Kaharot non dovrà mai venirlo a sapere".

*


Bulma era furiosa. Tra un paio di minuti i suoi ospiti sarebbero arrivati e quello scimmione di Vegeta non era ancora tornato. Ma era andato a prenderli su Namecc, i pasticcini??
D'un tratto, però, la porta si era aperta, e un Vegeta nascosto da una quantità esorbitante di pacchi era entrato in casa.
"ALLA BUON ORA! CREDO CHE TI AVESSERO RAPITO GLI ALIENI!! SI PUO' SAPERE DOVE SEI STATO??".
Ma Vegeta, invece di inveirle contro come al solito, aveva posato i pacchi sul tavolo e, con calma stoica, si era rivolto alla moglie guardandola in pieno viso.
"Che questa cosa sia chiara, Bulma: da ora in poi, chiedimi di fare qualunque cosa, ma NON di andare a prendere dei pasticcini. Di cuori puri ne ho avuto abbastanza" - ed era salito di sopra, sparendo su per le scale.
Stavolta, Bulma era rimasta più perplessa del solito. Cuori puri?? Che mai gli avevano potuto fare dei pasticcini a forma di cuore ripieni di crema al cioccolato purissimo? Questo, Bulma, stentava proprio a capirlo.

Fine

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Ok, non so come sia venuta fuori questa cosa, ma GIURO, non riesco a smettere di ridere!!
Ma ve la immaginate la faccia di Vegeta che viene ' salvato ' dalla mitica squadra delle guerriere Sailor??
E Rea e Morea che cercano di sedurlo senza ritegno alcuno?? XD
POVERACCIO!!XD
Promettete di non tirarmi i pomodori: assecondate questo mio attimo di follia!
Bacioni grandi!
A presto!
Cleo

   
 
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