Speranza, torna qua!

E tipo che non c'eri neanche ieri; non ci sei mai stata, in verità.
Tipo che mai hai voluto fare un salto da me, anche soltanto per poco.
Tipo che non te ne sei mai interessata, mai.
Tipo che questa sedia ti aspetta ancora, ormai vecchia e polverosa. Sì, ancora qua, troppo credulona in un tuo ritorno; una sedia mal ridotta, una sedia in legno, un legno marcio però; una sedia brulicante di piccoli boccioli secchi di speranza, fiori non ancora sbocciati ma già appassiti, fiori grigi, grigi come nuvole che portan la pioggia.
E tutto perchè ti sei dimenticata di loro, di prendertene cura, magari di annaffiarli qualche volta. Il tuo posto c'è ancora; non sia mai che ti venga in mente di scaldarla un po' questa sedia, magari sedentoti per riposare, vero indaffarata Speranza?
Che poi Speranza non sei proprio, solo un illusione creata da me, dalla mia mente, malata di egocentrismo ma pazza di te, di un tuo arrivo. E sai in realtà cosa sei, fottuta Speranza? Sei solo una finzione sfocata di una realtà non ancora creata.
Però sarebbe bello amarti davvero, magari solo una goccia, cosicchè tu possa tornare qua, vicino a me. Sì, sarebbe bello!