11/12/2011
2 recensioniSaaalveh :D . Ok, ok, lo so che ho già l'altro lavoro in corso, ma questa cosuccia girava nella mia testolina da taaaaaaaanto tempo.
Ma bando alle ciance, di cosa si tratta?
Ebbene, stanca delle solite monotonìe monotematiche ( ehccheggiocodiparole ) ho deciso di dedicarmi alle coppie che amo ma che sono un po' meno considerate o semplicemente considerate crack , scrivendo una one shottina per ognuna di esse.
Alternerò una storia innocente/dolce/fluff a una più movimentata e piccante, in ordine casuale , ma state tranquilli perchè segnalerò sempre che genere di storia andrò a propinarvi.
NON rilascio dichiarazioni su quale sarà la coppia dei capitoli successivi a quelli pubblicati U__U sennò si perde la souspance :D
E... che altro... Ah, sì!
Questo primo capitolo è dedicato alla coppia Martel X Alphonse.
Ed è di tipo introspettivo e molto innocente... anche troppo X°D.
So... ENJOY IT!
This ___
Il fratellone non ne parlava mai. Diceva che erano cose da femmine o che , tuttalpiù , non avevano certo il tempo di occuparsene.
Così aveva provato a chiederlo alla mamma,anche qui, senza risultati. << Sono cose che si devono provare, non te le posso spiegare a parole... >> Aveva risposto lei, con un largo sorriso, accarezzandogli la guancia.
Aveva tentato persino con la zia Pinako , la quale era scoppiata a ridere e gli aveva semplicemente dato le consegne per quel giorno.
Era seccato, nervoso e impettito camminava su e giù per il viale, cercando un po' di legna secca. Era vero che aveva solo sette anni , ma almeno un accenno avrebbero potuto darglielo!
* * *
Rise, ripensandoci. Erano passati altri sette anni, neanche tanto tempo in fondo. Eppure sentiva quei ricordi come lontani e sbiaditi, gli scivolavano addosso su quella coltre di acciaio che ricopriva la sua piccola anima.
Nessuno aveva mai voluto rispondere a quella domanda così tanto scomoda.
Ma lo era poi così tanto, in fondo? A lui sembrava una cosa normale...
Non poteva guardarla, ma la sentiva. La sentiva dentro di sè, era una strana sensazione, come di aver mangiato troppo. In fondo lei era nella sua " pancia " in quel momento.
Parlando di "lei" si riferiva alla donna che aveva incontrato per sfortuna ( o forse no? ) quello stesso pomeriggio.
Una chimera. Non ne aveva mai vista una così. Non sembrava un animale da libro di fantascienza, non sembrava un mostro. Era una donna, come tante altre, una donna come il tenente Hawkeye o come la mamma o come la fioraia.
Certo, era un po' più maschiaccia rispetto a loro, ma comunque restava pressochè uguale a tutte quelle che aveva incontrato fino a quel momento.
E allora perchè gli era venuto in mente di chiederlo proprio a lei? Non seppe spiegarselo. Ma proprio in quel pomeriggio così caldo, lì, in quella sala dove lo avevano portato di forza, tirò fuori dal petto quella domanda che tanto lo assillava da bambino.
<< Ehy ... >> disse con voce acuta. Potè giurare che se non fosse stato un'armatura , in quel momento sarebbe arrossito.
<< Mh? >> rispose lei, alzando istintivamente gli occhi verso la testa metallica del suo prigioniero.
<< Secondo te ... >> riprese lui, tentennando << Che cos'è l'amore? >>
La bionda iniziò una risata fragorosa, che riecheggiò all'interno dell'angusto spazio ferroso. << E non prendermi in giro! >> sbottò poi, alterato. Si era quasi pentito di averglielo domandato.
<< No , no , non ridevo per te. E' che, con tutte le persone al mondo, hai scelto proprio la più sbagliata per spiegartelo >> il tono di voce della donna era più dolce rispetto al solito.
<< Credimi, ne ho interrogate tante prima ... comunque... perchè tu no? >>
<< Perchè io non l'ho mai provato. >> rispose con una calma disarmante. Eppure Al riuscì a sentirla, l'incrinazione triste nella sua voce. Dopotutto, era dentro di lui. Certe cose le avvertiva.
<< Pensi che lo proverai mai? >>
<< Non lo so... >>
* * *
<< Amore impossibile? >> Chiese la bionda tenente, squadrando Alphonse in cerca di qualche possibile spiegazione a quella strana domanda << Ce ne sarebbero a fiumi di cose da dire su quest'argomento. Cosa ti interessa di preciso? >>
<< Vorrei sapere cosa ne pensa lei, tenente >>
Hawkeye sospirò. Era un argomento su cui si trovava piuttosto ferrata, ma di certo non poteva spiegare il perchè.
<< Beh , che posso dirti... porta avanti quello che senti. >> fece una breve pausa, guardando sottecchi l'uomo che sonnecchiava nell'ufficio alle sue spalle. << Purchè non vada troppo contro le regole >>
<< Quello che sento...? >> Ripetè lui, guardandosi le mani metalliche guantate di nero. Aveva capito. << Grazie tenente! >> fece poi, alzandosi e correndo nella camera di suo fratello.
L'avrebbe protetta.
L'avrebbe amata..
Fino alla fine dei suoi giorni.
E sperava davvero, con tutto il suo cuore, che non sarebbe stata COSì tanto vicina...