Memorie di una caduta libera
Resto in silenzio sotto un manto di stelle, la luna colora con lievi sfumature argentate i bordi della scogliera. I pensieri si accumulano nella mia mente come la nebbia che di primo mattino si diffonde nei campi. Sento la rabbia scorrermi dentro e uscirne fuori sotto forma di lacrime.
Diventa tutto così confuso, il vento mi indica la direzione opposta ma il corpo lo ignora.
"Sono diventata un mostro -sussurro tra me e me- non merito altro che questo.".
Più mi avvicino a quell'abisso e più l'adrenalina scorre dentro di me, e' come una scarica enorme, un motore che continua a pompare al massimo.
E poi il vuoto.
Non sento il bisogno di aprire le ali, mi sento così libera, così al sicuro ma l'impatto e' devastante. In mezzo all'oscurità una luce mi acceca ed è da li che i ricordi si ofuscano.