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Autore: kymyit    10/12/2011    1 recensioni
Il segreto di Hao lo fece impazzire, lo spinse ad uccidere tutti loro. Non lui. Non voleva che accadesse e invece...
Turbine gli morì fra le braccia e non poté far altro che andarsene con lui.
Sempre insieme, fino alla fine.
"La loro unione fu consacrata nella morte da un bagno di sangue."
[Peyote/Turbine]
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Creakin’ Bones

 

Gli chiese se sapeva cosa stava faccendo.

Rispose affermativamente, ma la verità era che non era tanto sicuro. Era solo confuso e spaventato. Ciò che provava in quel momento era rabbia.
Amava Hao al di sopra di ogni cosa.
Lo odiava al di sopra di ogni cosa.
L’ira l’aveva reso cieco, perché Hao sapeva tutto di tutti, li conosceva persino meglio di quanto potessero conoscersi loro stessi. Anche i loro pensieri più intimi e confusi erano chiari nella sua mente, mentre, invece, ciò che passava per la sua testa era un mistero quasi spaventoso.
Non conoscevano affatto Hao, ma non ne avevano colpa, dopotutto, era lui a non fidarsi di loro.
Era forse quello che l’aveva ferito più di ogni altra cosa, che l’aveva spaventato oltre ogni limite.
L’aveva fatto impazzire.
La semplice costatazione dell’invincibilità assoluta di quell’uomo aveva cancellato ogni traccia di raziocinio nel suo cervello. Perché quello non era umano, non provava dolore nell’uccidere i suoi simili, anzi, li rinnegava, e anche un solo, minimo, pensiero contro di lui, li avrebbe condannati.
Improvvisamente si era sentito in trappola, con una ghigliottina al collo pronta a calare quando meno se lo sarebbe aspettato.

“Quindi il signor Hao non si è preoccupato e neanche arrabbiato per la mia sconfitta?”
“Non prendertela, Peyote. E’ come al solito. Anche in quel momento, quando ero andato a uccidere i compagni del signor Yoh per suo ordine… ero fuggito perché sono stato sconfitto dagli X-Laws, ma il signor Hao mi ha accolto con un sorriso.”
“Hai paura, Turbine?”
“A volte, perché non capisco che cosa passi per la mente del signor Hao…”
Quella volta il silenzio li trovò d’accordo in quell’unanime timore.
“Mi sembra che lui non provi alcun sentimento…”

Era quello il problema di base.

Perché tutti provano qualcosa, chi più, chi meno. Hao leggeva le loro menti e scrutava nel loro intimo con una semplicità disarmante, ma, se avessero potuto fare altrettanto con lui, cosa avrebbero visto nel suo cuore?
Nulla.
Vuoto.
Lo terrorizzava quel pensiero, non voleva crederci e concepirlo gli era impossibile. L’unica cosa sensata che gli passò per la testa in quei giorni di grande confusione fu che doveva stroncare l’ambizione di Hao.
Un essere vuoto non poteva diventare un Dio, neppure di un mondo di sciamani.
Peyote avrebbe voluto afferrare per mano Turbine e convincerlo di questo suo ragionamento, ma lui si agitò e un fiore rosso sbocciò imprevisto sulla sua tempia. Con orrore lo guardò mentre i suoi occhi si spegnevano e crollava a terra.
Morto.
Tutto finito, in un attimo.
E quel bastardo che l’aveva sparato sorrideva nonostante sapesse che i patti non erano quelli.
Non capì più nulla, Peyote, e Grande Fantasma s’erse alto nel cielo.
Calò il suo pugno di morte sui suoi compagni ancora vivi e su se stesso. Strinse con forza fra le braccia quel corpo ancora caldo che odorava di sandalo e sangue, gli prese il capo fra le mani e baciò quella fronte ambrata, addolorato. Perché doveva essere lui e lui soltanto a fargli del male! Invece, l’unica clausola di quel contratto che credeva d’aver chiarito a dovere non era stata rispettata.
Erano sempre stati insieme, loro due, e voleva che le cose continuassero così.
In salute e malattia, come uniti in un tacito matrimonio, col fracasso d’ossa rotte come marcia nuziale e una miriade di fiori rosso sangue ad abbellire la cerimonia.
Peyote fu lieto di poter sentire tutto il dolore che ciò comportava.
Le casse toraciche stridevano incrinandosi fino al punto critico in cui si spaccavano, dilaniando loro i petti, come difettose vergini di Norimberga fatte di calcio, pallide di morte e grondanti di sangue. Poteva sentire il proprio cuore pulsare a contatto con quello immobile di Turbine, quasi volesse rianimarlo.
Ormai il suo corpo era un autentico sfacelo senza forma e la vista scemava. Poté intravvedere appena il suo volto e gli sorrise debolmente, in un’ultima supplicante richiesta di perdono.
Turbine non disse nulla, come poteva d’altronde?
Peyote lo considerò, ironicamente, come un gesto d’assenso e si lasciò finalmente andare.
Con lui.
Mani nelle mani, ossa nelle ossa, cuore nel cuore.
Insieme.
Polvere nella polvere.
La loro unione fu consacrata nella morte da un bagno di sangue.



Note: Ecco questa cosa la scrissi in camper... ho dovuto inforcare la lente d'ingrandimento per decifrare... dannate curve XDD
Ok, in realtà il tradimento di Peyote è da sempre stato un punto poco chiaro in Shaman King. Non poteva Takei presentarlo come si deve? Q_Q Fra l'altro chi sono i due che non resuscitano? Loro due, ovvio no? Ma per per un proiettile in testa? Mmmm... ma il cinese non è stato aperto in due? Mmmmm... a seguito di queste seghe mentali, memore del fatto che Grande Fantasma li ha spiattellati, ho voluto scrivere COME li ha sfritellati bene bene. E scusate se vi ho fatto storcere il naso, però non mi sembra di essere stata neppure così cattiva con le descrizioni, però per sicurezza ho messo l'avviso "non per stomaci delicati". Non ci riesco, è più forte di me, anche perché questa coppia di sfigat... dolci cucciolotti, ha bisogno più d'amore che di massacri XDD
Spero vi sia piaciuta questa one shot, fatemelo sapere, figlioli ^_^

Kiss!
   
 
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