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Autore: MrBadGuy    10/12/2011    3 recensioni
La metto in arancione perché penso che non meriti un rating più alto.
Missing moment di Made in Hell.
Roger e Dorothy. MrB.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Roger Taylor
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Per te, Cath.
Sono quattro, oggi.




I sospiri pieni di piacere dei due ragazzi, dopo essere usciti dalle labbra socchiuse di entrambi, si perdevano nell'aria.

Erano avvinghiati, gelosi della loro intimità, quasi ferocemente si stringevano.

Entrare dentro di lei era stata una soddisfazione e un piacere unico, Roger era in estasi, si muoveva delicato su di lei, avanzava in modo sempre più deciso.

Non si baciavano.

Preferivano lasciare il contatto ai loro corpi, nudi, bollenti.

Dorothy nascose il viso nel collo di Roger, ogni tanto schiudeva la bocca, per lasciarsi andare un mugolio o per assaporare la carne del suo amante con la punta dei denti.

Si staccarono un attimo, per contemplarsi l'un l'altro.

I seni della moretta, coronati dai capezzoli turgidi e piccoli, fecero venire voglia a Roger di torturarli, di stringersi ancora di più a lei, per possederla, con quanta più foga avesse in corpo. Eppure temporeggiò.

Entrambi si guardarono fremere, accomunati dal desiderio di godere l'uno del corpo dell'altro.

Li eccitò ancor di più.

Dorothy aveva la fronte imperlata di sudore.

Passò le dita lunghe e affusolate lungo l'avambraccio del biondino, che le stava davanti, nessuno dei due si vergognava più della propria nudità.

Continuava a scendere, assaporando la pelle pallida e profumata di Roger, che a ogni centimetro sentiva il fiato bloccarglisi in gola.

Sembravano così perfetti, nella loro passione.

Roger poggiò la mano sul fianco della moretta, pienamente assorto nelle sue curve; aveva la pelle liscissima, si chinò su di lei, le baciò il ventre, socchiuse gli occhi e il sapore di vaniglia, di cui era impregnata Dorothy, gli invase la bocca, scese sempre più, convinto che assaporare la vera essenza della sua amante sarebbe stato una soddisfazione più unica che rara.

La lingua di Roger si faceva sempre più invadente, sempre più piacevole, e, ogni volta di più, Dorothy, ansimando, si avvicinava all'orgasmo.

Il piacere era sempre più forte, partiva da un punto remoto e scuoteva Dorothy con piccoli tremiti, si era posizionata sopra Roger e l'aveva fatto entrare dentro di lei il più profondamente possibile, aveva messo le mani sul suo collo, non poté fare a meno di stringere la pelle dietro alle sue spalle.

Quel gesto sembrò scaldare ulteriormente gli animi, i respiri di Roger si fecero ancor più definiti, tirò la testa indietro, e, da quella posizione, lei poté studiare ancor più affondo la sua anatomia.

Anche se di anatomia, lei, non ne capiva nulla, il biondino sembrava così perfetto nel suo corpo snello e poco muscoloso, nel suo fisico alto e slanciato, rivestito di una pelle più che cerea. Mentre lui le piantò di nuovo gli occhi blu e profondi addosso, lei continuava a muoversi su e giù, ora con le mani appoggiate sul petto di Roger, che in quel momento sembrava una bambola di porcellana, con le ciglia lunghe e gli occhi lucidi, le sopracciglia inarcate.

Il biondo sentì il suo corpo pompare molto più sangue del solito.

Era arrivato al limite fra il piacere e il vero e proprio orgasmo. Stava per saltare il fosso che divideva il paradiso dalla Terra, dove fino a quel momento erano stati seduti con le gambe a penzoloni, potendo assaporare appena la sensazione che giungeva dall'altra parte.

Il cuore cominciò a immettere sangue in modo inverosimile. I muscoli si tesero, il tempo si fermò.

Roger deglutì e lasciò che le labbra gli si socchiudessero, lentamente; una goccia si sudore gli scese lungo la fronte.

Lui raggiunse il picco di piacere mordendosi le labbra.

Sperando che quell'attimo, troppo bello per essere così corto, durasse anni, desiderava quasi che durasse per sempre.

Non si era mai sentito così bene.

 

   
 
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