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Autore: Faust_Lee_Gahan    10/12/2011    4 recensioni
"Feeling like a freak on a leash/ You wanna see the light?"
[Sherlock/John]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson , Sherlock Holmes
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Freak on a Leash

Summary: “Feeling like a freak on a leash/ You wanna see the light?”

Pairing: Teen!Sherlock/Teen!John

Words: 678

Rating: Giallo

Desclaimers: Not miiiiiiiiine... >.>

Notes: Partecipa al Calendario dell'avvento dello SFI (1O.12: #Maglioni). ♥ Amate e diffondete il verbo.




Freak on a Leash


Sometimes I cannot take this place.

Sometimes it's my life I can't taste.

Sometimes I cannot feel my face.

You'll never see me fall from grace.”

(Korn)



E' qualcosa che prende una parte di lui. Qualcosa di perduto e di mai visto.

E' questo qualcosa che lo spinge inevitabilmente a scappare di casa la sera della vigilia di Natale. Senza che nessuno lo veda, senza che nessuno lo senta.

Ne ha fin sopra i capelli, Sherlock. E ha solo diciassette anni.

Ne ha fin sopra i capelli della sua famiglia, del Natale, di Mycroft, della scuola, della sua intelligenza troppo sviluppata, del suo carattere troppo irrazionale, del sonodelusadatefigliomio di sua madre, dal staimessomalefratellino e di tutte quelle lagne.

E' stanco, Sherlock. Troppo.

Il Natale caccia fuori il peggio di lui e di tutti quelli che gli stanno intorno. Ma ovviamente è sempre sua la colpa.

Quante volte si è sentito malsano?

Niente nella sua vita è libero.

Vuoi vedere la luce?

La sua vita è sempre un casino, perché... insomma lui non piace a nessuno, quindi...

A chi vuoi che importi se è casa tua il posto in cui ti senti meno a casa?

Perché deve ricordarsi di essere umano nei momenti meno opportuni?

Vuoi vedere la luce?

A volte non lo reggo, questo posto.

Vuoi vedere la luce?

E' questo qualcosa che lo spinge a scappare di casa sua la sera della vigilia, per andare a casa di John. Senza che nessuno lo veda, senza che nessuno lo senta.

Sa perfettamente qual è la finestra di John. La luce è spenta. Quella al piano terra è accesa. Stanno ancora cenando. Il gran cenone natalizio.

Ma la famiglia di John è bella, la famiglia di John è sana.

Non è un festival di ipocrisie e maschere, come la sua.

Non possono rilassarsi e lasciarmi libero?

La famiglia di John è bella.

E ogni volta che comincia a credere, qualcosa viene violentato e portato via da lui.

Vuoi vedere la luce?

Si arrampica, attento, fino alla finestra di John. Trovata la stabilità, tira fuori il suo coltellino.

Lo porta con sé perché... non si sa mai!

Uno scatto. Due. Tre.

Alza l'imposta e sguscia dentro, invisibile al mondo.

La camera di John è praticamente al buio, a parte le luci natalizie della strada e quella fioca che filtra dalla porta chiusa.

Sherlock si guarda intorno anche se non c'è molto da guardare. E' buio.

Vuoi vedere la luce?

Bisogna aspettare John, per riavere la luce.

Sospira. Senza bisogno di andare a tentoni, dato che li conosce a memoria, si infiltra sicuro tra i mobili e si stende sul letto. Sentendo qualcosa sotto la sua schiena, si alza e si volta, ma vede poco e niente.

Sotto le mani sente qualcosa di ruvido, probabilmente della carta regalo, e poi qualcosa di morbido. Prende quest'ultimo e lo porta alla luce.

Qualcuno – dal bigliettino Harry, probabilmente – aveva regalato un maglione a John. Un maglione a righe nere e bianche. Largo. Forse troppo per John a quell'età. Progettato per durare una vita, evidentemente.

Senza pensarci, Sherlock toglie il cappotto e il maglione che sua madre lo aveva costretto a mettere – una cosa orribile, con le renne – più che altro perché era un regalo di nonna Holmes e bisognava indossarlo almeno davanti a lei, e indossa quello.

Non posso portare via questo dolore?

E' facile. Lui è più magro di John ma è più alto. Il maglione calza tranquillamente, però.

Sentendosi un mostro al guinzaglio.

Si stende di nuovo sul letto, voltandosi di lato.

Deve aspettare John per la luce.

Vuoi vedere la luce?

Deve aspettare John.



Si è addormentato, evidentemente. La luce l'ha svegliato. E' stato solo un attimo. La luce ha inondato la camera, svegliandolo. Poi si è spenta di nuovo.

Sente dei passi familiari. Entrano. Si fermano. Si avvicinano piano. Si fermano accanto a lui. Sente le molle del letto cigolare, il vuoto dietro la sua schiena per un attimo e poi un braccio che gli circonda la vita.

Vuoi vedere la luce?

«Pensi che siamo come loro?» mormora.

«Chi?»

La luce.

«Le nostre madri.» risponde «Pensi che siamo come loro?»

John sospira. Lo stringe.

Sentendosi un mostro al guinzaglio.

Vuoi vedere la luce?





Notes, again:

Eccoci qua. Buone feste, gente! Un paio di cose: titolo, citazione iniziale e parti in mezzo sono da Freak on a Leash dei Korn. La versione unplagged con Amy Lee (http://www.youtube.com/watch?v=YNxbCK8SaA8.) è stupenda. ♥ Insomma avevo già deciso di scriverci su qualcosa, e il prompt #maglioni me ne ha dato l'occasione. :)

SFI è qui: http://sherlockfest-it.livejournal.com/10516.html. Ri-diffondete il verbo!

Un grazie a rosmy9O al solito. ♥

E anche a Tì, compagna universitaria, che mi ha iniziato a questa versione! °°

Baci, #Faust*.

  
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